30 agosto 2019

GLI OSTACOLI BARCELLONA E LIVERPOOL, LE INSIDIE BORUSSIA E ATLETICO: L'ANALISI DEI GIRONI DELLE ITALIANE IN CHAMPIONS

Nel dettaglio tutte le avversarie di Juventus, Napoli, Inter e Atalanta verso gli ottavi di finale.


Sorridono Juventus (a metà) e Napoli, trema l'Inter, spera l'Atalanta. I sorteggi di Montecarlo hanno regalato qualche sorpresa e molti replay per le tre italiane in cerca di riscatto e con la Dea, "in gita" nel salotto dei grandi, ma che può far sentire la propria voce. Ma andiamo a vedere nel dettaglio tutte le avversarie delle squadre del Bel Paese.

La Juventus ritrova l'Atletico 6 mesi dopo, ma non è l'unica insidia

Poteva andare peggio, ma anche meglio. La Juventus formato europeo, con rinnovate ambizioni di vittoria ed in panchina l'ultimo vincitore dell'Europa League, è stata inserita nel gruppo D e dovrà fare i conti ancora una volta con l'Atletico Madrid, 6 mesi dopo l'ottavo di finale che ha visto la rimonta capeggiata da CR7. L'11 di Simeone è cambiato molto rispetto all'anno scorso: con un Griezmann in meno e un Joao Felix in più, pagato 126 milioni di euro. In estate hanno salutato anche il capitano Godin, Juanfran, Filipe Luis, Lucas Hernández e Rodri, mentre sono arrivati Trippier, Felipe, Hermoso, Llorente e Renan Lodi. Un grande ricambio per una squadra che però non ha perso la proverbiale filosofia tattica del suo allenatore.

Come squadra in terza fascia è venuto fuori il Bayer Leverkusen, arrivato quarto nell'ultima Bundesliga. In una formazione cambiata molto ma senza grandi individualità, spicca solo la stella del classe '99 Kai Havertz, uno dei prospetti più interessanti del calcio tedesco.

Completa il quadro la Lokomotiv Mosca. L'insidia maggiore è rappresentata dalla partita in Russia, ad inizio novembre, in un clima tradizionalmente ostico. A centrocampo spicca il polacco Krychowiak, mentre nel mercato i russi si sono rinforzati con due conoscenze italiane: Howedes, per migliorare la difesa e Joao Mario, appena arrivato dall'Inter.

Napoli, Liverpool a parte il girone è abbordabile

Anche il Napoli ritrova una squadra affrontata l'anno scorso: così come 12 mesi fa la squadra di Ancelotti affronterà il Liverpool. "Squadra che vince non si cambia" per la detentrice del titolo, una squadra che negli anni è stata forgiata ad hoc da Jurgen Klopp. L'unica aggiunta è l'eroe della Supercoppa Europea, il secondo portiere Adrian. La partita di Anfield, fatale l'anno scorso agli azzurri per la qualificazione, sarà anche quest'anno lo scoglio più difficile.

Da non sottovalutare nel girone E il Salisburgo. Anche i campioni austriaci, alla seconda partecipazione in Champions, sono stati affrontati l'anno scorso dal Napoli, nei sedicesimi di finale di Europa League. Il centrocampo è il punto forte, con Minamino ed il talento Szoboszlai, ma la difesa è ballerina e bisognerà passare indenni la partita in Austria per assicurarsi la qualificazione agli ottavi.

La squadra di quarta fascia è il Genk. I belgi non rappresentano un grosso pericolo, visto e considerato che nelle due precedenti apparizioni non la squadra allenata da Felice Mazzù non è riuscita a vincere alcuna partita (5 pareggi e 7 sconfitte). Da tenere d'occhio l'attaccante tasmaniano Samatta.

Inter, torna il Barcellona nel girone di ferro

Così come l'anno scorso, urna di Montecarlo maligna con i nerazzurri, inseriti nel gruppo F. Anche per i nerazzurri c'è la rivincita della sfida dei gironi dell'anno scorso, con i blaugrana rinforzati dall'arrivo di Griezmann e dal - probabile - ritorno del figliol prodigo Neymar. Una corazzata, che però negli ultimi anni in Champions è stata fatta fuori subendo clamorose rimonte: quando si spegne la luce di Leo Messi può succedere di tutto.

Se possibile è andata peggio con la squadra di seconda fascia, la diretta rivale per la qualificazione. Il Borussia Dortmund di Lucien Faivre, dopo aver conteso per metà stagione la Bundesliga al Bayern, si è rinforzata molto in estate, con l'arrivo di Paco Alcacer ed il ritorno di un altro figliol prodigo, Mats Hummels, a puntellare la difesa ballerina, unico punto debole dei gialloneri, devastanti in attacco con Reus e la stellina Sancho. L'Inter di Conte si giocherà gran parte della sua Champions al Signal Iduna Park, nella quarta giornata del girone.

Più abbordabile lo Slavia Praga. Arrivati in Champions passando per la porta di servizio dei playoff, i cechi sono alla loro seconda partecipazione nella massima competizione europea, dopo essere arrivati ai quarti di finale di EL, battuti dal Chelsea di Sarri. Una squadra che pecca d'inesperienza, destinata a soccombere in un girone di ferro.

La corazzata City ma per l'Atalanta c'è speranza

Per la prima in Champions della Dea poteva andare peggio, visto che partiva dalla quarta fascia. Certo, come testa di serie il Manchester City, non è il massimo. Anche gli uomini di Pep Guardiola sono una corazzata, completi in ogni reparto, con campioni del calibro di Aguero, De Bruyne, Sterling e Sanè, solo per citarne alcuni. Non esente da errori nel reparto arretrato, l'Atalanta non parte per giocarsela all'Etihad Stadium.

A parte la favoritissima del girone, in ottica qualificazione lo Shakhtar Donetsk non rappresenta un ostacolo insormontabile. I campioni ucraini, senza Fonseca in panchina, non hanno cambiato di molto la linea tattica, con il nuovo allenatore Luis Castro. Le squadre italiane conoscono bene la filosofia ucraino-brasiliana, con una trequarti pericolosa, composta da Taison, Marlos e Tetè, ma con una fase difensiva attaccabile per Zapata, Ilicic e Gomez.


La Dinamo Zagabria invece, può rappresentare per la squadra di Gasperini una diretta rivale con cui partire alla pari, quanto meno per il terzo posto utile alla qualificazione all'Europa League. Squadra che ha sempre preso batoste nelle ultime apparizioni in Champions, i croati arrivano dalla lunga trafila dei preliminari, in cui hanno battuto Sarbutalo, Ferencvaros e Rosenborg. Attenzione al talento Dani Olmo, trequartista campione europeo U21 con la Spagna.

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