31 luglio 2020

MERCEDES, BOTTAS: "SONO OTTIMISTA PER DOMANI". HAMILTON: "UNA GIORNATA DIFFICILE"

Le parole dei piloti Mercedes, che hanno iniziato il primo weekend inglese più in sordina rispetto al solito

© Mercedes-AMG F1 Official Twitter Page

Esordio a Silverstone non eccezionale per la Mercedes, che non monopolizza il vertice della classifica ma che sembra avere ugualmente una base solida per attaccare la pole position domani.

Valtteri Bottas ha concluso le prime prove libere al sesto posto, le seconde al terzo posto, vicino ai leader di giornata. Il finnico guarda alla giornata di domani con ottimismo, convinto del feeling che ha ricevuto dalla W11: "La macchina la sento bene là fuori, la prima sessione è stata un po' più complicata dal punto di vista del bilanciamento, ma la sensazione non è stata poi così negativa durante la seconda sessione. I gap sono piuttosto piccoli, con Racing Point e Red Bull che sembrano forti. Quindi, ovviamente, abbiamo del lavoro da fare. Normalmente siamo in grado di fare buoni step per le qualifiche, quindi sono ottimista sul fatto che possiamo fare dei progressi nella notte. Le condizioni saranno completamente diverse per il resto del weekend con temperature della pista più basse ed il cambio nella direzione del vento. Questo di solito ha un grande effetto su questa pista e riguarderà chi saprà reagire a questi cambiamenti il più rapidamente possibile. Stasera ci mettiamo al lavoro e vedremo quanta più performance possiamo spremere dalla macchina, e speriamo che sia abbastanza."

Lewis Hamilton non vede il bicchiere mezzo pieno come il compagno di squadra e palesa qualche difficoltà in più, a cominciare dal bilanciamento della monoposto: "Ad essere sinceri, è stata una giornata piuttosto difficile. Il bilanciamento non sembrava del tutto corretto e il vento ha reso le cose davvero difficili oggi. Quindi, ci lavoreremo stasera e cercheremo di capire perché non mi sento a mio agio come vorrei. È stata una dura giornata alla guida, ma non è un disastro e la cosa grandiosa di questa squadra è che continuiamo a immergerci nei dettagli - speriamo di apportare alcuni cambiamenti positivi durante la notte.

Come il finlandese, anche il padrone di casa vede in Racing Point e Red Bull gli avversari principali per a pole: "Domani sarà più fresco e Red Bull e Racing saranno forti, quindi speriamo di stare vicini".

27 luglio 2020

LA JUVENTUS E IL 9° SCUDETTO, UN DOMINIO APPANNATO DALLA RETORICA DEL BEL GIOCO

Il primo trionfo dell'era Sarri, una striscia storica che continua ad essere leggendaria in Italia, ma con i tifosi scontenti e dubbi sul futuro

Con la vittoria per 2-0 sulla Sampdoria all'Allianz Stadium, è arrivato l'epilogo di questa Serie A estiva: tutta l'attesa per la sfida Juventus-Lazio con l'Inter come terzo incomodo si è risolta con lo stesso epilogo degli 8 anni precedenti. Juventus campione d'Italia per la 36° volta (ufficiale) della propria storia.

Ma, come l'anno scorso, non sono previsti grandi festeggiamenti e caroselli per il nono trionfo consecutivo. Evidentemente non stiamo parlando dell'adozione di misure anti-Covid, ma dell'analisi di un momento storico fatta da stampa e opinione pubblica che probabilmente ha cambiato il senso ad un risultato che rimane straordinario e mai raggiunto finora in Italia.


I numeri dicono che...

Stagione (allenatore)PuntiMedia p.ti
2011/2012 (Conte)842,21
2012/2013 (Conte)872,29
2013/2014 (Conte)1022,68
2014/2015 (Allegri)872,29
2015/2016 (Allegri)912,39
2016/2017 (Allegri)912,39
2017/2018 (Allegri)952,5
2018/2019 (Allegri)902,37
2019/2020* (Sarri)832,31
(*campionato in corso, con 36 partite)

Dicono che al suo primo anno, Maurizio Sarri ha avuto un rendimento molto simile all'anno di esordio dei suoi predecessori sulla panchina bianconera. Ma il ragionamento non può fermarsi qui. Infatti la Juventus di quest'anno è la prima a vincere lo Scudetto con un gol o più presi di media a partita (36 in 36 partite).

Ma bisogna andare oltre: quanto valore possono avere queste comparazioni con annate, rose e concorrenze così differenti? La Juventus, va detto, ha vinto con merito questo campionato, come tutti gli altri (forse un discorso a parte potrebbe averlo il primo Scudetto di Conte, con il testa a testa col Milan) e come sempre ha chiuso il discorso prima dell'ultima giornata. Ma quest'anno, a differenza delle altre annate, gli avversari hanno di che rammaricarsi. Nel post-Covid la Juventus è ripartita concentrata, con 4 vittorie consecutive e guadagnando un certo margine su Inter e Lazio che, per motivi diversi, hanno perso brillantezza e punti.

Poi la Vecchia Signora non ha chiuso partite che la vedevano in vantaggio, come Milano, Reggio Emilia e Udine, elemento nuovo della dinastia juventina degli Anni Dieci. Con avvisaglie di cali di concentrazione e evidenti fasi sotto-ritmo anche pre-Covid, come Verona, Lione, Lazio (2 volte) e Napoli. Insomma, una Juventus più vulnerabile, in difesa (quest'anno con un De Ligt in più ma con un Chiellini a mezzo servizio) come nella mentalità, quest'ultima additata da un centrocampo non all'altezza e dalle critiche verso l'allenatore.


L'eterno dibattito del "belgiochismo"

Ma l'ultimo elemento, cruccio di tutti i discorsi che da settimane ruotano intorno al mondo bianconero, è l'upgrade che è mancato e sta mancando con Sarri, il cosiddetto "Bel gioco".

Arrivati qui, in fondo al problema, l'obiettivo di chi scrive è dare uno spunto al lettore. Dopo questo percorso nelle indagini delle crepe bianconere si può capire che forse, il bel gioco, non è IL problema. Non è il metro di paragone, non è l'elemento che manca alla Juventus per poter vincere, in Italia ma soprattutto in Europa. È quasi superfluo dire che i "tristi festeggiamenti" degli ultimi due anni sono dovuti ad un'asticella che per forze di cose si è alzata con l'arrivo di Cristiano Ronaldo. E molti dei tifosi bianconeri che poco più di un anno fa gridavano all'#Allegriout ora rimpiangono il tecnico livornese, spesso furioso con il concetto di "Bel gioco".

Come spesso accade in politica, si crea il cortocircuito attorno ad un termine a volte frainteso, a volte abusato. Per questo, in attesa di fare il bilancio finale della stagione juventina (in Champions può uscire agli ottavi come vincere il titolo), non resta che fare i complimenti ad una squadra che, puntando in alto con squadra, organigramma societario, stadio e merchandising, ha cannibalizzato un decennio calcistico nel nostro Paese, mostrando una struttura ed un'organizzazione avanti probabilmente 10 anni rispetto alla concorrenza italiana. Per una volta, il dibattito sul "belgiochismo", lo si può anche mettere in disparte.

26 luglio 2020

YAMAHA, ROSSI: "PODIO CHE VALE QUASI COME UNA VITTORIA". VINALES: "ATTACCO DEL PRIMO GIRO DETERMINANTE"

Le parole dei piloti Yamaha ufficiali, entrambi sul podio a Jerez, ma con animi contrastanti

© yamaha-racing.com


Un'ottima gara in casa Yamaha, che monopolizza il podio nel Gran Premio di Andalucia. Soddisfazione quindi anche in casa Yamaha Monster, ma con i piloti ufficiali che nulla hanno potuto nei confronti di un Fabio Quartararo semplicemente dominante.

Dominio che non è andato giù a Maverick Viñales, in quanto lo spagnolo era dato come duellante alla pari con il francese per la vittoria finale, alla luce del passo fatto vedere nel weekend. Top Gun ha provato sin da subito ad attaccare Quartararo, all'ultima curva del primo giro, ma fallendo l'attacco è andato lungo e, superato da Rossi, non è riuscito più a giocarsela con El Diablo. Anzi, ad un certo punto della gara il podio sembrava una chimera, essendo sceso in sesta posizione. Le sfortune altrui ed un minor degrado di gomma hanno permesso allo spagnolo di recuperare e superare Valentino al penultimo giro, sfruttando un piccolo errore del Dottore in crisi di gomme nelle ultime tornate.

Nell'analisi del post-gara, Viñales vede come punto chiave proprio l'attacco fallito del primo giro: "In realtà, in questa gara era impossibile respirare. Prima di tutto, nel primo giro ho provato a superare Fabio per avere strada libera, perché mi sentivo molto bene con la moto, ma poi sono andato largo e Fabio e Vale mi hanno superato. Poi sono rimasto bloccato dietro Valentino, e per la maggior parte dei giri non riuscivo a respirare, così mi sono distrutto. Non so perché, forse a causa del calore proveniente dalle altre moto, ma non ho potuto fare di più. Stavo salvando qualcosa negli ultimi cinque giri e ho spinto alla fine quando avevo di nuovo un buon ritmo. Oggi ho perso la gara con l'attacco del primo giro, altrimenti sarebbe stata una gara molto migliore.

Valentino Rossi, al contrario del compagno di squadra, gioisce per un podio che mancava da 17 gare (Austin, aprile 2019) e che considera quasi come una vittoria, alla luce della controprestazione avvenuta solamente una settimana fa: "Sono molto contento perché è passato molto tempo da quando sono salito sul podio. Sto tornando da un brutto periodo con risultati negativi. Quindi questo fine settimana abbiamo iniziato a lavorare in un altro modo. Sono molto contento del lavoro svolto da David Muñoz e anche il resto della mia squadra ha fatto un buon lavoro. Sono stato in grado di fare un buon giro alla partenza, dopodiché la gara è stata molto lunga. Ma sono felice di essere tornato sul podio. Per me non è proprio una vittoria, ma quasi".

TRIPLETTA ITALIANA IN MOTO2! BASTIANINI-MARINI-BEZZECCHI SUL PODIO IN ANDALUCIA

L'azzurro del Team Italtrans mostra i muscoli dal primo metro e conquista la prima vittoria in Moto2. Festa completa con Marini 2° e Bezzecchi 3° al primo podio di categoria. Nagashima 11°

© motogp.com


Giornata trionfale in Moto2
, con l'intero podio conquistato dopo la vittoria di Marini la settimana scorsa. Stavolta a vincere è stato Enea Bastianini per la prima volta nella classe di mezzo al termine di una gara condotta sempre in testa. Marini si conferma e conquista il secondo posto, primo podio in carriera per Marco Bezzecchi.

Moto2, Gran Premio di Andalucia: la cronaca

Partenza da favola per gli italiani di testa, con Bezzecchi che parte benissimo dalla pole seguito da Bastianini e Marini (partiti dalla 3° e 5° casella). Il poleman viene subito passato dagli altri due azzurri, con Bastianini che prova immediatamente a fare selezione.

Dietro i tre il solo Sam Lowes riesce a tenere il ritmo imposto da Enea, mentre il trio spagnolo Navarro-Martin-Canet si stacca subito, anche in virtù di battaglie interne. Nelle retrovie faticano a risalire il leader del mondiale Nagashima e Lorenzo Baldassarri, partiti rispettivamente 15° e 16°, in lotta ai margini della zona punti con le MV Agusta di Manzi e Corsi.

Il tirone iniziale del pilota Italtrans fa selezione per tutti tranne per Luca Marini, che verso metà gara si riporta sulle code del connazionale. Bezzecchi tiene saldamente la terza posizione allungando su Lowes, mentre Navarro si butta via anche questo weekend scivolando al decimo giro e lasciando come migliore Speed Up in pista il rookie Aron Canet, quinto in solitaria.

Dopo qualche sbavatura che ne ha consentito il ricongiungimento, Bestia adopera il secondo "tirone" entrando nella seconda metà di gara e decimo dopo decimo stacca Marini. Dietro anche Nagashima accelera e si avvicina alla Top10, con in zona Bulega e Baldassarri.

Negli ultimi giri le posizioni di vertice sono cristallizzate e così Enea Bastianini s'invola verso la 4° vittoria nel Motomondiale, la prima nella classe di mezzo. Doppietta sul podio per lo Sky Racing Team VR46, con Marini che si conferma dopo la vittoria di 7 giorni fa e Marco Bezzecchi che conquista il primo podio in Moto2. È la prima tripletta tricolore da quando la categoria si chiama Moto2, l'ultima nella classe di mezzo risaliva a Imola 1998 (Rossi, Capirossi, Perugini). Dietro di loro Lowes e un'ottimo Canet. Nagashima, nella lotta degli ultimi giri, artiglia l'11° posizione e tiene la testa del mondiale, ma con soli 2 punti di vantaggio su Bastianini e 5 su Marini.

Gli altri italiani: Stefano Manzi corona un grande finale di gara con il 9° posto, 12° Bulega, fuori dai punti Di Giannantonio (18°), mentre si sono ritirati Baldassarri, Corsi e Dalla Porta.

Jerez de la Frontera, Gran Premio di Andalucia - Gara Moto2

25 luglio 2020

YAMAHA, VINALES: "PECCATO PER LA POLE, NON VEDO L'ORA CHE ARRIVI DOMANI". ROSSI: "IL GRAN CALDO SARA' UNA SFIDA"

Le parole dei piloti ufficiali Yamaha che non partiranno dalla pole, andata alla Petronas di Quartararo, ma dalla seconda posizione con lo spagnolo e dalla quarta con Rossi

© yamaha-racing.com

Grande sabato in casa Yamaha. Al termine delle qualifiche di Jerez, la casa dei tre diapason può fregiarsi dei suoi 4 piloti nelle prime due file. Un'ottima prova di forza, che non sorprende per un Viñales sempre competitivo là davanti, ma per un ritrovato Valentino Rossi che mostra i progressi fatti vedere fin dalle FP1 di ieri.

Per Maverick Viñales la soddisfazione non è totale, perché nell'ultimo tentativo era riuscito ad ottenere la pole, ma il tempo è stato annullato per essere andato oltre il cordolo in curva 7. Top Gun commenta così quel giro: "Il mio miglior tempo sul giro è stato cancellato, ma sono comunque contento. L'obiettivo era fare un 1:36 in qualifica e wow! Mi sono sentito così bene in sella e, onestamente, ho sentito di aver toccato il verde nella curva 7, ma non ero sicuro che fossi fuori con tutte le gomme o no, ma è stata comunque una sensazione fantastica. È stato un peccato che al primo giro sulla mia seconda gomma ho trovato Pol Espargaró a terra e non ho potuto fare quel giro. Penso che il nostro potenziale sia stato molto grande oggi, ma comunque sono felice e contento, perché la moto funziona davvero bene. Non vedo l'ora di essere in gara domani".


https://twitter.com/YamahaMotoGP/status/1287060542184738817


Guarda positivo Valentino Rossi: la quarta posizione rappresenta un notevole progresso anche oggi, rispetto all'11° piazza di una settimana fa. Aiutato dal riferimento di Bagnaia negli ultimi giri di Q2, VR46 ha tuttavia dimostrato di aver migliorato la propria prestazione anche con le alte temperature, e domani potrebbe avere il passo per tentare di avvicinare il podio. Rossi però ammette di dover fare ancora qualche piccolo progresso, ragionando anche sul gran caldo previsto per domani: "Oggi abbiamo continuato a lavorare sulla moto. Abbiamo un setting diverso e mi sento meglio. Non mi sento male la mattina, nel pomeriggio soffro un po' di più, ma sembra che sia difficile per tutti. Questo pomeriggio è stato anche più caldo rispetto ai giorni scorsi e domani lo sarà ancora di più: penso che domani sarà la gara di MotoGP più calda che io abbia mai visto. Ora la situazione inizia a essere davvero al limite, quindi penso che guidare 25 giri sarà una grande sfida per tutti. Partirò da una buona posizione, e anche il mio ritmo non è così male nel pomeriggio, ma dobbiamo ancora migliorare qualcosa, in alcuni punti perdiamo un po'. Abbiamo ancora del lavoro da fare, ma sarà importante iniziare vicini alla testa".

VINALES IN TESTA NELLE FP3, MARQUEZ AL RIENTRO È 19°

Sempre avanti lo spagnolo, che sigla il nuovo record della pista, con Quartararo alle calcagna. Il Cabroncito ha provato in tutti i modi, si è migliorato ma sente parecchio dolore. Fuori dal Q2 a sorpresa Morbidelli e Dovizioso, dentro Rossi.

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Era un turno di prove interessantissimo alla vigilia, tra la conferma della competitività di Rossi e il ritorno in pista di Marc Marquez, a 6 giorni dalla rottura dell'omero destro e a 4 dalla rispettiva operazione.

Al termine di queste FP3 ecco le attese risposte: Yamaha convincente, con Rossi che riesce a rimanere nella Top 10, Marc Marquez che risale in sella, ci prova in tutti i modi, ma chiude 19° ancora molto dolorante all'omero destro. In mezzo altri risultati a sorpresa, come Franco Morbidelli e Andrea Dovizioso fuori dai primi 10 e che dovranno passare dal Q1. Ma andiamo con ordine.

Maverick Viñales riprende da dove aveva lasciato: così come nelle prime prove libere, si mette in testa anche dopo le FP3, siglando il nuovo record della pista in 1:36.584. Alle sue spalle Fabio Quartararo, che dopo un venerdì quasi letargico, si è risvegliato prepotentemente nel mattino andaluso: i 45 minuti delle FP3 hanno mostrato infatti El Diablo prestazionale come la settimana scorsa, con la prima parte fatta di un passo notevolissimo (con diversi giri sull'1:37 e mezzo) e poi il time attack da 1:36.643, a 59 millesimi dal compagno di marca. Chiude la Top3 Jack Miller, a suo agio con la Ducati Pramac, a poco meno di un decimo e mezzo dalla testa.

Oltre alla classifica, era il Cabroncito al centro dell'attenzione. Marquez, sceso in pista immediatamente dopo il semaforo verde, è entrato in pista cauto nei primissimi giri, salvo poi migliorarsi giro dopo giro e avvicinarsi ai tempi valevoli per la Q2, in una classifica davvero molto compressa (ad un certo punto era 11°). Alla fine del secondo run, sempre in conciliabolo con lo staff tecnico e medico, sembrava accusare tantissimo dolore, oltre i limiti degli antidolorifici e della straordinaria resistenza di Marc. Ha provato anche lui il time attack per rientrare in Top10 ma non ce l'ha fatta fermandosi alla 19° piazza con il tempo di 1:37.882 a quasi 1 secondo e tre da Viñales. Vedremo cosa deciderà di fare lo spagnolo, soprattutto in considerazione della gara di domani.



Molto interessante la Top10 che si è venuta a creare nelle mattinata di Jerez: in Q2 vedremo infatti le Ducati di Francesco Bagnaia (5°) e Danilo Petrucci (6°), le due KTM di Brad Binder (7°) e Pol Espargarò (9°), e a chiudere la Suzuki di Joan Mir. Dentro anche l'unica Honda di Nakagami (4°) e la Yamaha di Valentino Rossi, che ha continuato a fare molti test per il passo gara, ma che quando è servito è riuscito a girare di poco sotto il muro dell'1:37, trovando l'ottava piazza.

Leggendo i partecipanti al Q2, risulta evidente che oltre a Marquez non mancano le sorprese per una Q1 che si preannuncia incandescente. Sono infatti fuori dalla Top10 Franco Morbidelli (12°) e Andrea Dovizioso (14°), rispettivamente gli unici di Yamaha e Ducati. Indietro anche Alex Marquez (16°), Cal Crutchlow, 17° anche lui di rientro dall'infortunio, mentre il terzo convalescente, Alex Rins, non è riuscito a scendere in pista dopo un venerdì molto difficile.

Jerez de la frontera, Gran Premio di Andalucia - FP3 MotoGP

24 luglio 2020

YAMAHA, VINALES: "BUON FEELING CON LA PISTA". ROSSI: "MI SENTO PIU' A MIO AGIO"

Le sensazioni dei piloti ufficiali della casa giapponese, che hanno occupato le prime due posizioni della classifica combinata odierna

© yamaha-racing.com


Ottima giornata di prove per la Yamaha ufficiale in quel di Jerez. Viñales ha dimostrato ancora una volta un buon feeling la pista, ma stavolta a sorprendere è stato Valentino Rossi che ha migliorato notevolmente la propria posizione rispetto ad una settimana fa

Maverick Viñales si è confermato molto competitivo a distanza di una settimana e guida la classifica combinata al termine del secondo venerdì di fila ad Jerez: "Oggi mi sono sentito davvero bene sulla moto", ha dichiarato Top Gun. "Abbiamo provato un nuovo set-up, che è un miglioramento del precedente, e questa è la cosa più importante. Giro dopo giro e prova dopo prova, mi sento meglio. Quindi, dobbiamo continuare a lavorare in questo modo, perché penso che sia il modo di portare la moto al top".

Maverick, come al solito, è sì contento per oggi ma guarda già alla giornata di domenica: "Oggi pomeriggio stavo lavorando sulla gomma dura e media. Dobbiamo capire come funzionano tutte le specifiche dei pneumatici per noi, perché domenica farà molto caldo, quindi dobbiamo sapere cosa possiamo fare. Ma la sensazione è fantastica con qualsiasi pneumatico. Abbiamo anche lavorato molto sulla gomma anteriore e la sensazione è buona, migliore di quella della scorsa settimana. Sicuramente domenica avremo un'altra discussione sulle gomme, ma in ogni caso mi sento a mio agio con la moto. Penso che abbiamo fatto un miglioramento rispetto alla scorsa settimana. Penso che questo sia un buon test per noi, non abbiamo mai corso sulla stessa pista due volte di seguito. La cosa più importante è capire come fare meglio il giorno della gara".

Molto entusiasta delle sue libere è anche Valentino Rossi. Il pesarese, rispetto a sette giorni fa ha migliorato notevolmente sia il proprio best lap, di ben 2 secondi (da 1:39.222 a 1:37.205) che la propria posizione in classifica (da 20° a 2°). Il Dottore ha commentato così le sue due libere: "È un venerdì positivo, perché abbiamo cambiato qualcosa nel setting della moto e mi sento meglio. Mi sento più a mio agio, posso guidare in modo migliore ed ho migliorato il mio ritmo. Quindi, questa mattina è stata molto buona. Nel pomeriggio, con le temperature più calde, ho sofferto un po' di più, ma non è stato così male, e sono stato in grado di mantenere un buon ritmo anche con le gomme usate".

Rossi, al contrario del compagno di scuderia, mette il focus sulla giornata di domani, per ottenere una buona posizione in qualifica: "Non è facile, perché ci sono molti piloti che sono molto veloci, ma anche il nostro ritmo non è male. Come sempre, domani mattina sarà fondamentale: sarà molto importante trovare il momento giusto per fare il giro giusto e rimanere nella top 10. Dovremo provare. Mi sento meglio con la moto rispetto alla scorsa settimana. Dobbiamo lavorare perché in alcune curve non sono fantastico, ma comunque, è stata una giornata positiva.

19 luglio 2020

MERCEDES, HAMILTON: "UNA DELLE MIGLIORI GARE". BOTTAS: "LA PARTENZA HA COMPLICATO TUTTO"

Le parole dei piloti Mercedes, mattatori nell'umida gara ungherese. Per Hamilton è la seconda vittoria consecutiva, per Bottas un terzo posto causato da una partenza disastrosa

© mercedesamgf1.com

Altra domenica trionfale per la Mercedes e per Lewis Hamilton in particolare. Un'altra vittoria per l'inglese, un'altra doppia presenza sul podio per le Frecce nere, e dopo tre gare il mondiale ha già preso la direzione di Brackley, con la classifica costruttori che vede la Mercedes avere 121 punti, più della metà (+66) rispetto alla Red Bull, seconda.

Lewis Hamilton aggiorna il pallottoliere verso nuovi record: con l'86° vittoria in carriera, ora è a -5 da Schumacher, e con l'ottavo trionfo all'Hungaroring, eguaglia il record del tedesco per il maggior numero di vittorie ottenute nella stessa gara e nella stessa pista. Nonostante la partenza insidiosa, una vittoria netta e senza discussione, con l'inglese che ottiene il punto aggiuntivo per il giro più veloce e prende la testa del mondiale (63 punti contro i 58 di Bottas).

The Hammer ha espresso a fine gara tutta la sua gioia e gratitudine nei confronti del suo team: "Che gara incredibile. Onestamente, è stato una delle migliori che ho corso, anche se sono stato da solo per la maggior parte del tempo, è un tipo di sfida molto diverso e stavo spingendo forte, in particolare per il giro più veloce alla fine. Voglio congratularmi enormemente con tutti quelli che sono tornati a casa nello stabilimento di Brackley e all'HPP di Brixworth, hanno fatto un lavoro fantastico sviluppando e migliorando la vettura quest'anno e questa squadra continua a stupirmi. Adoro lavorare con loro e sono grato di poter performare per loro in weekend come questi. Oggi abbiamo avuto un ottimo ritmo, brillanti pit-stop, una strategia fantastica e poi, dato che gestivo quelle gomme medie per molto, molto tempo, alla fine è stato il momento perfetto per mettere gomme nuove e prendere il punto in più per il giro più veloce. È stato tutto perfetto durante tutto il fine settimana, quindi dobbiamo cercare di continuare così. Non vedo l'ora che arrivi Silverstone ora, anche se mi mancherà l'energia che i fan portano, quindi spero di poter dare il massimo lì perché so che staranno guardando da casa".

Valtteri Bottas, terzo oggi, mastica amaro: avrebbe voluto lottare per la vittoria con il compagno di squadra, invece una partenza disastrosa lo ha relegato al sesto posto alla fine del primo giro. Da lì una buona rimonta fino al terzo posto ma, non riuscendo ad avvicinare la Red Bull di Verstappen, il finnico non ha potuto completare la doppietta. Valtteri ha commentato così la sua gara: "È stata una gara difficile. Ovviamente partendo secondo in griglia, miri a vincere la gara, ma ho avuto una brutta partenza e ho perso alcune posizioni. Ho reagito a una luce sulla mia lineetta che si è spenta, invece delle luci di partenza, la macchina è andata in anti-stallo e ho dovuto ricominciare da capo. Ho perso un po' di terreno lì e questo ha reso la gara molto difficile per me. Sono stato abbastanza vicino a Max e penso che la sosta era scommessa che valeva la pena fare, dato che ha fatto la differenza nella durata delle gomme, ma oggi non ha dato i suoi frutti. Tuttavia, ho segnato un buon numero di punti e c'è molto da imparare da questo fine settimana, guardando a Silverstone".

YAMAHA, VINALES: "ERRORE DI GOMMA, MA BENE PER IL CAMPIONATO". ROSSI: "UNA SITUAZIONE STRANA"

Le due facce della medaglia nelle dichiarazioni dei piloti Yamaha dopo la prima gara stagionale: lo spagnolo è moderatamente soddisfatto del podio, Rossi è delusissimo per prestazione e ritiro

© yamaha-racing.com


Epilogo agrodolce
per la Yamaha ufficiale ad Jerez, a prescindere dalla vittoria del prossimo Yamaha Monster Fabio Quartararo. Maverick Viñales è secondo, mentre Valentino Rossi, già nelle retrovie, è stato costretto al ritiro.

Maverick Viñales ha concluso un solido weekend con il secondo posto dietro al compagno di marca Quartararo. Lo spagnolo dopo il primo errore di Marquez sembrava essere il principale favorito alla vittoria, ma con un paio di errori con l'anteriore ha ceduto la testa in favore del francese senza più insidiarlo. Per questo Top Gun non è pienamente soddisfatto: "Sono molto felice della partenza e dei primi giri, perché ero lì davanti. Ho preso la testa e ho cercato di scappare. Vorrei che fosse già venerdì prossimo, voglio lavorare al prossimo passo su questa pista. Quando ho perso la parte anteriore per la prima volta, ho iniziato a lavorare, soprattutto sulla spalla del pneumatico. Non riuscivo a far girare la moto. Questo è il punto su cui dobbiamo migliorare".

Lo spagnolo, nonostante credesse nella vittoria, si rammarica per la scelta della gomma ma non butta via il secondo posto, soprattutto in ottica campionato: "Forse la gomma anteriore morbida non è stata la decisione migliore, ma abbiamo portato la moto al secondo posto, che è la cosa più importante. Abbiamo ottenuto 20 punti per il campionato e ora abbiamo una seconda gara qui a Jerez, dove penso che avremo un buon potenziale. Se facciamo un buon lavoro, possiamo tornare nuovamente a combattere lì davanti. I ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro per tutto il weekend. È stato molto importante salire sul podio in questa gara, ma per la prossima gara dobbiamo cercare di trovare un po' di più. Prenderemo le nostre prestazioni da questa settimana come punto di riferimento e cercheremo di migliorare noi stessi, come sempre.

Infine un pensiero a Marquez, infortunatosi dopo il bruttissimo highside, e a Quartararo, per la prima volta vincitore in MotoGP: "Spero che Marc stia bene, perché è stato un brutto incidente. Spero che possiamo combattere ancora alla prossima gara. Voglio dare le congratulazioni a Fabio, perché non è facile vincere la prima gara in MotoGP, ma ha controllato bene".

Gara oltremodo negativa invece per Valentino Rossi, che ha dovuto parcheggiare la sua M1 a 7 giri dalla fine per un problema tecnico. Il pesarese ha fatto fatica fin dall'inizio del Gran Premio e a fine gara non trova elementi per sorridere: "È stato un fine settimana difficile, perché abbiamo sofferto molto con la gomma posteriore con le alte temperature. Sembra che non siamo riusciti a far funzionare la gomma posteriore nel modo giusto. In gara non sono stato molto veloce dall'inizio, non avevo il ritmo del gruppo che stava lottando per il podio. Dopo alcuni giri ho avuto un problema con la gomma posteriore, perché ho perso molto grip e prestazione. Successivamente, purtroppo, ho avuto un problema con la moto: sul rettilineo ho ricevuto un allarme rosso e mi sono dovuto ritirare. È una situazione molto strana perché correremo qui due volte di seguito. Da un punto di vista questo è molto strano, ma dall'altro lato possiamo prendere questi dati e cercare di migliorare le cose e trovare una soluzione. È stato un brutto incidente per Marquez in un brutto punto, è stato un grande highside. Gli auguro ogni bene".

TORNA A VINCERE L'ITALIA! DOMINIO DI LUCA MARINI IN MOTO2

L'italiano rimedia lo zero in Qatar e stravince a Jerez. Secondo Nagashima, che si conferma leader del mondiale, terzo Martin. Rammarico Bezzecchi.
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Subito gioie per il ritorno in pista del Motomondiale a Jerez de la Frontera. Dopo il podio di Tony Arbolino in Moto3, Luca Marini trionfa nella categoria di mezzo al termine di una prova di forza maiuscola. Grande ritorno per il fratello di Valentino Rossi, che rimedia lo zero di marzo in Qatar. Partito dalla quarta piazza, Luca mette in pista il ritmo che aveva impressionato al venerdì a batte un combattivo Nagashima, che si conferma dopo la vittoria all'esordio qatariota. Terzo il poleman Martin per due KTM del team Ajo sul podio. Grande peccato per l'altro pilota dello Sky Racing Team VR46, Marco Bezzecchi, che è caduto quando sembrava avere il passo per conquistare il primo podio in carriera in Moto2.

Moto2, Gran Premio di Spagna: la cronaca

Partenza con Martin che tiene la testa dalla pole, favorito anche dalla pessima partenza di Jorge Navarro, poi terminato a terra all'uscita dalla prima curva dopo un contatto veniale con Bezzecchi. Ne approfitta Marini, terzo, mentre il Bez a causa del contatto perde due posizioni rispetto al via (7°).

Spartito ben diverso rispetto alla Moto3, con una selezione iniziale che ha ristretto subito i contendenti alla vittoria, rappresentati dai piloti dello SKY Racing Team VR46 e Red Bull KTM Ajo - Martin, Nagashima, Marini e Bezzecchi - più il sorprendente rookie Aron Canet.

Grande inizio gara dei piloti dello Sky Racing Team: al quarto giro Marini balza in testa (non lasciandola più) e prova a staccare la concorrenza, mentre Bezzecchi, nel tentativo di inseguire il compagno di squadra, alla settima tornata prima supera Martin per la terza piazza e poi cade in curva 10, palesando talento ma anche un'eccessiva foga.

Marini mette in mostra il passo intravisto al venerdì e decimo dopo decimo stacca Nagashima, portandosi a quasi due secondi di vantaggio. A centro gruppo rimangono stabili Baldassarri (9°) e Bastianini (11°), mentre recuperano molte posizioni le Speed Up dell'ex MotoGP Syahrin (Team Aspar) e di Fabio Di Giannantonio.

Nella seconda metà di gara Nagashima tenta il tutto per tutto per recuperare su Marini, portandosi a quasi un secondo con un paio di "jolly" presi in uscita dalle curve lente del circuito andaluso. Alle loro spalle Sam Lowes avvicina Martin per il podio.

Negli ultimi giri Marini riprende a martellare col ritmo, tiene a bada un Nagashima piuttosto impiccato e conquista la sua quarta vittoria in carriera in Moto2 al termine di una gara quasi interamente dominata. A seguire i due del team Red Bull KTM Ajo con un solido Nagashima (e leader del mondiale) e Jorge Martin, che contiene il recupero di Sam Lowes, quarto al traguardo.

Big hugs from The Doctor! 🙌@ValeYellow46 congratulates @Luca_Marini_97! ❤️#SpanishGP 🇪🇸 | #Moto2 pic.twitter.com/DsfU2fpURY

Quinto un ottimo Canet, alla seconda gara nella categoria, davanti a Syahrin (9 posizioni recuperate). Gli altri italiani si concentrano nella parte centrale della classifica: 8° Baldassarri, 9° Bastianini (i due non confermano il podio all'esordio), 11° Stefano Manzi (+12 rispetto alla partenza), 14° Bulega, 15° Corsi (entrambe le MV Agusta a punti), 20° Dalla Porta, mentre dopo un'ottima prima parte di gara Di Giannantonio è costretto al ritiro.

Jerez de la Frontera, Gran Premio di Spagna - Gara Moto2

  

MARC MARQUEZ GUIDA IL WARM UP DELLA MOTOGP

Lo spagnolo mostra i muscoli anche alla vigilia della gara palesando un ottimo ritmo. Seguono un ottimo Morbidelli e Viñales. Dovizioso e Rossi chiudono la Top10

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Marc Marquez sugli scudi fin dalla domenica mattina a Jerez, teatro fra 4 ore del Gran Premio di Spagna di MotoGP. Il Cabroncito con le "fresche" temperature del mattino sul tracciato andaluso (29° gradi sull'asfalto, attesi oltre 50° in gara) ha fatto segnare il miglior tempo nel Warm Up, fermando il cronometro sull'1:37.883. Ma quello che ha impressionato sono i diversi giri costantemente a ridosso di quel tempo, di cui 4 sotto il muro dell'1'38": anche con le temperature più alte, il talento di Cervera sembra essere il più a suo agio.

Ma alle sue spalle la concorrenza è agguerrita e molto vicina, quanto meno in queste condizioni di pista. Infatti primo degli inseguitori è Franco Morbidelli, che ha fermato il crono a soli 51 millesimi dallo spagnolo. Morbido ha mostrato grande costanza questa mattina, anche più del suo più quotato compagno di squadra, il poleman Fabio Quartararo oggi settimo. A stretto contatto anche Maverick Viñales, a 76 millesimi da Marquez e autore anch'esso di una buona costanza di rendimento.

Più distante il gruppo degli inseguitori, capeggiati da un sorprendente Takaaki Nakagami, inseritosi nelle parti alte nel finale e a poco più di due decimi dalla testa. A seguire Danilo Petrucci, Pol Espargarò, il sopracitato Quartararo e Binder. Chiudono la Top10 Andrea Dovizioso e Valentino Rossi, a meno di mezzo secondo da Marquez. Buoni segnali per i due italiani, anche se ci sarà da capire la vera resa alle 14 quando sono previsti una ventina di gradi in più sull'asfalto.

In fondo alla classifica troviamo Francesco Bagnaia (18°) che, nonostante la 4° casella in partenza, sembra in difficoltà sul passo, Cal Crutchlow (19°), autore di una scivolata a pochi secondi dalla fine della sessione e Alex Marquez (20°) con la Honda HRC.

Appuntamento alle 14 con il Gran Premio di Spagna: sulla carta sembra prefigurarsi una lotta a tre tra Marquez, Viñales e Quartararo, ma il caldo andaluso potrebbe dare sorprese.

Jerez de la Frontera, Gran Premio di Spagna - Warm Up MotoGP

18 luglio 2020

MERCEDES, HAMILTON: "L'AUTO ERA DAVVERO PERFORMANTE". BOTTAS: "OGGI HO DATO IL MASSIMO"

Le parole dei piloti Mercedes, che hanno impartito un'altra sonora lezione alla concorrenza nelle qualifiche magiare 

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Un altro grande sabato per la Mercedes, che monopolizza per la prima volta in stagione l'intera prima fila in quel di Budapest. Lewis Hamilton, con il record della pista, ha battuto per un decimo il compagno di squadra, mentre la concorrenza (Stroll con la Racing Point) è a oltre 9 decimi.

Hamilton, con la 90° pole e la settima in Ungheria (eguagliando il record di Michael Schumacher) è contento della propria prestazione: "L'auto è stata davvero ancorata al terreno oggi, ma Valtteri non me l'ha resa facile! Quando si tratta di questi giri c'è bisogno della perfezione assoluta e questo tipo di qualifiche è uno dei tipi che mi piacciono di più. Il fatto che sia la mia 90° pole position… devo pizzicarmi per crederci. Devo essere sincero, lavoro con un gruppo così incredibile di persone e senza di loro non avrei l'opportunità di farlo. Un enorme ringraziamento a tutti a casa e qui in pista che fanno un lavoro così straordinario. Guardando a domani, qui c'è una lunga discesa alla curva 1, quindi niente è scontato, devo abbassare la testa e lavorare sodo per essere davanti al via. Non sappiamo che tempo farà, quindi dobbiamo lavorare stasera, prepararci al meglio che possiamo e concentrarci sul portare a casa una doppietta per la squadra."

È soddisfatto anche Valtteri Bottas, che all'ultimo tentativo ha avvicinato molto il compagno di squadra e si è piazzato secondo a soli 107 millesimi. Il finlandese è conscio di aver dato il massimo oggi, ma che per domani è pronto a dare battaglia a Lewis fin dal semaforo: "Oggi eravamo di nuovo su un alto livello, il che è positivo per noi. Già dalla FP3 sapevo che sarebbe stata una battaglia ravvicinata con Lewis in qualifica: i miei giri erano ok, l'ultimo giro nel Q3 era davvero buono, ma non potevo andare molto più veloce. Lewis ha fatto un ottimo lavoro per ottenere la pole oggi e domani sarà una gara di accelerazione nella curva 1 tra noi, quindi non vedo l'ora: il primo giro sarà sicuramente interessante. Sono il leader del campionato al momento, ma devo vincere le gare per mantenere la testa, quindi questo è l'unico obiettivo che ho domani e sono completamente concentrato per realizzarlo".

YAMAHA, VINALES: "MI SENTO DAVVERO BENE CON LA MOTO". ROSSI: "UN BUON MIGLIORAMENTO"

Le sensazioni (positive) dei piloti ufficiali Yamaha, che domani partiranno in seconda posizione con lo spagnolo e in 11° con il Dottore

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Anno nuovo, solite gerarchie per quanto riguarda le qualifiche in casa Yamaha. Se Viñales sul giro secco si dimostra sempre competitivo e si gioca spesso la prima fila col compagno di marca Quartararo, Valentino Rossi fa fatica e domenica partirà dalla quarta fila.

Maverick Viñales è molto soddisfatto del suo sabato, concluso a soli 139 millesimi dalla pole di Quartararo. Tuttavia Top Gun sembra già essere concentrato sulla gara, con una M1 che sente già bene in mano: "Onestamente mi sento davvero bene", ha dichiarato lo spagnolo. "Penso che abbiamo migliorato parecchio la moto, soprattutto con le alte temperature. Ci abbiamo lavorato in prova, e sembra che abbiamo trovato qualcosa lì, il che sarà molto importante per domani. Ad ogni modo, sono felice ed entusiasta di iniziare la gara, perché nella FP4 mi sono sentito incredibilmente bene e ho sentito che stavo raggiungendo buoni tempi sul giro. Non posso aspettare domani!"

Dall'altra parte del box, Valentino Rossi è sì più indietro, ma rispetto a 24 ore fa (20° in FP2) è molto migliorato con i tempi sul giro, riuscendo in mattinata a rientrare direttamente in Q2, obiettivo minimo del suo sabato. Per questo il Dottore vede il bicchiere mezzo pieno e, nell'osservare i compagni di marca, individua lo step successivo da fare.

"Al sabato ho fatto una grande differenza", ha detto Rossi. "Ieri non mi sentivo bene col bilanciamento della moto, ma oggi siamo migliorati. Quando guardi i dati, Maverick e Fabio sono forti ovunque. Di solito Maverick è anche molto veloce in frenata. Sembra che sia in grado di fermare la moto un po' meglio di me, quindi questo è il problema principale al momento. Abbiamo migliorato molto rispetto a ieri, ma abbiamo bisogno di fare di più. Continueremo a lavorare per provare a fare un altro passo, ma al momento i primi 3 (Quartararo, Vinales e Marquez, ndr) sono molto forti e nel caso di Yamaha, Maverick e Fabio stanno guidando molto bene".

JORGE MARTIN IN POLE PER LA PRIMA VOLTA IN MOTO2

Il campione del mondo Moto3 2018 partirà davanti a Navarro e Lowes. A seguire i due piloti Sky Racing VR46: 4° Marini e 5° Bezzecchi

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Seconda qualifica dell'anno per la Moto2 che si chiude con la prima pole in carriera per Jorge Martin. Lo spagnolo del Team Ajo, motorizzato KTM ha conquistato la partenza al palo con il cronometro fermato sull'1:41.384, effettuato al primo giro veloce della sessione.

Dopo una qualifica torrida, con 34° nell'aria e ben 55° sull'asfalto andaluso, il campione di Moto3 nel 2018 partirà davanti alla Speed Up di Jorge Navarro (a 181 millesimi) e Sam Lowes, che con la Kalex del Team Marc VDS paga 3 decimi tondi tondi.


In seconda fila discreta conferma per i piloti dello Sky Racing Team VR46, in testa al venerdì e forse con ambizioni di prima fila quest'oggi. Quarto posto per Luca Marini (in prima fila nella qualifica di 19 settimane fa in Qatar) e quinto per Marco Bezzecchi. 10° posizione per Lorenzo Baldassarri e 11° per Enea Bastianini (i due entrambi a podio a Losail). 16° il primo poleman dell'anno, lo statunitense Joe Roberts, mentre partirà 18° Fabio Di Giannantonio, vincitore della Q1 ma caduto nel corso del Q2.

Gli altri italiani (già eliminati in Q1): Nicolò Bulega (Team Gresini) 20°, Simone Corsi e Stefano Manzi (entrambi con la MV Agusta) 21° e 23°, il campione del mondo uscente Moto3 Lorenzo Dalla Porta (Team Italtrans) 27°.

Jerez de la Frontera, Gran Premio di Spagna - Qualifiche Moto2

Qualifiche Moto 2 Jerez © motogp.com

17 luglio 2020

MERCEDES, HAMILTON: "L'AUTO L'HO SENTITA BENE". BOTTAS: "HO ACCUSATO DEL SOTTOSTERZO"

Le dichiarazioni dei piloti Mercedes, che nella mattinata ungherese hanno dato una notevole prova di forza, sia sul giro secco che sul passo gara 

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Una buona mezza giornata per la Mercedes nel venerdì ungherese. Al netto di una FP2 interlocutoria, al mattino le Frecce nere hanno mostrato una velocità disarmante, sia sul giro secco sia sul passo gara. Al termine della prima sessione infatti, Lewis Hamilton era in testa alla classifica con un tempo fatto registrare addirittura con le gomme dure.

L'inglese si è detto molto entusiasta della giornata odierna, anche se parte del lavoro di messa a punto è stato per forza di cose rimandato a domani:

"Abbiamo fatto tutto ciò di cui avevamo bisogno nella prima sessione. L'auto l'ho sentita bene nelle FP1 anche se c'era ancora del lavoro da fare, quindi abbiamo apportato alcune modifiche per la seconda sessione - poi ha piovuto, quindi abbiamo rimandato a domani. Le condizioni bagnate nelle FP2 non ci hanno concesso di fare molto, quindi abbiamo solo completato un installation lap sulle gomme intermedie. Questa è una pista molto bella da guidare sull'asciutto, ma è molto complicata sul bagnato e oggi mi sembrava avesse un grip abbastanza basso".

In previsione della giornata di domani, l'inglese prevede una grande lotta, ma senza la partecipazione della Ferrari: "In vista delle qualifiche di domani, penso che saremo tutti molto più vicini in quanto non è un circuito dipendente dalla potenza. Spero in un pacchetto più stretto, sarebbe bello vedere bene le Renault, le McLaren stanno facendo un lavoro fantastico, così come le Racing Point. Ci aspettiamo anche che la Red Bull sia forte, quindi prevedo una dura battaglia con loro".

Soddisfatto anche Valtteri Bottas, secondo sia al mattino sia al pomeriggio. Il finnico non ha ancora sistemato al meglio la propria W11, ma è pronto ad affrontare la giornata di domani: "L'auto non l'ho sentita così male sull'asciutto oggi nell'FP1. Sembrava che fossimo in un buon posto per quanto riguarda il bilanciamento, anche se stavo lottando con un po' di sottosterzo ma questo può essere risolto e penso che non sia stato un brutto inizio. Ovviamente, sarebbe stato bello fare qualche giro di prova durante il pomeriggio, perfezionando maggiormente il bilanciamento, ma le condizioni erano le stesse per tutti. Il livello di aderenza era piuttosto basso nelle FP2 sul bagnato. Ho avuto modo di provare il bilanciamento in quelle condizioni e ho provato sia le gomme intermedie che quelle da bagnato estremo. Entrambe le ho sentite abbastanza simili. Sembra che vedremo più pioggia questo fine settimana, quindi sono sicuro che potremo continuare a lavorare sulla macchina e fare un lavoro migliore, prima delle qualifiche e della gara".

YAMAHA, VINALES: "UNA BUONA GIORNATA IN OTTICA GARA". ROSSI: "PROBLEMI SUL POSTERIORE"

Le parole dei piloti del team ufficiale, che in queste prime libere pagano dazio nei confronti della Yamaha Petronas

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Primo venerdì dell'anno complicato per le Yamaha ufficiali. Dopo una discreta sessione mattutina, nel corso delle FP2 i due piloti in blu sono scesi in una classifica comunque molto compatta (17 in un secondo). A fine giornata gli ufficiali pagano dazio dagli omologhi del team Petronas, entrambi in testa: Vinales è settimo e Valentino Rossi addirittura 20°.

Maverick Vinales, dopo il secondo posto nelle FP1 immediatamente alle spalle di Marquez, nel pomeriggio Top Gun è riuscito a risalire la classifica solamente all’ultimo tentativo ed ora è virtualmente in Top10.

Tuttavia nelle dichiarazioni dello spagnolo c'è un convinto ottimismo per il lavoro svolto sulla sua M1: "È stata una buona giornata. La sensazione che ho sulla moto, e anche con la squadra, è incredibile. Stamattina la moto funzionava alla grande! Sono anche felice, perché questo pomeriggio abbiamo lavorato così bene. Abbiamo scoperto molte cose, soprattutto positive, per la gara. Nell'ultimo run ho fatto dei buoni tempi sul giro, che sono stati fatti verso la fine della vita del pneumatico: ero ancora veloce. Di sicuro dovremo ancora migliorare, ma mi sento pronto".

Maverick è conscio dell'importanza della qualifica, ma non perde di vista la domenica: "È molto importante qualificarsi davanti domani. A giudicare dai time attack di questa mattina, i tempi delle qualifiche saranno veloci, ma il nostro obiettivo principale rimane la gara. Oggi abbiamo trovato un buon ritmo sia in condizioni mattutine che pomeridiane, ma il problema è che la temperatura è così alta - e questa è una pista molto impegnativa, non c'è un attimo di respiro - quindi è molto dura. Sarà molto difficile anche per la moto e le gomme, quindi sarà una gara interessante. Dobbiamo continuare a lavorare sodo per migliorare, soprattutto nelle condizioni più calde che ci saranno nell'FP4 di domani".


Molto più problematica invece è la situazione di Valentino Rossi, solamente 20° a fine giornata a quasi un secondo e un decimo dalla testa. Il campione di Tavullia conferma nel pomeriggio i problemi di feeling con moto e gomme palesatisi già dal mattino e domani nell'FP3 dovrà trovare la velocità necessaria per qualificarsi direttamente alla Q2, evitando così il passaggio per la Q1. Il Dottore non è affatto soddisfatto del suo primo venerdì dell'anno: "È stata una giornata difficile. Già questa mattina non è stato fantastico, ma oggi la situazione è peggiorata. Sto lottando con il grip sul posteriore perché, sfortunatamente, abbiamo un problema di temperatura dei pneumatici, e con questo caldo soffriamo molto. Al mattino è più fresco, va un po' meglio, ma nel pomeriggio perdiamo molto, quindi non sono molto veloce. Dobbiamo lavorare e dobbiamo migliorare il bilanciamento della moto per cercare di essere più competitivi. Sinceramente, non so come possiamo migliorare ma dobbiamo trovare qualcosa, perché domani mattina sarà molto importante cercare di rimanere nella top 10 e accedere direttamente al Q2".

VETTEL IN TESTA NELLE BAGNATE FP2 UNGHERESI

Seconda sessione di libere anonima in Ungheria a causa della pioggia. Il tedesco precede Bottas e Sainz, mentre Hamilton non ha effettuato giri cronometrati. 

© Scuderia Ferrari Official Twitter Page

Sessione a dir poco interlocutoria per la Formula 1 nel freddo e perturbato pomeriggio di Budapest.

Dopo una FP1 asciutta, che ha visto spadroneggiare la Mercedes e Lewis Hamilton, la seconda sessione di prove libere non ha dato la continuità ai team per lavorare sulla messa a punto delle macchine. Tutto a causa di un diluvio improvviso, arrivato durante la qualifiche della Formula 3 (costringendola ad una immediata sospensione), che ha allagati diverse parti del tracciato ungherese.


Così al cospetto di una prima mezz'ora davvero senza azione in pista, con l'alleggerirsi della pioggia alcuni team hanno cominciato a fare dei giri. Primo fra tutti Pierre Gasly, che ha saltato interamente la sessione del mattino ed ha fatto un installation lap, e le Racing Point. Nell'ultima parte di prove sono scesi quasi tutti incluse le Ferrari, che con Sebastian Vettel ha fatto segnare il miglior tempo (1:40.464) su gomme intermedie che tuttavia, in queste condizioni, non sono sembrate molto più performanti delle full wet.

Alle sue spalle Valtteri Bottas con la Mercedes, a poco più di due decimi e mezzo dal tedesco. Terzo Carlos Sainz, lontano un secondo e tre decimi dalla testa. Va sottolineato come i piloti abbiano provato solo uno o due giri cronometrati, mentre alcuni non hanno proprio fatto segnare giri nel monitor dei tempi, come Lewis Hamilton, Albon, le due Renault e le due Williams. Tra gli altri, Verstappen ha ottenuto il settimo tempo (+2.3s) e Leclerc il 10° crono (+3.2s).


14 luglio 2020

LA LAZIO CROLLA, LA ROMA TROVA UN PO' DI CONTINUITA': MOTIVAZIONI RIBALTATE

Il borsino delle romane restituisce un quadro deprimente per i biancocelesti, lontani dalla Juve ma in Champions, mentre una Roma in ripresa deve lottare per mantenere il quinto posto.


Nonostante entrambe abbiano dovuto abbandonare i rispetti sogni di gloria, la situazione delle due romane a 6 giornate dalla fine vede gli animi opposti delle squadre della capitale con la Lazio affossata da una crisi simile a quella che la Roma stava vivendo poche settimane fa.


Lazio post-Covid: brutta copia della squadra che puntava allo Scudetto

L'otto volante delle rimonte che si ritorce contro condanna definitivamente Inzaghi a rinunciare alle ambizioni scudetto. Una settimana horribilis per i biancocelesti culminata con il colpo del Sassuolo all'Olimpico e la terza sconfitta da sabato a sabato. E questo nonostante il vantaggio un po' fortunoso trovato con Luis Alberto sul finire del primo tempo. Nella ripresa un Sassuolo in ottima condizione (4° vittoria consecutiva) ha potuto ribaltare la situazione e con merito ha vinto.

Gli uomini di Inzaghi sembrano più demotivati che stanchi, anche se le rotazioni limitate con la panchina non sono da sottovalutare. Il declino parte da una difesa non più impenetrabile, anzi: nelle sei partite post-Covid quella che era la migliore retroguardia del campionato (23 gol subito in 26 partite) ha preso due gol di media a partita. Il rendimento alternato di alcuni elementi determinanti, come Immobile e Milinkovic-Savic, la rende meno imprevedibile.

Con la sconfitta contro il Milan, senza tre attaccanti su quattro (col solo Correa a disposizione), è arrivata la bandiera bianca di uno spogliatoio, sempre unitissimo, che ha palesato i primi sentimenti di cedimento con alcuni giocatori che hanno criticato lo staff tecnico per la gestione della squadra alla ripresa. I ko con Lecce e Sassuolo, sono arrivati quasi di conseguenza. E gli 8 punti di ritardo rendono lo scontro diretto con la Juventus quasi inutile per lo Scudetto. In totale 2 vittorie, 4 sconfitte e soli 8 gol fatti. Con il posto Champions in cascina da mesi, cercasi motivazioni disperatamente.


Roma in leggera ripresa, più con gli uomini che col collettivo

Posto in Champions della Lazio già al sicuro a causa di una Roma che solo adesso sta uscendo dalla crisi. Il secco 3-0 su un Brescia già psicologicamente in B dà ossigeno ai giallorossi in ottica quinto posto, utile ad evitare i preliminari di Europa League. Ma l'approccio alla partita è ancora da squadra convalescente e la partita è stata sbloccata grazie ad un calcio piazzato risolto dal sinistro di Fazio.

Tuttavia molti segnali sono positivi guardando agli uomini di Fonseca: il turnover più o meno forzato (Dzeko e Pau Lopez a riposo, Mkhitaryan e Cristante squalificati più Smalling infortunato) ha dato la possibilità di rivalsa a Kalinic, Carles Perez e ad un Bruno Peres tornato per una sera quello del Torino. Ma la più bella notizia non può che essere il ritorno al gol di Nicolò Zaniolo, dopo 204 giorni. Una marcia in più, una scintilla per una squadra che nel dopo-lockdown ha avuto spesso le polveri bagnate, Dzeko a parte. Per questo, Fonseca ha ritrovato la motivazione in gruppo depresso dopo le tre sconfitte consecutive che hanno segnato l'addio al sogno Champions. 

13 luglio 2020

DOPPIETTA MERCEDES, HAMILTON: "UN GRANDE PASSO IN AVANTI. BOTTAS: "IL MASSIMO POSSIBILE"

Tutto l'entusiasmo delle "Frecce nere", che conquistano il primo 1-2 stagionale mostrando una superiorità netta sulla concorrenza

© Mercedes AMG-F1 Official Twitter Page


Seconda gara e seconda vittoria, stavolta con doppietta, per la Mercedes a Spielberg. Nel Gran Premio di Stiria (replay dell'Austria), le Frecce nere conquistano la prima doppietta stagionale, la 54° della storia anglo-tedesca, con la vittoria di un Lewis Hamilton semplicemente dominante.

Per l'inglese è il suo 85° successo in F1, che rompe un tabù con la pista austriaca che durava da quattro gare di fila, in cui non aveva visto nemmeno il podio: "Questo stava diventando uno dei circuiti per me più deboli, quindi sono al settimo cielo per avere una performance come quella di oggi: sono così, così felice. Sembra essere passato molto tempo dall'ultima gara dell'anno scorso ed è un grande passo in avanti per recuperare da un difficile primo weekend".

L'inglese come sempre ringrazia il team per il lavoro effettuato, anche considerando le difficoltà di feeling avute fino al venerdì: "Il team ha fatto un lavoro fantastico con la strategia, poi si è trattato di stare lontano dai cordoli e di portarla a casa. Ho cercato di ottenere il giro più veloce verso la fine, ma avevo le medie da 40 giri, quindi sarebbe stato difficile contro chi aveva una gomma nuova e fresca. Un grande ringraziamento al mio team e a tutti quelli che sono nelle fabbriche, hanno fatto un ottimo lavoro. Penso che sia facile perdere la concentrazione e la determinazione, ma non lo vedo mai con questa squadra. Sappiamo che c'è ancora molta strada da fare ed è una sfida per tutti, ma questo è sicuramente un passo avanti".

Completa la festa Mercedes Valtteri Bottas, che rimonta in gara dal quarto al secondo posto, superando nell'ultima parte di gara un arcigno Max Verstappen. Il finnico, col secondo posto, conserva anche la testa del mondiale: "Partendo dal quarto posto, penso che oggi bisognava limitare i danni e siamo riusciti a massimizzare tutto ciò che era a nostra disposizione. Ieri non è stato l'ideale, quindi oggi non c'erano 25 punti in palio, ma abbiamo comunque segnato alcuni buoni punti, le prestazioni della macchina sono state eccezionali e sono ancora in testa al campionato, quindi non è poi così male. Ho avuto una bella battaglia con Max, ho avuto un po' più di ritmo di lui alla fine avendo esteso il primo stint per creare un offset delle gomme, ma correre da vicino è sempre divertente ed è stato bello fare il sorpasso. È stata una prima coppia di gare incoraggiante, quindi non vedo l'ora che arrivi il prossimo fine settimana.

12 luglio 2020

MERCEDES, HAMILTON: "ADORO QUESTE GIORNATE". BOTTAS: "HO AVUTO PROBLEMI DI TEMPERATURA ALLE GOMME"

Le parole dei piloti Mercedes, che artiglia la seconda pole in 8 giorni. Non sarà una prima fila completa, ma Lewis ha inflitto una severa lezione a tutti, anche verso il compagno di squadra.

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La rivincita di Lewis Hamilton a Spielberg, per una pole bagnata quanto netta per lui e per la Mercedes. Dopo lo smacco rifilatogli sabato scorso da Bottas è l'inglese, ringalluzzito dalla pioggia che già da ieri auspicava, che piazza la prestazione da fuoriclasse assoluto andandosi a prendere una pole, la 89°, tra le più dominanti in carriera. Un autentico dominio nel corso del Q3, in cui ogni giro lanciato limava quello precedente ed alla fine il responso è stato clamoroso: 1,2 secondi al secondo (Max Verstappen) e addirittura 1 secondo e mezzo al compagno di scuderia.

Le parole di Lewis al termine delle prove non possono che essere gioiose, ringraziando la possibilità di fare, dopo tre quarti d'ora di ritardo, le qualifiche in queste condizioni: "Sono grato del fatto che siamo riusciti a fare le qualifiche, adoro queste giornate. Il tempo è stato incredibilmente difficile e stimolante per tutti noi. Molte volte non riesci a vedere dove stai andando. Ho avuto un grande aquaplaning nel mio penultimo giro, avevo il cuore in gola, ma sono riuscito a migliorare nell'ultimo giro, bello e pulito".

Una soddisfazione, anche considerando i problemi avuti nelle libere di ieri. Per questo The Hammer ha ringraziato il team: "Dopo ieri, il team ha fatto un ottimo lavoro esaminando ciò che stava causando il problema e mi sono sentito fiducioso oggi: non sarebbe stato un problema anche se fosse stato asciutto. La pole position è dove voglio iniziare la gara, quindi sono contento che sia stata una sessione senza problemi: non ho fatto errori. È sempre positivo e ora non vedo l'ora che arrivi domani".


Di umore diverso è Valtteri Bottas, probabilmente il favorito in condizioni di asciutto, costretto a partire domani addirittura dalla quarta posizione, dietro anche a Verstappen e Sainz con la McLaren. Infatti le parole del finnico sanno di grande delusione, nello spiegare i problemi avuti dalla sua monoposto: Non è stato facile là fuori e non volevo altro che la pole oggi. Ma ovviamente condizioni difficili possono comportare sfide diverse. Per quanto mi riguarda, non credo di essere riuscito a costruire una temperatura sufficiente nelle gomme e anche il mio freno anteriore destro faceva fatica durante le qualifiche, quindi c'era una divisione delle temperature sull'asse anteriore. In tal caso non potevo davvero massimizzare il potenziale dell'auto in frenata, il che è importante per avere confidenza sul bagnato. Ciò ha reso la sessione difficile e sono deluso della quarta posizione. Ma la seconda fila è ancora a portata di attacco e domani è un nuovo giorno: sappiamo quanto è forte la macchina in gara.