In questa freddina domenica di novembre (ma solo dal punto metereologico perché la Ciorva Ovest, complice il vino, ha riscaldato l'ambiente con grande ardore e originalità dei cori) la squadra ha finalmente trovato il cosiddetto "bandolo della matassa", ovvero la cattiveria nel chiudere la partita e i gol del centravanti Francesco Chiaverini. Ma non è stata una passeggiata, come suggerirebbe il punteggio.
Il cambio di interpreti che auspicavo la settimana scorsa, complice alcuni indisponibili, è arrivata: mister Rattenni schiera Domenico D'Antonio (all'esordio stagionale) in porta, in difesa - da sinistra verso destra - Pulsinelli, Elezi, Sirolli e Giuseppe Laudadio; a centrocampo in mediana i "Madonnas" Gianpaolo e Francesco mentre sulle ali Di Martino a destra e Pellicciotta a sinistra; in attacco Di Biase e Chiaverini. Un 4-4-2 che in fase di possesso diventa un 4-2-4 cercando la profondità sugli esterni.
Il risultato di questa scelta non è felicissima: infatti nonostante un leggero predominio territoriale c'è un'eccessiva densità in area avversaria che porta le due punte a "pestarsi i piedi".
Il Real Lama festante sotto la Ciorva Ovest (ph. Saverio Fata) |
La reazione ospite è visibile ma non molto veemente. Tuttavia la squadra bombese è molto cinica perché approfitta dell'unica defaillance della difesa del Real Lama (altrimenti perfetta quest'oggi). Al minuto 23, servito sulla fascia di destra e dimenticato dai difensori, il numero 8 ospite s'invola verso la porta e batte D'Antonio in uscita.
A questo punto, tra un "portiere piombo" e l'altro da parte della Ciorva Ovest si segnalano sporadiche opportunità: una bella rovesciata del 7 bombese a lato di poco, un incrocio dei pali dell'"Anziano" su una punizione dal limite (prestazioni sempre in crescendo e va sempre più vicino al bersaglio da calcio da fermo, quando metterà pure le punizioni...) ed un palo direttamente da calcio d'angolo del numero 10.
Dopo l'intervallo mister Gino torna al 4-3-3 classico togliendo Pellicciotta per Pierpaolo D'Ippolito a centrocampo con davanti il tridente Di Martino-Chiaverini-Di Biase. Gli effetti sono immediati e devastanti per gli avversari perché con la proverbiale partenza a razzo ad inizio ripresa il Real Lama torna avanti: al quinto, su un cross da destra, sul secondo palo sbuca Vincenzo che di destro (non il suo piede) batte il portiere sul palo coperto; e mentre corre per esultare sotto la Ciorva Ovest si toglie la maglia mostrandone una con su scritto "settimo comandamento: non rubare" in risposta ai furti subiti dai giocatori durante l'allenamento del venerdì.
Acquisito il doppio vantaggio la squadra di Bomba ha l'opportunità di accorciare le distanze ma Domenico, nelle sue uniche chiamate in causa, risponde presente deviando in corner una pericolosa punizione ed il colpo di testa successivo.
Dopo questa reazione gli ospiti calano ed al minuto 73 arriva il 4 a 1. Da un calcio d'angolo di Vincenzo (per un lui alla fine 2 gol e un assist), Chiaverini fa anche lui doppietta schiacciando di testa da solo nell'area piccola e si prende l'ammonizione togliendosi la maglia.
Con la partita virtualmente chiusa e la Ciorva in festa (con i suoi "Sciololololò" e i cori personalizzati per i bombesi tipo "buttati nel lago"), c'è spazio anche per molti della panchina: entrano Antonio Romanelli, Alessandro Macario, Fabrizio Marrone e Alessio Di Fabrizio. Nelle ultime fasi della partita quest'ultimo prende il palo su punizione mentre l'instancabile Vincenzo (come si direbbe nel basket l'MVP del match) in contropiede sfiora la tripletta.
Solo il tempo del triplice fischio finale e standing ovation della squadra sotto la Ciorva prima di festeggiare con del Gran Cuvée (la società tratta di classe i propri giocatori). Infatti la giornata è di quelle da non dimenticare perché dopo gli aggiustamenti dell'intervallo c'è stata la dimostrazione di come questa squadra possa andare oltre il quinto posto che ricopre attualmente (ed in quest'ottica sarà importante il big match della prossima giornata in casa della capolista Rocca San Giovanni). Da non dimenticare per la prima vittoria dell'inossidabile Ciorva Ovest che rallegra ogni domenica (a proposito sono già all'opera per i tamburi nuovi, mi raccomando non deludetemi). Da non dimenticare per la prima vittoria di una squadra, di una società, di un gruppo di amici, da dedicare ad una persona che, anche se non fisicamente, è sempre accanto a noi.
A Friz
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