30 settembre 2019

INTER E JUVE LANCIATE VERSO LO SCONTRO DIRETTO E NON SOLO: TUTTO SULLA SESTA DI SERIE A

Tutto pronto per la supersfida di domenica prossima al Meazza, ma occhio anche alle risalite di Atalanta, Napoli, Roma e Lazio. Bentornato Balotelli


Al termine di questo trittico di partite, complice il turno infrasettimanale, il campionato offre spunti sui quali riflettere, in capo ed in coda.

Juve e Inter tirate a lucido: sarà uno scontro diretto da cuori forti

Entrambe avranno in mezzo importanti impegni di Champions, ma la vittoria dei bianconeri con la Spal ed il sesto successo su sei dei nerazzurri, l'ultima a Marassi contro la Sampdoria, hanno ribadito il concetto: in questo momento sono loro due le principali candidate allo Scudetto. Per quanto più che mai provvisoria, anche la classifica lo conferma: Inter 18, Juventus 16, Atalanta terza a 13. L'Inter ha fatto un'altra grande prova, con le geometrie di Brozovic, la qualità e la quantità di Sensi e la solidità difensiva (secondo gol subito in sei partite). Uniche pecche la mancanza di killer instinct di Lautaro e l'evitabile espulsione di Sanchez, che non sarà disponibile per la sfida alla Juventus.
Proprio i bianconeri sembrano uscire fuori dal primo periodo fatto di punti ma anche di qualche difficoltà. Per i ferraresi un super Berisha ha evitato che il passivo fosse molto più pesante. In più Sarri sta ritrovando anche Paulo Dybala, giocatore che in una stagione così lunga e con così tanti infortuni potrebbe essere fondamentale. Domenica sera, a San Siro, sarà la prima vera sfida-Scudetto: qualora l'Inter dovesse vincere potrebbe esserci già la prima mini-fuga del campionato.

Atalanta e Napoli, il bel gioco paga (quasi) sempre

Anche le altre due protagoniste italiane in Champions arrivano in forma al secondo turno, forti rispettivamente del terzo e del quarto posto in classifica. Per la Dea è terminata un'ottima settimana, che con 7 punti in tre partite (significativa la vittoria a Roma) ha fatto un grande balzo in avanti. La sensazione è che la banda guidata da Gasperini abbia ritrovato il gioco e l'identità che l'hanno contraddistinta negli ultimi due anni, il primo tempo di Reggio Emilia ne è la prova. Adesso è fondamentale convincere anche in Champions contro lo Shakhtar Donetsk, per cancellare l'esordio da incubo di Zagabria.
Si rimette in carreggiata anche il Napoli di Ancelotti, dopo la clamorosa sconfitta contro il Cagliari. Stavolta gli azzurri hanno concretizzato meglio tutte le occasioni create, e nonostante un ottimo Brescia hanno conquistato 3 punti importanti per l'autostima, anche in previsione della trasferta di Genk.

La ripresa delle romane, lo sprofondo del Milan

Roma e Lazio, dopo partite molto differenti, riprendono la retta via dopo un negativo turno infrasettimanale. La sfida più complicata era per i giallorossi, che in un Via del Mare di Lecce caldissimo (sugli spalti ma anche come temperatura, 30° alle tre del pomeriggio) hanno risolto la partita così a come Bologna, ossia con un'incornata di Edin Dzeko. Il bosniaco ha risolto i problemi di una Roma che non è riuscita a chiudere in anticipo una partita insidiosa, ma che può fregiarsi del primo clean sheet della stagione, nonostante qualche distrazione ancora di troppo. Pratica più semplice quella della Lazio, che ha rifilato 4 gol al Genoa di Andreazzoli. Dopo aver sventato le velleità rossoblu con un ottimo Strakosha, Milinkovic-Savic, Radu, Caicedo e Immobile (tornata la pace con Inzaghi) portano la Lazio al sesto posto, in attesa di Parma-Torino di stasera.
Chi non si riprende è il Milan di un Marco Giampaolo, sempre più contestato, alla terza sconfitta di fila. La Fiorentina ha dominato per larghi tratti a San Siro, con Chiesa e Ribery ingiocabili per i difensori rossoneri, con Bennacer che ha causato i due rigori (record che non veniva eguagliato da sei anni) e Musacchio espulso per un fallo violento quanto inutile sul francese - che, tra l'altro non sembra avere 36 anni. Unica nota positiva il primo lampo in Italia di Rafael Leao. Per l'allenatore abruzzese del Milan, la trasferta a Genova contro i rossoblu potrebbe rappresentare l'ultima spiaggia.

Il grande livellamento a centro gruppo: in molte possono pensare in grande

Con il Milan in affanno, si apre la possibilità per le medio-piccole di essere intorno alla settima-ottava posizione in classifica. Aspettando il Torino, ad oggi salgono le quotazioni della Fiorentina, alla seconda vittoria di fila, che dopo un brutto inizio avrà anche un calendario molto più favorevole (ha già incontrato Milan, Atalanta, Napoli e Juventus). Una classifica molto corta in basso (10 squadre in 3 punti, sei appaiate) renderà avvincente anche la lotta per non retrocedere, grazie anche a buone prestazioni da parte delle neopromosse.

Ci piace e Non ci piace: Balotelli ed il Sassuolo 

Il punto più alto è dedicato a Mario Balotelli, ma non solamente per il gol che lo ha riportato a timbrare il cartellino in Serie A dopo 1468 giorni. Una buona prestazione in una giornata iniziata con l'immagine della domenica, al momento dell'entrata in campo con la figlioletta Pia. La speranza che possa cambiare c'è ancora, Balo può ancora ritrovare in sé stesso quello del 2012.

Nota negativa per il Sassuolo, lodato in queste pagine poche partite fa ma per De Zerbi la seconda sberla pesante dopo Roma deve far riflettere: prendere 4 gol in in un tempo è sintomo di instabilità, anche se hai di fronte giocatori come Gomez e Zapata. Da recuperare un giocatore come Chiriches, disastroso al Mapei Stadium.

29 settembre 2019

I PILOTI MERCEDES IN CORO: "UN GRANDISSIMO LAVORO DI SQUADRA"

Per le Frecce d'Argento ottava doppietta in stagione - probabilmente la meno attesa - e ulteriore sigillo verso la conquista dei titoli mondiali piloti e costruttori

© Mercedes AMG F1 Official Twitter Page

Gara trionfale per la Mercedes. La scuderia anglo-tedesca ha concluso il weekend russo con una doppietta, tornando al successo dopo un mese e mezzo (vittoria di Hamilton in Ungheria, ndr) in una maniera quasi insperata. Partite sfavorite rispetto alla Ferrari, hanno ribaltato la situazione con i pit stop durante il regime di Virtual Safety Car imposto dal ritiro di Vettel: in questo modo le Frecce d'Argento hanno aggiunto un ulteriore tassello per conquistare il sesto titolo piloti e costruttori di fila.

Lewis Hamilton, dopo una partenza non brillante, è riuscito a vincere grazie ad un'ottima gestione delle gomme ed al pit stop durante la VSC. Tutavia l'inglese ha rimarcato come la sua W10 fosse davvero competitiva oggi a Sochi: "Questa è una vittoria arrivata dopo molto tempo ed è stato solo un lavoro incredibile da parte di tutto il team: non mollare mai, spingere in avanti, cercare sempre di essere innovativi. È incredibilmente stimolante far parte di questo ed è fantastico avere questo risultato oggi considerando quanto erano veloci le Ferrari nel primo stint".

The Hammer, nell'analisi post gara, si è concentrato sulla prima parte di gara: "È stato un compito davvero difficile tenere il passo loro, ma abbiamo continuato a spingere e la macchina si sentiva davvero bene oggi. Pensavamo che le loro gomme morbide sarebbero decadute durante lo stint iniziale, ma avevano un ritmo così buono che stavo faticando a tenere il passo loro - e questo è probabilmente un piccolo avvertimento per noi, perché sembrava che avessero fatto i loro calcoli proprio in questo senso. Sono riuscito a rimanere a distanza di tiro, però, ed ho iniziato a colmare il divario quando le loro gomme hanno iniziato a cedere. Charles ha pittato, poi ho iniziato ad inseguire Seb, ed eravamo in una buona posizione per andare lunghi - anche se la Safety Car non fosse uscita, sarebbe stata una gara davvero buona.

Poi tutto è andato per il verso giusto, dopodiché si è trattato di costruire il divario, salvare le gomme ma anche arrivare al traguardo nel modo più fluido possibile. Guardando al futuro, ovviamente le gare stanno diminuendo, ma stiamo solo cercando di prendere le cose una gara alla volta, mettere un piede davanti all'altro e non inciampare. Quando hai una battaglia come questa, ti impegni a fondo, metti in discussione ogni piccola cosa che puoi fare meglio. Adoriamo questa sfida e sono davvero entusiasta in vista delle prossime gare".

Una buona gara anche per Valtteri Bottas, secondo al traguardo per l'ottava doppietta in stagione: "È passato un po 'di tempo dall'ultima volta che abbiamo fatto doppietta ed è davvero bello salire di nuovo sul podio insieme. È davvero incoraggiante e motivante per l'intera squadra. Sapevamo che un 1-2 sarebbe stato difficile da raggiungere, ma possibile, quindi abbiamo parlato di tutte le diverse strategie che ci avrebbero dato una possibilità stamattina e penso che abbiamo fatto un ottimo lavoro come squadra oggi. È un ottimo risultato se si pensa a quanto stavamo lottando ieri. La Ferrari ha avuto un'auto veloce per tutto il fine settimana, penso che siano stati anche più veloci oggi, quindi andare via con una doppietta significa che abbiamo fatto un ottimo lavoro come squadra in tutte le altre aree".


Il finlandese ha analizzato poi nel dettaglio la sua gara: "Ho perso un bel po' di tempo quando ero bloccato dietro Sainz all'inizio e stavo anche lottando per pareggiare i tempi con le gomme medie, ma mi sentivo molto meglio nel secondo stint sulle gomme Soft. Ero sotto pressione un po' dopo il riavvio della Safety Car, ma era tutto sotto controllo. La Ferrari ha apportato alcuni buoni miglioramenti nelle ultime settimane, quindi ci siamo sappiamo che dobbiamo continuare a spingere per il Giappone, non vedo l'ora di affrontare la sfida".

KYVAT: "UNA BUONA GARA DOPO I PROBLEMI DEI GIORNI SCORSI"

Il pilota russo è sì rinfrancato, dopo un inizio di weekend davvero negativo, tuttavia non è riuscito a completare la gara di casa in zona punti, in 12° piazza

© Toro Rosso Official Twitter Page

Dopo un weekend travagliatissimo, una gara solida e senza problemi per l'idolo di casa Daniil Kyvat. Partito dalla 19° posizione, il russo ha battagliato ed è risalito in classifica, terminando però ai margini della zona punti.


Nelle dichiarazioni post gara, c'é la soddisfazione per aver fatto una buona gara e l'amarezza per non aver conquistato nemmeno un punto: "Ho fatto una gara buona e competitiva oggi. È stato un grande sforzo da parte della squadra partire dal fondo della griglia e finire molto vicino ai punti. Ho avuto una buona partenza e alcune battaglie divertenti, stavo davvero combattendo fino all'ultimo giro, quindi sono contento della mia gara. È stata una buona domenica alla fine, soprattutto considerando i problemi che abbiamo avuto nei giorni precedenti. È un peccato non ottenere il premio… la squadra se lo sarebbe meritato", ha detto Daniil.

VERSTAPPEN E ALBON: "IL MASSIMO RISULTATO POSSIBILE"

Le parole dei piloti Red Bull, che hanno fatto una gara di rimonta: durante il Gran Premio hanno recuperato 20 posizioni in due

© Aston Martin Red Bull Racing Official Twitter Page

Buona gara per la Red Bull in Russia. Con le partenze difficoltose - Verstappen dalla quinta fila, Albon addirittura dalla pit lane - ci si aspettava un Gran Premio di rimonta da parte delle due "lattine" e così è stato: l'olandese è arrivato quarto al traguardo, ai piedi del podio, seguito dal compagno di squadra.

Per Max Verstappen, dopo una partenza cauta dalla nona casella, è stata una gara regolare in cui, dopo aver superato le McLaren, si è stabilizzato in quinta posizione, divenuta quarta dopo il ritiro di Sebastian Vettel. Il pilota oranje nelle dichiarazioni ha rimarcato il fatto di essere stato un po' "a metà del guado": "Penso che il quarto posto sia stato il miglior risultato possibile oggi" ha detto Max, "abbiamo avuto un po 'di fortuna con il ritiro di Seb, ma sono soddisfatto dei punti che abbiamo segnato considerando le penalità e il ritmo di Ferrari e Mercedes. Non c'era molto da fare per me una volta che mi sono liberato del traffico del centro gruppo e da lì ho fatto un po' una gara solitaria fino a quando la Safety Car non ci ha raggruppati. Oggi eravamo chiaramente un po' più lenti dei primi tre, ma alla fine della gara era anche più difficile essere su una mescola media quando gli altri erano su una soft. Sicuramente abbiamo massimizzato il risultato, ma ovviamente vogliamo ottenere più podi e vittorie, quindi abbiamo ancora del lavoro da fare perché gli altri sono molto forti. Ora non vedo l'ora di Suzuka e vogliamo dare il meglio che possiamo per tutti i fan giapponesi nella gara di casa della Honda".


È molto soddisfatto anche Alexander Albon, che dopo un weekend difficile e partito dalla pit lane, è riuscito ad artigliare il quinto posto. Queste sono le sue sensazioni: "È stata una buona gara e penso che la quinta piazza sia la migliore che avremmo potuto fare. Volevo ottenere un buon risultato dopo l'incidente di ieri, quindi sono davvero contento di come è andata la gara, anche se probabilmente siamo stati un po' fortunati con la Safety Car. Il morale era ovviamente un po' basso sabato sera ed è stato un sacco di lavoro per il Team, quindi questo risultato è per loro. Partire dalla pit-lane non è mai facile, ma il ritmo è stato abbastanza veloce sulle soft ed è stato un buon bottino di punti. Ho iniziato lontano dalla posizione ideale e mi sono divertito un po' a tornare in mezzo al gruppo, ma non voglio che tutte le mie gare siano così. Mi piacciono anche le gare noiose, quindi spero in un fine settimana più pulito e agevole in Giappone. Nel primo stint stavo lottando per superare Daniil e Pierre e mi ci è voluto molto tempo. La perdita di carico aerodinamico è immensa quando segui un treno di vetture, penso che sia a causa della pista progettata un po' come un circuito cittadino. Fino alla gara è stato un fine settimana difficile, ma mi sento più a mio agio. Ho solo bisogno alzare la velocità ed il ritmo prima nel fine settimana, ma questo arriverà con più giri e tempo in macchina. Ad eccezione di Abu Dhabi, tutti i tracciati rimanenti saranno nuovi per me, quindi Suzuka sarà difficile, ma mi piacciono le nuove piste".

28 settembre 2019

DANIIL KYVAT: "PECCATO MANCARE ALLE QUALIFICHE DI CASA. IL GIORNO PIÙ IMPORTANTE È DOMANI"

Fino ad ora un weekend da dimenticare per il padrone di casa, che punterà a fare una gara di rimonta domani anche per i connazionali

© Toro Rosso Official Twitter Page

Un durissimo fine settimana per Daniil Kyvat. Oggi il pilota russo praticamente non ha preso parte alle qualifiche, conscio che a causa della penalità partirà dal fondo dello schieramento.


Tuttavia il padrone di casa prova a guardare positivo in ottica gara, il momento clou dell weekend: "Finora non è stato un fine settimana molto sereno, ma il giorno più importante è domani", ha detto il russo. "Sapevamo che saremmo partiti da dietro ma è un peccato perdere le qualifiche nella mia gara di casa. Sono cose che succedono, dobbiamo solo accettarlo e provare a fare del nostro meglio domani per una grande gara. Non mi arrendo mai, c'è ancora la possibilità di salvare questo fine settimana. Sono un po' a corto di chilometraggio a causa dei problemi che ho avuto, ma conosco la pista, quindi cercherò di trovare un buon ritmo in gara".

VERSTAPPEN: "BUON GIRO, POSSIAMO RECUPERARE DOMANI". ALBON: "È STATO UN ERRORE SCIOCCO"

Le parole dei piloti Red Bull, che viste anche le penalità saranno costrette a partire della nona posizione con Verstappen e dal 19° posto con Albon, andato a muro in Q1.

© Aston Martin Red Bull Racing Official Twitter Page

Qualifiche piuttosto negative per la Red Bull in quel di Sochi. Verstappen, al termine di una discreta qualifica, terminata al quarto posto, partirà dalla nona piazza, mentre Albon è stato autore di un grave errore in Q1, che ha causato la bandiera rossa e ha compromesso la sua prestazione: partirà dal fondo dello schieramento nella gara di domani.

Max Verstappen, molto veloce al venerdì, in qualifica è riuscito ad inserirsi in quarta posizione, potendo partire così nono nella gara di domani: "Ho sempre saputo che le qualifiche sarebbero state difficili su un circuito così sensibile alla potenza, ma il giro è stato buono e non c'era molto altro. Il vento è aumentato e sembrava farci del male nell'ultimo settore, che di solito è il nostro punto di forza, quindi non ho potuto sfruttare appieno il pieno potenziale dell'auto. Ieri la situazione sembrava positiva, ma la Ferrari non aveva i motori accesi e li aprono sempre in qualifica, come abbiamo potuto vedere oggi. Le curve qui sono per lo più di novanta gradi e molto corti, quindi non puoi guadagnare molto tempo sul giro ma essere quarto e dividere la Mercedes è abbastanza buono. Con la penalità e la partenza dalla nona posizione dobbiamo fare uno start pulito, stare all'erta e sperare che le persone intorno a noi facciano lo stesso. Penso che l'obiettivo realistico sia probabilmente il quinto posto, ma ovviamente cercheremo di fare meglio e sarà interessante vedere cosa succede con la Mercedes su una strategia diversa".


È andata peggio ad Alexander Albon, anche lui zavorrato in partenza dalle 5 posizioni di penalità ma che nel corso della Q1 ha perso il posteriore in curva 13, andando a finire contro le barriere di protezione: "Non c'è davvero altro da dire se non che sono andato un po' sicuro come ha fatto Max nelle FP3 e ho perso il posteriore. C'è un vento in uscita da quella curva e mi ha sorpreso. Quando queste macchine vanno, vanno veloci. È stato un errore sciocco ed è frustrante. Non ho davvero avuto la confidenza durante il weekend e ho lottato dalle FP1, ma stavo cominciando a sentirmi più a mio agio e a prendere ritmo entrando in qualifica. Penso che questo sia uno di quei tracciati in cui se non sei sicuro in una curva, non sei sicuro in nessuna curva e questo è il modo in cui mi sono sentito in qualifica. Partiremo lontani, ma sono ottimista perché l'auto si sente bene nei long run e qui puoi anche sorpassare. Quando siamo partito indietro, abbiamo visto che possiamo avanzare in classifica in modo da dare tutto domani".

27 settembre 2019

KYVAT: "NON L'INIZIO IDEALE, MA PER DOMANI SIAMO PRONTI"

Le dichiarazioni del pilota di casa, che ha iniziato il weekend con molti problemi da risolvere più la penalizzazione che lo costringerà a partire dal fondo.

© Toro Rosso Official Twitter Page

Non il modo giusto per iniziare il weekend di casa. Daniil Kyvat, costretto ià a partire dal fondo della griglia per la sostituzione di tutte le componenti della sua Power unit Honda, ha avuto un venerdì difficile. Soprattutto al mattino, quando un problema mecccanico ha costretto il pilota russo a fermare la sua Toro Rosso in pista.

Nonostante questo inizio non semplice: Daniil rimane piuttosto positivo, rinfrancato dall'andamento della libera pomeridiana: "Non è stato un inizio ideale di giornata nelle FP1, quindi nelle FP2 abbiamo dovuto tenere il passo con il chilometraggio che abbiamo perso e provare alcune cose che non potevamo provare nelle FP1. Avevo bisogno di ritrovare i miei riferimenti, cosa che ho fatto, e abbiamo finito per avere una sessione produttiva nel pomeriggio. Abbiamo coperto tutto ciò che avevamo programmato di fare, quindi siamo pronti per domani. Alla fine, abbiamo completato un numero decente di giri per la nostra analisi dei long run e speriamo di avere abbastanza dati per capire di cosa abbiamo bisogno per la gara. Ci sono sempre possibilità, quindi faremo del nostro meglio per prenderle. Sapevamo che il nostro fine settimana sarebbe già stato compromesso con la penalità che stiamo prendendo. Tuttavia, faremo il nostro lavoro e vedremo fino a che punto possiamo salire in classifica domenica".

VERSTAPPEN: "UN INIZIO MOLTO POSITIVO". ALBON: "QUALCHE PROBLEMA COL TRAFFICO, MA LA MACCHINA C'È"

Le parole dell'olandese, sempre davanti ma costretto domani a scivolare di 5 posizioni in griglia, così come l'anglo-thailandese, un po' più in difficoltà nel pomeriggio.

Un buon venerdì per la Red Bull a Sochi, dopo il deludente weekend di Singapore. Verstappen è sempre stato nelle posizioni di vertice, chiudendo secondo al mattino e primo al pomeriggio, mentre qualche problema in più per Albon, che durante le FP2 ha perso un po' di tempo per un problema al fondo piatto. Tuttavia entrambi i piloti dovranno scontare 5 posizioni in griglia a causa della sostituzione della power unit Honda.

Come detto, Max Verstappen è e si sente molto competitivo. Ha condiviso la testa con Leclerc durante queste prime libere ed è soddisfatto anche in ottica passo gara: "Oggi è stato molto positivo e l'auto ha funzionato davvero bene su entrambe le gomme. Abbiamo seguito il nostro programma, provato parecchie cose dal punto di vista del set-up e ottenuto un buon bilanciamento, soprattutto nell'ultimo settore, ma anche il primo settore con il lungo rettilineo sembrava competitivo. Quando hai un buon feeling con la macchina, questa si anima nell'ultimo settore, il che è davvero bello dopo lo strano weekend che abbiamo avuto a Singapore. Sembra che domani possa piovere, quindi anche questo mescolerà le cose, ma sono speranzoso sul fatto che l'auto funzionerà bene anche in quelle condizioni. Cercheremo ovviamente di fare del nostro meglio nelle qualifiche poiché la penalità di cinque posti verrà applicata dopo la sessione, quindi è molto importante essere veloci ma qui almeno puoi sorpassare e se sei veloce puoi arrivare davanti. È solo venerdì ed è troppo presto per fare previsioni poiché tutti miglioreranno, ma è un inizio molto positivo".

Sessioni dai due volti invece per Alexander Albon. Positivo al mattino, molto più difficile al pomeriggio a causa del fondo piatto danneggiato, che non gli ha permesso, una volta rientrato in pista, di fare un giro di qualifica pulito. tuttavia il rookie rimane ottimista: "Le FP1 sono andate bene stamattina, ma questo pomeriggio nelle FP2 ho avuto un po' di danni al fondo dopo essere uscito in curva 4, il che significa che abbiamo perso un po' di run ed è stato un peccato. Ciò ha ritardato le cose e poi quando siamo tornati in pista è stato un ingorgo senza fine con tutti sui long run, quindi non ho fatto alcun giro pulito. Ho cercato di rimanere fuori dai guai il meglio che potevo e ho sentito che Bottas era appena dietro di me ma non sapevo che Lewis fosse proprio dietro di lui e quindi è stato un mio errore intralciarlo. È incoraggiante vedere dove si trova Max e vedere la macchina tornare di nuovo competitiva. Penso che la macchina sia veloce e il ritmo sia buono. Devo solo lavorarci su per il fianco e fare una corsa più pulita domani. Sto costruendo fiducia con la macchina e questo richiede tempo, ma rispetto a Singapore, penso che stiamo messi bene".

26 settembre 2019

IL RUGGITO DI VETTEL, L'ARROGANZA DI LECLERC: A SINGAPORE UN NODO DA SCIOGLIERE PER IL FUTURO

La vittoria di Marina Bay restituisce un team Ferrari mai così forte quest'anno (ma anche un po' più diviso)


All'indomani del tripudio di Monza, due settimane fa, la Ferrari aveva visto passare in testa alle gerarchie Charles Leclerc, quantomeno per i risultati in pista. Ma il Gran Premio di Singapore, culminato con la sorprendente vittoria (con doppietta) da parte di Maranello, ha fornito tanti elementi per valutare la gestione dei piloti. Il lavoro per Mattia Binotto, sotto questo aspetto, è ancora molto lungo.

Aggiornamenti determinanti come mai prima d'ora

Un excursus la merita la vittoria di squadra della Ferrari, con una doppietta che mancava da due anni. Le vittorie di Spa e Monza, vista la power unit rossa superiore a quella Mercedes quest'anno, erano un obiettivo concreto per salvare una stagione a limiti del fallimentare per la prima metà. Il trionfo di Vettel in un circuito molto diverso come quello della città-stato asiatica è stato in questo senso, piuttosto inaspettato: al netto delle strategie e delle Safety Car, la Ferrari è apparsa molto più stabile e performante nelle curve a medio-bassa percorrenza. Merito degli aggiornamenti portati da Maranello alla parte anteriore, soprattutto al musetto. Così la SF90 ha potuto archiviare la terza vittoria consecutiva, che mancava addirittura dalla primavera del 2008 (filotto di 4 vittorie in Malesia-Bahrain-Spagna-Turchia con Massa e Raikkonen).

Vettel ritrovato, dopo 392 giorni

L'immagine più bella è l'ultima, con Seb sul podio con occhi lucidi durante l'inno prima tedesco poi italiano. Ci sono vittorie che valgono più di altre in una carriera, e se possibile questa vale ancora di più. L'ultima vittoria, targata Spa 2018, sembrava lontanissima: non tanto per la distanza temporale (392 giorni, 23 gare fa), quanto per la mole di errori in pista e critiche fuori che ne avevano minato la fiducia in se stesso. La gara di Monza forse è stata la spallata peggiore, con il giovane compagno di squadra in trionfo a Monza e idolatrato dai tifosi, mentre lui nelle retrovie con il grave testacoda alla Ascari. Il tutto dopo l'incomprensione al sabato, in cui Leclerc non gli ha dato la scia per il giro di qualifica.
Seb domenica è stato autore di una gara perfetta, bravo nell'undercut e solido mentalmente durante le due ore di gara e le tre Safety Car. Proprio nella gestione sotto pressione, tallone d'Achille nell'ultimo periodo, è stato esemplare, per una vittoria che serviva come il pane per ritrovare il sorriso e la consapevolezza che un quattro volta campione del mondo deve avere.

I team radio di Leclerc, un ragazzo che vuole tutto e subito

Dall'altra parte del box, il predestinato diventato realtà a Monza che, dopo due vittorie e la pole al sabato - conquistata con un giro pazzesco - si era fatto ingolosire dalla terza vittoria di fila, come pochi nella storia del Cavallino Rampante. Ma la strategia della Ferrari di far fermare un giro prima Vettel non ha premiato il monegasco che, per tutta la restante parte del GP, ha continuamente chiesto spiegazioni in radio al muretto, chiedendo anche di poter attaccare con la promessa che "non avrebbe fatto danni". Proprio le conversazioni alla bandiera a scacchi sono state indicative, con Binotto intervenuto in prima persona e calmare Charles dicendogli "Vai sul podio, sii felice e sorridi. Dopo parliamo". Nelle parole del post-gara, pur spiegando le strategie della squadra ed essere contento della vittoria di Vettel, non è sembrato credere molto alle parole che diceva "a freddo". Segni di irrequietezza che sono nella stimmate di un campione sì, ma che deve crescere ancora molto sotto questo aspetto: non tutto può venire tutto e subito, e la squadra viene prima del singolo.

Le strategie del muretto: determinanti e chiare

In ultima analisi occorre ragionare sul pomo della discordia tra i piloti, ovvero la strategia del muretto. In una gara lunga, nervosa e imprevedibile come quella di Singapore spesso sono le scelte degli ingegneri a fare la differenza. La decisione di fermarsi prima e di fermare prima Vettel è stata azzeccata, sia per difendersi da Verstappen, sia per attaccare Hamilton. Il rientro in pista in una zona senza piloti di metà classificia ha consentito alle Rosse di guadagnare sull'inglese, che nel momento clou di spingere al massimo ha subìto il crollo delle gomme. In più la vittoria "data" a Seb, nonostante fosse stato Leclerc a partire in pole, è stata fondamentale per ritrovare a pieno un Vettel che nella sua testa non si sente ancora affatto un secondo pilota.

Queste ultime gare (Sochi in primis) potrebbero essere importanti per questo motivo: con le classifiche piloti e costruttori ormai compromesse, in casa Ferrari potrebbe decidersi la prima guida della stagione 2020.

23 settembre 2019

DALLA MILANO NERAZZURRA AL MALE ETERNO DEL RAZZISMO: TUTTO QUELLO CHE CI HA DETTO LA QUARTA GIORNATA DI SERIE A

I netti responsi del derby, la Juve che fatica ancora ma vince, lo spettacolo di Atalanta - Fiorentina rovinato dai cori a Dalbert: non manca nulla.


Quarta di A in archivio con gol e spettacolo, soprattutto tra le medio-piccole, ma con il risultato più netto che proviene dalla partita di cartello.

Nel derby la conferma: in questo momento Milano è nerazzurra

Più nella prestazione che nel tabellino, ma chi ha visto il derby di Milano n°193  non ha potuto non notare l'essere squadra di Conte da una parte la "non squadra" di Giampaolo dall'altra. Per l'Inter è stata una prova di maturità non da poco: se bisognava dare un segnale per vincere la stracittadina da favoriti e dopo lo stop in Champions, questo segnale è arrivato fortissimo. Quarta vittoria su 4, testa della classifica mantenuta e "contezzazione" della squadra già in fase avanzata.
Al contrario per il Milan la partita di sabato suona come un ulteriore campanello d'allarme per questo inizio di stagione, certificato anche dai numeri: 2 gol all'attivo di cui uno su calcio di rigore sono emblematici per una squadra che differisce maggiormente dai cugini proprio per la mancanza di un'identità definita.

La risalita di Napoli, Roma e Lazio: la Big 5 sono già davanti a tutte

Il gol-vittoria di Dzeko al Dall'Ara ha proiettato una Roma sempre più bella da vedere nelle zone alte della classifica facendo scendere il Bologna, fino a quel momento ancora imbattuto e secondo. In aggiunta alle vittorie di Napoli (dilagante 1-4 a Lecce nel segno di Llorente) e Lazio (2-0 col Parma macchiato dall'incompresibile rabbia di Immobile al momento della sostituzione) hanno dato già una conformazione chiara alla classifica, con queste tre più Juventus  e Inter nei primi posti: gli exploit di Bologna e Torino in testa sono già finiti.

Fiorentina e Sampdoria in ripresa, Cagliari e Sassuolo sugli scudi

Due medio-grandi che pian piano si smuovono dai bassifondi della classifica: se la vittoria per la squadra di Di Francesco contro il Torino aveva valore vitale, per la Fiorentina c'è l'enorme rammarico di aver sprecato negli ultimi 10 minuti due gol di vantaggio (a proposito, l'assist di Chiesa ed il primo gol in Italia di Ribery sono uno degli spot migliori della nostra Serie A). La squadra di Montella mostra segni di crescita e va detto che ha affrontato le prime tre dello scorso campionato. Proprio Fiorentina - Sampdoria nel turno infrasettimanale sarà l'occasione giusta per entrambe per uscire dalla zona rossa.

Chi corre, segna e si diverte è il Cagliari di Maran, che ha battuto il Genoa nell'anticipo di venerdì, e il Sassuolo di De Zerbi, che nell'anticipo delle 12 contro la Spal ha dato una dimostrazione di come la partita contro la Roma sia stata troppo brutta per essere vera. Entrambe con una coppia-gol di riferimento (Simeone-Joao Pedro per i sardi, Berardi-Caputo per gli emiliani) si candidano ad un campionato che può far divertire tifosi e appassionati di calcio. Note negative in questa giornata per Spal, Udinese e soprattutto Torino, che dopo un grande inizio con Lecce e Samp ha avuto due battute d'arresto pesanti e inaspettate.

Ci piace e Non ci piace: Atalanta-Fiorentina nel bene e nel male

La partita delle 18 di domenica verrà ricordata per diverse cose: da un lato i 95 minuti di spettacolo offerti dalle due squadre, spesso inclini a dare spettacolo quando si affrontano (come le due semifinali di Coppa Italia dell'anno scorso). L'azione del raddoppio della Viola tra Chiesa e Ribery già citata, il gol "in aria" di Ilicic e il tiro al volo di Castagne in pieno recupero: una partita "all'inglese", la più bella del weekend.

O meglio sarebbe stata la più bella se non fosse stato per il rovescio della medaglia: i 3 minuti si sospensione a causa dei cori razzisti per Dalbert, che ha chiesto espressamente all'arbitro Orsato di fermare il match al Tardini di Parma (che per l'occasione ha sostituito l'Atleti Azzurri d'Italia di Bergamo). Fa male più della sospensione in sé, la bordata di fischi al momento dell'annuncio. Una piaga senza fine.

22 settembre 2019

HAMILTON: "NON IL WEEKEND CHE VOLEVAMO". BOTTAS: "UN LUNGO VIAGGIO DOMENICALE, MA SENZA ARIA CONDIZIONATA"

Le parole dei piloti Mercedes, delusi dall'andamento della gara nonostante una macchina molto veloce

© Mercedes Media Centre

Per la seconda volta in stagione dopo Hockenheim, le Frecce d'Argento mancano il podio. In una gara che doveva vedere la Mercedes tornare al successo dopo le vittorie della Ferrari nelle piste veloci, la qualifica ieri e la gara oggi non sono andate come sperato. Complice una strategia sbagliata, Hamilton e Bottas si sono dovuti accontentare del quarto e del quinto posto.

Lewis Hamilton era il naturale favorito di questo weekend, e nonostante fosse partito dalla prima fila non è riuscito a vincere, sfavorito anche dalla strategia Mercedes che auspicava l'entrata in pista della Safety Car, avvenuta poi troppo tardi. "Non è stato il fine settimana che volevamo", ha detto Lewis. "Sono stato tutto il tempo su Charles nel primo stint e penso che oggi abbiamo avuto il ritmo per vincere la gara. Abbiamo discusso della possibilità di un undercut nella riunione di strategia di questa mattina e volevo correre il rischio, ma poi la Ferrari ha deciso di andare ai box, quindi abbiamo fatto il contrario e sono rimasto fuori. Ho spinto forte e le gomme stavano bene, ma dopo alcuni giri hanno iniziato a calare molto velocemente".

Nonostante questa brutta gara però, l'inglese non fa drammi ed ha analizzato il risultato finale da vero uomo-squadra "Abbiamo fatto errori stanotte, ma in questa squadra, vinciamo e perdiamo insieme. Non puntiamo il dito sulle persone, questa è sempre stata la nostra filosofia e non cambierà a causa di una gara. Stiamo combattendo una Ferrari che è super affamata e spinge molto. È difficile per ognuno di noi fare un lavoro migliore. Credo che siamo la squadra migliore, ma dobbiamo spingerci avanti. Stasera discuteremo, rimetteremo la testa nella mischia e poi torneremo combattendo alla prossima gara".

Per Valtteri Bottas invece il fine settimana di Singapore è iniziato male con il botto nelle FP1 e non è finito nel migliore dei modi, con un anonimo quinto posto finale. "Speravo in un po' di azione oggi, ma la gara è sembrata un po' come un lungo viaggio di domenica, solo senza aria condizionata. Abbiamo cercato di creare alcune opportunità cambiando le nostre gomme sulle auto più avanti e magari avere la possibilità di attaccare alla fine della gara, ma non ha funzionato. Sentivo la macchina veloce oggi, ma hai bisogno di un delta del ritmo di quasi due secondi per superare a Singapore, quindi non potevamo davvero attaccare le macchine davanti".

Il finlandese ha poi spiegato il rallentamento per far rientrare Hamilton davanti dopo il proprio pit. "Abbiamo delle regole per i nostri pit stop in quanto non vogliamo usarli per scambiare la posizione tra le macchine. L'auto davanti ha sempre la priorità; quindi se l'auto dietro si ferma presto e fa l'undercut, ci dobbiamo assicurare che l'altra macchina finisca ancora davanti. Non possiamo essere contenti dei nostri risultati questo fine settimana, quindi analizzeremo e rivedremo tutto diligentemente in quanto c'è molto che possiamo imparare dalle qualifiche e dalla gara. Andremo a Sochi, una pista in cui di solito vado forte, ma ci sono anche rettilinei molto lunghi, quindi ci aspettiamo che la Ferrari sia di nuovo veloce. Non sarà facile, ma non vedo l'ora di poter combattere ancora la prossima settimana".

VINALES, QUARTARARO E ROSSI GIÙ DAL PODIO: "MANCANZA DI GRIP IL PROBLEMA PRINCIPALE"

Le parole dei piloti Yamaha, delusi dalla loro gara per diversi motivi: tutti fuori dal podio di Aragon dopo ottime prove libere

© motogp.com

Gara deludente della Yamaha ad Aragon. Dopo ottime prove libere, i piloti della casa giapponese hanno sofferto in gara mancando il podio con Vinales e Quartararo appena alle spalle dei primi tre e con Rossi molto più lontano.

Maverick Vinales proprio negli ultimi giri ha perso il podio, in una prestazione in controtendenza con le prestazioni solite di Top Gun, sempre rimontante nell'ultima parte di gara: "Sapevo che il secondo posto era possibile oggi, quindi ho spinto, spinto e spinto, ma alla fine, negli ultimi due giri, la gomma era molto al limite. Ho fatto del mio meglio. Sono quasi caduto due o tre volte a causa del posteriore e ho pensato "OK, oggi devo essere quarto, questo è il massimo". Sono davvero felice di essere stato molto forte nel bel mezzo della gara. Alla fine non avevo abbastanza grip sulle gomme, ma sono di nuovo la prima Yamaha, che per noi è importante. Ho cercato di chiudere la porta ovunque a Dovi, ma alla fine era impossibile, sul rettilineo non avevo alcuna possibilità".

Fabio Quartararo ha fatto una gara molto simile a quella dello spagnolo, arrivando quinto. Il francese nel complesso si dichiara contento del weekend: "Complessivamente, abbiamo fatto un ottimo lavoro ad Aragon e sono contento del risultato perché l'obiettivo era quello di finire tra i primi cinque. Ci mancava solo un po' di grip nelle curve a sinistra e dobbiamo analizzare i dati e vedere cosa è successo. Il nostro ritmo era buono alla fine, ma non abbastanza per stare con quelli davanti. Ho dato il mio 100% per provarci, ma non ci sono riuscito. Stiamo combattendo per il miglior pilota indipendente con Jack [Miller] e sarà bello continuare questa battaglia nelle gare oltreoceano. Non vedo l'ora di arrivare in Thailandia perché è una pista che mi piace anche se ci vorrà un duro lavoro per essere competitivi lì".

Molto più deluso Valentino Rossi, che dopo una discreta partenza nella seconda metà di gara è crollato nettamente: "Sapevo che ieri sarebbe stato difficile lottare per il podio perché tre o quattro piloti erano più veloci di me, ma oggi è andata peggio perché dopo alcuni giri ho dovuto rallentare. Non avevo grip e ho avuto qualche tipo di problema con le gomme, è successo un po' come a Silverstone. Per me, non è un problema delle gomme, è un nostro problema. Lottiamo sempre con l'aderenza posteriore e, a causa di questa mancanza di aderenza, danneggiamo anche di più la gomma, quindi alla fine è stata una gara molto difficile. Sembra che tutti sulla gomma posteriore dura abbiano avuto dei problemi, anche gli altri Yamaha, ma più verso la fine. Ho iniziato ad avere problemi in anticipo. Ma non so se avremmo potuto fare di meglio con la soft, perché durante le prove non era molto buona per la nostra moto".

VINALES IN TESTA NEL WARM UP BAGNATO DI ARAGON

Lo spagnolo precede Crutchlow e Mir in una sessione poco indicativa, con l'asfalto bagnato che però dovrebbe asciugarsi in tempo per la gara

© motogp.com

Mattinata umida ad Aragon, e così il Warm Up si è trasformato in una sessione minuti interlocutoria in previsione di una gara che dovrebbe disputarsi in condizioni asciutte.

Ad essere in testa è un non specialista in queste condizioni, ossia Maverick Vinales. Lo spagnolo ha fermato il cronometro in 1:59.111, precedendo Cal Crutchlow e Joan Mir. Quarto e quinto tempo per Francesco Bagnaia con la Ducati Pramac e Valentino Rossi.

Molti piloti hanno preso con le molle questa sessione: infatti Dovizioso è 16°, Quartararo è 17° mentre non sono scesi in pista Abraham, aleix Espargaro, Rabat ed il capoclassifica Marc Marquez.

Pol Espargaro non ha partecipato a questa sessione in quanto è stato dichiarato unfit per la gara di oggi: a Policio è stata diagnosticata la frattura del polso sinistro dopo il botto nelle FP4 di ieri causato da un highside al cavatappi.

Motorland Aragon - classifica Warm Up MotoGP


21 settembre 2019

QUARTARARO: "NON MI ASPETTAVO QUESTO GRAN GIRO". VINALES: "OTTIMO ESSERE IN PRIMA FILA". ROSSI: "HO FATTO UN BUON GIRO"

Ottima sessione di qualifica per la casa giapponese, con due piloti in prima fila (Quartararo e Vinales) e uno in seconda (Rossi)

© Yamaha Media Racing

Prosegue il buon momento di forma della Yamaha, che nelle prime due file della griglia di Aragon ha piazzato ben tre moto su quattro. Grande risultato per Quartararo, il "primo degli umani" dopo Marquez, e Vinales, molto costante in queste ultime qualifiche. Bene anche Rossi, sesto.

Il rookie Fabio Quartararo è euforico e anche un po' sorpreso di questa seconda casella in griglia: "Non mi aspettavo un buon tempo sul giro, ma ero al limite alla fine delle qualifiche! Ho fatto un buon tempo nella prima run, ma sapevo che era importante essere in prima fila per la gara. Sapevamo che sarebbe stato difficile prendere la pole position da Marc [Marquez], quindi il secondo posto era l'obiettivo e la squadra e io abbiamo fatto un ottimo lavoro insieme per realizzarlo. Marc qui è su un altro livello rispetto a tutti gli altri, ma andremo in gara provando a fare del nostro meglio".

Maverick Vinales ha conquistato un'altra prima fila: "Onestamente, le qualifiche sono state abbastanza buone perché mi sono sentito subito bene con la moto. Dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione. Quest'anno abbiamo tempi sul giro diversi rispetto allo scorso anno. Il nostro principale rivale è più veloce, gli altri rimangono simili e ci stiamo avvicinando. Questa è una pista in cui lottiamo molto - specialmente nel settore 4 con i rettilinei lunghi - ma domani avremo la possibilità di combattere là davanti e faremo del nostro meglio. L'azione avverrà nei primi giri, quindi proverò ad essere davanti, e poi vedremo. Sarà difficile. La gomma posteriore è ancora un punto interrogativo, proveremo a scegliere quella migliore".

Anche Valentino Rossi, nonostante la sua seconda fila, non è affatto scontento: "Alla fine il risultato non è poi così male" ha detto Il Dottore. "Quando parti dalle prime due file significa che puoi fare una buona gara, perché non sei così lontano dalla pole position. I ragazzi davanti sono tutti forti e anche il nostro ritmo è abbastanza buono. Dobbiamo ancora lavorare. Oggi abbiamo provato alcune cose diverse nelle FP4. Per lottare per il podio, ho bisogno di un po' più di velocità, qualche decimo, ma ci proveremo perché non siamo lontani dalla testa. Ho fatto un buon giro, non è stato così male. Ho fatto uno o due piccoli errori, quindi avrei potuto fare un 1'47, ma non avrebbe migliorato la mia posizione, quindi va bene così".

HAMILTON: "NON MI ASPETTAVO LE FERRARI COSÌ VELOCI". BOTTAS: "I MIEI GIRI CONDIZIONATI DAL TRAFFICO"

Le parole dei piloti Mercedes, che nella gara di domani partiranno al secondo posto con Hamilton ed al quinto con Bottas.

© Mercedes-AMG F1 Official Twitter Page

Filtra delusione al box Mercedes dopo le qualifiche di Marina Bay. Al termine delle prove del venerdì Lewis Hamilton era considerato strafavorito per la pole position, ma un grande giro di Charles Leclerc lo ha relegato in seconda posizione, mentre Valtteri Bottas continua nel suo weekend complicato con la quinta casella in griglia, dietro anche a Vettel ed alla Red Bull di Verstappen.

Lewis Hamilton non partirà dalla pole ma affiancherà Leclerc in prima fila: "Non credo che ci aspettassimo che le Ferrari siano così veloci oggi, hanno chiaramente apportato alcuni miglioramenti alla loro auto e sta funzionando davvero bene. Abbiamo avuto un deficit dopo il primo run in Q3 ed ero seduto in garage a pensare "Oh mio Dio, è un secondo - dove posso trovare un secondo?" Ma tutto ciò che puoi fare è stringere la cintura di sicurezza e lanciare l'auto attraverso quelle curve, e sono riuscito a migliorare circa un secondo. Ho dato tutto quello che avevo stasera, ma non sono riuscito a trovare altro tempo. Tuttavia sono davvero felice di essere in prima fila e spero di poter combattere domani con le Ferrari - sarà dura, ma non impossibile".

A Valtteri Bottas è andata ancora peggio, con la sola quinta posizione in griglia al termine di qualifiche e prove molto complicate: "È un risultato deludente", ha detto il finlandese, "perché penso che abbiamo avuto la possibilità di ottenere di più oggi. Mi sentivo molto più a mio agio in macchina nelle qualifiche rispetto a qualsiasi altra sessione del fine settimana. In realtà ero abbastanza felice dopo la Q1, pensando di poter essere essere in grado di lottare per un posto in prima fila oggi. Ma le Ferrari sono diventate sempre più veloci, hanno continuato a migliorare i loro tempi e alla fine non siamo riusciti a eguagliarli. Sfortunatamente, la 3 è stata piuttosto caotica per me; non sono mai riuscito a ottenere la preparazione ideale delle gomme perché ero bloccato nel traffico in entrambi i miei giri, il che ha compromesso i miei giri cronometrati. Domani sarà complicato, partire quinto è tutt'altro che ideale, ma andremo in gara con uno spirito combattivo. Di solito c'è molta azione a Singapore, quindi vedremo se ci sono opportunità e cercheremo di trarne il meglio".

20 settembre 2019

PILOTI YAMAHA SODDISFATTI DEL BILANCIAMENTO AD ARAGON

La parole dei piloti Yamaha, al comando al termine delle FP2 e con un posto in Q2 qualora dovesse piovere nelle FP3 di domattina


Maverick Vinales, in testa alla classifica combinata, è soddisfatto ma ancora molto concentrato sul lavoro che c'è ancora da fare: "Le cose stanno andando bene finora", ha detto Top Gun. "Stiamo provando le nuove parti al momento e stiamo lavorando molto sulla moto. Non mi sto davvero concentrando sul mio ritmo o sul setting dei giri veloci, perché dobbiamo lavorare molto sulla moto e cercare di capire in quale direzione andare. Stiamo lavorando molto duramente e siamo molto soddisfatti dei tempi sul giro perché le cose stanno andando nel modo giusto. Dobbiamo continuare a lavorare, continuare a esplorare i nuovi elementi per la moto e vedere se possiamo ottenere un vantaggio con il nuovo scarico. È molto importante essere tra i primi 10, abbiamo fatto un buon lavoro oggi. Siamo migliorati molto sotto la pioggia, quindi non sono molto preoccupato se domani dovesse essere bagnato. So che possiamo essere tra i primi 5 se piove, il che è molto importante, ma il nostro obiettivo principale è essere in prima fila domani, iniziare bene domenica e cercare di andare avanti. Questa è una pista in cui sono sempre stato veloce, quindi sono molto contento di essere nei primi posti oggi".

Anche Valentino Rossi è contento della sua moto, dopo una sessione mattutina non semplice: "Sono molto felice. Al mattino abbiamo avuto molti problemi, ma nel pomeriggio, durante la FP2, siamo stati in grado di migliorare l'elettronica, il freno motore e anche l'accelerazione della moto, quindi mi sento meglio ora. Abbiamo ancora molto lavoro da fare, ma è importante essere tra i primi 3 di venerdì. Le previsioni del meteo per domani non sono fantastiche, quindi oggi tutti hanno cercato di rimanere nella top 10 perché le FP3 potrebbero essere bagnate. Di solito quando apportiamo miglioramenti sull'asciutto è lo stesso sul bagnato. Forse domani avremo la possibilità di provare a capire se siamo più forti nelle condizioni umide".

Positivo l'inizio del weekend anche per Fabio Quartararo, terzo venerdì pomeriggio e quarto nella classifica combinata. "Penso che il quarto posto non sia male per un novellino alla fine del primo giorno ad Aragon. Mi sento abbastanza bene e oggi abbiamo lavorato molto sul passo gara, ma non siamo ancora al 100% con la moto. Abbiamo alcune aree su cui lavorare, ma vedremo che tempo farà domani. Sto lottando nel settore quattro, ma sappiamo dove sono le aree problematiche e non siamo in cattive condizioni considerando che è la mia prima volta qui. La cosa buona è che abbiamo già ottenuto un posto in Q2 qualora piovesse al mattino, quindi sono contento di come è andata la giornata e non vedo l'ora di sedermi con il mio team e cercare di migliorare la moto".

HAMILTON: "MI SENTO MOLTO BENE CON LA MACCHINA". BOTTAS: "UNA GIORNATA DAVVERO DIFFICILE"

Le parole dei piloti Mercedes al termine di prove libere vissute agli antipodi. L'inglese è molto fiducioso, mentre il finlandese, autore di un incidente nelle FP1, è accreditato di un passo poco competitivo


Venerdì e stati d'animo molto diversi in casa Mercedes, con Hamilton in testa e dotato di un buon passo e Bottas in difficoltà a causa di un incidente che ne ha minato la fiducia.

Lewis Hamilton è saldamente in testa alle FP2 ed è molto soddisfatto delle sensazioni in macchina, nonostante un approccio non facile con il circuito di Yas Marina: "È sempre uno shock per il sistema quando sali in macchina qui a Singapore perché l'asfalto è molto accidentato, il giro è lungo ed è molto caldo fuori - è come una sauna in macchina", ha ammesso Lewis. "Ma è stato un solido primo giorno, abbiamo completato il nostro programma e abbiamo continuato a migliorare la macchina, quindi sono davvero contento. Mi sono sentito molto meglio in macchina oggi che non succedeva da un po', quindi spero di riuscire a mantenere questo feeling durante il fine settimana. Sono stati rifatti alcuni tratti di asfalto sul circuito e sono riuscito a far funzionare bene le gomme. Se riesci ad entrare nei solchi e in ritmo qui, viene fuori un bel giro, mi sono davvero divertito. Niente è mai perfetto e abbiamo sicuramente alcune aree su cui possiamo ancora migliorare. Siamo partiti bene, ma le Red Bull sembravano molto veloci e domani dovremo ancora mettere tutto insieme, il che non sarà facile".

Feeling completamente diverso per Valtteri Bottas, autore di uno dei venerdì più difficili della stagione, con il botto a 20 minuti dal termine delle FP1 a minarne la confidenza con la macchina: "È stata una giornata difficile", ha detto il finlandese. "Ho avuto un momento di stop alla fine della FP1, visto che ho terminato la mia sessione un po' in anticipo. Ho perso il retrotreno alla curva 19 e su questa pista senza deflusso paghi il prezzo". Nemmeno nelle seconde libere ha fatto la differenza, riscontrando enormi difficoltà nell'ottenere un passo gara competitivo: "Alla fine della sessione, mi mancava il ritmo in ogni run e con entrambe le mescole, quindi non sono molto sicuro che tutto andasse bene con la macchina. Mi sembrava di non poter andare più veloce, quindi dovremo date un'occhiata. Ho sentito attrito nel sistema di sterzo, quindi ho faticato a sentire la macchina nel modo giusto. Penso che domani le tre squadre saranno vicine tra loro, quindi dovremo spingere, specialmente in Q3".

LA PRIMA GIORNATA DI COPPE EUROPEE: UN BICCHIERE MEZZO VUOTO



2 vittorie, 2 pareggi, 2 sconfitte: cosa ci ha detto l'esordio europeo delle squadre italiane



Venerdì mattina: tempo di bilanci europei prima di rituffarsi nel campionato. Ed il computo totale non soddisfa l'Italia. Andiamo a vedere nel dettaglio chi può sorridere e chi no.

Napoli e Roma: due vittorie diverse ma convincenti

Le squadre italiane vincitrici hanno fatto vedere tutto il potenziale in dotazione, ma è innegabile che la partita del Napoli abbia un importanza superiore a quella della Roma: gli azzurri hanno battuto il Liverpool, la squadra campione in carica, al termine di un match condotto alla grande dal primo all'ultimo minuto. Non concedere nulla ai Reds è impossibile, ma la squadra di Ancelotti ha impostato una partita coraggiosa sopratutto nel secondo tempo. Non si è lasciato intimidire dalle folate in contropiede di Salah, Mané e Firmino, ha continuato a creare e dopo un miracolo di Adrian, nell'ultimo quarto d'ora, con un pizzico di fortuna, è riuscito a sbloccare il match. La dimostrazione che nella partita secca è in grado di battere chiunque: il primo posto del girone potrebbe essere un obiettivo concreto. Diversa ma altrettanto positiva la "prima" della Roma formato europeo di Fonseca che ha voluto dare un bel segnale con quasi tutta la formazione titolare in campo. Va detto che l'avversario era di tutt'altro spessore: l'Instanbul Basaksehir si è dimostrato ben poca cosa, soprattutto sulla fascia sinistra dove Zaniolo ha fatto razzia dei difensori turchi per 90 minuti. I giallorossi, al netto di una partenza a rilento, dopo l'autogol che ha sbloccato il match hanno dilagato con il peso di Dzeko e le scorribande di Kluivert, entrambi in gol oltre allo stesso Zaniolo. Se non ci fosse stata una grande prestazione del portiere ospite, il margine avrebbe potuto ampliarsi di più e prima dell'intervallo. Positivo aver ottenuto la porta inviolata per la prima volta in stagione: è attesa una conferma contro il Bologna secondo in classifica.

Inter e Juventus: pareggi con rammarico

L'esordio europeo delle nuove panchine di Conte e Sarri ha lasciato l'amaro in bocca ad entrambi: la sensazione di aver perso due punti anziché averne guadagnato uno è forte. L'Inter è uscita delusa dal pari interno contro lo Slavia Praga, sulla carta la partita più abbordabile del calendario di un girone di ferro. E paradossalmente il pareggio al 91' di Barella ha messo un cerotto ad una prestazione inspiegabile da parte della squadra di Conte, sovrastata dal fraseggio dei cechi. La strada per gli ottavi si fa già in salita. Ben altro rammarico per Sarri: la sua Juventus ha fatto una grande partita al Wanda Metropolitano, autentica roccaforte dell'Atletico. La miglior partita fino ad ora, con segnali di crescita in ogni reparto, ma un'unica grande pecca che ha di fatto dilapidato il doppio vantaggio nei minuti finali: le palle inattive. Sono inaccettabili 2 gol di testa in così pochi minuti, e l'assenza di Chiellini a lungo andare non potrà giustificare queste disattenzioni. Peccato: vincere a Madrid avrebbe messo la strada in discesa per il primo posto del girone.

Atalanta e Lazio: due batoste inaspettate che fanno riflettere

Il sogno Champions per una sera diventato incubo: la prima volta assoluta dell'Atalanta è stata drammatica. La Dinamo Zagabria si è rivelata squadra veloce, con corsa e fraseggio ad ottimi livelli, ma va detto che la Dea ha permesso a Dani Olmo e Orsic su tutti di mettere la quarta per tutto il match: un'imbarcata simile non può essere spiegata solo con l'inesperienza, anche perché la squadra di Gasperini è considerata da molti come la più "europea" delle italiane. Nulla è perduto, però l'inversione di rotta è necessaria.

A proposito di sorprese negative, anche la trasferta rumena della Lazio si è rivelata un piccolo fallimento: è sembrato un replay della partita di Ferrara di domenica, con i biancocelesti che vanno in vantaggio, sprecano grosse opportunità per il raddoppio, calano di ritmo e d'intensità e si fanno rimontare. Non basta il turnover di Inzaghi con Caicedo e Correa in attacco, per una squadra che negli ultimi anni è stata sempre solida nella prima fase di coppa: la Lazio ha sprecato una buona occasione in un girone che non è scontato. Un secondo campanello d'allarme per il prosieguo della stagione da non sottovalutare.

16 settembre 2019

JUVENTUS A SECCO, INTER IN TESTA, ROMA GIOSTRA DEL GOL: COSA CI HA DETTO LA TERZA GIORNATA DI SERIE A

In attesa di Torino-Lecce di stasera il quadro delle partite del campionato, alla ripartenza dopo la sosta per le nazionali.


Riprende il campionato: finito il "calcio d'agosto" in tutti i sensi, è il momento per le big di rispettare i pronostici stando attenti alle imminenti coppe europee. Non tutto è andato come previsto.

La Juve rallenta, il Napoli riparte

Ci eravamo lasciati con il pirotecnico 4-3 di Torino che lasciava più dubbi che certezze a Juventus e Napoli. Ebbene, la Juventus ha confermato alcuni balbettii, mentre il Napoli è ripartito bene. Come si era già detto da queste parti, la prima di Sarri portava con sé tante incognite e problemi da risolvere, di cui molti di questi irrisolvibili nel breve periodo. Se aggiungiamo l'eterna e sentita rivalità con i viola, una squadra alla ricerca dei primi punti della stagione, ecco allora che il pareggio a reti bianche ottenuto a Firenze non è da buttare via per la Vecchia Signora, anzi. Un tiro da fuori di Matuidi ed una ripartenza sprecata dall'altruismo di Khedira: questo è ciò che ha creato la Juventus a fronte di tante occasioni per la Fiorentina, che meritava qualcosa di più ma è stata troppo imprecisa in fase realizzativa. Un campanello d'allarme in vista della partita di mercoledì al Wanda Metropolitano di Madrid.

Buona reazione invece per il Napoli, che tre ore dopo la Juventus, ha battuto la Sampdoria 2-0, non senza qualche brivido. Davanti tuttavia sembra funzionare al meglio la fabbrica di gol (da insegnare l'azione del primo gol tra Lozano, Di Lorenzo e Mertens), e i due nuovi arrivati dal mercato, il messicano e Llorente, assistman per il raddoppio, che sembrano già nel vivo del gioco. Un buon viatico per il match contro il Liverpool in Champions League.

Inter e Milan, vittorie sofferte prima del derby

Vincere, di misura, dopo essere stati in superiorità numerica per un'ora abbondante. Successi simili per le due milanesi, almeno all'apparenza. L'Inter ha prodotto molto nella vittoria contro l'Udinese, tenuto a galla da un super Musso, ed è da sola in testa alla classifica aspettando il Torino, che può raggiungerla a pari punti. Il Milan invece, continua ad essere carente di gioco e di occasioni, con il solo Suso ad illuminare. Nonostante la superiorità numerica dal 21' del primo tempo, è servito un rigore realizzato da Piatek a sbloccare la contesa, con un'Hellas mai doma e vicina al pareggio in alcune circostanze. Insomma, il derby della Madonnina, in scena sabato prossimo, avrà una squadra favorita, almeno sulla carta.

Roma di Fonseca "zemaniana", harakiri Lazio a Ferrara

Gol e spettacolo all'Olimpico, con la prima, convincente vittoria della Roma. 4 gol e 3 pali in totale per la squadra di Fonseca: un dominio assoluto nel primo tempo concretizzato a dovere. Non mancano però le amnesie difensive nel secondo tempo che, punizione-capolavoro di Berardi a parte (5 gol in 2 patite per lui), hanno permesso al Sassuolo di rientrare quasi in partita. Anche la Lazio a Ferrara parte molto forte: va in vantaggio con un rigore di Immobile, nella prima frazione ha innumerevoli occasioni per raddoppiare, soprattutto con Caicedo e Luis Alberto, ma non le sfrutta. Così il calo fisico della ripresa ha consentito alla Spal di ribaltarla, prima pareggiando con Petagna in girata, e poi con il piatto destro all'angolino di Kurtic al 92'. Max Pezzali parlava negli anni 90 della "dura legge del gol": Simone Inzaghi l'ha capito bene a sue spese.

Ossigeno per Atalanta e Cagliari 

Con un Duvan Zapata così, la Dea può dar fastidio a tutti, anche in Champions. I nerazzuri riscattano la sconfitta in casa col Torino ed espugnano Marassi al termine di una partita complicata, che sembrava essere finita dopo il pareggio su rigore di Criscito al 91'. Ma a pochi secondi dallo scadere dei 5 minuti di recupero, un'invenzione del colombiano da 20 metri porta i 3 punti a Gasperini, che può preparare con più tranquillità lo storico esordio in Champions contro lo Shakhtar Donetsk. Primo urrà invece per il Cagliari, che senza Nainggolan vince al Tardini di Parma e convince con un altro neo acquisto, Giovanni Simeone, senza dimenticare la doppietta di Ceppitelli.

Ci piace e Non ci piace: il Bologna e gli allenatori

Ancora una volta nello spazio riservato ai momenti più alti, mettiamo il Bologna. Ma se nella prima giornata avevamo premiato più Sinisa Mihajlovic, oggi è la squadra ad essere premiata, dentro e fuori dal campo: prima la rimonta da 3-1 a 3-4 al Rigamonti di Brescia, poi il festeggiamento dei giocatori sotto alla finestra dell'ospedale dove si trova il mister. Secondo posto in classifica al pari con la Juventus, ma probabilmente la squadra sta vivendo emozioni ancora più forti.

Dal lato negativo passano Sarri, Conte e, in parte, Ancelotti. A metà settembre già fanno discutere alcune dichiarazioni. Il tecnico juventino che si lamenta del caldo di Firenze, il mister dell'Inter che si rivolge più o meno esplicitamente allo stesso Sarri alludendo a "bilanci e stati patrimoniali": "qualcuno deve stare tranquillo e sereno perché sta dalla parte forte". Passi la lamentela di Ancelotti nei confronti delle condizioni degli spogliatoi del San Paolo che, visto il personaggio non solito a queste esternazioni, ci può anche stare, fare discorsi di questo genere fa davvero bene, in un momento della stagione in cui si dovrebbe dare il 100% e basta?

15 settembre 2019

QUARTARARO E VINALES SODDISFATTI, ROSSI DELUSO: "SPERAVO DI LOTTARE PER IL PODIO"

Le parole dei piloti Yamaha, che hanno monopolizzato le prime posizioni della classifica senza però aver vinto in un weekend estremamente favorevole

Si conclude un weekend positivo per la Yamaha. La M1 non è stata mai così performante questa stagione come qui a Misano, ed ha monopolizzato la classifica finale, con le 4 moto della casa dei tre diapason nei primi 5 posti. Tuttavia la vittoria è andata alla Honda di Marc Marquez, che con un capolavoro all'ultimo giro ha battuto Fabio Quartararo.

Nonostante la vittoria sfumata all'ultimo giro, El Diablo vede questo risultato positivamente: "Posso solo essere contento del risultato", ha detto. "Abbiamo guidato la gara fino quasi alla fine, ma sapevo che Marc avrebbe provato qualcosa nell'ultimo giro perché è stato veloce per tutto il fine settimana. Sono stato in grado di risuperarlo quando lo ha fatto, ma sono andato un po' largo quando mi ha superato per la seconda volta. Ero più veloce di lui alla curva 11 e ho combattuto fino alla fine, ma abbiamo dovuto accontentarci del secondo posto. Alla fine aveva un grip migliore su un lato delle sue gomme ma io avevo un vantaggio sul lato destro, il che è qualcosa di cui essere orgogliosi perché significa che sto imparando a gestire gli pneumatici. Ho dato il massimo, ma Marc ha più esperienza nelle battaglie dell'ultimo giro e oggi è stato in grado di usarla tutta. È la prima volta che riesco persino a combattere con lui, e riuscire a combattere con un sette volte campione del mondo è il momento più bello della mia carriera finora".

Maverick Vinales ha conquistato il terzo gradino del posto per la seconda volta consecutiva, ma stavolta sembrava essere in grado di lottare per vincere. Una buona partenza e un buon finale di gara, ma nel mezzo ha perso due secondi dalla coppia che si è giocata la vittoria. Nonostante ciò Top Gun è molto soddisfatto della sua gara e fiducioso per la restante parte della stagione. "Sono davvero contento perché ero solo a 1,5 secondi dalla vetta. Ci stiamo avvicinando ad ogni gara e stiamo cercando di capire come possiamo essere migliori, più veloci e più consistenti. È stata una gara in cui l'asfalto era molto scivoloso, ed ero lì in lotta per una posizione di vertice. Dobbiamo continuare a lavorare. Stiamo iniziando a capire molte cose, ma non è ancora abbastanza. Devo migliorare, ma sto guadagnando fiducia nelle gare. La prossima è Aragon, una pista che adoro davvero e dove mi sento sempre di poter andare veloce. Yamaha sta andando nella giusta direzione. Anche a Silverstone la Yamaha era piuttosto forte. Se Fabio non fosse caduto, di sicuro saremmo stati entrambi vicini a ottenere la vittoria. Quindi, stiamo migliorando ogni gara. Soprattutto dalla mia parte, devo fare un altro passo, ma ce la faremo. Stiamo arrivando e sento davvero che abbiamo il potenziale per lottare per la vittoria".


Valentino Rossi è lo yamahista più deluso di oggi: partito dalla settima casella, non ha recuperato la testa velocemente è ed arrivato quarto, lontano 12 secondi da Marquez e 10 dal podio: "Speravo di lottare per il podio, perché sarebbe stato bello sentire il tifo dei miei fan, ma la gara è andata più o meno come mi aspettavo. Forse mi aspettavo che Maverick fosse un po' più veloce e Quartararo un po' più lento, ma comunque i tre davanti a me avevano un ritmo migliore. Sapevo che c'erano due o tre punti in pista dove avrei perso un po' di tempo. Abbiamo provato a risolvere questo problema durante il fine settimana, ma sfortunatamente non ci siamo riusciti. Sono partito settimo ed è stato difficile: ho potuto superare Dovi ma poi sono stato superato da Rins. Ho faticato a superare Franco, stava andando davvero bene. Sapevo che il superare sarebbe stato difficile su questa pista, e così è stato. Ad ogni modo, il mio ritmo non era veloce come i piloti davanti e anche senza la KTM davanti, sarebbe stato difficile stare vicino a loro. Da quando abbiamo ricominciato il campionato dopo la pausa estiva, abbiamo cambiato molte cose sulla moto, ma penso che questo sia il nostro potenziale in questo momento. I tre davanti oggi sono stati più veloci, soprattutto in uscita dalle curve ed è lì che ci manca ancora qualcosa".

A MARQUEZ IL PRESENTE, A QUARTARARO IL FUTURO

Nell'ultimo palpitante giro di Misano la sfida tra presente e futuro della MotoGP.


Ultimo giro del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini. Fabio Quartararo davanti a Marc Marquez: il primo vicinissimo alla prima vittoria in carriera in MotoGP, il secondo pronto a mettere il sigillo al suo sesto titolo mondiale nella classe regina. Obiettivi molto diversi, per ora.

Il duello si è risolto in favore del Cabroncito, con un sorpasso da manuale alla staccata della Quercia: lo spagnolo, dopo due sconfitte brucianti all'ultimo giro in Austria e Gran Bretagna, non voleva perdere ancora una volta al fotofinish. Inoltre, il qui pro quo di sabato in qualifica è stato uno stimolo in più (come ha affermato nell'intervista dopo-gara) per vincere a casa Rossi.

Marquez ha fatto valere la maggior esperienza a questi livelli, e nonostante non avesse il passo gara dell'avversario, è riuscito a rimanere attaccato, lo ha studiato per un'intera gara prima di sferrare l'attacco decisivo. Una risposta per le rime da parte di Quartararo non è stata sufficiente.

Ma è solo un altro tassello nella costruzione di un campione: venerdì, intervistato da Guido Meda per Sky Sport, lo stesso Valentino Rossi ha dichiarato che "è una bella bega: ha un talento fuori dal comune. Nessuno si aspettava che potesse andare così veloce". La gara di oggi ha ricordato quella di Charles Leclerc in Austria quando, dopo una gara solida, all'ultimo giro gli è stata negata la vittoria dalla manovra di forza di Max Verstappen. "È questione di tempo, la vittoria arriverà". Ed effettivamente abbiamo visto l'esplosione del monegasco, chiamato non a caso "predestinato". Parallelamente anche Fabio Quartararo è destinato ad un futuro simile.

A fine gara Giacomo Agostini, un'altra leggenda di questo sport, ha detto che prima della fine della stagione, El Diablo conquisterà una vittoria. Non sarà facile, ma è questione di tempo per la prima vittoria. Tra qualche anno, all'ultimo giro di un Gran Premio, Marc Marquez e Fabio Quartararo potrebbero contendersi non una semplice vittoria, ma un Campionato del Mondo. La sfida tra presente e futuro della MotoGP è appena cominciata.

VITTORIA CON POLEMICA PER AUGUSTO FERNANDEZ IN MOTO2

Al termine di un controverso ultimo giro, dove lo spagnolo è prima andato sul verde e poi ha attaccato Di Giannantonio, dominatore della gara. Alex Marquez, terzo, vede assottigliarsi il margine di vantaggio in testa al Mondiale.


Una gara di ritmo risolta con un polemico corpo a corpo all'ultimo giro. Ma è Augusto Fernandez a vincere, per la seconda volta in stagione, lanciandosi all'inseguimento di Alex Marquez in ottica mondiale: ora il margine è di 26 lunghezze. Amareggiato Fabio Di Giannantonio, e non poteva essere altrimenti: un weekend stellare, con pole al sabato e una gara condotta dal primo all'ultimo giro, è finita con una beffa finale, che gli ha privato del primo successo in Moto2. Ma è la manovra che ha deciso il Gran Premio a dividere, con lo spagnolo che prima è andato sul verde e poi ha attaccato alla staccata del Carro in modo molto duro. Vista la pignoleria con cui la direzione gara ha usato i track limits warning questo weekend, la decisione di dare la vittoria a Fernandez sembra quantomeno dubbia.

La cronaca della gara

In griglia mancano Pasini per un infortunio alla schiena e Marcel Schrotter, che ha fratturato in qualifica la clavicola in 4 punti. Pronti via ed è Di Giannantonio a tenere la testa seguito da Fernandez e Luthi, da settimo a terzo dopo lo start. Risale Alex Marquez, mentre in primi due di ritmo cercano subito di avvantaggiarsi. Niente gruppone a mo' di Moto3: dopo pochi giri prendono il largo Diggia, Fernandez, Marquez e Luthi. Dietro Jorge Navarro cerca di recuperare posizioni (partito 15° dalla griglia), nel secondo gruppo che comprende anche Vierge, Binder, Lowes, Bastianini e Baldassarri.

Un altro "tirone" di Di Giannantonio mette in sofferenza Luthi e Marquez ma non Fernandez, che rimane costantemente a 4-5 decimi dal pilota romano. E questo duello a suon di decimi si è risolto all'ultimo giro in un corpo a corpo molto duro: al curvone prima del Carro lo spagnolo va molto largo sul verde prima di attaccare l'italiano in fondo ad una staccata profondissima, Diggia non riesce a rispondere a passa il traguardo per secondo. La manovra del pilota del Team Pons va subito under investigation, ma viene giudicata regolare: è la seconda vittoria per Fernandez, la quinta per il Team quest'anno.

Alle spalle dei due, Alex Marquez archivia l'ottavo podio stagionale e tiene la testa del mondiale, allungando su Luthi (4°) e Navarro (7°), ma vede avvicinarsi il vincitore odierno, distante ora 26 punti. A punti per l'Italia Bastianini (9°), Baldassarri (10°), Marini (11°), Locatelli (13°) e Manzi (15°). Fuori Bezzecchi e Bulega caduti nella prima metà di gara mentre erano in zona punti.

Misano, Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini - Classifica gara Moto2





14 settembre 2019

VINALES: "TUTTO FUNZIONA AL MEGLIO". ROSSI: "CON MARQUEZ HO BUTTATO UN GIRO". QUARTARARO: "OBIETTIVO CENTRATO"

Le parole di Vinales, Rossi e Quartararo, protagonisti di un'ottimo sabato per la Yamaha: con Morbidelli quinto, le moto giapponesi sono nelle prime 7 posizioni

© motogp.com

Ottima sessione di qualifica per le Yamaha. Confermando l'ottimo trend del venerdì, la casa giapponese ha ottenuto quasi il massimo da questo sabato, con Vinales in pole, due piloti in prima fila (Quartararo terzo) e nel complesso tutte e 4 le moto nelle prime 7 posizioni.

Com'è giusto che sia, Maverick Vinales è il più soddisfatto: "Sono davvero felice", ha dichiarato Top Gun, "perché finora abbiamo creato un weekend davvero buono. Certo, non è finita fino a domenica, ma ci godiamo il momento perché è sempre difficile essere primi sabato. Abbiamo lavorato bene per la gara, il ritmo c'è, abbiamo un ottimo ritmo negli ultimi giri. Faremo del nostro meglio! Sono entusiasta e felice di come tutto funzioni, il team sta facendo un grande sforzo. Durante il test abbiamo lavorato molto duramente sulle condizioni scivolose ed è per questo che ora siamo davanti. Onestamente, dal primo giorno qui tutte le Yamaha hanno lavorato bene, ma in qualche modo abbiamo creato un grip migliore rispetto agli altri. Ci sono anche altri piloti che sono abbastanza vicini, quindi vedremo alla fine".

Lo spagnolo ha anche anticipato la tattica di domani in gara, lasciando intendere la volontà di fare una gara di ritmo: "Il mio obiettivo è quello di prendere il comando dalla prima curva e poi spingere al massimo. Di sicuro andrò per la vittoria. Questa è una buona pista per me, non ho niente da perdere e tutto da vincere".

Meno raggiante è Valentino Rossi, che aprirà la terza fila. Il Dottore sperava di più da questa Q2: "È un peccato per noi, perché ero forte nelle FP4. Avevo un buon ritmo, quindi mi aspettavo di essere più forte in qualifica, ma purtroppo durante il Q2, con le gomme più morbide, ho avuto più problemi. Il primo giro non è stato così male, ma mi sono bloccato nel traffico. Partire dalla settima casella è impegnativo, perché non è in seconda fila. Partire dalla terza fila è più difficile, ma il ritmo è buono quindi cercheremo il massimo".

Poi Rossi ha spiegato il qui pro quo con Marc Marquez all'ultimo giro lanciato: "Con Marquez, ero sulla mia seconda gomma e ho provato a spingere al limite. Dopo di che mi ha superato in una curva veloce, quindi mi ha fatto perdere tempo e poi è andato sul verde. Ho cercato di rimanere più all'interno per sorpassarlo, perché mi aspettavo che avrebbe rallentato dopo essere stato sul verde, ma è rimasto in traiettoria. Ho provato a sorpassarlo in frenata, ma sono arrivato largo, dopo di che il giro era finito. Stavo provando al 100%, perché è stata la mia ultima possibilità, ma sono rimasto settimo".


Fabio Quartararo è a metà strada rispetto alle sensazioni dei piloti ufficiali: al termine della FP3 sembrava il principale candidato a prendere la pole, ma alcuni piccoli errori di setting e di gomma non l'hanno reso performante come al mattino. tuttavia ha artigliato la prima fila, l'obiettivo minimo. "È stata una dura sessione di qualifiche per noi, ma l'obiettivo per noi era quello di essere in prima fila e l'abbiamo raggiunto", ha detto El Diablo. "Mi sono sentito davvero bene sulla moto al mattino, ma le condizioni del pomeriggio erano un po' diverse con più vento e temperature della pista più alte. Abbiamo preso una strada un po' sbagliata nelle qualifiche e siamo passati alla gomma morbida davanti quando non avremmo dovuto, ma siamo riusciti a mantenere una buona posizione di partenza e abbiamo il ritmo per lottare per un buon risultato in gara. Voglio iniziare bene e non perdere molte posizioni, quindi se siamo lì possiamo lottare per i primi cinque, e se c'è l'opportunità di fare ancora meglio, la prenderò".

VINALES IN POLE DAVANTI A ESPARGARO E QUARTARARO. INCOMPRENSIONE TRA MARQUEZ E ROSSI

Qualifiche tirate con finale polemico a Misano: Vinales tira fuori il giro perfetto, sorprende la KTM, si conferma El Diablo. Nell'ultimo giro lanciato Marquez e Rossi si ostacolano a vicenda: possibili sanzioni in arrivo?


La Yamaha non delude le attese e conquista la pole a Misano Adriatico. Maverick Vinales partirà al palo per la seconda volta in stagione dopo la prima gara in Qatar ed ha finalizzato al meglio un lavoro, iniziato dai test di fine agosto, che l'ha visto sempre davanti in questo weekend e che lo proietta come il candidato numero 1 alla vittoria nella gara di domani.

Per questo non sorprende tanto la pole, ma il secondo sulla griglia. Pol Espargaro con la sua KTM aveva già fatto vedere questa mattina di avere una moto a posto, ma la prima fila è stata una sorpresa anche per tutto il box: è il miglior risultato da quando la casa austriaca è rientrata nella classe regina e domani potrebbe essere nella partita per un podio che avrebbe del clamoroso.

Completa la prima l'altro yamahista sugli scudi in questo weekend, ovvero Fabio Quartararo, non particolarmente brillante stavolta nel Q2. Apre la seconda fila il compagno di scuderia Franco Morbidelli, bravissimo, davanti a Marc Marquez e Andrea Dovizioso, che ha limitato i danni in un weekend fino ad ora molto complicato.

Ma probabilmente queste qualifiche passeranno alla storia come l'ennesimo capitolo delle storie tese tra Marquez e Valentino Rossi. I due non hanno completato l'ultimo time attack perché si sono ostacolati a vicenda, creando polemiche in attesa di essere ascoltati dalla direzione gara alle 16:45.

Il giro era cominciato con lo spagnolo dietro al Dottore in cerca di una scia buona, ma è uscito forte nel rettilineo in uscita dal Tramonto ed ha superato Vale al Curvone. Poi nelle semicurve prima del Carro è andato di poco nel verde ma rimanendo lo stesso in traiettoria e al tornante del Carro Rossi ha provato a superare il Cabroncito con una staccata "a vita persa", ostacolandogli la traiettoria. Giro annullato con i due che non se le sono mandate a dire.

Nona casella per Rins, 12° Michele Pirro con la Desmosedici wild card, mentre ancora molto in difficoltà Danilo Petrucci, fuori dal Q2 e 17° in griglia. Eliminati in Q1 anche Bagnaia (13°), Crutchlow (14°), Miller (16°) e Jorge Lorenzo (18°), mentre hanno superato a sorpresa la tagliola Johann Zarco con l'altra KTM (8° in griglia) e Mir (10°).

Misano, Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini - Classifica qualifiche MotoGP