17 febbraio 2020

LA LAZIO È L'ANTI-JUVE, L'ATALANTA CONSOLIDA IL QUARTO POSTO, BRESCIA E SPAL CON UN PIEDE IN B: TUTTI I TEMI DELLA 24° DI SERIE A

Ma anche lo sprofondo della Roma, il tracollo della Sampdoria e l'ottimo momento di Lecce e Genoa.

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In attesa di Milan-Torino, la giornata odierna ci riconsegna una Lazio sempre più in alto, lanciata all'inseguimento della Juventus.

Lazio inossidabile: vittoria nello scontro diretto e secondo posto solitario

Un girone da imbattuta, che ha cambiato radicalmente la prospettiva. Dopo la sconfitta a Milano contro l'Inter 144 giorni fa (1-0 a San Siro, gol di D'Ambrosio), la Lazio è diventata un rullo compressore con 15 vittorie e 4 pareggi. Nello scontro diretto con i nerazzurri, i biancocelesti sono riusciti a ribaltare un primo tempo concluso con la beffa del gol di Young (al primo timbro in Italia) e si possono legittimamente candidare come principale contendente dello Scudetto alla Juventus. Re Mida Immobile (su rigore) e poi Milinkovic-Savic in un batti e ribatti in area mandano in estasi l'Olimpico, che adesso può cominciare davvero a sognare.

Per l'Inter un brutto stop che riporta Conte a -3 dalla testa, ma che non è comunque tagliata fuori dalla corsa Scudetto. Tuttavia alcune questioni emergono: De Vrij, due anni dopo e a parti invertite, ha commesso una sciocchezza che poteva costare anche il rosso; Lukaku è stato annullato da un altra sontuosa prestazione di Acerbi; il vero Eriksen è ancora lontano e Conte non gli dà ancora piena fiducia. Nessun dramma, ma perdere uno scontro diretto di questa portata fa male.

Juventus col compitino, ma spiragli positivi ci sono

Risultato che non ammetteva sorprese all'Allianz Stadium. La Juventus batte un Brescia in stato confusionale e si riporta da sola in vetta. Per Sarri buone notizie in previsione Champions: in contumacia di Ronaldo torna a splendere Dybala con una punizione capolavoro e tante buone giocate, Bentancur al posto di Pjanic è un esperimento interessante, torna in campo Chiellini 170 giorni dopo l'infortunio al crociato. D'altro canto l'infortunio del bosniaco dopo 7 minuti dal suo ingresso in campo e l'astinenza di Higuain (a secco dal 6 gennaio in campionato) sono elementi che Sarri non può sottovalutare: non è ancora la vera Juve, e tra 10 giorni è tempo di Champions.

Spareggio Champions che sorride alla Dea, Roma da incubo nel 2020

Chi invece si avvicina agli ottavi di coppa col morale a mille è l'Atalanta di Gasperini, che nell'attesa di ricevere il Valencia mercoledì mette un altro tassello per la Champions che verrà, vincendo lo scontro diretto per il quarto posto contro la Roma. Nonostante un leggero predominio nel primo tempo, la Dea va sotto come spesso è successo quest'anno, ma rimonta con Palomino (dopo aver regalato a Dzeko la palla dell'1-0) e il tocco magico di Pasalic, 19 secondi dopo il suo ingresso dalla panchina. +6 sui rivali diretti (+7 considerando gli scontri diretti), i giallorossi, che continuano il profondo periodo di crisi.

Una prestazione leggermente migliore rispetto alle brutte uscite con Sassuolo e Bologna non è sufficiente, e la squadra di Fonseca continua ad avere dei vuoti durante la partita. Davanti, Dzeko a parte, la costruzione della manovra offensiva fa troppa fatica. Probabilmente l'assenza di Zaniolo sta pesando più del previsto e i numeri sono impietosi: 4 punti nelle ultime 7 partite, terza sconfitta di fila e sguardo rivolto più indietro che al posto Champions. L'Europa League verrà in soccorso o peggiorerà la situazione?

Zona Salvezza: Lecce e Genoa sprint, si alza l'asticella con Spal e Brescia che si staccano

Se a centro classifica il Napoli supera il Cagliari nello scontro diretto ed è ottavo, dietro la lotta per non retrocedere impazza con vittorie fondamentali. Su tutte quelle del Lecce (sulla Spal) e del Genoa (con un sonoro 0-3 a Bologna): terza vittoria di fila per i pugliesi nel segno di Marco Mancosu, seconda di fila per i rossoblu che dominano al Dall'Ara (la cura Nicola inizia a funzionare). Le cure che non funzionano invece sono quelle di Diego Lopez e di Di Biagio. Il Brescia non poteva fare molto nella trasferta di Torino, mentre i ferraresi escono rammaricati dalla trasferta salentina, visto il pareggio cercato con insistenza nel finale. Per lombardi ed emiliani sono 7 e 8 punti dal 17° posto: la Serie B comincia ad essere un reale spauracchio.

Il grande momento di Genoa e Lecce sta alzando la quota salvezza e tornano in ballo Sassuolo (sconfitto a Raggio dal Parma) e il Torino in crisi, che col Milan cercherà di dare i primi punti a mister Longo.

Ci Piace e Non Ci Piace: la Fiorentina e la Sampdoria


Focus sulla clamorosa partita di Marassi, tra due squadre che ad inizio anno non pensavano di disputare a questo punto della stagione una sfida salvezza. Ne esce trionfale la Fiorentina, nel segno di due giocatori che in giornata sono devastanti: Vlahovic autore di due gol e mezzo, Chiesa con due gol e due pali hanno fatto razzia della difesa di una Sampdoria che non si poteva permettere uno scivolone di questa portata. Sciocchezze difensive, due rigori causati, un autogol e passivo che poteva essere anche più largo. La zona rossa si avvicina pericolosamente, per Ranieri una settimana per lavorare anche sulla testa dei giocatori.

14 febbraio 2020

ELFYN EVANS AL COMANDO DOPO LA PRIMA GIORNATA DEL RALLY DI SVEZIA

In una gara complicata per via dei tagli e del fondo poco innevato, l'inglese della Toyota è davanti ad Ott Tanak e al compagno di squadra, un ottimo Kalle Rovampera. Quarto Ogier


© Toyota Gazoo Racing WRC Official Twitter Page

Dopo problemi ed grandi accorciamenti è iniziato il Rally di Svezia, che presenta condizioni di difficile interpretazione. Chi ha saputo trovarsi a suo agio in questa condizioni poco invernali è stato Elfyn Evans, vincitore della seconda e dell'ultima prova odierna (rispettivamente la SS3 e la SS8, la classica Torsby Sprint).

Alle sue spalle c'è Ott Tanak, l'unico che, a tratti, è riuscito a tenere testa all'inglese, portandosi a casa le restanti due prove di questa prima giornata. A fine giornata il ritardo è contenuto in 8.5 secondi. Al terzo posto la seconda Toyota, ma del pilota che ti aspetti fino ad un certo punto. Kalle Rovampera mostra i notevoli margini di crescita e paga solo 14.3 secondi dal leader, davanti al "caposquadra" Sebastien Ogier, distante tre secondi e mezzo.
In una classifica che dalla terza piazza in poi è molto corta, trovano spazio anche la prima Ford di Esapekka Lappi (quinto a 21 secondi), Thierry Neuville (sesto a 23.6 secondi), l'irlandese Craig Breen, subentrato all'ultimo a Loeb (settimo a sei decimi da Neuville) e Teemu Suninen, con l'altra Ford, a 31 secondi dalla testa.

Chiudono la Top 10 overall la Toyota privata di Takamoto Katsuta e Emil Lindholm, capofila delle WRC3 con la Skoda. In testa alle WRC2 invece c'è Mads Ostberg (Citroen C3).


Domani il Rally più corto della storia del WRC riprenderà con altre 4 prove, le stesse della giornata appena conclusa, per un totale di 63,68 km.

10 febbraio 2020

CORSA SCUDETTO PIÙ APERTA CHE MAI E LA RIVINCITA DELLE PICCOLE: I TEMI DELLA 23A GIORNATA DI SERIE A

La giornata delle rimonte ha sancito un equilibrio inaspettato sia in testa che in coda: è il campionato più incerto degli ultimi 15 anni

© Inter Official Twitter Page
Ad inizio febbraio un equilibrio del genere in testa non si vedeva dal 2002, ma una giornata piena di sorprese ha offerto spunti su tutti i fronti. Non si non può iniziare da un derby epico, che ci regala tre squadre a distanza di un punto.

Derby capovolto in un tempo: l'Inter torna in testa

Dall'inferno al paradiso in 45 minuti. I nerazzurri, sotto 0-2 in un derby che sembrava il palcoscenico perfetto per l'Ibra supremacy (con la complicità di Padelli), con "testa, cuore e gambe" di stampo contiano, ribaltano tutto e riagganciano la Juventus. Un grande Milan nel primo tempo piano piano scompare e l'Inter pareggia nel giro di 120 secondi. Freccia a sinistra con una splendida torsione in area di De Vrij e zuccata nel recupero di Lukaku. 10° gol di testa dei nerazzurri in campionato e rimonta epica completata. I rossoneri, sontuosi nei primi 50 minuti, alla lunga distanza si rivelano troppo Ibra dipendenti e non basta un ispiratissimo Rebic: ancora una volta, il problema atavico delle palle inattive condanna il Diavolo alla seconda sconfitta su due derby quest'anno e forse la definitiva rinuncia alla zona Champions.

La fatal Verona evidenzia tutti i limiti della Juve di Sarri

Ancora più clamorosa tuttavia la rimonta accaduta 24 ore prima al Bentegodi. La seconda sconfitta di fila in trasferta per Sarri pesa come un macigno: in una giornata sulla carta favorevole, si ritrova ora a pari punti con l'Inter e ad una sola lunghezza di vantaggio sulla Lazio. La prestazione è forse peggiore del risultato: una squadra che, dopo essere passata in vantaggio col solito CR7 (10 giornate di fila a segno), si è adagiata, sgonfiata regalando la vittoria agli avversari con due errori individuali (Pjanic per il gol di Borini, Bonucci per il rigore della vittoria di Pazzini) e mette in discussione non solo il campionato ma anche tutto il lavoro del mister livornese.

La Lazio non è più una terza incomoda

18 risultati utili consecutivi, un'altra trasferta vinta di misura, e la Lazio vola davvero, ad un solo punto dalla capolista dopo 23 giornate. Con un Luis Alberto tornato in versione large, tocca ancora a Felipe Caicedo decidere la delicata sfida di Parma. Inutili le proteste dei ducali per un rigore non concesso loro al 91'. I dubbi rimangono, ma i biancocelesti vincono ed emerge un piccolo rammarico: con la vittoria nel recupero di mercoledì, sarebbero stati addirittura in testa.

Corsa al quarto posto: l'Atalanta si rilancia e sabato può azzannare una Roma in crisi

Il 2020 della Roma sta prendendo le sembianze di un incubo senza fine, e la vittoria del Bologna all'Olimpico apre ufficialmente una crisi inaspettata a fine dicembre. Tutte le certezze della squadra di Fonseca sono scomparse nel giro di 40 giorni, e la prestazione super nel derby appare solo una parentesi lontana. Gioco che latita, difesa che crolla verticalmente, sia nel collettivo che nei singoli (Smalling e Mancini irriconoscibili), ed ora il quarto posto è lontano tre punti recuperabili sì sabato a Bergamo, ma con l'inerzia sembra tutta nerazzurra.

La Dea, anch'essa in rimonta, vince a Firenze dopo più di 27 anni di astinenza, ed è quarta a +3 sui giallorossi. Una rivincita dell sfida del mese scorso in Coppa Italia, soprattutto per Gasperini. Se mancano all'appello Ilicic, Pasalic e Gomez, ci pensa il neo entrato Malinovskyi con una botta da fuori (con la complicità di Dragowski) a timbrare il cartellino portare la vittoria all'Atalanta. Sabato al Gewiss Stadium i bergamaschi hanno una sorta di break point per la corsa alla Champions dell'anno prossimo.

Napoli ancora con grosse ricadute, Verona cinque stelle

Due vittorie pesanti, con Lazio e Juventus, sembravano aver riportato la serenità a Napoli. Invece, ancora al San Paolo, Gattuso cade al cospetto di un'altra squadra piccola, con tutto il rispetto per un ottimo Lecce. Risultato e momento paragonabili con la situazione della Roma, a differenza però che per gli azzurri la zona Champions si allontana forse definitivamente. Il progetto di guarigione è più lungo del previsto, e a questo punto potrebbe essere la Coppa Italia il salvagente della stagione.

E per entrare in zona Europa ora la squadra con cui il Napoli deve fare maggiormente i conti non è più un Cagliari in astinenza di vittorie da dicembre, ma l'incredibile Verona di Juric. In 72 ore, bloccata la Lazio all'Olimpico e vittoria in casa contro la capolista: imbattuta da 8 partite, è al sesto posto provvisorio. Ivan Juric ha impartito una lezione a Sarri, e la motivazione che trasmette ai suoi giocatori fa la differenza, per una squadra che conquistata la salvezza, è in corsa per un posticino in Europa  League che ha del clamoroso per una neo promossa. La concorrenza è tecnicamente superiore, ma i gialloblu sono squadra come poche altre in questo momento

Zona salvezza: il riscatto di Lecce e Genoa, la discesa continua del Toro

Se la zona Scudetto si fa ancora più interessante, non è da meno quella salvezza: la vittorie di Lecce (a Napoli), del Genoa (sul Cagliari) e della Samp (a Torino) sono di un'importanza capitale per guadagnare la 17° posizione. Rammarico per il Brescia del nuovo mister Diego Lopez che, raggiunto sul pari dall'Udinese, che ora vede la salvezza a sei punti. Quota salvezza che potrebbe alzarsi, ed in questo senso il Torino di mister Longo potrebbe rientrare in una lotta imprevista ad inizio campionato. Occorre rivitalizzare l'ambiente il prima possibile per evitare di entrare punto a punto con rivali affamatissime.

Ci Piace e Non Ci Piace: Mancosu&Lapadula e la Spal dell'ex Semplici

Premiamo il momento e la vittoria del Lecce con la palma di migliori data in condivisione a Gianluca Lapadula e Marco Mancosu. Entrambi a quota sette gol in 23 partite, il primo con una doppietta da rapace dell'area di rigore, il secondo con una punizione stellare e tanta qualità in mezzo al campo. Nota positiva di questo Lecce anche il fantasista Pippo Falco.

Palma di peggiore ancora una volta alla Spal, battuta all'ultimo secondo dal Sassuolo a Ferrara. In una giornata di vittorie in fondo, pesa come un macigno il gol di Boga, che condanna i bianco-azzurri all'ultimo posto in classifica, a -7 dalla zona verde: stavolta, dopo una storia d'amore di 5 anni condita da due promozioni, sembra essere davvero al capolinea la panchina di Leonardo Semplici.

03 febbraio 2020

LUKAKU, CR7 E IMMOBILE FANNO RIPARTIRE LE BIG, CHE BATOSTA PER ROMA E TORINO: TUTTI I TEMI DELLA 22A GIORNATA DI SERIE A

Ma anche i pareggi di Milan e Atalanta, le polemiche di Commisso ed un Lecce pirotecnico.


In attesa di Sampdoria-Napoli, andiamo a vedere ed analizzare i match di una giornata piena di gol. In particolare quelli dei bomber, che hanno permesso a Juventus, Inter e Lazio di tenere un passo sostenuto.

Ronaldo di rigore, la Juventus riparte solida

Qualche patema iniziale all'Allianz Stadium, ma dopo i primi arrembaggi della Viola la Juve riesce a ripartire dopo il testacoda di Napoli. Un rigore per tempo, trasformati dall'infallibile Cristiano Ronaldo (record di 9 partite consecutive a segno) hanno risolto una partita che come spesso è successo quest'anno non sembrava chiudersi in anticipo. Non è più una notizia la prestazione di Bentancur, mentre buone nuove arrivano da Rabiot e De Ligt, entrambi in crescita e utili come il pane in previsione degli ottavi di Champions che si avvicinano.

L'Inter tiene e ringrazia Lukaku

L'assenza di Lautaro c'è e si fa sentire, l'Udinese gioca un'ottima prima ora di gioco ma alla fine l'Inter potenziata dal mercato espugna la Dacia Arena e tiene il passo dei bianconeri. Con Young già rodato - mentre avranno giustamente bisogno di qualche partita sia Eriksen che Moses - è un super Lukaku a sbloccare il match, grazie anche all'ingresso nella ripresa di Sanchez, che ha provocato il rigore del raddoppio. Per il belga sono 14 in campionato ed il record di 11 gol in 12 trasferte (dove i nerazzurri sono gli unici imbattuti). Un buon viatico per due partite fondamentali: il derby e la trasferta di Roma con la Lazio.

È tornata la killer Lazio, che vede il secondo posto

Dopo il leggero rallentamento - di prestazioni e di risultati - della scorsa settimana, la Lazio demolisce la Spal e continua a rimanere attaccata al treno Scudetto. Anzi, con il recupero di mercoledì contro il Verona, i biancocelesti possono andare in seconda posizione a -2 dalla capolista. Un pomeriggio tranquillo per Inzaghi, avanti già 4-0 all'intervallo: due doppiette, quella "solita" di Immobile (25 gol in 23 giornate, il record di Higuain si avvicina) e di Caicedo, che in determinati momenti sembra l'uomo in più - benché inaspettato - dell'Aquila.

Rallentano a sorpresa Atalanta, Roma e Milan: s'infiamma la corsa al quarto posto

Dietro le tre big che tornano a vincere, deludono Roma e Atalanta, che ora si trovano a pari punti, ed oramai troppo lontane dalle tre di testa. Pesante la batosta rimediata dalla Roma a Reggio Emilia: dopo un derby giocato a mille all'ora per 90 minuti, fa scalpore l'intero primo tempo concesso al Sassuolo di De Zerbi, che con un Caputo in versione deluxe non ha perdonato. Sotto 3-0, la banda Fonseca si è svegliata e ha avuto l'occasione nitida di rientrare in partita, ma dopo il 3-2 il capolavoro di Boga pochi secondi più tardi ha chiuso definitivamente la contesa. Non è la prima volta che la Roma sbaglia gli approcci al match e il ruolino di marcia del 2020 è preoccupante: 2 vittorie in 7 partite sono poche per una squadra che punta al quarto posto.

Poche ore dopo tuttavia, la Dea non ha approfittato a dovere dello scivolone giallorosso e pareggia 2-2 contro il Genoa. Partita di sofferenza ma anche di rimpianti per Gasperini: dopo essere andata avanti con Toloi, il Grifone di Nicola ha ribaltato la contesa, ma una volta raggiunto il pari (col solito Ilicic, gol numero 14 anche per lui) non sa saputo sfruttare la superiorità numerica avuta gli ultimi minuti. Secondo stop di fila in casa per i nerazzurri, con squadre in zona retrocessione: punti persi che pesano.

A proposito di rallentamenti, anche il Milan fa un mezzo passo falso, dopo tre vittorie consecutive. In casa col Verona si fa sentire l'assenza (anche solo carismatica) di Ibrahimovic: anzi, ai punti sono i clivensi ad essere più rammaricati, con due pali clamorosi nel secondo tempo. Solo dopo l'espulsione di Amrabat il Diavolo ha rimesso il naso avanti, fermandosi anch'esso ad un palo, quello di Castillejo. Un pari che ferma la striscia e sa di occasione persa per avvicinare in maniera sensibile la zona Champions, ora distante 7 punti.

Zona Salvezza: grandi passi in avanti di Lecce e Sassuolo, sprofondo Toro

A metà classifica, detto della grande vittoria del Sassuolo, pesa la vittoria del Bologna allo scadere sul Brescia (come all'andata nel segno di Mattia Bani), ma soprattutto il poker del Lecce sul Torino. Prima vittoria in casa per i giallorossi, ispirati da un super Falco e dai nuovi innesti Barak e Saponara: viste le sconfitte di Spal e Brescia più il pari del Genoa, sono tre punti fondamentali per staccarsi dalla zona rossa. Di contro, salta agli occhi il momento nero del Torino: 17 gol subiti nelle ultime quattro sconfitte, con annessa l'eliminazione in Coppa Italia. Tre tiri in porta contro i 10 del Lecce. Ancora una volta Sirigu evita un passivo ancora più pesante. Francamente, sembra essere arrivato il capolinea per Walter Mazzarri.

Ci Piace e Non Ci Piace: Andrea Masiello e Rocco Commisso

Punto più alto di questa settimana l'amore per la curva dell'Atalanta nell'acclamare Andrea Masiello. Nove anni alla Dea, il buio per la squalifica per calcioscommesse, la risalita e le soddisfazioni in campionato ed in Europa nel guidare la difesa orobica. Il trasferimento tre giorni fa al Genoa non ha cambiato nulla, e la standing ovation sotto la curva a fine partita hanno commosso Masiello in campo e gli spettatori fuori. Non si dimentica chi ha scritto pagine importanti di storia recente.

Bocciato quest'oggi invece Rocco Commisso, autore delle dichiarazioni che hanno fatto tremare le agenzie stampa. Parole dure dette a caldo, al termine di una partita a tratti frustante per la Viola, ma lanciare accuse del genere in maniera quasi totalmente gratuita non fa bene al calcio italiano. Alla moviola il secondo rigore sembra generoso, ma potevano starci altri in precedenza. Il "non aver parlato per sei mesi" non giustifica queste affermazioni.