30 agosto 2018

VUELTA 2018, OGGI TAPPA 6: PERCORSO, FAVORITI, E DOVE VEDERLA IN TV E STREAMING

Oggi, giovedì 30 agosto, andrà in scena la sesta tappa della Vuelta a España 2018. Dopo la tappa di ieri, che ha visto la vittoria di Simon Clarke ed il cambio di maglia roja, passata da Michal Kwiatkowski (Team Sky) al francese Rudy Molard, della Groupama-FDJ, la corsa spagnola vivrà una tappa sostanzialmente tranquilla, che presuppone un arrivo in volata. Si parte dall'Andalusia (Huércal-Overa) fino in Murcia, a San Javier-Mar Menor, per 155,7 km.

Vuelta 2018, tappa 5: il percorso e i favoriti  

La sesta tappa della Vuelta 2018 risale la penisola iberica: si partirà da Huércal-Overa per arrivare a San Javier-Mar Menor dopo 155,7 km. Oltre ad essere una frazione breve, si tratta di una delle poche tappe "piatte" della corsa spagnola. Le uniche asperità presenti sono lontane dal traguardo e poco impegnative: sono l'Alto del Garrobillo (GPM di terza categoria, 3,8 km al 5,7%) a 57 km dal via e l'Alto del Cedacero (GPM di terza categoria, 4 km al 6,2%) a più di 50 km dal traguardo. Dopo due giornate in cui la fuga è stata lasciata andare, è altamente probabile che oggi le squadre dei velocisti controlleranno la corsa, considerando che non sono molte le tappe per ruote veloci in questa Vuelta. I corridori partiranno alle ore 14, mentre l'arrivo è previsto tra le 17.30 e le 17.51.
Quindi al 99% assisteremo alla seconda volata di questa edizione, dopo quella della terza tappa dove vinse Elia Viviani su Giacomo Nizzolo e Peter Sagan. Proprio loro tre sono i principali favoriti della frazione odierna. Da tenere d'occhio anche Bouhanni e Van Poppel, oltre agli azzurri Matteo Trentin Simone Consonni.

Vuelta 2018, tappa 5, diretta tv e info streaming

Per gli appassionati che vogliono seguire la tappa, è possibile vederla in tv, ma sono tramite servizi in abbonamento e a pagamento: infatti la Vuelta è live e in esclusiva solo su Eurosport. La diretta della sesta frazione inizierà dalle 16 su Eurosport 1. Per quanto riguarda lo streaming, è possibile seguire la tappa sulla piattaforma Eurosport Player sempre a partire dalle 16. Ricordiamo che Eurosport Player è visibile con l'abbonamento a Sky o Mediaset Premium (tramite SkyGo e Premium Play) oppure con uno specifico abbonamento.

25 agosto 2018

VUELTA 2018: DIRETTA LIVE STREAMING SU EUROSPORT PLAYER

Ci siamo. Questo pomeriggio, la crono individuale con partenza e arrivo nel centro di Malaga darà ufficialmente il via alla Vuelta 20183254,7 km di cui 40 a cronometro, 46 GPM e 8 arrivi in salita: queste saranno le difficoltà principali per chi vorrà presentarsi in maglia roja a Madrid il 16 settembre.

La corsa a tappe spagnola, giunta alla sua 73° edizione, si presenta davvero ricca di interesse. Oltre alla durezza del percorso - come spesso accade è il più impegnativo dei tre grandi giri - ci sono tanti corridori di spessore ai nastri di partenza, sia per riscattare una stagione finora al di sotto delle aspettative, sia per preparare al meglio il Mondiale di Innsbruck, il programma a fine settembre.

In queste due categorie rientrano i corridori italiani sui quali sono puntati i riflettori, Fabio Aru e Vincenzo Nibali.
Il corridore sardo
, ultimo vincitore azzurro in terra iberica, nel 2015, deve dare un senso alla sua stagione. Dopo la disfatta del Giro, con il ritiro nella terzultima tappa causato da intossicazioni alimentari venute fuori durante la Corsa Rosa, ha bisogno di rifarsi. Nelle conferenze stampa della vigilia non ha fatto proclami bellicosi per la classifica generale, affermando di vivere questa Vuelta giorno per giorno, però è innegabile che andrà alla ricerca di una continuità di rendimento nelle tre settimane che ha smarrito nelle ultime occasioni.
Nibali invece, correrà nella speranza di sciogliere tutti i dubbi sulla sua condizione fisica, minata dalla caduta sull'Alpe d'Huez durante il Tour de France. Il secondo classificato dell'edizione scorsa, a 25 giorni dall'operazione alla vertebra fratturata, difficilmente andrà a caccia del successo finale - al punto che ha affermato che Ion Izaguirre sarà il capitano della Bahrain-Merida - e testerà il proprio fisico in preparazione della corsa iridata di Innsbruck del 30 settembre. Di certo, col dorsale n°1 sulla schiena, il siciliano proverà a dare battaglia.

Detto questo i favoriti principali, almeno sulla carta, sono altri. Manca sì il campione in carica (Chris Froome) ma di big ce ne sono eccome: dai fratelli Yates a Uran, dai Movistar Valverde e Quintana a Zakarin, Lopez, Pinot, Kruijswijk e Porte. Per la vittoria in singole frazioni, saranno protagonisti tra i tanti il tre volte iridato in carica Peter Sagan, Nacer Bouhanni, Rohan Dennis, Michael Kwiakowski (che potrebbe anche fare il capitano per il Team Sky) e Tony Gallopin.

Tra i 20 italiani al via ci sono diversi corridori competitivi per conquistare delle tappe: nelle volate abbiamo Giacomo Nizzolo, Elia Viviani e Matteo Trentin, fresco campione europeo e vincitore di quattro tappe l'anno scorso; invece nelle tappe mosse e in salita, che nella Vuelta sono sempre numerose, possiamo contare su attaccanti come Valerio Conti, Alessandro De Marchi, Gianluca Brambilla, Dario Cataldo e Davide Formolo.

Vuelta 2018: come seguire la diretta live streaming su Eurosport Player

Purtroppo lo spettacolo della Vuelta 2018, sarà in diretta tv ed in esclusiva su Eurosport, canale satellitare presente anche sulle piattaforme Sky e Mediaset Premium. Dunque la copertura completa in diretta streaming sarà solo a pagamento, sull'applicazione Eurosport Player. Come da qualche anno a questa parte, la Rai non ne ha acquistato i diritti, nonostante negli ultimi anni la Vuelta sia stata terra di conquista per i colori italiani. Di conseguenza la piattaforma Rai Play non coprirà l’evento.
Se non si ha l'abbonamento al satellite o al digitale terrestre che faccia vedere Eurosport, è possibile sottoscrivere un abbonamento apposito con Eurosport Player, altrimenti la Vuelta è visibile sulle piattaforme streaming di Sky e Mediaset Premium, ossia SkyGo e Mediaset Premium.
Appuntamento quindi alle ore 17.26 di questo pomeriggio, per il via ufficiale da Malaga alla 73° edizione della Vuelta a España.

23 agosto 2018

TENNIS US OPEN 2018, FEDERER SI DEFILA: "ALTRI I FAVORITI NON UN 37ENNE"

Mancano ormai pochi giorni all'inizio della 138° edizione degli US Open, in programma come di consueto a Flushing Meadows, nel distretto newyorkese del Queens.
A meno di 24 ore dal sorteggio che designerà il tabellone principale, e in attesa di sapere gli ultimi giocatori che vi accederanno attraverso le qualificazioni, impazzano pronostici e dibattiti su chi sia il favorito del torneo.


Su questo si è sbilanciato uno dei giocatori più attesi, Roger Federer. Lo svizzero viene da una stagione altalenante: dopo la vittoria agli Australian Open di gennaio ed essere tornato numero 1 del mondo dopo il torneo di Rotterdam a febbraio, non è riuscito a difendere i titoli di Indian Wells e Miami, conquistati l'anno prima. Inoltre, nonostante abbia saltato l'intera stagione sulla terra rossa, non si è riconfermato sull'erba, venendo eliminato ai quarti di finale di Wimbledon da Kevin Anderson.

Per questo e non solo, l'attuale numero 2 si è defilato nella "lotta" per partire con i favori del pronostico. Ha infatti dichiarato: "E' passato troppo tempo, 10 anni, dalla mia ultima vittoria a Flushing Meadows, quindi i papabili per il titolo sono altri. Il mio obiettivo è concentrarmi sui primi turni per riuscire ad andare il più lontano possibile e disputare un buon torneo. Sono altri i favoriti, non un trentasettenne."

Federer ha anche ammesso di essere arrivato alla finale di Cincinnati più stanco del solito: motivo che può spiegare la sconfitta ai danni di Djokovic, in una partita che è stata decisamente sottotono per il King.
Anche se una leggenda come il basilese, campione dello Slam newyorkese per ben cinque volte di fila - tra il 2004 e il 2008 - non può essere escluso a priori dai papabili vincitori, c'è da dire che la concorrenza non manca. I due principali favoriti, infatti, sembrano essere Rafael Radal e Novak Djokovic. Il numero 1 al mondo, campione in carica del torneo, ha vinto il Masters 1000 di Toronto ed ha rinunciato a Cincinnati per arrivare pronto al grande appuntamento. Il serbo, invece, dopo un anno e mezzo di crisi, quest'estate è tornato a splendere, vincendo a Wimbledon e battendo come detto lo svizzero nella finale di 48 ore fa in Ohio.
Roger, in un'ipotetica griglia di partenza, sembra collocarsi appena dietro ai suoi due più grandi rivali degli ultimi 10 anni. Tuttavia, non essendoci un vero e proprio uomo da battere, non si possono non considerare altri outsider che potrebbero stupire: da Juan Martin Del Potro, che ha battuto Federer l'anno scorso su questi campi, al sudafricano Anderson, finalista qui l'anno scorso e a Londra quest'anno; dai giovani - ma già competitivi - Tsitsipas e Zverev ai rientranti Murray e Wawrinka, che sono potenziali mine vaganti per tutti, non essendo teste di serie. Anche per questo motivo, rivestirà una certa importanza il sorteggio del main draw, che avverrà domani intorno alle ore 20 italiane.

Infine il campione svizzero ha parlato anche delle novità che adotterà lo slam americano in termini di regolamento ed il rapporto che lo lega al torneo: "Non ho ancora giocato con lo shot clock, sono curioso di vedere come funziona. L'Arthur Ashe è il più grande stadio di tennis al mondo, e si trova in una delle città più belle del pianeta. Bastano questi due motivi per definire gli US Open qualcosa di unico e qualcosa di enorme. Amo giocare questo torneo."

17 agosto 2018

SCHUMACHER, SMENTITO TRASFERIMENTO A MALLORCA PER LA RIABILITAZIONE

Michael Schumacher non verrà trasferito a Maiorca, in Spagna. Dopo le indiscrezioni trapelate negli ultimi giorni, è arrivata la smentita da parte della famiglia del 7 volte campione di Formula 1.


La notizia e le parole del sindaco di Antraxt

Secondo il giornale svizzero "L'Illustré", la famiglia Schumacher presto si sarebbe spostata nella cittadina di Antraxt, sull'isola di Maiorca, per far proseguire la convalescenza all'ex pilota dopo il grave incidente sugli sci del 29 dicembre 2013 sulle piste di Meribel, in Francia. La moglie Corinna avrebbe acquistato una villa di 3000 mq - in passato di proprietà anche del presidente del Real Madrid Florentino Perez - con giardino, due piscine e una dependances per il personale e per gli ospiti, oltre a uno spazio per l'atterraggio di un elicottero, che garantisce un'ampia inaccessibilità agli sguardi indiscreti. La vasta proprietà, situata in un promontorio nel sud-ovest dell’isola di Maiorca, a circa venti minuti di auto da Palma, sarebbe costata circa trenta milioni di euro. Tra l'altro, l'ex pilota era solito trascorrere le vacanze sull'isola e il fratello Ralf trascorre buona parte dell'anno ad Antraxt con la famiglia.
A conferma dell'indiscrezione, lo stesso giornale aveva riportato le parole del sindaco di Andratx, Katia Rouarch: "Posso confermare che Michael Schumacher verrà a stabilirsi nella nostra città e già siamo al lavoro per accoglierlo".


La smentita ufficiale della famiglia

A seguito delle insistenti voci, la famiglia Schumacher, solitamente molto riservata, ha rotto il silenzio smentendo tutto. La portavoce della famiglia, Sabine Kehm, ha dichiarato alla Afp: "La famiglia Schumacher non prevede di trasferirsi a Maiorca". A riguardo Gérald Cretegny, il sindaco della città di Gland, nel cantone svizzero di Vaud, dove la famiglia Schumacher risiede dal 2002, ha dichiarato a "L'Illustré" di non essere a conoscenza di nulla.


Il chiarimento delle autorità locali

A seguito del comunicato dei diretti interessati, le autorità della cittadina di Andratx hanno rilasciato una dichiarazione per fare chiarezza sulla situazione. Per il comune pare ci sia stato un fraintendimento sulla parole del sindaco Rouarch: "In riferimento alle notizie relative a Michael Schumacher, il municipio di Andratx vuole chiarire che le parole attribuite a Katia Rouarch non sono corrette e sono probabilmente il risultato di un'interpretazione errata. Il sindaco, in un'intervista alla rivista 'L'Illustré' ha confermato che la famiglia Schumacher ha acquistato una casa a Port d'Andratx, ma non ha fornito alcuna informazione su una possibile delocalizzazione di Michael Schumacher e/o della sua famiglia nel nostro comune di Andratx, su cui non ha alcuna informazione in merito. L'unica cosa che la Rouarch ha dichiarato ai giornalisti era che 'nel caso in cui la famiglia decidesse di trasferirsi qui, saremo stati pronti per il loro arrivo', parole che non significano che Michael Schumacher e la sua famiglia si trasferiranno qui, e molto meno che il sindaco o il Consiglio comunale ne siano a conoscenza".


E' ipotizzabile che la villa sarà utilizzata dalla famiglia per le vacanze estive, ma al momento è difficile dire che il Kaiser proseguirà la riabilitazione a Maiorca, a quasi cinque anni dall'incidente sulle piste da sci. Il pilota più vittorioso di tutti i tempi, che il gennaio prossimo compirà 50 anni, continua nel silenzio e nel riserbo più assoluto la difficile convalescenza che lo tiene tutt'ora tra la vita e la morte.

TOKYO 2020: SVELATO IL PERCORSO OLIMPICO. NIBALI: "HO LA CARTA DI RISERVA DOPO RIO"

L'Unione Ciclistica Internazionale (UCI), a due anni dalle Olimpiadi di Tokyo, ha ufficializzato il percorso su cui si svolgerà la prova olimpica del ciclismo su strada che assegnerà le medaglie e un titolo di cui fregiarsi per quattro anni.

Le gare si svolgeranno sabato 25 luglio (prova maschile) e domenica 26 luglio (prova femminile) su un percorso durissimo, precluso a ruote veloci e adatte a passisti/scalatori. Una novità di rilievo è data dal fatto che sarà una corsa in linea a tutti gli effetti, e non in circuito come di consueto, con solamente un'anello - da 17,7 km - che verrà percorso due volte nella parte centrale della corsa.


Il percorso maschile: 234 km, quasi 5000 metri di dislivello e l'imponente Monte Fuji

Andando a vedere il tracciato olimpico nel dettaglio, la partenza avverrà nella capitale nipponica, anche se il km zero verrà dato nel Parco Musashinonomori, nei pressi di Chofu. Da lì la corsa si dirigerà verso il Monte Fuji, situato a sud-ovest da Tokyo. Dopo i primi 40 km agevoli, il gruppo inizierà una costante salita verso la prima asperità di giornata, Doushi Road, posto a 80 km dal via a 1121 metri s.l.m. Dopo quindici kilometri di falsopiano ci sarà un duro strappo, il Kagosaka Pass, di 4 km.
Dopo una lunga discesa, arrivati a Gotemba, inizierà la bagarre col gigante Monte Fuji: 15 km al 6% di pendenza media che potranno già fare una bella selezione, sebbene dal Gpm (situato a 1451 metri s.l.m.) mancheranno ancora 95 km al traguardo. Una discesa tecnica riporterà la corsa a Gotemba dove inizierà l'anello da percorrere due volte,  in cui i corridori passeranno la linea d'arrivo, situato nell'ex circuito di Formula 1 del Fuji. Ai -40 inizieranno le ultime due, intense e decisive salite: prima la durissima Mikuni Pass, 6 kilometri e mezzo al 10,6% di pendenza media, e dopo 10 km di falsopiano si riaffronterà il Kagosaka Pass. Dalla sua cima mancheranno 21,7 km al traguardo, con una lunga discesa e l'arrivo nell'affascinante circuito automobilistico.
Il totale è di 234 km con 4865 metri di dislivello. 5 salite impegnative e 3 discese insidiose, con pochissima pianura anche nei tratti interlocutori. Una corsa simile a quella di Rio, che sarà nervosa e difficilmente controllabile, anche alla luce delle formazioni ridotte (all'Olimpiade partecipano un massimo di 5 corridori per nazione, rispetto ai nove del Mondiale).
Per quanto riguarda il circuito femminile, la prova sarà lunga 137 chilometri, con partenza e arrivo identici alla gara maschile. Tuttavia le ragazze non scaleranno il Fuji e tutta la seconda parte della gara maschile, quindi è presumibile che la corsa si deciderà con l’accoppiata Doushi-Kagosaka. L'ultima asperità è a quasi 40 km dall'arrivo, ma si tratta di una corsa altrettanto dura, essendoci ben 2700 metri di dislivello.



In merito il presidente dell'UCI, il francese David Lappartient, ha affermato: "Un titolo olimpico è un obiettivo importante per qualsiasi atleta, e il percorso difficile e spettacolare di Tokyo 2020 sarà un vero e proprio banco di prova per i migliori ciclisti del mondo".

Per l'Italia non può che essere una buona notizia. Un percorso simile a quello dell'ultima Olimpiade di Rio - così come a quello dei prossimi Mondiali di Innsbruck - non può che far pensare a Vincenzo Nibali e Fabio Aru. Il siciliano, grande favorito della vigilia, cadde nell'ultima discesa quando sembrava lanciato verso l'oro, mentre Aru terminò in sesta posizione, nella gara che vide il belga Greg Van Avermaet aggiudicarsi il titolo olimpico.

Nibali, che sta recuperando dal problema alla vertebra a tempo di record per presentarsi al meglio per la rassegna iridata, ha strizzato l'occhio al prossimo tracciato a cinque cerchi: in un'intervista alla Gazzetta dello Sport infatti dichiarato: “Il percorso di Tokyo 2020? Bellissimo. Come una classica durissima. Forse la fortuna mi ha voluto dare una carta di riserva dopo Rio”. Nonostante nel 2020 la carta d'identità reciterà 35 anni, è sicuro che l'ultimo vincitore della Milano-Sanremo farà di tutto per prendersi la sua rivincita col destino

10 agosto 2018

EUROPEI 2018: STRAORDINARIA MARGHERITA PANZIERA, ORO E RECORD ITALIANO NEI 200DORSO

Pomeriggio fantastico per gli azzurri del nuoto agli Europei 2018 di Glasgow. Dopo le medaglie di Vergani e Castiglioni e l'oro di Piero Codia nei 100 farfalla, Margherita Panziera stravince i 200 dorso, prendendosi sia il nuovo record italiano che quello dei campionati.



Una prova sontuosa per la nuotatrice veneta, attesa protagonista visto il primo tempo di accesso alla finale. E le attese sono state ripagate: l'azzurra è stata in testa per tutta la gara, accumulando già 3 decimi nei primi 50 sulla russa Ustinova. Vantaggio che supera il mezzo secondo a metà gara. Nella seconda parte la Panziera non scende di ritmo, anzi: conserva un dorso fluido fino alla fine e mantiene l'enorme margine di vantaggio costruiti nei primi 120 metri. Una prova di forza, che viene certificata dal cronometro al traguardo: 2'06"18, record italiano nonché record dei campionati europei, primato tra l'altro che resisteva dal lontano 1991. Seconda, a quasi un secondo di ritardo, si piazza la russa Ustinova (2'07"12), terza l'ungherese Burian (2'07"43).

Dopo il bronzo conquistato con la 4x100 mista mista, è il primo oro individuale che la consegna, al termine di questi Europei 2018, come una delle migliori interpreti del dorso mondiale nel femminile. Con questo pomeriggio di finali, positivo oltre ogni aspettativa, l'Italia si piazza terza nel medagliere e seconda nella classifica a punti.

NUOTO, EUROPEI 2018: BRONZO PER VERGANI NEI 50 STILE E CASTIGLIONI NEI 50 RANA

Ultima giornata di gare per il nuoto in vasca e pioggia di medaglie per l'Italia in questi Europei 2018. Nelle prime gare dell'ultimo pomeriggio di finali, due bronzi sono stati conquistati dagli azzurri: Andrea Vergani nei 50 stile libero uomini e Arianna Castiglioni nei 50 rana donne.

Nella gara più veloce del calendario, Andrea Vergani conquista un terzo posto di spessore ma anche con qualche rimpianto. Il 21enne milanese partiva col secondo tempo di accesso, il 21"37 (record italiano) nuotato in semifinale. E con un tempo simile poteva arrivare anche la medaglia più pesante, con il vincitore (il britannico Benjamin Proud) che ha vinto l'oro in 21"34. Vergani probabilmente ha sentito la tensione, alla sua prima finale individuale in carriera: una partenza da rivedere lo relega indietro rispetto alla concorrenza ai 25 metri. Ma il talentuosissimo esordiente, allenato da Gianluca Caspani, ha recuperato terreno con un lanciato fantastico che gli fa toccare la piastra in terza posizione, con il tempo di 21"68, superando un big di livello mondiale come il russo Morozov, quarto in 21"74. Secondo si è classificato il greco Kristian Gkolomeev (21"44). Vergani, come il collega stiliberista Miressi, si candida come il futuro della velocità maschile, italiana e non solo.

Un'altra prestazione maiuscola regala ad Arianna Castiglioni un'altro bronzo, dopo quello nei 100. Anche in questo caso, alla fine della subacquea l'italiana è un po' indietro rispetto alla testa, ma come Vergani fa un ritmo notevole, e il suo sprint è fatale a una delle favorite della vigilia, la lituana Ruta Meilutyte. La vittoria è andata alla campionessa russa Yuliya Efimova (29"81) che dominato la gara, mentre al secondo posto si è piazzata la britannica Imogen Clark (30"34). Arianna (30"41) brucia la lituana per 5 centesimi, ed ottiene così la terza medaglia di bronzo in questo Europeo 2018.

NUOTO, EUROPEI 2018: GIULIA GABRIELLESCHI VINCE L'ARGENTO NELLA 10KM DI FONDO

Seconda gara del nuoto in acque libere femminile e seconda medaglia per l'Italia agli Europei 2018 di nuoto. Dopo il bronzo di ieri di Rachele Bruni nella 5km, stavolta a conquistare il podio è Giulia Brunelleschi, seconda nella prova olimpica del nuoto di fondo, la 10km.



E' la prima medaglia individuale per la 22enne pistoiese, dopo il bronzo iridato conquistato nella 5km a squadre mista lo scorso anno di Budapest. La gara è stata vinta dalla campionessa olimpica in carica, Sharon Van Rouwendaal, che fa doppietta dopo la vittoria di ieri nella 5km.

Rispetto a ieri, dove l'olandese è andata subito in fuga con la tedesca Beck, oggi c'è stato più tatticismo nella prima parte di gara, ma con la favorita sempre in testa a controllare la situazione, insieme alla tedesca Wunram. Durante il settimo kilometro, la Van Rouwendaal compie un'accelerazione che fa male a molte, cosicché a tre quarti di gara la lotta per le medaglie si restringe a cinque atlete: in questo gruppo anche l'altra olandese Vermeulen e le nostre Gabrielleschi e Bruni.

A un kilometro e mezzo dal traguardo la Wunram si stacca ed il podio è riservato a Italia e Olanda. Quando l'"Orange" assesta un secondo attacco, la pistoiese è l'unica a rimanere incollata ai suoi piedi, mentre Rachele Bruni, argento olimpico e oro europeo in carica su questa distanza, perde contatto, forse a causa di una cattiva alimentazione, avendo mancato i rifornimenti al km 6 e 7.
La Gabrielleschi rimane con la Van Rouwendaal fino agli ultimi 300 metri, dove un'ulteriore progressione dell'olandese non le permette di giocarsi l'oro allo sprint. Ma la ragazza allenata da Massimiliano Lombardi non può che gioire per un argento che vale oro, al cospetto di un'atleta in questo momento imbattibile.

Al terzo posto arriva l'altra olandese Esmee Vermeulen, che prende il bronzo a discapito della Bruni, quarta a quasi un minuto dalla vincitrice. Per l'Italia c'è anche il buon ottavo posto di Arianna Bridi, dopo la "medaglia di legno" sui 5km. Ancora un'ottima prova di squadra per le azzurre, che si confermano ai vertici della specialità anche se finora è mancato l'acuto d'oro.

08 agosto 2018

NUOTO, EUROPEI 2018, GRAND'ITALIA A GLASGOW: SCOZZOLI E CUSINATO D'ARGENTO, RESTIVO BRONZO

Altro pomeriggio di medaglie per l’Italia agli Europei 2018 del nuoto in vasca lunga, in corso di svolgimento a Glasgow.
Dopo l’argento di Gregorio Paltrinieri negli 800 stile libero, dietro all’ucraino Romanchuk ed il buon quinto posto Federica Pellegrini nei 100, arrivano altre tre medaglie di spessore dal nuoto in vasca azzurro. Fabio Scozzoli è d’argento nei 50 rana, Matteo Restivo conquista il bronzo nei 200 dorso e Ilaria Cusinatovince la medaglia d’argento nei 200 misti.
In ordine di tempo, il primo podio ottenuto è quello del nuotatore emiliano. Dopo diversi problemi fisici, è il ritorno ufficiale del ranista ai vertici internazionali, a distanza di ben 6 anni dall’ultima medaglia di peso in vasca lunga (argento sui 50 e oro sui 100 agli Europei di Debrecen nel 2012). Nella gara più veloce della rana, possiamo dire che è stato il primo dei normali, alle spalle del campionissimo Adam Peaty. Il britannico, rotta la superficie dell’acqua dopo il tuffo, mette il turbo con la sua rana potente e dai 25 metri in poi lascia lì tutti gli avversari: in una gara da 26 secondi (26″09 il tempo finale, con tanto di record dei campionati), rifilare sette decimi al secondo classificato è un abisso. Ma secondo è proprio Fabio (26″79, l’unico oltre a Peaty a scendere sotto i 27 secondi), che batte – e non di poco – la concorrenza: terzo è lo sloveno Peter John Stevens a quasi tre decimi (27″06).
Chi invece è al debutto individuale su un podio europeo è Matteo Restivo, che conquista un ottimo bronzo nei 200 dorso. Dopo il terzo posto con la 4×100 mista mista – dove però non aveva brillato – il nuotatore friulano ottiene una grande prestazione personale, ritoccando il record italiano con il tempo di 1’56″29. La gara è stata letteralmente dominata dal russo Evgeny Rylov, che è partito da subito fortissimo. Ai 100 metri è già avanti di 1″66 sul tedesco Diener, con Restivo a pochi centesimi dal secondo posto. Nella seconda parte di gara, il russo non cala il suo ritmo e chiude con un maiuscolo 1’53″36, che vale sia il record europeo che quello dei campionati. Alle sue spalle Restivo tiene con i denti il podio, facendosi superare solamente dal rimontante polacco Radoslav Kawecki, secondo in 1’56″07. Ha chiuso in settima posizione l’altro azzurro in gara, Luca Mencarini (1’57″71), autore di una gara in linea con le sue prestazioni precedenti.
Continua a stupire anche Ilaria Cusinato. Per lei è doppietta d’argento: dopo il secondo posto nei 400 misti, convince anche nella gara “dimezzata”, affermandosi ormai come una certezza della disciplina. In una gara a quattro per le medaglie, ha dimostrato di giocarsela alla pari con l’oro e l’argento olimpico in carica, l’ungherese Hosszu e la britannica O’Connor. Nella prima vasca a farfalla vira in terza posizione, dopo la frazione a dorso è quarta. L’atleta allenata da Stefano Morini fa una gran differenza con la rana, virando ai 150m in testa, e nell’ultima vasca a stile libero cede solo alla pluricampionessa ungherese, che vince in 2’10″17. La Cusinato è seconda per soli 8 centesimi: il suo 2’10″25 vale anche il nuovo record italiano. Terza la russa naturalizzata svizzera Ugolkova in 2’10″83.
La giornata quindi si conclude con il bottino di sei medaglie per gli azzurri, considerando anche l’argento di Noemi Batki nei tuffi ed il bronzo di Rachele Bruni nel nuoto in acque libere.

NUOTO, EUROPEI 2018: PROGRAMMA DI OGGI 8 AGOSTO, ATTESA PER LE FINALI DI PELLEGRINI E PALTRINIERI

Sesta giornata per il nuoto agli Europei 2018 di Glasgow. Sarà una giornata importantissima per l'Italia, in quanto sono in programma finali con molti degli assi del nostro movimento, che hanno tutte le carte in regola per giocarsi medaglie pesanti.


E' il giorno della finale sia per Federica Pellegrini che per Gregorio Paltrinieri. Se per La divina la finale era l'obiettivo principale e, vista l'annata di gare programmata in maniera più "soft", non parte favorita nella sua prima finale in carriera sui 100 stile donne, per Greg le attese sono ben più elevate, considerando lo stato di imbattibilità violato nella finale dei 1500 di domenica. Per lui è necessario prendersi la rivincita sul tedesco Wellbrock e sull'ucraino Romanchuk, sperando anche in una buona prestazione dell'altro azzurro in gara, Domenico Acerenza, che fu quarto nei 1500. Per la Pellegrini invece sarà difficile battere specialiste della velocità come Sarah Sjoestroem, Femke Heemskerk e Charlotte Bonnet, vincitrice nei "suoi" 200.

Appena dopo la finale della veneta ci sarà la finale di Fabio Scozzoli, che nei 50 rana parte con più ambizioni rispetto ai 100, visto il secondo tempo di accesso dietro solo all'uomo-rana Adam Peaty. Possibilità concrete anche per Ilaria Cusinato, che dopo l'argento nei 400 misti proverà a ripetersi nei 200. Infine nelle finali del pomeriggio troviamo Matteo Restivo e Luca Mencarini, impegnati nei 200 dorso: dietro allo strafavorito Rylov, la lotta per il podio è aperta.

Tanti azzurri saranno in vasca anche nelle batterie del mattino: Margherita Panziera e Carlotta Toni nei 200 dorso; i velocisti dei 50 stile libero, con occhi puntati su Miressi e Dotto; Ilaria Bianchi ed Elena Di Liddo a caccia di un'altra finale sui 50 farfalla; nei 100 farfalla Matteo Rivolta, Piero Codia e Federico Burdisso (conquest'ultimo già bronzo nei 200) e nei 50 rana Arianna Castiglioni e Martina Carraro. A completare il quadro della mattinata, ci sarà la staffetta 4x100 stile libero mista, specialità in cui l'Italia deve confermare l'argento a Londra di due anni fa.

Ma ci sono anche altre discipline dove gli azzurri possono fare bene: terminato un'ottimo Europeo per il nuoto sincronizzato, oggi inizia l'Europeo del nuoto in acque libere, disciplina in cui l'Italia vanta una scuola di livello mondiale. Stamattina ci saranno le prime due gare sulle distanza più corta, i 5km: buone speranze di medaglia sopratutto in campo femminile, con Rachele Bruni, Martina De Memme e Arianna Bridi. Nella gara maschile invece ci saranno Andrea Manzi, Pasquale Sanzullo e Marcello Guidi.

Per quanto riguarda in programma di tuffi odierno, c'è Noemi Batki nella piattaforma 10m e la coppia formata da Maicol Verzotto ed Elena Bertocchi nel sincro 3m.

Europei 2018: Programma completo (e azzurri in gara) di mercoledì 8 agosto
E' possibile vedere le gare su RaiSport ed Eurosport, oltre alle dirette testuali sul sito di SuperNews.
Batterie (qualificazioni)
10:00 - 200 dorso donne: Margherita Panziera, Carlotta Toni
10:12 - 50 stile libero uomini: Luca Dotto, Alessandro Miressi, Andrea Vergani, Lorenzo Zazzeri
10:26 - 50 farfalla donne: Ilaria Bianchi, Elena Di Liddo
10:30 - tuffi: piattaforma 10m donne: Noemi Batki
10:35 - 100 farfalla uomini: Matteo Rivolta, Piero Codia, Federico Burdisso
10:51 - 50 rana donne: Arianna Castiglioni, Martina Carraro
11:01 - staffetta 4x100 stile libero mista: Italia (quartetto da definire)
Semifinali e finali
10:30 - nuoto in acque libere: 5km donne: Rachele Bruni, Martina De Memme, Arianna Bridi
11:30 - nuoto in acque libere: 5km uomini: Andrea Manzi, Pasquale Sanzullo, Marcello Guidi
14:30 - tuffi sincro: trampolino 3m mista Finale: Maicol Verzotto, Elena Bertocchi
15:40 - tuffi: piattaforma 10m donne Finale
17:30 - 800 stile libero uomini Finale: Gregorio Paltrinieri, Domenico Acerenza
17:43 – 100 stile libero donne Finale: Federica Pellegrini
17:48 – 50 rana uomini Finale: Fabio Scozzoli
17:53 – 200 dorso donne Semifinali
18:04 – 50 stile libero uomini Semifinali
18:10 – 50 farfalla donne Semifinali
18:17 – 100 farfalla uomini Semifinali
18:25 - 50 rana donne Semifinali
18:32 - 200 dorso uomini Finale: Matteo Restivo, Luca Mencarini
18:39 - 200 misti donne Finale: Ilaria Cusinato
18:49 - staffetta 4x100 stile libero mista Finale

MOTOGP, VALENTINO ROSSI "RASSEGNATO" PER LA SUA YAMAHA: "AL GP DI AUSTRIA, LA SITUAZIONE SARA' LA STESSA"

Valentino Rossi non sorride a pieno alla fine dei test MotoGP a Brno. Il pesarese ha lavorato sui problemi atavici della Yamaha di quest'anno, cioè sul set-up di elettronica e sulla linearità dell'erogazione della potenza del motore, anche se a riguardo non sono stati portati aggiornamenti di rilievo. Novità invece, sulla carenatura alata e sul prototipo dello pneumatico anteriore 2019, progettato da Michelin.

A fine giornata Rossi è settimo (1'57"918) a sette decimi dal leader Marc Marquez. Al termine della sessione, nonostante abbia ammesso qualche miglioramento, non si è mostrato contento nel breve termine: "Abbiamo lavorato sull’accelerazione al primo tocco del gas e anche sul tentativo di salvare le gomme durante le gare", ha dichiarato. "Alcune cose erano buone, ma dobbiamo metterle tutte insieme. Purtroppo non siamo riusciti a migliorare le prestazioni di ieri, quindi penso che per l'Austria la situazione sarà la stessa". Invece, per quanto riguarda le sensazioni sul nuovo pneumatico di mescola media, le sensazioni ricevute sono negative: "Non mi è piaciuto molto. Abbiamo lavorato duramente sulla tenuta delle gomme e abbiamo trovato qualcosa di positivo, ma in Austria non saremo ancora in grado di usarlo. Abbiamo bisogno di più tempo".

Un altro elemento di difficoltà è dettato dal fatto che la Yamaha non ha potuto girare con entrambi i piloti ufficiali, in quanto Maverick Vinales, acciaccato dalla caduta al primo giro della gara ceca, ha preferito riposare in vista del ravvicinato appuntamento austriaco. Così, mentre Honda soprattutto e Ducati hanno lavorato intensamente su innovazioni importanti (con risultati anche piuttosto soddisfacenti), il "Dottore", a parte la carena "scavata", non ha potuto testare molti elementi nuovi. La speranza a questo punto è riposta per i test di fine agosto in programma ad Aragon, in cui la casa di Iwata dovrebbe portare maggiori evoluzioni tecniche.

Anche domenica in Austria, Rossi e Vinales dovranno subire un gap tecnico con Honda e Ducati. Portare aggiornamenti solo al termine delle prossime due gare potrebbe essere decisivo per le speranze di titolo, dove Rossi è staccato di ben 49 lunghezze da un Marquez sempre competitivo e molto attento a non commettere errori in gara.

EUROPEI NUOTO 2018: CARLOTTA ZOFKOVA DI BRONZO NEI 100 DORSO

Tredicesima medaglia per l'Italia agli Europei nuoto 2018, nel Tollcross Swimming Centre di Glasgow. Pochi minuti dopo l'oro di Simona Quadarella nei 1500 stile libero femminile, Carlotta Zofkova ha conquistato la medaglia di bronzo nei 100 dorso donne, in cui ha ottenuto anche il record italiano.


Dopo il sesto posto di Londra, è la prima medaglia di livello internazionale per la ragazza italiana di madre ceca, a coronamento di un Campionato europeo che l'ha vista crescere gara dopo gara, ritoccando i primati personali e per ultimo, ma non per importanza, quello nazionale.

Per l'Italia, oltre alla Zofkova, anche Margherita Panziera aveva reali ambizioni di podio, anche se la russa Fesikova e la campionessa ungherese Katinka Hosszu erano favorite per l'oro. La russa, partita subito forte, vira ai 50 già in testa, con alle spalle la britannica Davies e la danese Nielsen. Le azzurre fanno un passaggio equilibrato: la Zofkova a metà gara è quinta (a +0.54), la Panziera settima (a +0.61).

Nella vasca di ritorno, l'azzurra risale grazie ad un'ampiezza del gesto notevole e a una frequenza sempre brillante. Alla piastra d'arrivo la Fesikova (59"19) mantiene un vantaggio di sicurezza sulla Davies (59"36) e vince l'oro, ma alle loro spalle Carlotta brucia la Hosszu di 3 centesimi e la Panziera, quinta, di un decimo. Con 59"61, oltre al bronzo europeo, ottiene il record italiano, abbassando di quasi due decimi il precedente primato, ottenuto proprio dalla Panziera allo scorso Settecolli.

E' l'ottavo bronzo per l'Italia, che consolida il terzo posto nel medagliere del nuoto in vasca, quando mancano soltanto due giorni di gare al termine di questi Europei di Glasgow.

NUOTO, EUROPEI 2018: GRAND'ITALIA NELNUOTO SINCRONIZZATO CON BEN NOVE MEDAGLIE

Gli Europei 2018 di Glasgow non sono ancora finiti, ma è già tempo di bilanci per quanto riguarda il nuoto sincronizzato. Con l'ultima giornata, che ha visto gli azzurri conquistare tre medaglie, si chiude un'ottimo Europeo per l'Italia.

Gli azzurri si confermano nell'élite europea con il terzo posto nel medagliere, alle spalle della Russia dominatrice (con 8 ori) e dell'Ucraina, grazie a 9 medaglie conquistate, di cui 4 d'argento e 5 di bronzo. Si tratta di un leggero miglioramento rispetto all'edizione precedente degli Europei, quelli di Londra 2016: allora il bottino ottenuto fu sì di 9 nove medaglie, ma frutto di 3 argenti e 6 bronzi.
Considerando inoltre che l'Italia è l'unica nazione a salire sul podio in tutte e nove le specialità, è evidente come siano numeri di spessore che dimostrano la solidità e la crescita del movimento italiano, grazie ad uno staff tecnico capace e affiatato capitanato dal direttore tecnico Patrizia Giallombardo e dalle coreografe Gana Maximova, Anastasia Ermakova, Miermont Stephani e Anna Tarres.

Se a monte ci sono grandi meriti della Federazione, non vanno dimenticati gli atleti che finalizzano al meglio tutto il lavoro. In particolare le stelle italiane che hanno portato l'Italia a questi risultati sono due: Linda Cerruti e Giorgio Minisini. La savonese, classe '93, ormai è una veterana e punto di riferimento delle ragazze, con la sua presenza in tutte le specialità, dal singolo (dove nel programma libero è salita dal terzo al secondo posto europeo), al doppio (inossidabile con Costanza Ferro) fino alle prove a squadre, dove rispetto al 2016 sono aumentati tutti i punteggi ottenuti in finale. Con l'argento di oggi nel programma libero sono 7 le medaglie della rassegna scozzese e 14 quelle europee in carriera.

L'altro atleta di punta della nazionale è Giorgio Minisini, salito alla ribalta perché dall'edizione scorsa degli Europei, quando sono state inserite le gare del duo misto, è sempre salito sul podio (quest'anno in coppia con Manila Flamini), mostrando com'è possibile per un uomo fare uno sport considerato prettamente femminile e ottenere risultati di prestigio.

Alla luce di questi grandi risultati, le speranze per gli addetti ai lavori sono rivolte ai Mondiali dell'anno prossimo a Gwangju (Corea) e ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, con l'obiettivo di raggiungere il podio anche a livello mondiale.

NUOTO, EUROPEI 2018: PIZZINI NEI 200 RANA E LA STAFFETTA MISTA MISTA CONQUISTANO ALTRI DUE BRONZI

Altri due allori azzurri agli Europei 2018, in corso di svolgimento a Glasgow. Al Tollcross Swimming Centre Luca Pizzini ha conquistato la medaglia di bronzo nei 200 rana, così come la staffetta 4x100 mista mista. Nell'ordine è il sesto ed il settimo bronzo per l'italia a questi Europei.

Il veronese si conferma sul podio europeo (fu bronzo anche a Londra 2016), ma considerando che quello inglese fu un appuntamento disertato da alcuni big in vista delle Olimpiadi di Rio, la prestazione odierna assume una dimensione maggiore.

Partito dalla corsia numero 5, è autore di una gara coraggiosa: passato ai 50 metri in quinta posizione, con l'olandese Kamminga in testa, l'azzurro è terzo fin dal passaggio a metà gara (a 30 centesimi dal capolista, il russo Prigoda). Nei terzi 50 apre il gas l'altro russo, Anton Chupkov, ma Pizzini rimane attaccato alla testa e nell'ultima vasca riesce a tenere duro e ad evitare la rimonta dell'inglese Murdoch, toccando la piastra in 2'08"54, dietro a Chupkov (2'06"80) e all'altro britannico James Wilby (2'08"39).

Come detto, un'altro podio l'ha conquistato la staffetta 4x100 mista mista. In una gara molto caotica, dettata dal fatto che possono gareggiare contemporaneamente sia gli uomini che le donne, gli azzurri singolarmente hanno fatto delle buone prove, ma nel finale è solo grazie alla velocità dell'astronascente Miressi che la staffetta ha potuto rimontare e ottenere un'altra medaglia, così come è successo con la 4x100 sl uomini. La staffetta italiana, composta da Margherita Panziera nel dorso, Fabio Scozzoli nella rana, Elena Di Liddo nella frazione a farfalla e Alessandro Miressi nello stile libero, ha chiuso in terza posizione in 3'44"85, ottenendo anche il record italiano. La vittoria è andata alla Gran Bretagna(3'40"18, record europeo), che ha battuto con un largo margine di vantaggio la Russia (3'42"71).

07 agosto 2018

NUOTO EUROPEI 2018: PROGRAMMA DI OGGI 7 AGOSTO CON GLI AZZURRI IN GARA

Quinta giornata di gare per il nuoto ai Campionati europei 2018 di Glasgow. L'Italia, al quinto posto nel medagliere del nuoto, e al terzo posto in quello complessivo di questi Europei multisport, schiera 24 azzurri in gara: 17 nelle batterie del mattino e 7 impegnati nelle finali del pomeriggio, con gli occhi puntati su Simona Quadarella che va a caccia della doppietta d'oro nei suoi 1500 stile libero.

Stamattina c'è il debutto individuale di Federica Pellegrini nei 100 stile libero. La campionessa veneta, due giorni dopo il trentesimo compleanno, inizia il suo europeo "velocità", senza i 200 stile - in cui è detentrice del titolo iridato e 4 volte di fila campionessa europea - ma con la partecipazione ai 100 e alle staffette. Dalle 10 ora italiana la divina, insieme alle altre azzurre della 4x100 - quinta nella prima giornata di gare - andrà a caccia della qualificazione delle semifinali del pomeriggio. Nella quinta batteria su sei, la stella azzurra sarà in vasca con Laura Letrari, mentre nell'ultima heat vedremo impegnate Erika Ferrraioli e Giada Galizi.

Torna in vasca anche l'altra punta del movimento italiano, ossia Gregorio Paltrinieri. Dopo la delusione sui 1500, il carpigiano cerca la rivincita negli 800 stile libero sul tedesco Wellbrock e l'ucraino Romanchuk. Nella seconda batteria su tre, insieme a Greg, ci sarà anche Domenico Acerenza. 

Nei 50 rana, dove Adam Peaty va alla ricerca di un altro oro, gli azzurri impegnati saranno tre: Alessandro Pinzuti, Fabio Scozzoli e Luca Pizzini, reduce dal bronzo conquistato ieri nei 200. Nelle batterie dei 200 misti donne gareggeranno Carlotta Toni, Ilaria Cusinato, Sara Franceschi e Anna Pirovano.  A seguire, Matteo Restivo e Luca Mencarini cercheranno la qualificazione alle semifinali dei 200 farfalla.

In vasca anche la staffetta 4x200 stile libero donne, specialità che ha visto l'Italia conquistare l'oro nel 2012 a Debrecen e 2014 a Berlino, la cui finale chiuderà la giornata di gare. Già dalle qualificazioni del mattino dovrebbe esserci il probabile rientro in vasca della Pellegrini.

Nel pomeriggio, oltre all'attesa per Simona Quadarella (1500 sl), ci sono in finale diversi azzurri con buone possibilità di medaglia: Carlotta Zofkova e Margherita Panziera nei 100 dorso, Andrea Vergani nei 50 farfalla e Filippo Megli nei 200 stile libero.

Entra nel vivo anche il programma dei tuffi. Dopo la gara di aperture (mixed team) di ieri, iniziano le gare individuali con alcune carte importanti da giocare. Nel trampolino dal metro uomini (alle 10:30 le qualifiche, alle 15: 40 la finale per le medaglie) ci saranno per l'italia Giovanni Tocci, argento europeo e bronzo mondiale in carica, e Lorenzo Marsaglia. Nella finale dei tuffi sincronizzati femminili (piattaforma 10m), ci sarà la coppia Noemi Batki-Chiara Pellacani. 

Gli Europei di Nuoto sono visibili in diretta sia su Rai2, Rai2HD, RaiSport+HD, ai canali 2, 502 e 57 del digitale terrestre, che su Eurosport1, disponibile sia per gli abbonati di Mediaset Premium che per quelli Sky.


Nuoto Europei 2018: programma delle gare, martedì 7 agosto:

Batterie
10.00 - 100 stile libero (femminile): Federica Pellegrini, Laura Letrari, Giada Galizi e Erika Ferraioli
10.14 - 50 rana (maschile): Alessandro Pinzuti, Luca Pizzini e Fabio Scozzoli
10.25 - 200 misti (femminile): Ilaria Cusinato, Sara Franceschi, Anna Pirovano e Carlotta Toni
10.30 - tuffi: trampolino 1m (maschile): Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia
10.41 - 200 dorso (maschile): Matteo Restivo e Luca Mencarini
11.00 - Staffetta 4×200 stile libero (femminile): quartetto da definire
11.18 - 800 stile libero (maschile): Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri
Semifinali e finali
14.30 - tuffi sincronizzati: piattaforma 10m Finale (femminile): Chiara Pellacani-Noemi Batki
15.40 -  tuffi: trampolino 1m Finale (maschile)
17.30 - 1500 stile libero Finale (femminile): Simona Quadarella
17.50 - 50 farfalla Finale (maschile): Andrea Vergani
17.55 - 100 dorso Finale (femminile): Carlotta Zofkova e Margherita Panziera
18.01 - 200 dorso Semifinali (maschile)
18.11 - 100 stile libero Semifinali  (femminile)
18.18 - 50 rana Semifinali (maschile)
18.25 - 200 rana Finale (femminile)
18.32 - 200 stile libero Finale (maschile): Filippo Megli
18.39 - 200 misti Semifinali (femminile)
18.49 - Staffetta 4×200 stile libero Finale (femminile)

05 agosto 2018

EUROPEI NUOTO 2018: ELENA DI LIDDO BRONZO NEI 100 FARFALLA

Altra medaglia in bacheca per l'italia agli Europei di nuoto di Glasgow. La pugliese Elena Di Liddo ha vinto la medaglia di bronzo nei 100 farfalla femminili, ottenendo così la quarta medaglia dell'Italnuoto in due giorni di gare.



La gara vedeva la primatista mondiale, la svedese Sarah Sjoestroem, come principale favorita per l'oro, ma una lotta molto equilibrata per gli altri posti sul podio, con l'Italia che aveva due carte da giocare: sia la Di Liddo che Ilaria Bianchi, bronzo europeo in carica.

La partenza è caratterizzata dalla superiorità della Sjoestroem: all'attacco fin dai primi metri vira a metà gara in testa (25"92), con quasi quattro decimi di vantaggio sulla seconda, la russa Chimrova e quasi un secondo su Ilaria Bianchi, terza in 26"85. Sesta ai 50 metri la Di Liddo (26"99). Da lì in poi la classe '93 ha accelerato nella vasca di ritorno, e mentre la svedese vince facilmente l'oro (56"13), la portacolori del Circolo Canottieri Aniene chiude la prova in 57"58, appena dietro la Chimrova (57"30) e strappando il bronzo per soli quattro centesimi proprio alla Bianchi (57"62), non così brillante negli ultimi 20 metri di gara.

Per la ragazza allenata da Raffaele Girardi si tratta della prima grande soddisfazione a livello internazionale, a seguito di diversi momenti difficili e di una maturazione avvenuta in ritardo rispetto al solito, ma che alla fine ha portato i frutti sperati.

NUOTO, EUROPEI 2018: IMMENSA SIMONA QUADARELLA, ORO E RECORD ITALIANO NEGLI 800 STILE LIBERO

Grandissima giornata per l'Italia del nuoto a Campionati Europei di Glasgow. Simona Quadarella ha conquistato la medaglia d'oro negli 800 metri stile libero femminili, dominando la gara dal primo metro e ottenendo il record italiano. Si tratta del primo oro in questi Europei 2018 per l'Italia, dopo gli argenti della giornata di ieri di Ilaria Cusinato e della 4x100 stile libero maschile.


L'azzurra, partita dalla corsia numero 4, non ha tradito le attese della vigilia (è tra l'altro bronzo mondiale in carica), sbaragliando letteralmente la concorrenza. Dopo una partenza regolare, che l'ha vista virare dopo le prime due vasche al secondo posto (a 21 centesimi dalla tedesca Koehler), la romana, che tra l'altro aveva accusato un problema alla spalla questa mattina, ha preso la testa e non l'ha lasciata più. A metà gara, solo l'ungherese Kesely è rimasta in scia, dopo una prima parte di gara in cui l'azzurra ha tenuto un'andatura non esagerata ma sufficiente a far staccare le avversarie.

Ma dai 400 in poi, l'atleta allenata da Christian Minotti ha fatto lo strappo decisivo, scollandosi di dosso anche l'ungherese con una progressione che le ha fatto guadagnare 3-4 decimi a vasca.
Grazie ad un'ulteriore accelerazione negli ultimi 100, l'atleta tesserata con le Fiamme Rosse-Circolo Canottieri Aniene ha chiuso con uno strepitoso 8'16"35. Oltre al record personale, c'è la grande soddisfazione del sesto tempo all-time e del record italiano, strappato alla sua concittadina Alessia Filippi, che ai Mondiali di Roma 2009 fermò il cronometro in 8'17"21. Seconda l'ungherese Kesely, staccata di ben 5 secondi e mezzo (8'21"91), mentre al terzo posto si è piazzata la russa Anna Egorova, in 8'24"61.

A fine gara, la non ancora ventenne ha dichiarato ai microfoni di RaiSport "Sapevo di poter migliorare, sono molto contenta perché è il mio primo oro importante. Sono al posto giusto nel momento giusto, ma aspetto anche i 400 e i 1500, che sono la mia distanza".

04 agosto 2018

EUROPEI NUOTO 2018: LA STAFFETTA 4X100 STILE MASCHILE E' D'ARGENTO CON UN SUPER MIRESSI!

Ottimo inizio per l'Italnuoto ai Campionati europei di Glasgow: dopo l'ottimo argento di Ilaria Cusinato nei 400 misti, anche la staffetta 4x100 maschile conquista la seconda piazza, assicurando due medaglie pesanti nel giro di un'ora.

La squadra italiana, composta da Luca Dotto, Ivano Vendrame, Lorenzo Zazzeri e Alessandro Miressi, ha chiuso la propria prova in 3'12"90, a 67 centesimi dalla Russia (Ryolv, Izotov, Morozov e Kolesnikov), vincitrice in 3'12"23. Bronzo alla Polonia (Switkovski, Czerniak, Kraska, Majchrzak), terza in 3'14"20.

Discreto avvio di gara per l'Italia, che con Luca Dotto vira ai 50 metri in testa e ai 100 cambia in quarta posizione (48"63), ma a soli 2 centesimi dalla testa, occupata in tandem da Ungheria e Germania. In seconda frazione, Ivano Vendrame mantiene il quarto posto con un buon 48"73, sempre molto vicino alla Germania capolista (+0"16). Nella terza frazione si decide la gara, con il russo Morozov che fa il vuoto cambiando in testa con un cospicuo vantaggio sugli inseguitori. Lorenzo Zazzeri, con un 48"55 di parziale lascia il "testimone" ad Alessandro Miressi sempre in quarta posizione. Qui il promettentissimo azzurro (classe '98) apre il gas e con un 50 di apertura stellare vira in seconda piazza, non lontanissimo dal russo Kolesnikov. All'arrivo la Russia riesce a mantenere il vantaggio, ma l'Italia conquista un grande argento facendo scoprire al mondo del nuoto le potenzialità di Miressi (frazione conclusa con uno strepitoso 46"99), aspettando le batterie dei 100 metri stile individuali, in programma domattina.

Per gli azzurri quindi arriva la prima medaglia di una staffetta nell'era post Magnini, a conferma dell'argento conquistato a Londra ma con all'attivo un ricambio generazionale che fa ben sperare (con un'età di poco superiore a 23 anni).

Non riesce invece a ripetersi rispetto agli Europei scorsi la 4x100 stile libero femminile, che con Giada Galizi, Erika Ferraioli, Laura Letrari e Federica Pellegrini non va oltre il quinto posto (3'38"11), nella gara vinta dalla Francia (3'34"65) al fotofinish sull'Olanda (3'34"77). Terza la Danimarca (3'37"03).

02 agosto 2018

TEST F1 DAY 2,RUSSELL E LA MERCEDES DAVANTI MA LA FERRARI IMPRESSIONA CON LE SOFT

Continua la tiratissima sfida tra Mercedes e Ferrari. Dopo il giro record fatto segnare da Antonio Giovinazzi nella giornata di martedì, il secondo e ultimo giorno di test sul circuito dell'Hungaroring ha visto la pronta risposta della Mercedes con il campioncino di casa George Russell. Il britannico classe '98, dopo essersi concentrato sul ritmo nella prima giornata, ha chiuso i test ungheresi col tempo di 1:15.575, fatto con le gomme hypersoft. E' riuscito così ad abbassare di 73 millesimi il record (sempre non ufficiale, visto che non siamo in un weekend di gara) di Giovinazzi.


La Ferrari non è stata a guardare, anzi. Kimi Raikkonen segue da vicino Russell con il tempo di 1:15.649, sempre con le hypersoft, a meno di un decimo dal britannico e a un millesimo soltanto dal record suddetto del pilota italiano. Ma il finlandese ha fatto la differenza lavorando sul passo e sulla distanza, compiendo 131 giri in totale (lo stachanovista di oggi insieme alla Red Bull di Dennis) e mettendo a segno una serie di giri molto veloci con la soft, la mescola che la Ferrari non fa lavorare bene in gara. Sono dati che per il Cavallino torneranno utili in vista del finale di stagione.

Al terzo posto c'è proprio Jake Dennis, che ha chiuso la sessione a 1"4 da Russell. Anche per la scuderia austriaca ci sono importanti indicazioni, soprattutto dal punto di vista dell'affidabilità, vero tallone d'Achille fino ad ora. Infatti i 131 giri (quasi due Gran Premi) compiuti senza problemi fanno ben sperare per il prosieguo della stagione.

Antonio Giovinazzi, salito quest'oggi sull'Alfa Sauber, si è preso il quarto posto, con un tempo di quasi due secondi superiore a quello del leader (1:17.558) e completando ben 120 giri. Alle sue spalle Nikita Mazepin con la Force India, autore anche di due testacoda che hanno causato lo stop momentaneo alla sessione. Sesta posizione per Robert Kubica, distanziato di quasi 3 secondi ma con gomme ultrasoft: per la sua Williams giri anche con la nuova ala anteriore prevista per il 2019. In settima e ottava posizione Lando Norris (McLaren), che ha girato con gomme soft, e il rookie Markelov su Renault.

Oltre alla Williams, anche la Toro Rosso ha provato questa soluzione aerodinamica con Sean Gelael. Inoltre, la casa di Faenza come ieri ha fatto girare una seconda vettura che montava prototipi particolari di Pirelli, per raccogliere dati utili alla progettazione delle mescole che verranno utilizzate l'anno prossimo. In pista per questi test particolari al mattino Brandon Hartley e al pomeriggio Pierre Gasly.

Archiviata questa due giorni di test, è arrivato il momento delle vacanze estive per piloti, tecnici e meccanici. Si tornerà a fare sul serio l'ultimo weekend di agosto con il Gran Premio del Belgio, sull'affascinante circuito di Spa-Francorchamps.

Di seguito, il tabellone completo dei risultati della giornata di test.
1) George Russell, Mercedes (hypersoft) - 1:15.575, 116 giri
2) Kimi Raikkonen, Ferrari (hypersoft) - 1:15.649, 131 giri
3) Jake Dennis, Red Bull (hypersoft) - 1:17.012, 131 giri
4) Antonio Giovinazzi, Sauber (hypersoft) - 1:17.558, 120 giri
5) Nikita Mazepin, Force India (hypersoft) - 1:17.748, 51 giri
6) Robert Kubica, Williams  (ultrasoft) - 1:18.451, 103 giri
7) Lando Norris, McLaren (soft) - 1:18.472, 73 giri
8) Artem Markelov, Renault (hypersoft) - 1:18.496, 108 giri
9) Sean Gelael, Toro Rosso (hypersoft) - 1:19.046, 122 giri
10) Pierre Gasly, test Pirelli (Toro Rosso) - 1:19.790, 75 giri
11) Brandon Hartley, test Pirelli (Toro Rosso) - 1:20.221, 67 giri

TEST F1, LA FERRARI PRIMEGGIA ALL'HUNGARORING CON GIOVINAZZI

Giornata di test per il circus della Formula 1. Dopo la gara di domenica, che ha visto il successo di Lewis Hamilton davanti alle Ferrari di Vettel e Raikkonen, martedì le monoposto sono tornate sul circuito dell'Hungaroring per testare sia evoluzioni di parti per il finale di stagione, sia alcune delle novità previste per il 2019.


Ed è la Ferrari a dominare questa prima giornata. Dopo la sconfitta di domenica, la Rossa è in vetta alla classifica con il pilota italiano Antonio Giovinazzi, che ha fatto segnare il tempo di 1:15.648 con gomme hypersoft, ottenendo il record (non ufficiale) della pista. Infatti durante il weekend di gara il miglior tempo è stato fatto segnare da Sebastian Vettel, che ha girato nelle terze libere in 1:16.170, ma con gomme ultrasoft. Il pilota di Martina Franca, che nella giornata di mercoledì salirà a bordo dell'Alfa Sauber, si è concentrato su affidabilità e durata, completando 96 giri.

Alle sue spalle, c'è proprio la scuderia italo-svizzera, con Marcus Ericsson al volante, che con la stessa mescola (la più morbida del lotto) si è fermato a 2 secondi e mezzo dalla Ferrari (1:18.155). Al terzo posto la Toro Rosso di Brandon Hartley, che con l'ultrasoft è a 3.6 secondi dal leader (1:19.251) e ha fatto segnare il maggior numero di giri compiuti nell'arco della giornata (126). Quarto Lando Norris con la McLaren e quinto George Russel con la Mercedes. Oltre a Ricciardo (Red Bull) e Hulkenberg (Renault) hanno girato in pista i rookie Nicholas Latifi sulla Force India e Oliver Rowland sulla Williams.

La scuderia di Faenza è stata l'unica a far girare due vetture (mentre la Haas è stata l'unica a non aver preso parte ai test): infatti il giovane Sean Gelael ha testato i prototipi Pirelli 2019, completando ben 109 giri ma terminando anzitempo la sessione con un incidente in curva 11, per fortuna senza conseguenze.

Test particolari anche per Force India, Williams e Red Bull che hanno provato la nuova ala anteriore in vigore dal 2019. Si tratta di un alettone molto più semplificato rispetto alla versione 2018: più largo, più "appuntito" e senzale appendici aerodinamiche nella zona esterna dell’ala che schermano le ruote anteriori dai flussi d’aria. Modifiche che diminuiscono il carico aerodinamico sull'asse anteriore e che dovrebbero consentire di scaricare aria più "pulita" della vettura: l'obiettivo è quello di risolvere uno dei problemi più grandi della Formula 1 odierna, ossia quello del disturbo aerodinamico che riceve una monoposto quando segue un'altra a breve distanza, causando consumo maggiore di gomme e difficoltà nei sorpassi.

Per la maggior parte dei piloti la sessione è terminata circa un'ora in anticipo, a causa di un breve ma intenso acquazzone che si abbatto sul circuito. Infatti, terminato il temporale, solo la Red Bull di Ricciardo e la McLaren di Norris hanno provato a girare con gomme intermedie.

Nella seconda e ultima giornata di test, oltre al già citato Giovinazzi sulla Sauber, saranno in pista Raikkonen (Ferrari), Kubica (Williams), Norris (McLaren), Russell (Mercedes), Mazepin (Force India), Markelov (Renault), Dennis (Red Bull), Gelael, Hartley e Gasly(Toro Rosso/test Pirelli).

Di seguito, il resoconto completo con gomme utilizzate, tempi e numero di giri compiuti.
1) Antonio Giovinazzi, Ferrari (hypersoft) - 1:15.648, 96 giri
2) Marcus Ericsson, Sauber (hypersoft) - 1:18.155, 95 giri
3) Brendon Hartley, Toro Rosso (ultrasoft) - 1:19.251, 126 giri
4) Lando Norris, McLaren (ultrasoft) - 1:19.294, 107 giri
5) George Russell, Mercedes (supersoft) - 1:19.781, 49 giri
6) Daniel Ricciardo, Red Bull (ultrasoft) - 1:19.854, 125 giri
7) Nicholas Latifi, Force India (soft) - 1:19.994, 103 giri
8) Nico Hulkenberg, Renault (medium) - 1:20.826, 63 giri
9) Oliver Rowland, Williams (soft) - 1:20.970, 65 giri
10) Sean Gelael, test Pirelli (Toro Rosso) - 1:21.451, 109 giri

01 agosto 2018

DIRITTI TV RAI: A SETTEMBRE IN CHIARO F1 MONZA, NAZIONALE, CHAMPIONS, U21, ANTICIPO SERIE B, MONDIALI CICLISMO E PALLAVOLO

Il ritorno del grande calcio e non solo: il prossimo settembre sarà ricco di sport sulle reti Rai.
Una grande opportunità per la rete ammiraglia, ma anche per telespettatori e inserzionisti pubblicitari che potranno inserire i loro prodotti come meglio credono per collegare la propria comunicazione ad un vasto campo di eventi sportivi.


Il grande calcio con una novità in più

Dopo aver saltato l'appuntamento dei Mondiali senza gli azzurri, la Rai seguirà la Nazionale guidata dal nuovo ct Roberto Mancini nella Nations League, il nuovo torneo europeo per nazionali che garantirà 4 pass per Euro 2020. L'Italia fa parte della Lega A in un girone da tre squadre che comprende Polonia e Portogallo: l'appuntamento è su Rai 1 con le partite d'andata del 7 settembre, al "Dall'Ara" di Bologna con Italia-Polonia, e del 10, a Lisbona contro la nazionale di Cristiano Ronaldo.
Su Rai 2 invece sono in programma le due amichevoli della Nazionale Under21. Gli Azzurrini di Di Biagio, che ospiteranno gli Europei di categoria della prossima estate, testeranno la propria condizione in trasferta contro la Slovacchia il 6 settembre e a Cagliari contro l'Albania l'11 dello stesso mese.
Dopo 6 anni di assenza, dal 19 settembre torna sul primo canale nazionale anche la Champions League, in una veste rinnovata che prevede la partecipazione di quattro club italiani: Juventus, Napoli, Roma e Inter. Rai 1 trasmetterà in diretta la miglior partita di un'italiana del mercoledì, mentre tra Rai 1 e RaiSport+HD ci saranno highlights, commenti e interviste su tutte le partite della due giorni europea. Contestualmente, Radio 1 seguirà interamente la manifestazione con le radiocronache sia del martedì che del mercoledì.
Nel complesso in autunno la Rai trasmetterà un totale di 18 partite di caratura internazionale, che con cadenza settimanale garantirà agli investitori copertura, frequenza e continuità.
Infine, per gli appassionati del calcio nostrano c'è anche l'appuntamento con l'anticipo del venerdì sera del campionato di Serie B, che la Rai trasmetterà in chiaro dopo aver battuto la concorrenza di Mediaset con un'offerta da 3 milioni di euro.

Il Gran Premio di Monza in chiaro su Rai 1

Torna anche la Formula 1 sulle reti Rai, con il Gran Premio D'Italia nel tempio motoristico dell'Autodromo di Monza, dal 31 agosto al 2 settembre. La Rai trasmetterà integralmente, in diretta e in chiaro l'intero weekend del GP, teatro dello scontro per il titolo iridato tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. Prove libere su RaiSport+HD, qualifiche su Rai 2 e gara che partirà alle 15.10 di domenica su Rai 1, per la corsa che nella scorsa stagione ha tenuto incollati il maggior numero di italiani (6,3 milioni di telespettatori con il 39% di share).

I Mondiali di pallavolo e ciclismo su Rai 2 e Rai 3

Non solo calcio e motori. La rete ammiraglia darà grande spazio e visibilità anche a due importanti eventi sportivi come i Mondiali di pallavolo e di ciclismo. Un'importante copertura sarà data ai Campionati mondiali di pallavolo maschili, in programma in Italia e in Bulgaria dal 9 al 30 settembre. E proprio a cominciare dal match di esordio di Zaytsev e compagni contro il Giappone, previsto per il 9 settembre al Foro Italico, che Rai 2 trasmetterà in prima serata tutti gli incontri degli azzurri. RaiSport+HD seguirà invece tutti gli altri incontri. Si attendono buoni ascolti per una nazionale in forte crescita d'interesse dopo l'argento alle Olimpiadi di Rio, e se dovesse arrivare alle fasi finali di Torino si potrebbe impennare il valore commerciale dell'evento. Sempre Rai 2 e RaiSport+HD trasmetteranno anche i Mondiali di pallavolo femminili, che si terranno in Giappone dal 29 settembre al 20 ottobre.
Infine, dal 23 al 30 settembre, Rai 3 insieme a RaiSport+HD trasmetteranno i Campionati mondiali di ciclismo su strada, in programma a Innsbruck, in Austria. Particolare interesse rivestirà la prova riservata ai professionisti del 30 settembre, che in un circuito particolarmente impegnativo vede il nostro Vincenzo Nibali come uno dei grandi favoriti.