27 gennaio 2020

LA RESURREZIONE DEL NAPOLI SULLA JUVENTUS, IL DERBY DEI PORTIERI, ATALANTA HORS CATÉGORIE: TUTTI I TEMI DELLA 21A DI SERIE A

Ma anche il momento positivo del Milan, l'umiliazione del Torino e una corsa salvezza sempre più incandescente


Altra giornata di grandi sfide, e tutte le big rallentano rimandando fughe e verdetti.

Ancora 1-1 nel Derby della Capitale, ma stavolta i rimpianti sono giallorossi

Stesso risultato dell'andata, ma andamento completamente diverso per il Derby capitolino di ritorno. Da "Derby dei pali" a "Derby degli errori dei portieri", anche se quello di Pau Lopez ha avuto un peso maggiore rispetto a quello di Strakosha. La Lazio vede così terminare la striscia record di 11 vittorie consecutive, ma può tirare un sospiro di sollievo: la parentesi di Coppa Italia contro il Napoli non è stata un caso isolato e probabilmente la banda Inzaghi comincia a tirare il fiato. Visti i rallentamenti altrui però, nulla è ancora precluso per i biancocelesti, che potenzialmente sono a -2 dalla capolista.

Lazio annullata anche per merito dei giallorossi, padroni del campo per quasi tutta la partita con scelte coraggiose ma efficaci di Fonseca (sulle fasce ottima partita di Santon a destra e Spinazzola a sinistra, preferiti a Florenzi e Kolarov). 67% di possesso palla, ottima gestione e mentalità più verticale del solito però non sono bastati: su 22 tiri totali, solo 3 in porta con il piccolo rammarico del palo di Pellegrini e due ottime risposte di Strakosha, ripresosi in parte dall'errore sul gol. Roma che mantiene il quarto posto di un punto, ma dietro l'Atalanta fa paura.

Il Napoli resuscitato in una settimana costringe la Juventus a rimandare la fuga

Da un potenziale +6 a solo un +3 per la Juventus che esce male dalla trasferta di Napoli, al cospetto degli azzurri che ritrovano il sorriso in casa contro la rivale di sempre. Sta tornando il vero Napoli, quello che a vederlo in classifica decimo non ci si può credere, ma i bianconeri visti al San Paolo sono stati troppo brutti per essere veri. Svolgiata, lenta, macchinosa, che ha giocato da Juve solo nei 4 minuti di recupero, quando i buoi erano scappati e Ronaldo - all'ottava partita consecutiva a segno - aveva provato a riaprirla. Come se l'opportunità datagli da Inter e Lazio non volesse sfruttarla. Sarri deve ragionare sul tridente pesante e su alternative giuste da inserire nel momento giusto, come Ramsey e Douglas Costa. Insomma, la Vecchia Signora non ammazza il campionato.

Ancora un pareggio per l'Inter ingolfata di gennaio, ma è ancora lì

Per certi versi, rispetto alla Juve, si può fare un discorso simile per l'Inter, che a fine giornata ha comunque potuto guadagnare un punto sulla rivale. Contro un Cagliari molto più in partita rispetto al match di 12 giorni prima in Coppa Italia, è sempre El Toro Martinez a sbloccare la partita, su cross del nuovo arrivato Ashley Young. Purtroppo per Conte un atteggiamento un po' sornione e qualche opportunità sventata da Cragno hanno tenuto in partita il Cagliari - in ripresa rispetto alle 4 sconfitte consecutive patite tra fine 2019 e inizio 2020 - e a 13 dalla fine il più classico del gol dell'ex, un rasoterra di Nainggolan leggermente deviato di Bastoni, ha condannato i nerazzurri ad un altro mezzo passo falso. Terzo pareggio di fila, cinque "X" nelle ultime 7 gare, ed un rapporto col mese di gennaio davvero difficile da digerire, con 6 punti su 12 a disposizione (va detto che non ha perso, elemento non trascurabile nella storia recente dell'Inter nel primo mese dell'anno). Visti i rallentamenti altrui ora la calma è fondamentale, ed in questo senso il rosso di Lautaro è emblematico del momento nerazzurro.

Dea extra-lusso: quando gioca così è inarrestabile per chiunque

Rifilare al Torino, squadra comunque dal glorioso passato, la sconfitta in casa più pesante della storia, fa capire come la banda Gasperini sia meritatamente tra le Top16 d'Europa, con i complimenti di Guardiola e di mezza Italia. Ilicic in completo stato di grazia - con la chicca del gol da 50 metri - Gomez solito ispiratore ed un difensore che è diventato bomber come Gosens: tutti ingranaggi che girano alla perfezione. Ed è tornato al gol anche Duvan Zapata... a Valencia tra qualche settimana ne vedremo delle belle.

Continua la risalita del Milan, che ha trovato (in casa) l'uomo in più

Ancora Rebic, ancora Donnarumma, ancora Milan, che vince per la terza volta di fila ed è sesto in coabitazione con Parma e Cagliari. Una vittoria sofferta al Rigamonti, dove tutte le big hanno sofferto, dà grande morale a Pioli, che deve ringraziare il croato, al terzo gol in due partite, e a Gigio, che con tre parate di spessore tiene il vantaggio. Gli uomini in più sono loro perché Ibra, chiamato a condurre il Milan, è stato protagonista di un errore sotto porta raro nella sua lunghissima e altissima carriera. L'Europa ora è più vicina, anche quella più nobile (8 punti dalla Roma quarta non sono incolmabili allo stato delle cose attuali).

Zona salvezza: Verona già salvo come il Parma, per Lecce e Spal son dolori

Sorpresa assoluta tra le piccole, il neopromosso Verona continua a macinare punti e domina il Lecce al Bentegodi, consolidando il nono posto a -2 dalla zona Europa League. I punti sono 29, non 40, ma la squadra di Juric, insieme al Parma vincente contro l'Udinese, sono già con un piede e mezzo in Serie A 2020-2021. Brutte sconfitte invece per Spal in casa col Bologna, e proprio Lecce, mai in partita a Verona. Il pareggio a reti bianche tra Sampdoria a Sassuolo non mette tranquilli nessuno, ma la vera lotta per un posto sembra ristretta a 4 squadre: Spal, Genoa, Brescia e Lecce sono racchiuse in un solo punto.

Ci Piace e Non Ci Piace: le coreografie del Derby e Walter Mazzarri

Punto più alto nel pre-Derby della Capitale, dove le tifoserie hanno dato vita a due splendide coreografie (in particolare quella della Lazio, raffigurante la Cappella Sistina) e va detto, anche se non dovrebbe fare notizia, del clima di festa e correttezza, fuori come dentro il campo, in cui lo spettacolo è stato rovinato in parte dagli errori con la matita blu dei due portieri, colpevoli sui gol dell'incontro.


Momento più basso invece per il Torino di Walter Mazzarri, umiliato dall'Atalanta di Gasperini. Lo stesso tecnico livornese era senza parole nel post-partita, ma in una situazione non semplicissima per un Torino troppo discontinuo alcuni allenatori si sarebbero dimessi. La scelta invece è ricaduta su un ritiro punitivo. staremo a vedere se avrà ragione lui.

20 gennaio 2020

JUVE A +4, LAZIO TRAVOLGENTE, NAPOLI IN CRISI NERA: TUTTI I TEMI DELLA 20°GIORNATA DI SERIE A

Nella prima di ritorno anche la rinascita della Fiorentina di Iachini, la ripresa di Roma e Milan e l’ultima “balotellata”  

© Official SSC Napoli Twitter Page
In attesa di un'importante Atalanta-Spal non sono mancate le sorprese, con un'ulteriore piccolo allungo della Juve sull'Inter in una corsa che ormai è diventata a tre.

Lazio da urlo: 11° vittoria consecutiva e candidatura sempre più forte

Altra partita, altra vittoria, altro dominio per la Lazio, che in solo un tempo chiude la pratica Sampdoria e si porta a soli due punti dall'Inter. In questo momento, i biancocelesti hanno una fiducia nei propri mezzi straordinaria: Immobile è sempre più Re Mida (e con la tripletta di sabato lancia ufficialmente la sfida al record di 36 gol di Higuain), ma anche altri uomini meno in copertina stanno rendendo oltremodo, vedi Caicedo e Jony. Con la partita da recuperare contro il Verona, l'Aquila ha virtualmente inserito la freccia nei confronti dei nerazzurri, pronta al sorpasso. Prova del nove definitiva il derby capitolino di domenica prossima: qualora riuscisse a superare la Roma, la candidatura sarebbe completa.

Una Juve col fiatone allunga, trascinata da CR7

5° successo consecutivo e +4 sull'Inter: la Juventus prova una mini-fuga prima degli ottavi di Champions. Per Sarri nel complesso la forma non è ancora quella idonea per affrontare il Lione: la sofferenza degli ultimi minuti non è da sottovalutare, al cospetto di un Parma arrembante che aveva anche trovato il pareggio. Chi invece è già in forma Champions è Cristiano Ronaldo: 16 gol in campionato, a segno da 7 partite di fila e autentico trascinatore, con tante altre occasioni create oltre alla doppietta. E c'è chi lo dava per "finito" ad ottobre...

L'Inter continua a rallentare: gennaio dà sempre problemi

Un Lecce mai domo costringe l'Inter al secondo pareggio consecutivo in campionato. Singolare la squadra giallorossa, mai vincente al Via Del Mare ma che ha fermato entrambe le contendenti allo Scudetto, dopo l'1-1 di fine ottobre con la Juventus. Risultato replicato anche ieri, con la squadra del (non più amato) salentino Conte che, bloccata per tutta la partita, sembrava averla messa in discesa con l'incornata del neo entrato Bastoni. Il pareggio di Mancosu ha vanificato il tutto, e nonostante 9 tiri in porta contro 2, l'Inter continua ad avere un rapporto complicato col mese di gennaio, anche se in misura minore rispetto agli anni passati. Il rallentamento però non è ammesso: Juventus e Lazio continuano a correre anche nel 2020. 

A Napoli lo psicodramma continua: anche Gattuso sembra rassegnato

La settimana scorsa, nella sconfitta di Roma, si erano visti dei segnali incoraggianti. Tutto saltato in aria nell'ennesima sconfitta del Napoli, in casa con la Fiorentina. I numeri degli azzurri al San Paolo sono da zona retrocessione: quarta sconfitta consecutiva e vittoria in campionato che manca dal 19 ottobre. Sintomo di un problema mentale più che tecnico, ed in questo senso le parole del post-partita di Gattuso sanno di resa: "Oggi siamo stati inguardabili. Sembra che ci siamo incontrati stamattina, ci siamo messi la maglia e siamo andati in campo. Non possiamo continuare così, abbiamo toccato il fondo". Lo psicodramma continua e la classifica peggiora: undicesimo posto, a pari punti con Bologna, Fiorentina e Udinese, con la zona Champions distante 14 punti.

Milan e Roma riprendono la loro marcia

È tornata l'emergenza in casa Roma, ma la reazione c'è stata e la Lupa torna quarta da sola, aspettando l'Atalanta. Senza i terzini titolari (Florenzi e Kolarov squalificati) e con sole tre pedine da schierare nella batteria dei trequartisti, la banda Fonseca ha battuto quasi senza soffrire il Genoa. MVP non può che essere Leonardo Spinazzola, l'uomo della settimana al centro della trattativa tormentata con Politano, che ha risposto sul campo con una prestazione maiuscola culminata con buona parte del merito per il secondo gol: partite così dopo una settimana in cui è stato all'ultimo "rifiutato" dall'Inter non è roba da poco. Ora per i giallorossi due partite complicatissime: prima il quarto di finale di Coppa Italia all'Allianz Stadium, poi il derby contro una lanciatissima Lazio. Domenica prossima si capiranno meglio le ambizioni anche dell'altra squadra romana.

Bene anche il Milan, che all'ultimo respiro si regala la seconda vittoria consecutiva ed il settimo posto in classifica, a -2 dal Cagliari sesto. E la notizia positiva per Pioli è che non è stato Ibra a risolvere il match ma Ante Rebic, ai primi due gol in maglia rossonera. Nonostante una partita da subito in salita, a causa di un uscita scellerata di Donnarumma, i rossoneri hanno saputo reagire con l'ingresso dell'attaccante croato, più lo splendido gol da fuori del bomber-terzino Theo Hernandez. Merito anche di Gigio che, dopo l'errore marchiano, si è ripreso con tre grandi interventi.

Zona Salvezza: la Viola ingrana,torna a sorridere il Sassuolo, scivolone Samp

Nella seconda metà della classifica fa un grande passo in avanti la Fiorentina di Beppe Iachini, che fa sette punti in tre partite e aggancia proprio il Napoli a quota 24. La qualità di alcuni singoli non è da 11° posto (vedi Chiesa, Vlahovic e Castrovilli), e la possibilità di risalire ancora c'è tutta. Torna a vincere anche il Sassuolo che, dopo tre sconfitte consecutive, batte un Torino che non ne vuole sapere di avere continuità. Positivi pareggi interni per Brescia (contro il Cagliari, con un super Torregrossa) e Lecce (che ferma l'Inter). Malissimo la Sampdoria: è vero che è capitata contro l'avversaria più difficile da affrontare in questo momento, ma che ha fatto vedere troppi svarioni difensivi (malissimo Colley e Chabot).

Ci Piace e Non Ci Piace: Boga e Balotelli

Quarto gol in 18 partite non è un bottino da bomber di razza, ma si può catalogare l'inizio di stagione di Jeremie Boga come una vera sorpresa. Prima lo "scavetto" contro la Juventus, ora il tunnel più destro all'angolino da 30 metri contro il Torino (vedere per credere). Giocatore in costante ascesa.

È finito "dietro la lavagna" diverse volte perché vittima di beceri cori razzisti, ma stavolta Mario Balotelli ci finisce per demeriti propri. Ieri al Rigamonti si è visto il Mario in versione Bad Boy: dopo 8 minuti dal suo ingresso in campo fallo, ammonizione, "vaffa" verso l'abritro che non esita a sventolargli il rosso. Mario così no.

14 gennaio 2020

JUVENTUS CAMPIONE D'INVERNO, LAZIO DA RECORD, VAR ANCORA BOCCIATO: I TEMI DELLA 19°GIORNATA DI SERIE A

Nella giornata piena di scontri diretti si annullano a vicenda Inter e Atalanta, mentre il Milan ritrova il sorriso grazie ad Ibra
© S.S. Lazio Official Twitter Page

Una giornata da circoletto rosso, l'ultima di andata, con 4 scontri diretti per la testa e 6 per la coda. In attesa di Parma-Lecce, tutti i responsi di questa 19° giornata.

Juve corsara a Roma e da sola in testa, Roma sconfitta e con Zaniolo ko

Nel posticipo domenicale la Vecchia Signora vince 2-1 a Roma contro i giallorossi e torna da sola in testa alla classifica. In una partita tignosa, contrassegnata da brutti infortuni ed errori, ha fatto la differenza l'approccio alla gara arrembante e cinico dei bianconeri, avanti 2-0 dopo soli 10 minuti. Da quel momento in poi qualche calo di tensione, con errori in fase di disimpegno nel primo tempo, un po' di errori sotto porta nel secondo, han fatto sì che la Roma rientrasse in partita. Una prima mezz'ora "alla Conte", un'ora "alla Allegri" insomma. Quando scende d'intensità, la Juve rischia. Note positive (e note meno) per Dybala, migliore in campo ma uscito quantomeno contrariato, e per Demiral, sorpresa di questa prima parte di stagione che, preferito a De Ligt, stava facendo un'ottima partita (condita dal suo primo gol con la maglia della Juventus) prima di un brutto infortunio che lo ha fatto uscire dolorante (contusione al ginocchio, nelle prossime ore ci saranno accertamenti).

A proposito di infortuni, in casa Roma oltre al danno la beffa. Il ko di Zaniolo, uscito piangendo in barella, si è presto concretizzato con il responso medico peggiore: legamento anteriore del crociato rotto, stagione finita ed Europei a rischio per il gioiellino di Fonseca. I giallorossi nel primo tempo hanno accusato anche psicologicamente l'infortunio dopo il pessimo inizio (fino a ieri non aveva ma subito gol nel primo quarto d'ora), ma sono sempre rimasti in partita e la rimonta nella ripresa si è fermata a metà. Restano però dei problemi atavici in casa giallorossa: la difficoltà nel creare occasioni buone per il terminale offensivo hanno dato la sensazione di una squadra sì volitiva ma che non è riuscita a creare grossi grattacapi a Szczesny. Un inizio di 2020 da incubo (due sconfitte interne di fila) ridimensionano le ambizioni di una Roma, ora a pari punti con l'Atalanta.

Inter ed Atalanta si annullano,ma Conte boccheggia (e si lamenta)

All'ultima giornata d'andata l'Inter perde il comando, costretta al pari interno contro un'Atalanta andata vicinissima al colpaccio. Per la Dea il rammarico di aver avuto il match-point, con il rigore di Muriel parato da Handanovic (30% di penalty parati in Serie A dallo sloveno). Lautaro e Lukaku continuano ad intendersi a meraviglia, come dimostra il gol del Toro, ma la Beneamata continua a far fatica in altre zone del campo. Per questo Conte, dall'alto dei suoi 46 punti conquistati in un girone, chiede rinforzi dalla società. Eriksen, Vidal, Giroud, Young: nomi importanti che potrebbero fare comodo.

I nerazzurri bergamaschi invece continuano a stupire: dal punto di vista del gioco e della personalità non sembrano avere limiti. Il quarto posto è riconquistato ed il posto tra le migliori 16 in Champions è più che mai meritato.

Lazio forza 10, Napoli sempre più giù (con una speranza)

Simone Inzaghi batte Sven Goran Eriksson. Con la vittoria di sabato sul Napoli la Lazio conquista la decima vittoria consecutiva, superando il record del tecnico svedese di 9, tra il dicembre del 1998 e il febbraio del 1999. In un'Olimpico in festa per le celebrazioni del 120° anniversario dalla fondazione, i biancocelesti continuano imperterriti nella loro marcia, grazie a Re Mida Immobile, che sale a quota 20 in campionato (aiutato stavolta da Ospina). La classifica dice che l'Aquila continua a volare alto: con una partita in meno è potenzialmente a -1 dall'Inter e a -3 dalla capolista.

Per una squadra che continua a vincere, un'altra che continua a perdere. Per il Napoli è la settima sconfitta stagionale, la terza nelle quattro partite di gestione Gattuso e l'undicesimo posto in classifica, ma non tutti i mali vengono per nuocere. È vero che continuano i regali "post-natalizi" (gravissimo quello di Ospina), ma nel complesso la prestazione è stata di livello: a Roma con la Lazio, in questo periodo, non è scontato. Grida ancora vendetta il palo di Zielinski.

Ibra-cadabra, ed il Milan ritrova la vittoria

Alla Sardegna Arena di Cagliari torna a vincere il Milan dopo un digiuno di tre partite. Al cospetto dei rossoblu in caduta libera (4° sconfitta consecutiva). E dopo appena una partita e mezzo la copertina non poteva che prenderla Zlatan Ibrahimovic, che con il suo gol nella ripresa (dopo 2806 giorni in A) ha chiuso il match: è impressionante come un 38enne, dopo due mesi di'inattività, alla seconda partita giochi interamente 90 minuti e trascini letteralmente una squadra quando non fisicamente, dal punto di vista del carisma e del carattere. Lo svedese potrebbe migliorare anche i compagni di squadra, Leao in primis.

Zona Salvezza: Verona da applausi, reazione Samp, caduta libera per Spal e Genoa

Se in testa erano tutte partite importanti, non poteva essere diversamente per la zona salvezza. In basso la copertina la prende Juric con il suo Verona: parlare di "basso" è riduttivo, visto che la neopromossa veneta, dopo la vittoria sul Genoa è ottava in classifica davanti a corazzate come Milan e Napoli (tra l'altro con una partita in meno). Bene anche la Sampdoria, che rifila un poker al Brescia dopo essere andata sotto con Quagliarella tornato a splendere (doppietta). D'altro canto per Grifone e Rondinelle, insieme alla Spal, inizia a farsi preoccupante: qualora il Lecce dovesse vincere a Parma, il 17° posto si allontanerebbe parecchio.

Ci Piace e Non Ci Piace: Robin Gosens e (ancora una volta) il Var

Un altro, l'ennesimo gioiellino diventato tale in maglia nerazzurra. Nonostante si parli molto di Kulusevski, preso dalla Juventus (che sta facendo benissimo al Parma ma è di proprietà della Dea), non può passare inosservato il momento (e la stagione) di Robin Gosens, in gol anche a San Siro. Con il sigillo di sabato: per il classe '94 tedesco, cresciuto calcisticamente in Olanda è il sesto gol, più 4 assist in 16 partite: è il difensore più letale d'Europa 6.


Nell'occhio del ciclone finisce ancora il Var. Minuto 40 di Inter-Atalanta: Lautaro da terra fa quello che nel rugby viene chiamata "francesina" (ossia prendere con la mano la gamba l'avversario per farlo cadere) ma né Rocchi in campo (difficile da vedere in mezzo al mucchio), né Irrati al Var (inspiegabile) hanno dato un calcio di rigore solare alla visione di un paio di replay. Lo strumento c'è ed è entrato dopo anni di battaglie per evitare questi errori marchiani. Così non Var.

08 gennaio 2020

JUVE E INTER RIPARTONO ALLA GRANDE, LA LAZIO SEGUE A RUOTA, AL MILAN NON BASTA IBRA: TUTTI I TEMI DALLA PRIMA GIORNATA DEL 2020

Ma anche la super Atalanta, lo scivolone inaspettato della Roma e gli errori difensivi del Napoli di Gattuso.

Dopo la sosta natalizia la Serie A degli anni '20 riparte come il precedente decennio (ovvero con un gol di Balotelli), ma anche con risultati a sorpresa e grandi goleade.

Ronaldo e Lukaku sugli scudi, Inter e Juve partono in quarta

Sia una "botta" che una "risposta" netta tra le due capoliste che in campionato cominciano l'anno nuovo così come hanno chiuso il vecchio: vincendo e a braccetto.

Il segnale forte e chiaro è arrivato nel pomeriggio dalla Juventus, ed in modo particolare dal suo giocatore più rappresentativo. Un Cristiano Ronaldo in versione extra-lusso, alla sua prima tripletta con la maglia bianconera, ha messo in discesa una partita bloccata nel primo tempo da un buon Cagliari, crollato però nella ripresa a partire dall'errore di Klavan. Al netto di un grande CR7 (anche assist per Higuain), la Vecchia Signora ha mostrato un'ottima condizione fisica e si candida a provare a prendere il largo prima degli ottavi di Champions.

Ma l'Inter non ha alcuna intenzione di mollare, ripartita alla grande dopo un pit stop quanto mai necessario. Si sono rivisti in campo (anche se per spezzoni) Sensi e Barella più in panchina Sanchez, ma Lautaro e Lukaku sono tornati più affamati che mai. Il belga con una bella doppietta, l'argentino con un gol da opportunista: anche se facilitati da alcune topiche difensive del Napoli, l'Inter sembra aver ricaricato le pile a dovere.

Lazio all'ultimo secondo, Atalanta ancora di poker

Chi continua a correre è la Lazio di Simone Inzaghi, che ha conquistato la nona vittoria consecutiva (eguagliando la striscia di Sven-Goran Eriksson) sul campo di un Brescia combattivo. Così come a Reggio Emilia e a Cagliari, la gioia arriva in zona Cesarini grazie ad un altro big ripartito fortissimo dopo la sosta, ossia il capocannoniere della Serie A Ciro Immobile. La Supercoppa conquistata in Arabia ha dato ancora più convinzione ai biancocelesti che ora, senza le coppe europee, potrà continuare a seguire la due capoliste (potenzialmente a tre punti di distanza).

Un'altra squadra estremamente in fiducia è l'Atalanta: a nessuna squadra era riuscita l'impresa di rifilare due poker di fila, a cavallo della sosta. Il malcapitato Parma non ha potuto nulla al pari del Milan, con un Gomez monumentale (prima goleador, poi ispiratore per il raddoppio di Freuler), e Josip Ilicic che nella ripresa mette a segno una doppietta di altissimo tasso tecnico. Un meccanismo che funziona a meraviglia, e Gasperini ha ritrovato anche Zuvan Zapata...

Scivolone Roma, Milan impalpabile, Napoli disastroso

Non tutte le big possono sorridere, e la Roma si è fatta sorprendere dal Torino alla ripartenza. Al cospetto di un Gallo tirato a lucido e di un Sirigu saracinesca, la squadra di Fonseca scivola all'Olimpico anche per demeriti propri derivanti da una scarsa precisione in zona gol e qualche amnesia difensiva tipica della prima parte di stagione. Il quarto posto è ancora giallorosso, ma la lanciatissima Dea è a solo un punto.

Non va meglio al Milan, che non sfrutta il "fattore Ibra", né prima (con i 60mila di San Siro), né dopo l'entrata in campo dello svedese, apparso (com'è giusto che sia) fuori condizione nella mezz'ora abbondante giocata. Ibrahimovic oppure no, contro la Samp i rossoneri soffrono gli stessi problemi, sia in avanti, con Piatek e Suso ancora sufficienti, che dietro, dove Gabbiadini si è presentato due volte davanti al portiere. Pioli arpiona un punto grazie a Donnarumma ma rimane nella parte destra della classifica.

Ancora peggio va il Napoli, uscito con le ossa rotte dalla sfida di domenica sera con l'Inter. In avanti la squadra di Gattuso ha dato buoni segnali (con un pizzico di sfortuna per Insigne), ma dietro due grandi errori individuali hanno condannato i partenopei alla terza sconfitta nelle ultime 5 gare. Milik non basta, e se ci si mettono le topiche di Manolas e Meret per il tecnico calabrese è evidente che ci sia ancora tanto da lavorare, soprattutto sul piano mentale, con una classifica che continua a piangere.

Ci Piace e Non Ci Piace: gli esordi degli allenatori e (ancora) i cori razzisti

Anno nuovo, allenatori nuovi per Genoa e Fiorentina e risposte importanti: i rossoblu di Davide Nicola lasciano l'ultimo posto in classifica con la vittoria di domenica ai danni del Sassuolo, mentre la Viola di Beppe Iachini è andata vicinissima alla vittoria al Dall'Ara, sfuggita all'ultimo secondo solo per una prodezza da posizione impossibile di Orsolini. Due ambienti che hanno bisogno di serenità potrebbero iniziare un periodo per portarsi via dalle brutte acque della zona retrocessione.


Male incurabile anche quest'anno sembra essere il razzismo, con protagonisti da ambo le parti non nuovi. Quello che è accaduto a Brescia nei confronti di Mario Balotelli è l'ennesimo segnale da non sottovalutare, che necessiterebbe del pugno duro da parte di tutti: dai giocatori alla Lega, fino alle società.