22 febbraio 2019

ZANIOLO, SI MUOVE RAIOLA PER IL TALENTO DELLA ROMA

È il momento di Nicolò Zaniolo. Il classe '99 della Roma sta facendo parlare di sé sia dentro che fuori dal campo. In campo per le prestazioni, che dall'inizio della stagione sono andate sempre più crescendo fino alla titolarità fissa e alla primi gol in Champions, negli ottavi di finale contro il Porto. Fuori dal campo per l'interesse che sta suscitando, dalla chiacchieratissima intervista con "Le Iene" fatta insieme alla madre, ai possibili interessamenti in chiave mercato da parte di big come la Juventus.


Per questo, è evidente come il talento nativo di Massa stia scatenando anche la corte da parte dei procuratori più importanti del panorama calcistico. Su "La Gazzetta dello Sport" odierna la storica firma giallorossa Massimo Cecchini parla di "baruffe e guerra tra manager per Nicolò Zaniolo", raccontando che "si sta definendo una transazione tra il vecchio procuratore, Stefano Castelnovo, e la famiglia del ragazzo per una questione legata ai diritti d’immagine, che il primo vanta fino al 2020. L'accordo potrebbe arrivare presto", scrive Cecchini. Va ricordato come Castelnuovo, procuratore anche di Gianluca Mancini dell'Atalanta e di Manuel Locatelli del Sassuolo, ha già perso quelli sportivi a vantaggio di Claudio Vigorelli.

In questa "guerra di agenti" pare si sia inserito anche il più famoso, Mino Raiola. Però, come scrive La Gazzetta, la famiglia del ragazzo, sembra non voler cedere alle tentazioni. Il padre Igor è stato chiaro: "Resteremo con Vigorelli".

SCI DI FONDO, MONDIALI SEEFELD 2019: PELLEGRINO ARGENTO NELLA SPRINT, TRIONFA IL NORVEGESE KLAEBO. AL FEMMINILE VITTORIA PER FALLA

Ottimo inizio per l'Italia ai Mondiali di sci nordico di Seefeld. Nella prima gara che assegnava le medaglie, la sprint a tecnica libera di sci di fondo, gli azzurri sono andati a podio con uno degli uomini più attesi, Federico Pellegrino.


Il valdostano, campione in carica della specialità (con l'oro conquistato a Lahti nel 2017, ndr) e argento olimpico in tecnica classica, è arrivato secondo al termine di una finale tiratissima, che l'ha visto in lotta per l'oro fino agli ultimi metri con il norvegese Johannes Hoaesflot Klæbo.
Al termine dell'ultima salita, Pellegrino era davanti al norvegese di qualche metro, ma al termine della discesa che immetteva sul rettilineo d'arrivo, i due si sono ritrovati appaiati, con la concorrenza lontana dalla lotta per l'oro. Negli ultimi 150 metri Klæbo ha avuto lo spunto decisivo, battendo "Chicco" per soli 23 centesimi. Terzo posto e bronzo mondiale per il russo Gleb Retivykh, che in volata ha battuto Richard Jouve (Francia), Emil Iversen (Norvegia) e Lucas Chanavat (Francia).

Per il norge, destinato a vincere tutto nei prossimi anni, si tratta del primo successo iridato, diventando il contemporaneo campione in carica della specialità sia in ambito olimpico che mondiale. Per il nativo di Nus (Aosta) invece si tratta della terza medaglia di peso a livello individuale (la quinta in totale tra Mondiali e Olimpiadi). Buona prestazione di squadra per l'Italia: Francesco De Fabiani ha chiuso in ottava posizione, eliminato nella semifinale in cui Klæbo ha rischiato di cadere a terra dopo un discutibile contatto con il russo Sergey Ustiugov, uno dei favoriti della vigilia. Stefan Zelger, alla sua prima gara ad un mondiale, è 29°, eliminato ai quarti di finale, mentre non hanno superato la qualificazione il promettente classe 2000 Davide Graz (31°) e Claudio Muller (39°).

Sci di fondo, Mondiali Seefeld 2019: tra le donne la norvegese Falla bissa l'oro del 2017

Nella sprint femminile, bis iridato della norvegese Maiken Caspersen Falla, che dopo la vittoria a Lahti 2017 s'impone anche nel mondiale austriaco. Al termine di una finale non senza colpi di scena, Falla si è imposta nettamente sulla svedese Stina Nilsson, campionessa olimpica della specialità. Le due hanno approfittato del contatto all'ultima curva tra le svedesi Maja Dahlqvist e Jonna Sundling, che nel tentativo di tallonare la norvegese, si sono eliminate a vicenda. Infatti la Sundling, rimasta in piedi dopo il contatto, non è riuscita ad ottenere nemmeno il bronzo, andato negli ultimi metri all'altra norge Mari Eide. Quinta posizione per tedesca Carl, sesta la stessa Dahlqvist, rialzatasi dopo la caduta.
La migliore delle italiane è stata Elisa Brocard, giunta decima e eliminata per pochi centimetri in semifinale. Stop ai quarti per Greta Laurent (22°) e Lucia Scardoni (25°). Eliminata nelle qualificazioni Ilaria Debertolis (58°).

13 febbraio 2019

CALCIO, ROBOT, TECNOLOGIA E INNOVAZIONE: L'SPQR TEAM DI INGEGNERIA A RADIO SAPIENZA

Lunedì 4 febbraio, durante la trasmissione "Post-It Sport", sono intervenuti i ragazzi dell'SPQR Team del DIAG (Dipartimento di Ingegneria Informatica Automatica e Gestionale "Antonio Ruberti") per parlare della loro squadra di RoboCup Soccer, robot completamente autonomi che giocano a calcio.

Origini e tecnicismi

L'acronimo del titolo della squadra è "Soccer Player Quadruped Robot", in quanto le origini della disciplina, risalenti al 1996 in Giappone, vedevano sfidarsi robot quadrupedi, come cagnolini.

L'SPQR Team, coordinato dal team leader, il professor Daniele Nardi, è composto da una decina di studenti del Dipartimento di Ingegneria della Sapienza. I tre ragazzi protagonisti dell'intervista sono impiegati in diversi campi all'interno dello sviluppo dei robot: Emanuele Antonioni si occupa dello sviluppo della rete di comunicazione tra robot e dello sviluppo delle cosiddette behavior in campo, ossia della "scrittura dei ruoli" (attaccante, difensore e portiere); Vincenzo Suriani, il veterano del gruppo, è il software development leader; Matteo Cecchini invece si occupa dei movimenti relativi al tiro, più in particolare del bilanciamento del robot al momento del tiro o del passaggio.

I ragazzi hanno spiegato come, anche in questo ambito, il teamwork è un aspetto fondamentale. Infatti all'interno della squadra c'è un multilivello di lavoro, che va dal concreto all'astratto:
  • Basso livello, che consiste nell'eseguire il calcio così come è stato richiesto;
  • Livello intermedio, in cui il robot deve determinare la propria posizione rispetto alla palla;
  • Alto livello, che consiste nell'astrazione, per esempio impartire l'ordine di "tirare un calcio alla palla".
La catena deve funzionare per intero e alla perfezione, in quanto anche solo il malfunzionamento di un livello di lavoro renderebbe tutto vano.

Un'elemento di complicazione ulteriore è quello riguardante la tattica: è decisa all'inizio dal software prima della partita, però la squadra avversaria, con la propria tattica, rimescola le carte e quindi i robot devono ricalcolare la strategia durante la partita. Inoltre devono essere in grado di cambiare il cosiddetto "contesto" in base all'andamento della partita, se si è in vantaggio oppure si sta perdendo. Da buoni italiani lo stile di gioco dell'SPQR Team è "catenacciaro": prevede ben due difensori, con solo un centravanti.

Una menzione a parte la merita il portiere, che rispetto ai giocatori di movimento deve avere una visione della palla migliore a dispetto della coordinazione tecnica del calcio.

La dinamica della partita

I robot/giocatori sono composti da ben 25 motorini da muovere in maniera sincrona e sono alti circa 60 cm. Le squadre sono composte da 5 giocatori (come se fossero squadre di futsal) più un "panchinaro". La partita, che si svolge in maniera totalmente autonoma fin dalla disposizione dei robot in campo, dura 20 minuti divisi in due tempi. Si gioca su una superficie, disegnata come un vero e proprio campo da gioco, lunga 9 metri e larga 6.

Il fallo principale è il pushing: si tratta del contatto non frontale tra il robot portatore di palla e l'avversario che dura più di tre secondi. In questi particolari, si nasconde anche il "dramma" e il pathos dietro a questo sport: un robot, con un urto, potrebbe perdere la localizzazione, credere di giocare per la squadra avversaria e fare autogol.

La sostituzione viene chiamata pick-up, e consiste nel cambio di un robot rotto, scarico o che cade ripetutamente.

I ragazzi del team, come detto, durante la partita non possono interagisce con i robot ma con un software raccolgono i dati prodotti dai robot in diretta, creando un meccanismo simile alla telemetria in Formula 1.

La competizioni della RoboCup e l'obiettivo finale: giocare nel 2050 contro i campioni del mondo umani

Ci sono diverse competizioni che si svolgono nel mondo della RoboCup: l'SPQR Team partecipa a quelle su gambe, ma ci sono anche quelle su ruote.
Poi le competizioni si dividono in Challenge tecniche, dove ogni anno si fanno sfide su un particolare tema da sviluppare (per esempio l'anno scorso i rigori piazzando i robot su una posizione casuale, per implementare la capacità di visualizzazione) e le Main Competition, cioè i Campionati Mondiali.
I Mondiali hanno due leghe differenti, con meccanismi di play-out e play-in: la maggiore è la Champions Shield, l'inferiore è la Chellenge Shield. Dal 2018 la nostra rappresentanza è tornata in Champions Shield e negli ultimi Mondiali canadesi sono arrivati noni su 24 partecipanti. Il prossimo Mondiale si svolgerà a Sidney, in Australia, dal 2 al 5 luglio. Al netto dell'aspetto competitivo/sportivo, c'è sempre alla base un valore scientifico/accademico, testimoniato dal simposio al termine della manifestazione che espone tutti gli sviluppi e i risultati tecnici ottenuti durante i tornei.

Essendo viaggi intercontinentali e attività costose, l'SPQR Team è alla ricerca di nuovi sponsor. La causa è nobile: si tratta di incentivare la ricerca per sviluppare tecnologie e sistemi utili nel futuro della vita quotidiana. Per esempio il modulo per tracciare la palla in campo da parte dei robot è lo stesso che viene utilizzato a Venezia per il barcavelox, il sistema che traccia le barche e multa quelle che superano i limiti di velocità. È importante investire su un gruppo di studenti e ricercatori preparati, che rappresentano la nostra facoltà ma anche la nostra nazione in giro per il mondo.

Anche perché la sfida è affascinante e suggestiva: così come il robot IBM Deep Blu sfidò in una partita a scacchi nel 1996 il campione del mondo Garry Kasparov, così la RoboCup Soccer si è posta l'obiettivo di giocare nel 2050 contro i campioni del mondo FIFA. La nuova sfida dell'intelligenza artificiale è stata lanciata.

Qui potete trovare alcuni video che contengono gli highlights delle ultime partite giocate dalla squadra.

12 febbraio 2019

LA NAZIONALE ITALIANA RUGBY A RADIO SAPIENZA PER PRESENTARE IL SEI NAZIONI

Un evento di rilevanza nazionale, che coniuga la passione per lo sport alla cultura e al divertimento, legato a doppio filo con lo studente Sapienza: tutto questo è il Sei Nazioni, presentato lunedì 28 gennaio, durante la trasmissione Post-it Sport. Per l'occasione è intervenuto nei nostri studi Andrea Cimbrico, responsabile della Comunicazione della Federazione Italiana Rugby (F.I.R.), e in collegamento telefonico Tiziano Pasquali, pilone della Nazionale.
Nel corso dell'intervista si sono toccate molte tematiche, che vanno dal Sei Nazioni come evento, alle attività collaterali che lo rendono tale, fino alle dinamiche specifiche della comunicazione in una Federazione sportiva e per un evento che coinvolge decine di migliaia di persone.

Cimbrico: "Sei Nazioni come momento di aggregazione, divertimento e cultura"

La prima domanda è stata proprio cosa vuol dire essere responsabile della comunicazione per una Federazione così grande come la F.I.R.: Cimbrico ha spiegato che è molto complesso in quanto "i livelli di comunicazione sono molteplici: la comunicazione istituzionale in primis, ma anche quella sportiva, commerciale".

Ciò è particolarmente importante per una Federazione come quella del rugby che, parallelamente agli obiettivi sportivi, affianca quelli di trasmissione di cultura e valori attorno alla manifestazione: “il lavoro su cui ci si è incentrati è come le partite non abbiano solo l'aspetto sportivo ma anche momenti di aggregazione, divertimento e cultura: questo per mantenere la coerenza con i messaggi istituzionali di F.I.R.”.
Passando alla pratica, due iniziative su tutte cercano di veicolare al meglio le intenzioni della Federazione: il Terzo Tempo Village, che prima e soprattutto dopo le partite, all’esterno dello stadio, offre l’occasione di poter passare un pomeriggio in allegria, e l’iniziativa IV Tempo Rugby e Cultura, un progetto varato nel 2016, che permette ai possessori dei biglietti del Sei Nazioni nel weekend della partita di visitare gratuitamente i musei statali e civici di Roma. “Col Sei Nazioni, F.I.R. cerca di offrire esperienze per massimizzare il valore del biglietto”, ha dichiarato.

Il connubio tra rugby e cultura è evidente anche all’interno della Nazionale, dove molti rugbisti sono laureati: "il livello medio di istruzione della Nazionale molto alto" ha detto Cimbrico. Tra gli altri "Venditti è laureato in Scienze dell'Alimentazione, Ghiraldini e Cittadini in Economia e commercio, Castello è laureato in Scienze Motorie ed è laureando in Ingegneria Meccanica".

Anche il legame tra la Federazione e la Sapienza testimonia il legame a doppio filo con gli studenti: uno su tutti è WeComSport, il festival della comunicazione sportiva coordinato dalla prof.ssa Mazza. E F.I.R. coinvolgerà gli studenti di comunicazione della Sapienza il prossimo 15 marzo, alla vigilia di Italia-Francia, dove presenteranno il progetto di fronte ai media di settore durante il convegno F.I.R.-USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana).


Pasquali: "Vogliamo migliorare la nostra intensità di gioco: l'obiettivo è essere performanti e competitivi. Che emozione l'esordio all'Olimpico!"

Durante la trasmissione si è fatto un focus sugli aspetti prettamente sportivi con l’intervento telefonico di Tiziano Pasquali, pilone destro della Nazionale, in ritiro al Centro Sportivo “Giulio Onesti” di Roma per preparare la prima sfida del Sei Nazioni, sabato 2 febbraio, a Edimburgo contro la Scozia.

Pasquali ha spiegato come l’enorme lavoro con la franchigia federale (Benetton Treviso), stia pagando con risultati di alto livello che vogliono essere portati anche in Nazionale: “stiamo facendo un bellissimo percorso, abbiamo seminato tanto nel corso degli anni passati e oggi si vedono i frutti. Certo, c’è tanto sacrificio e abbiamo tanti dettagli da migliorare, ma la squadra è molto giovane (24 anni di media). Noi piloni siamo giovani in un ruolo di esperienza, ci aiutiamo a vicenda con piccoli consigli”, ha detto Pasquali. “Quest'anno stiamo portando in campo molta positività: vogliamo migliorare la nostra intensità di gioco e il nostro decision making. Vogliamo portare questa positività anche in Nazionale.

Inoltre Pasquali ha parlato del livello di questo Sei Nazioni, il più alto degli ultimi anni: “si prevede un Sei Nazioni molto intenso, le altre squadre hanno grandi qualità. Non ci sarà nessuna partita facile, ma questo ci dà maggior voglia di entrare in campo e mostrare il nostro valore. Vogliamo essere performanti e competitivi con queste grandi squadre.”

Infine un focus su cosa vuol dire giocare all’Olimpico, le emozioni dell’esordio a Roma e l’importanza di allenarsi con senatori come Ghiraldini, Zanni e capitan Parisse: “il tifo italiano è eccezionale: crede in noi sia nel momento dell’inno che nei momenti difficili. L’esordio in Nazionale è stato un sogno, andavo a vedere la Nazionale al Flaminio da bambino, e il mio esordio al 6 Nazioni  a Roma contro l’Inghilterra dell'anno scorso è stato speciale, a maggior ragione per me che sono romano. È un privilegio allenarsi in prima linea con Leo (Ghiraldini), e con senatori come Sergio (Parisse) e Alessandro (Zanni), perché trasmettono passione ai giovani e ci danno consigli per migliorare costantemente”.

Sconti per studenti Sapienza ed il legame speciale con Sapienza Sport

Ma oltre al “IV Tempo” e a WeComSport, altre iniziative uniscono F.I.R. e Sapienza. Gli studenti Sapienza possono usufruire di una speciale promozione, che permette di acquistare biglietti per il Sei Nazioni a prezzi agevolati (con uno sconto del 50% circa): andando su sport.ticketone.it al momento del check-out, inserendo il codice UNODIXVUNIV, si può accedere a questa scontistica.

L’unione tra F.I.R. e Sapienza è ancora più saldo con Sapienza Sport: “da un lato costituisce un laboratorio ideale per far comprendere agli studenti come si organizza e come si comunica un evento, dall'altro lato permette a F.I.R. di avere uno sguardo diverso sul Sei Nazioni (quello dello studente) per ingaggiare un target di giovani e sapergli comunicare al meglio.” Per Cimbrico infatti “occorre dire le cose giuste alle persone giuste e nei tempi giusti". Tuttavia l’engagement se non è collegato ad altre azioni è fine a se stesso.
Anche nella comunicazione si lavora di squadra. “Ha un’importanza imprescindibile. In un'azienda il primo step per avere una comunicazione sportiva, istituzionale, esterna efficace è riuscire ad avere una comunicazione interna efficace per trasferire in modo coerente e vincente i propri messaggi”.

Ed il lavoro di squadra è fondamentale anche nel collegamento della Federazione con i territori tramite i comitati: “i terminali periferici sono composti come delle microfederazioni, con presidente, tecnico territoriale e un addetto comunicazione con i media che sviluppa sul territorio il piano di comunicazione adottato dalla sede centrale. F.I.R. organizza con essi incontri periodici con le società, per condividere best practice per comprendere al meglio le necessità dei club, che sono i primi portatori d'interesse della F.I.R.”.
Gli appuntamenti col Sei Nazioni allo Stadio Olimpico di Roma sono:
  • Sabato 9 febbraio Italia-Galles, ore 17:45;
  • Domenica 24 febbraio Italia-Irlanda, ore 16:00;
  • Sabato 16 marzo Italia-Francia, ore 13:30.

PRESENTATO AL SALONE D'ONORE DEL CONI IL SEI NAZIONI 2019

Lunedì 21 gennaio, presso il Salone d'Onore del Coni, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del Guinness Sei Nazioni 2019 che, come di consueto, vedrà la Nazionale Italiana di rugby, insieme a quella femminile e Under 20, affrontare le squadre più forti dell'emisfero boreale. Sarà un'edizione particolare quella che inizierà il prossimo primo febbraio: è il ventesimo anno in cui l'Italia, accettando l'invito dell'allora "Cinque Nazioni" è entrata nell'élite del rugby europeo. In più i match di quest'anno saranno un importantissimo test in previsione dei Mondiali, che si svolgeranno in Giappone nel mese di settembre.



La conferenza è stata aperta e coordinata da Andrea Cimbrico, responsabile della comunicazione della Federazione Italiana Rugby. Dopo aver ringraziato gli ospiti presenti, ha parlato dei vent'anni dell'Italrugby nel Sei Nazioni e dell'importanza del torneo in previsione dei Mondiali giapponesi.

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha fatto "gli onori di casa", è stato il primo delle personalità a prendere la parola. Ha ringraziato Discovery - l'emittente televisiva che trasmetterà integralmente l'evento, live e in chiaro su DMAX, canale 52 del digitale terrestre - per aver investito nel progetto, "ci ha permesso una grande visibilità". Di qui la necessità da parte del Coni di dare visibilità a tutti gli sport, poiché, come afferma lo stesso Malagò, "è impressionante quanto si sia allargata la platea delle discipline sportive". Ha spiegato anche l'importante sinergia con la città di Roma ai fini della riuscita della manifestazione (con la capitale che ospiterà quest'anno ben tre partite). Infine ha rimarcato l'unicità di uno sport come il rugby, "diverso ma in positivo", visto il legame a doppio filo con i valori e la tradizione.

A seguire è intervenuto Alfredo Gavazzi, il numero uno della Federazione Italiana Rugby (F.I.R.), che ha esordito ricordando l'enorme crescita che il movimento rugbistico italiano ha avuto negli ultimi 20 anni, sia a livello di tesserati che di interessamento degli sponsor. Dopo aver dichiarato l'obiettivo della Federazione per questa edizione - "raggiungere 150mila presenze nelle tre partite casalinghe" - ha evidenziato tutti i vantaggi che offre l'andare a vedere una partita allo stadio: dal Terzo Tempo Village, per un intrattenimento nel pre e nel post-partita, alla possibilità dei possessori del biglietto di visitare oltre 15 musei statali e civici della Capitale. È un'intenzione primaria della Federugby la coniugazione tra sport e cultura, perché "lo sport è cultura". Gavazzi ha inoltre sottolineato come "dal 5 febbraio Roma sarà la casa della Nazionale".


Dopo il Presidente Gavazzi è stata la volta di Marcello De Vito, Presidente dell'Assemblea Capitolina, in rappresentanza del Comune di Roma e della sindaca Virginia Raggi. De Vito ha rimarcato l'orgoglio di poter ospitare questo evento per il ventesimo anno di fila. "Abbiamo lavorato per favorire la partecipazione cittadina al massimo, creando anche percorsi sostenibili per andare allo stadio, e per avvicinare i più piccoli a questo nobile sport che è il simbolo di valori positivi come la lealtà, il sano agonismo, il rispetto e l'inclusione", ha dichiarato. Il connubio tra sport, cultura e accoglienza è il motore che lega Roma al rugby, per offrire il meglio ai visitatori (anche stranieri, come quest'anno i gallesi, gli irlandesi e i francesi) che verranno nella Capitale.

Ai saluti ha partecipato anche Alberto Minali, Amministratore Delegato di Cattolica Assicurazioni, main sponsor della Nazionale, esprimendo la soddisfazione della compagnia di poter supportare per la prima volta la F.I.R. in un evento di fama mondiale come quello del Sei Nazioni.

A concludere gli interventi della mattinata è stato Alessandro Araimo, AD di Discovery Italia, che ha affermato come il "Sei Nazioni sia "un evento bellissimo da vedere"  e che dal punto di vista televisivo abbia una visibilità in crescita, che diventa "comparabile con quella delle partite di calcio". Inoltre ha voluto evidenziare l'importanza del rugby che si pone come "trasmettitore di valori", mostrando un video per lanciare una campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, fatta dal gruppo Discovery con la partecipazione dei giocatori della Nazionale maggiore - che, durante la conferenza stampa odierna, avevano i caratteristici segni rossi sulle guance per sostenere la campagna.

Dopo un break, ci si è immersi nel contesto più prettamente tecnico della giornata con la presentazione delle squadre e con le parole dei c.t. e dei capitani delle tre nazionali. In primis la Nazionale Under 20, che viene da risultati di prestigio: il quarto posto dell'ultimo Sei Nazioni e l'ottavo dell'ultimo Mondiale. Il c.t. Fabio Roselli ed il capitano Matteo Fischetti hanno espresso la volontà di migliorare ulteriormente il gruppo degli azzurrini che, va da sé, è sempre in costruzione.
Anche le donne, guidate dal coach Andrea Di Giandomenico, stanno vivendo una crescita evidente delle prestazioni: lo testimoniano le vittorie di novembre con Scozia e Sudafrica ed il 7° posto nel ranking. sia Di Giandomenico che la capitana Manuela Furlan hanno confermato la crescita ma al contempo la consapevolezza di avere ancora margini di miglioramento. Ultime battute dedicate alla  alla Nazionale maggiore, con il c.t. Connor O'Shea che ha spiegato come il livello di quest'anno sia altissimo ("il Sei Nazioni più competitivo degli ultimi 10 anni") ma che l'Italia è competitiva quando esprime il suo massimo livello. Il tecnico irlandese ha espresso la volontà di mostrare la crescita del gruppo, con l'ambizione di vincere le partite a Roma e quella in Scozia. Dello stesso avviso è Sergio Parisse, il capitano recordman di presenza con la maglia azzurra: "ci aspettiamo risultati positivi" ha dichiarato, "con un gruppo importante per il futuro ma anche per il presente". Il focus è subito sull'esordio a Murrayfield, una partita da affrontare con "rispetto ma ambizione".

Calendario del Sei Nazioni 2019

1° giornata:
Francia - Galles, venerdì 1 febbraio, h 21, Stade de France (Parigi)
Scozia - Italia, 2 febbraio, h 15.15, Murrayfield (Edimburgo)
Irlanda - Inghilterra, 2 febbraio, h 17.45, Aviva Stadium (Dublino)

2° giornata:
Scozia - Irlanda, sabato 9 febbraio, h 15.15, Murrayfield (Edimburgo)
Italia - Galles, sabato 9 febbraio, h 17.45, Stadio Olimpico (Roma)
Inghilterra - Francia, domenica 10 febbraio, h 16, Twickenham (Londra)

3° giornata:
Francia - Scozia, sabato 23 febbraio, h 15.15, Stade de France (Parigi)
Galles - Inghilterra, sabato 23 febbraio, h 17.45, Principality Stadium (Cardiff)
Italia - Irlanda, domenica 24 febbraio, h 16, Stadio Olimpico (Roma)

4° giornata:
Scozia - Galles, sabato 9 marzo, h 15.15, Murrayfield (Edimburgo)
Inghilterra - Italia, sabato 9 marzo, h 17.45, Twickenham (Londra)
Irlanda - Francia, domenica 10 marzo, h 16, Aviva Stadium (Dublino)

5° giornata:
Italia - Francia, sabato 16 marzo, h 13.30, Stadio Olimpico (Roma)
Galles - Irlanda, sabato 16 marzo, h 15.45, Principality Stadium (Cardiff)
Inghilterra - Scozia, sabato 17 marzo, h 18, Twickenham (Londra)

*N.B. Le partite del Sei Nazioni 2019 verranno trasmesse live ed in esclusiva su DMAX (canale 52 del digitale terrestre). Le partite della Nazionale femminile verranno trasmesse in diretta su Eurosport 2, mentre le partite in casa della Nazionale Under 20 verranno trasmesse sui canali Facebook e YouTube della Federugby