31 marzo 2019

BALDASSARRI NON SI FERMA PIU': SECONDA VITTORIA CONSECUTIVA IN ARGENTINA

Lorenzo Baldassarri continua a stupire. Dopo la vittoria nella gara inaugurale in Qatar, il pilota nativo di San Severino Marche ha conquistato anche il Gran Premio d'Argentina, andandosi a prendere la quarta vittoria in carriera nella classe di mezzo. Completano il podio Remy Gardner, al primo podio in carriera e Alex Marquez, con il Team Marc VDS.


Il classe '96, partito dall'ottava casella, ha messo in pista una gara di grande maturità, risparmiando qualcosa nella prima parte di gara nella parte alta del gruppo, per poi andare all'attacco nella seconda, superare a quattro giri dalla fine Gardner, prendersi la testa e non lasciarla più fino al traguardo.

Per le altre posizioni del podio la battaglia è stata incerta fino alla fine, con il figlio d'arte (il padre Wayne è stato campione del mondo 500 nel 1987) che ha avuto la meglio su Alex Marquez, terzo e unico pilota del Team Marc VDS rimasto in gara. Il compagno di squadra, lo spagnolo Xavi Vierge, non ha potuto prendere il via dalla pole per un problema alla moto pochi istanti prima del via.

Luca Marini, al termine di una guerra all'arma bianca con Brad Binder nell'ultimo giro, è settimo, Enea Bastianini, il miglior rookie della giornata, è nono, Locatelli è 11° e Bezzecchi 16°. Peccato per Bulega e Corsi, che si sono ritirati negli ultimi giri per problemi tecnici mentre occupavano posizioni da Top10.

Al termine della gara, Baldassarri ha dichiarato: "Ho iniziato abbastanza bene, poi perdevo nel T1 ed ero al limite con l'anteriore, ma con il degrado delle gomme sono stato bravo e gestirle bene e a vincere. È una vittoria importante per me, per il team, per l'academy e per chi mi vuole bene".

Soltanto Franco Morbidelli nel 2017 ha vinto le prime due gare del calendario, e alla fine dell'anno ha conquistato il titolo mondiale. Forse è presto per fare paragoni, ma nel frattempo il Balda guarda tutti dall'alto della classifica, con 50 punti su 50 disponibili. Secondo è Gardner con 33 punti, Schrotter terzo con 26.

Termas de Rio Hondo, Gran Premio di Argentina - Classifica gara Moto2

NEUVILLE LA RIBALTA ALL'ULTIMO E VINCE IL TOUR DE CORSE, EVANS BEFFATO DA UNA FORATURA

Thierry Neuville, in zona Cesarini, vince il Tour de Corse dopo una lotta sul filo dei secondi con Elfyn Evans per tutto il weekend. Finale drammatico per il gallese, che aveva ribaltato la classifica nella prima prova odierna, la Eaux de Zilia di 31,85 km, ma che nella più che mai decisiva Power Stage di Calvi, lunga 19,34 km, è incappato in una foratura alla gomma anteriore destra.

Evans, che ha concluso l'ultima speciale 21° con un ritardo di 1'29"8 dal leader della Power stage Meeke, salva il podio grazie al vantaggio accumulato sulla concorrenza nel corso delle prove precedenti, ma permette a Sébastien Ogier di terminare in seconda posizione l'appuntamento di casa, distante 40 secondi da Neuville.

Il campione del mondo, all'inseguimento per tutto il weekend, ha lentamente risalito la classifica approfittando delle difficoltà di Tanak ieri e di Evans oggi. Quarto posto finale per l'altra Hyundai i20 di Dani Sordo, che è rimasto distante 12 secondi dal podio, che per sei secondi ha preceduto Teemu Suninen, autore di un'ottima Power Stage, che gli ha fruttato tre punti in classifica.

Positiva anche l'ultima speciale del leader iridato Tanak, che dopo i problemi avuti al sabato ha conquistato 4 punti nell'ultima prova, terminata alle spalle di Kris Meeke. Nella classifica finale l'estone è sesto, limitando i danni in ottica mondiale. Loeb è ottavo, a 3'39" da Neuville.

Corsica Linea - Tour de Corse. Classifica finale


La tappa corsa dà la possibilità a Neuville, a punti anche nella Power Stage, di salire con 82 punti in testa ad una classifica mondiale che però è contrassegnata dall'equilibrio: Ogier è distante due punti, Tanak cinque.

Corsica Linea - Tour de Corse. Classifica del mondiale


Appuntamento tra 4 settimane, sullo sterrato argentino di Corboda, per la quinta prova del mondiale.

RAIKKONEN: "STIAMO FACENDO UN BUON LAVORO". GIOVINAZZI: "NON È STATO UN WEEKEND FACILE FINO AD ORA"

Due umori diversi in casa Alfa Romeo Racing al termine delle qualifiche del Gran Premio del Bahrain. Kimi Raikkonen, entrato in Q3, si è classificato non ma scatterà dall'ottava piazzola in virtù della penalità inflitta a Grosjean. Antonio Giovinazzi invece è stato autore di una qualifica difficile, che lo vedrà partire in ottava fila (16°).


Il finlandese ha mostrato una certa soddisfazione nelle dichiarazioni post-qualifica, nonostante i problemi avuti nelle FP2: "Oggi abbiamo ottenuto il massimo dalla nostra macchina, stiamo facendo un buon lavoro. Sento bene la vettura, ma non sappiamo prevedere come sarà la gara domani perché abbiamo mancato la seconda sessione di prove ieri e non abbaimo fatto nessun long run. Il meteo potrebbe avere un ruolo dominante in gara - ho sentito che ci sarà vento, vedremo che ruolo reciterà."

Chi invece ha accusato i pochi chilometri effettuati durante le prove libere è stato Giovinazzi, che per 67 millesimi è rimasto fuori dalla Q2, proprio in favore del team mate finlandese.  "Non è stato un weekend facile fino ad ora", ha dichiarato il pilota nativo di Martina Franca. "La seconda sessione di ieri sarebbe stata molto importante per noi per vedere dove eravamo in qualifica e in gara. Non sappiamo realmente cosa aspettarci dalla gara di domani. Le condizioni saranno molto differenti rispetto a quelle che abbiamo provato in FP1 e FP3, quindi daremo il nostro meglio per avere una buona gara e lottare a modo nostro in mezzo al gruppo."

POLE POSITION DI MARC MARQUEZ NEL GP DI ARGENTINA, MA YAMAHA E DUCATI SONO LI'

Pole doveva essere, e pole è stata. Marc Marquez si aggiudica le qualifiche del GP d'Argentina per la quinta volta su sei tentativi da quando il Motomondiale è tornato in Sud America. Come si era intuito dalle FP3, lo spagnolo dimostra di essere il principale candidato alla vittoria finale, con un giro dei suoi che non ha lasciato scampo alla concorrenza.

A dispetto di altre volte però, il Cabroncito non ha fatto il vuoto. Anzi, sia la Yamaha che la Ducati dimostrano di essere in palla sul circuito argentino, e per la casa di Borgo Panigale non è una notizia da poco. Infatti la casa dei tre diapason ha piazzato Maverick Vinales secondo, ad appena un decimo e mezzo dal leader, e ben 4 piloti nei primi 7 posti della griglia.

Bene anche Andrea Dovizioso, che dopo la caduta nelle FP3 ha artigliato la prima fila, ad appena un centesimo da Vinales. Le prestazioni della Ducati sembrano essere in controtendenza rispetto agli ultimi anni, quanto meno con il Dovi, e questo è un aspetto da non sottovalutare in ottica campionato.
Allo stesso modo, chi sembra progredire è Valentino Rossi, quarto, a poco più di due decimi da Marquez. Rispetto alla qualifica disastrosa del Qatar i miglioramenti sembrano evidenti, adesso bisognerà aspettare la gara, ma stavolta sembra proprio che il Dottore possa giocarsi il podio.

I passi avanti della Yamaha sono lampanti anche con la moto clienti: infatti Franco Morbidelli ha ottenuto il suo miglior risultato in una qualifica MotoGP e partirà in seconda fila, sesto. Alle sue spalle il compagno di squadra Quartararo, che sembra confermare le buone impressioni della gara inaugurale ed è il miglior rookie in pista.

Più indietro Cal Crutchlow, ottavo, che ha dovuto abortire l'ultimo giro quando era in lizza quantomeno per la seconda fila, e Jorge Lorenzo, che domani partirà dalla casella numero 12 nonostante il gioco di squadra che ha fatto con Marquez nel primo giro lanciato, per poter sfruttare il traino del campione del mondo.

Qualifiche negative per le Suzuki, con Rins 16°, e per Andrea Iannone, che con la sua Aprilia partirà dal fondo dello schieramento.
Dopo qualifiche all'insegna di un certo livellamento, non ci resta che aspettare la gara, in programma domani alle 20 italiane.

Termas de Rio Hondo, Gran Premio d'Argentina - Classifica qualifiche

MARC MAZQUEZ AL COMANDO NELLE FP3, ACCEDONO AL Q2 ROSSI, DOVIZIOSO E LORENZO

Marc Marquez avanza la sua candidatura alla pole del Gran Premio di Argentina. A Termas de Rio Hondo, in una sessione di prove libere molto nuvolose ma senza scrosci d'acqua, lo spagnolo ha centrato il miglior tempo, mostrando competitività sia sul giro secco sia sul passo gara: è lui il principale favorito per la pole position, che avrà luogo alle 19:05 ora italiana.


Prosegue il feeling di Jack Miller con la pista argentina: dopo la pole dell'anno scorso, l'australiano del Team Pramac conferma il secondo posto delle FP2 di ieri, piazzandosi a due decimi dal Cabroncito. Terza posizione per Cal Crutchlow, a mezzo decimo da Miller.

Buone notizie in casa Yamaha, che piazza in Top10 - e in Q2 - tutte e quattro le moto. Vinales è quarto, a tre decimi e mezzo dal leader, Valentino Rossi è settimo (a +0"710), mentre ottima prestazione per Franco Morbidelli, sesto, e Quartararo, decimo.

Capitolo Ducati: Dovizioso, che ha chiuso anzitempo il turno a causa di una caduta in curva 1 a tre minuti e mezzo dalla fine, è undicesimo, ma per la classifica combinata si qualifica come ottavo, a pari tempo con il Dottore. Petrucci invece, in crescita rispetto a venerdì, è quinto.

A proposito di miglioramenti, grande passo in avanti di Jorge Lorenzo: il maiorchino, penultimo ieri e con problemi di guida e di tenuta fisica, si qualifica un po' a sorpresa per il Q2 strappando il nono tempo, a pochi centesimi da Rossi e Dovizioso.

Male le Suzuki, che dovranno passare dal Q1: sia Alex Rins, quidicesimo, che Joan Mir, diciassettesimo, non hanno mostrato lo smalto del Qatar. Andrea Iannone, con la sua Aprilia è diciannovesimo.

POLE DI VIERGE IN MOTO2 AL TERMINE DI UNA QUALIFICA TIRATISSIMA



Pole di Xavi Vierge nelle qualifiche del Gran Premio di Argentina nella categoria Moto2. Lo spagnolo ha stampato il nuovo record del circuito con il tempo di 1'42"726, migliorando di 83 millesimi il best time che risaliva addirittura al 2015 con Johann Zarco. Probabilmente, con il cambio di regolamento ed i nuovi motori Triumph a 3 cilindri da 140 Cv, assisteremo spesso a miglioramenti dei record all time.

Ma quello che stupisce della Q2 odierna (altra novità dell'anno per le categorie minori) è l'incredibile equilibrio tra le forze in campo: tra i piloti in prima fila ballano solamente 12 millesimi, mentre i primi 13 in griglia sono racchiusi in meno di 4 decimi.

Bravo quindi lo spagnolo del Team Marc VDS a sfruttare il momento giusto, anche se il tempo non è arrivato all'ultimo tentativo. Invece chi affiancherà Vierge in prima fila ha raggiunto il miglior tempo all'ultimo giro disponibile: si tratta del poleman del Qatar, Marcel Schrӧtter (Dynavolt Intact GP), e Sam Lowes (Team Gresini). Seconda fila per il compagno di scuderia di Vierge, Alex Marquez, con Thomas Luthi e Brad Binder (Team Ajo).

Più indietro gli italiani, anche se il distacco è risicato con un livellamento del genere: il vincitore della gara inaugurale, Lorenzo Baldassarri partirà in terza fila (8°) con al suo fianco un ottimo Nicolò Bulega. Decimo Simone Corsi, dodicesimo Enea Bastianini, quattordicesimo Andrea Locatelli, tutti passati dalla Q1. Indietro anche Luca Marini (Sky Racing Team VR46), tredicesimo, e Fabio Di Giannantonio (Speed Up), diciottesimo.

Termas de Rio Hondo, Gran Premio d'Argentina - Classifica qualifiche Moto2

30 marzo 2019

LE PAROLE DEI PILOTI RED BULL DOPO LE LIBERE: "CON LE MEDIE SIAMO COMPETITIVI"

Venerdì con alti e bassi per la Red Bull. Al termine della FP2 Verstappen è sesto, dietro anche alla Renault di Hulkenberg, mentre Gasly addirittura dodicesimo, a sette decimi dal compagno di squadra.
Entrambi i piloti della casa austriaca si sono trovati a loro agio con le gomme medie, la mescola C2 (ricordiamo che la Pirelli per questo weekend ha portato il terzetto più duro a disposizione), mentre hanno trovato difficoltà a mettere in pista un passo gara competitivo con le gomme soft, la soluzione con la quale presumibilmente bisognerà fare il giro veloce.
L'olandese, che ha accusato un ritardo di 823 millesimi dalla Ferrari di Vettel, ha dichiarato: "Oggi era ok ma poteva andare meglio. Su gomma media siamo piuttosto competitivi e avrei dovuto essere il più veloce nel mio primo short run, ma all'ultima curva ho avuto un piccolo problema che mi ha fatto perdere due o tre decimi. Con la gomma più morbida non avevo abbastanza grip, quindi dobbiamo esaminarla e capirne di più. Sui run più lunghi abbiamo anche dimostrato di essere competitivi con il pneumatico medio, che dovrebbe essere quello preferito per la gara. Abbiamo ancora un po’ di lavoro sul set-up, soprattutto perché probabilmente avremo solo un giro sulle gomme nelle qualifiche. Sembra anche che i problemi che la Ferrari ha avuto a Melbourne siano stati risolti, sembrano i più veloci al momento, noi dobbiamo lavorare per colmare questo gap".

Problemi simili per Pierre Gasly, che conferma le difficoltà sul passo gara con le soft ma che sembra avere sempre più confidenza con la vettura di Milton Keynes: "Penso che la performance sia stata davvero buona in FP1 e all'inizio del FP2", ha dichiarato. "Il bilanciamento non era l'ideale, ma normale, soprattutto perché faceva molto caldo stamattina durante la prima sessione. Questo pomeriggio in FP2 siamo stati veloci con le gomme medie ma poi con le soft ci mancava un po' di passo. Non potevo spingere nei primi giri, quindi ho dovuto farlo sul terzo, che non è l'ideale. Penso che nel complesso la macchina sia buona, ci manca un po' di passo con questo set-up. Ho confidenza con la macchina, di certo è una pista diversa rispetto a Melbourne, quindi dobbiamo ottimizzare tutto, ma sono fiducioso di poterlo fare domani".

29 marzo 2019

LA FORD FIESTA DI ELFYN EVANS AL COMANDO NELLA PRIMA GIORNATA DEL TOUR DE CORSE, IN SCIA TANAK E NEUVILLE

Elfyn Evans in grande spolvero nella prima giornata del Tour de Corse, la tappa francese - la quarta - del mondiale WRC. Il gallese, con la sua Ford Fiesta, è al comando della classifica dopo le prime sei prove speciali (nell'ordine Bavella, Valinco e Alta-Rocca ripetute due volte, per un totale di 121,82 km) mostrando una grande padronanza della vettura, competitiva anche dopo l'addio di Ogier al termine della stagione scorsa.
Evans, che ha vinto la metà delle speciali in programma, non ha tuttavia fatto il vuoto. Il leader del mondiale, Ott Tӓnak, è secondo a pochi secondi dal britannico (4,5 per la precisione) dopo essere stato al comando al termine delle tre prove mattutine. Molto competitivo anche Thierry Neuville che, a bordo della sua Hyundai i20 Coupé, è terzo staccato di 9,8 secondi da Evans ed è in crescita, dopo aver vinto l'ultima prova speciale odierna.

Hyundai che si mostra competitiva sull'asfalto corso, con Dani Sordo alle spalle del compagno di squadra, anche se è staccato di quasi trenta secondi dalla vetta. Segnali di risveglio anche da Teemu Suninen, che con l'altra Ford è al momento quinto, al termine di una giornata senza errori.
In difficoltà i padroni di casa, sia per quando riguarda i piloti che per il costruttore più atteso, ovvero Citroen. Sébastien Ogier è stato autore di un venerdì poco brillante, in cui ha perso terreno in ogni prova, soprattutto nella tornata mattutina. Nel corso del pomeriggio ha cercato di limitare i danni, ma domani partirà con 36 secondi da recuperare su Evans: non sarà facile salire sul podio nella gara di casa.

È andata peggio all'altro enfant du pays, Sébastien Loeb, che ha dovuto inseguire fin dalla prima speciale: colpendo un cordolo durante la PS1 ha rotto un braccetto della sospensione, perdendo 2 minuti solamente nella prima frazione. Risalito in ottava posizione provvisoria, alle spalle del finlandese Lappi, accusa quasi due minuti e mezzo da Evans.

Giornata da incubo per gli altri due portacolori della Toyota, Jari-Matti Latvala e Kris Meeke che hanno avuto problemi rispettivamente nel corso della quinta e della sesta speciale. Adesso sono 13° e 16°, con più di tre minuti e mezzo di distacco.

Domani ci saranno riscontri più definitivi, visto che bisognerà percorrere 174 km divisi in sei speciali, con la lunghissima prova di Castagniccia (47,18 km) da ripetere due volte.

62éme Corsica Linea - Tour de Corse: Classifica al termine della prima giornata:

1) Evans/MartinFord Fiesta WRC1h09'3”6
2) Tanak/JarveojaToyota Yaris WRC+4"5
3) Neuville/GilsoulHyundai i20 Coupé WRC+9"8
4) Sordo/Del BarrioHyundai i20 Coupé WRC+26"1
5) Suninen/SalminenFord Fiesta WRC+30"9
6) Ogier/IngrassiaCitroen C3 WRC+36"3
7) Lappi/FermCitroen C3 WRC+46"3
8) Loeb/ElenaHyundai i20 Coupé WRC+2'27"9
9) Camilli/BuresiVolkswagen Polo GTI R5+2'46"4
10) Bonato/BoulloudCitroen C3 R5+3'06"4

28 marzo 2019

TANTE NOVITA' NEL NUOVO F1 2019 DI CODEMASTERS IN USCITA A GIUGNO

Dopo l'inizio della stagione "in pista", cresce l'attesa anche per il debutto del videogioco della Formula 1 per la stagione 2019. Nel breve trailer uscito quest'oggi sui canali dell'account ufficiale della Codemasters, la casa editrice e sviluppatrice del gioco, emergono già alcune novità che piaceranno agli appassionati sia della categoria, sia del gaming.

Innanzitutto la data di uscita, che è stata anticipata di quasi due mesi: rispetto al 24 agosto dell'anno scorso, il videogioco sarà disponibile al pubblico fin dal 28 giugno 2019, sulle classiche piattaforme Xbox One, PlayStation 4 e PC. Praticamente in concomitanza con il weekend di gara in Austria.
Passando agli aspetti più prettamente tecnici, sembrano esserci innovazioni interessanti per quanto riguarda le vetture. Infatti non saranno 10 le monoposto disponibili ma 11: la novità è rappresentata da un’auto regolamentata del 2019 appositamente progettata in collaborazione con il team tecnico F1, guidato  per l'occasione da Ross Brawn e Pat Symonds. Sarà disponibile solo in modalità multiplayer e avrà a disposizione diversi modelli di livrea, per aumentare i livelli di personalizzazione, uno degli obiettivi principali dei creatori del titolo di quest'anno.

Lee Mather, Game Director di F1 2019, ha detto a riguardo: "L’entusiasmante collaborazione con Ross Brawn e Pat Symonds ha creato nuovi livelli di personalizzazione in F1 2019 attraverso l’inclusione della nuova regulation car. Con la crescita costante della serie F1, è fantastico dare ai giocatori un maggiore controllo e nuovi livelli di personalizzazione di auto e piloti e non vediamo 
l’ora di svelare nuove informazioni sulle nuove funzionalità multiplayer."

Un'altra novità di rilievo dovrebbe riguardare la Formula 2, che presumibilmente sarà inserita all’interno della modalità carriera: infatti in una delle ultime immagini del trailer è ben visibile il profilo di una vettura Dallara. In tal caso, giocare in modalità carriera partendo dalla F2 potrebbe rappresentare una possibilità di aumentare la lunghezza della "storia" all'interno del gioco, impedendo così ai giocatori più accaniti di finirlo in breve tempo.

"Siamo assolutamente lieti di poter lanciare F1 2019 in anticipo, durante la Stagione di Formula 1, in questo modo il gioco può essere giocato e apprezzato mentre il campionato del mondo reale è in atto. La nostra stretta relazione con Formula 1 ha giocato un ruolo fondamentale nel raggiungimento di questo obiettivo chiave per il franchise. Tutto ciò, oltre al nostro ciclo di sviluppo di quasi due anni, ci ha permesso di sviluppare alcune nuove interessanti funzionalità e altre novità per il franchise che non vediamo l’ora di condividere con la nostra community nei prossimi mesi", ha dichiarato Paul Jeal, Direttore del reparto Franchise di Codemasters.

Oltre a queste innovazioni ce ne saranno altre, che probabilmente riguarderanno il gaming vero e proprio: Codemasters le rilascerà nei mesi che ci separano dall'uscita ufficiale, intanto l'attesa e la curiosità inizia a salire tra i fan.

27 marzo 2019

ALONSO SMENTISCE LA F1 SULLE PAROLE DI MONTEZEMOLO: "IL PRESIDENTE NON HA DETTO QUELLE COSE"

Anche fuori dalle piste di F1, Fernando Alonso torna a far parlare di sé. Stavolta però, la polemica non è partita dal pilota spagnolo, sempre molto schietto nei team radio come nelle interviste.
Il pretesto infatti viene da un tweet proveniente dall'account ufficiale della F1, che nel proprio podcast Beyond The Grid ha intervistato l'ex presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo.

Il tweet in questione riporta una dichiarazione fatta da Montezemolo riguardo i motivi che non hanno permesso ad Alonso di vincere un Mondiale con la Ferrari. Il virgolettato recita: "Quando vince è contento. Quando non vince, è il problema del team”.

Ciò ha scatenato il fuoriclasse spagnolo, che sempre su Twitter ha risposto in maniera sarcastica contro la Formula 1: “Doveva esserci un motivo per non seguire questo account fino a oggi. Me l’avete ricordato nuovamente!! Il Presidente non ha mai detto questa cosa. Specialmente dopo aver ottenuto l’80% dei punti per il nostro team. Abbiamo corso impegnandoci duramente, insieme, con tutto il nostro cuore e abbiamo lottato fino all’ultima gara per i campionati”.

Come spesso succede in questi casi, la verità sta nel mezzo. L'eccessiva sinteticità del tweet ha travisato le reali parole dell'ex presidente della Ferrari, che alla domanda riguardante i motivi che non hanno permesso ad Alonso di vincere il Mondiale con la Rossa, ha dato tre spiegazioni:
“Il primo, per essere sincero, è stato sfortunato a essere in Ferrari quando la Red Bull era molto vicina a essere la Ferrari di inizio anni 2000, di certo la macchina più forte.
Secondo, non mi piace ma devo dirlo: è stato sfortunato. Ha perso un campionato in Brasile nel 2012 quando Sebastian al primo giro ebbe l’incidente con Senna e la macchina non si fece nulla. Poi, il team ha fatto un grande errore nel 2010, quando bastava arrivare quarti.
Terzo, il suo carattere. La più grande differenza rispetto a Michael e anche a Niki. E’ stato Alonso, non Alonso-Ferrari. Quando vince è contento, quando non vince è il problema del team, non è felice. È stato meno vicino al team di quanto non lo fossero Michael e Niki, in altre parole. Soprattutto nei momenti difficili, esserlo nei buoni momenti è facile”, racconta Montezemolo.

Quindi, a differenza del virgolettato riportato nel tweet, non è che quando la Rossa perdeva, Alonso dava la colpa al team. Ciò che in realtà Montezemolo ha "imputato" allo spagnolo è la mancanza di vicinanza al team dopo le sconfitte, caratteristiche che contraddistinguevano Niki Lauda e Michael Schumacher.

Nel corso dell'intervista, l’ex numero uno della Ferrari ha spesso elogiato lo spagnolo: "Per me Alonso è con Hamilton e Vettel molto vicino a Michael. Lui era ed è un pilota fantastico. Ha perso il campionato non per i suoi errori. Se avesse vinto un titolo oggi faremmo discorsi diversi", ha aggiunto.

24 marzo 2019

IL 28 MARZO SI TORNA AL VOTO PER IL GP DI MIAMI: POSSIBILITA' PER L'ENTRATA IN CALENDARIO NEL 2020

Torna a tenere banco l'ipotesi di un Gran Premio di Formula 1 tra le strade di Miami. Anzi, dopo la bocciatura avvenuta il 27 settembre scorso da parte del consiglio comunale, potremmo assistere ad un'improvvisa accelerata se la nuova votazione, che dovrebbe avvenire il prossimo 28 marzo, avrà esito positivo.

Nonostante la delibera negativa di settembre, in cui il consiglio aveva deciso il rinvio della gara per prendere tempo e ascoltare coloro che si era dichiarati contrari all’evento, i vertici di Liberty Media hanno continuato a lavorare con i principali partiti di Miami per cambiare lo stato delle cose.

Non sarà facile portare la Formula 1 in Florida. La trattativa per il Gran Premio, che in un primo momento sembrava poter entrare in calendario già da quest'anno, durante la trasferta nordamericana di fine ottobre/inizio novembre, coinvolge molte istituzioni: Liberty Media, l’organizzatore della gara, la South Florida Racing, la municipalità di Miami e soprattutto il Bayfront Park Management Trust. Quest'ultima ha un peso enorme in quanto ha giurisdizione su un’area significativa della pista, che verrebbe allestita tra il porto, su Dodge Island, Biscayne Boulevard, dove dovrebbe sorgere il rettilineo di partenza, e l'American Airlines Arena, casa dei Miami Heat.

Se la Commissione Città predisposta e il voto di giovedì saranno positivi, si potrà andare avanti nel progetto. Siccome si sta ancora discutendo sul contratto originale, che prevedeva sia una corsa inaugurale del 2019 sia il Fan Festival che si è svolto lo scorso ottobre, è possibile che il GP possa entrare nel calendario di F1 già dall'anno prossimo.

Sarebbe una gran colpo per Liberty Media, visto che porterebbe un secondo Gran Premio negli States e che ha dichiarato da tempo di voler arrivare a 25 gare stagionali.

19 marzo 2019

CANCELLATA ANCHE LA TAPPA DELLA MOTOE A LE MANS


Non c’è pace per la MotoE. Dopo l’incendio che la sera del 13 marzo scorso ha devastato il paddock di Jerez con tutte le moto e gli strumenti per effettuare i test ufficiali, sembra non voler iniziare mai la prima competizione al mondo riservata a moto completamente elettriche.



Infatti dopo la cancellazione della prima gara, sempre nella località andalusa, prevista per il 5 maggio – in concomitanza con il Gran Premio di MotoGP – è stata annullata anche la seconda tappa del (mini)mondiale, prevista a Le Mans dopo due settimane.

La decisione è stata resa nota oggi, durante la presentazione del GP di Franca del Motomondiale, dove gli organizzatori hanno dichiarato che contestualmente alle gare di Moto3, Moto2 e MotoGP, non ci sarà la gara di MotoE.

Tutto è ovviamente dovuto all’incendio di sei giorni fa, sul quale deve essere fatta ancora chiarezza da parte della polizia spagnola, anche se la Dorna ha fatto sapere che le fiamme hanno avuto origine da un cortocircuito. Da quel momento in poi è cominciata una corsa contro il tempo, ma inevitabilmente si è dovuto ripartire da zero, visto anche che sono saltate due sessioni di test, in programma proprio la settimana scorsa e a fine aprile, entrambe ad Jerez de la Frontera.

A questo punto, rimangono solamente tre i circuiti dove si terranno le gare di MotoE: Sachsenring (7 luglio), Aragon (11 agosto) e Misano (15 settembre). Non è escluso che la Dorna stia cercando nuovi circuiti per rimpiazzare le due gare cancellate: si pensa infatti ad altre tappe europee del Motomondiale come Assen, Brno e Silverstone ed Aragon. Tuttavia è difficile che il Mondiale possa prendere il via prima di giugno.

18 marzo 2019

LE PAROLE DI VERSTAPPEN: "SONO SODDISFATTO PER IL TEAM E HONDA"

C’è soddisfazione in casa Red Bull. Nonostante la gara complicata di Gasly, il podio ottenuto da Verstappen, a pochi decimi da Hamilton, dà morale alla scuderia austriaca. Uno dei motivi principali è l’ottimo comportamento del motore Honda, alla prima gara con il team, che è sembrato vicino alle prestazioni di Ferrari e Mercedes.


Nelle parole dell’olandese, dichiarate al termine della gara, viene sottolineato proprio questo aspetto: “Sono molto contento per il Team e anche per la Honda di finire sul podio oggi. Da quando abbiamo iniziato a lavorare insieme è stato fantastico e mi sto godendo la partnership, questo è un terzo posto meritato per tutti noi.”

Max, che ha spesso lamentato gli anni passati la mancanza di competitività del motore, è sembrato entusiasta della possibilità di combattere alla pari con Ferrari e Mercedes da questo punto di vista: “Essere in grado di sfidare Lewis alla fine della gara e superare Seb in pista, che qui è molto difficile, è molto positivo. Abbiamo avuto un piccolo vantaggio con le gomme, è stato soddisfacente pressare Lewis anche se non sono riuscito ad avvicinarmi abbastanza per superarlo”.

“La macchina ha funzionato molto bene e siamo molto forti anche sui rettilinei, il che speriamo sia un buon segnale per il resto della stagione. Ho sentito che questo è il primo podio per Honda dal 2008 ( terzo posto di Barrichello con la Honda Racing nel GP di Gran Bretagna, ndr), quindi sono molto contento di aver ottenuto questo risultato per loro oggi. “

16 marzo 2019

PROBLEMI AL MOTORE PER GASLY, MA PER HONDA NON È NULLA DI GRAVE

Piccolo campanello d'allarme per la Red Bull al termine del primo venerdì della stagione. Dopo due buone sessioni di libere, negli ultimi minuti delle FP2 la monoposto di Pierre Gasly ha accusato un calo di potenza alla power unit, che lo ha costretto a tornare anzitempo ai box.


Tuttavia, questo problema al motore Honda non preoccupa il francese, che ha terminato il turno con il quarto tempo, ad appena 42 millesimi dal compagno di squadra Verstappen: "C'é stata una piccola perdita di potenza all'ultimo giro, così abbiamo deciso di rientrare in anticipo", ha dichiarato.

La stessa casa giapponese ha rassicurato la scuderia. Dopo aver sottoposto la power unit ad una verifica, la Honda ha fatto sapere che si è trattato di un problema live, che non dovrebbe inficiare il prosieguo del weekend australiano.

Al netto di questo contrattempo, Gasly è sembrato soddisfatto della sua prima sessione di prove con la RB15: "È stata una giornata positiva", ha detto. "Oggi ho fatto il possibile con la macchina concentrandomi soprattutto sul pacchetto aerodinamico, ma c'è ancora del lavoro da fare".

(Articolo scritto per Motorsportitalia.net)

LA VERITA' DELL'INCENDIO DI JEREZ: LA CORRENTE È VENUTA DALLE PRESE

Iniziano ad emergere i primi dettagli riguardo l'incendio divampato questa mattina presso il paddock di Jerez, dov'erano presenti le moto di MotoE pronte ad effettuare i test prestagionali.


La testimonianza di Jurgen Lingg, team principal della scuderia tedesca Dynavolt Intact GP, ha permesso di capirne qualcosa in più. "I tecnici di Energetica hanno avuto problemi a caricare le motociclette ieri, ma la sera ci hanno detto di aver sistematico l'elettricità", ha dichiarato a SPEEDWEEK.com. "Abbiamo lasciato la pista ieri alle 20.30 circa. In quel momento, le batterie delle moto non erano ancora state caricate. I tecnici di Energetica ci hanno detto che sarebbero rimasti tutta la notte a caricare una batteria dopo l'altra. Che cosa sia successo esattamente da allora, non posso dirlo".

Secondo Lingg l'incendio è scoppiato solo dopo che sono state caricare tutte le batterie: "Da lì in poi una moto ha iniziato a bruciare. Ma è solo una supposizione personale" ha affermato, ancora piuttosto scosso dall'accaduto. 

Il team principal ha poi spiegato come l'incendio abbia completamente stravolto il programma dei test, in quanto tutto è andato bruciato: "Tutti i nostri strumenti erano lì dentro. Non abbiamo più niente da mettere nei nostri semirimorchi".

Ora spetterà alla polizia fare le indagini opportune per capire da dove esattamente sia partito il fuoco. Però una cosa è certa: non è stata colpa di energie rinnovabili, che Dorna e i tecnici di Energetica ed Enel pensano siano sufficienti a ricaricare le pesanti batterie delle moto. L'elettricità è venuta fuori da una presa di corrente.

14 marzo 2019

HARTLEY SVILUPPERA' LA PORSCHE DI FORMULA E IN VISTA DEL DEBUTTO NELLA PROSSIMA STAGIONE


Brendon Hartley è pronto ad immergersi nel mondo delle monoposto elettriche. Come riportato da e-racing365, il pilota neozelandese, appena uscito dal giro della Formula 1, è in procinto di iniziare un periodo di test con la Porsche, che farà il suo debutto nella sesta stagione di Formula E a partire dal prossimo dicembre.


In questo periodo, che avrà la durata di 15 giorni, il bicampione del mondo di Endurance nello sviluppo della vettura affiancherà Neel Jani, il pilota della casa tedesca per la stagione che verrà.

Lo ha dichiarato il portavoce del team Porsche Formula E durante lo scorso weekend, durante il quale si è tenuta la gara di Hong Kong. Lo stesso portavoce ha poi precisato che da parte della scuderia non c'è grande fretta per prendere una decisione in merito al compagno di box di Jani. Ciò lascia presupporre che, nonostante l'importante periodo che svolgerà Hartley per lo sviluppo della monoposto, non è certo il suo ingaggio da titolare nella stagione di debutto della Porsche. I rumours parlano infatti di contatti con piloti che già gareggiano nella categoria, tra i quali Mitch Evans della Jaguar.

Hartley ha avuto già modo di testare la Formula E, ma per poco tempo - durante l'estate 2017 col team Venturi - e non con vetture della seconda generazione. Si tratta di un ulteriore impegno per il neozelandese, visti gli accordi recenti con SMP Racing nel Campionato Mondiale Endurance e con la Ferrari per un lavoro al simulatore di Formula 1.

(Articolo scritto per Motorsportitalia.net)