31 agosto 2020

IL WEEKEND NERO DELLA FERRARI: UNA DOLOROSA RESA ALLA VIGILIA DI MONZA E MUGELLO

La Rossa esce dal Belgio lontana dalla zona punti e con le ossa rotte. Il rischio concreto ora è quello di fare figuracce in casa propria, per macchiare una storia gloriosa

© ferrarif1.com


Che questa fosse un'annata complicata lo si era capito fin dall'inizio. Nonostante il podio alla prima gara (GP d'Austia) di Charles Leclerc, già nel replay della settimana successiva (GP di Stiria) si erano viste le grandi falle nella SF1000. In sei gare due podi in totale (quello ancora del monegasco a Silverstone) ma a Spa-Francorchamps, nella cosiddetta "università dell'automobilismo" della Formula 1, la Ferrari ha toccato il fondo.

Non due ritiri per incidente, come successo in Stiria o in Brasile l'anno scorso, peggio. Un weekend dove, tra qualifiche e gara, la Rossa di Maranello è stata, prestazioni alla mano, la settima macchina in pista. Al sabato un record negativo ritoccato dopo oltre 10 anni, ossia quello di non aver passato il Q2 con entrambe le macchine in condizioni standard (senza pioggia o problemi tecnici). In gara l'onta di essere sverniciati da macchine come Alpha Tauri (la sorella minore della Red Bull) e addirittura dal team "clienti", ossia l'Alfa Romeo, in possesso della stessa motorizzazione.

Un disastro rispetto all'anno scorso, quando la Ferrari a Spa monopolizzava la prima fila in qualifica e in gara otteneva la prima vittoria in carriera di Charles Leclerc. Un passo indietro evidente anche rispetto alle prestazioni stagionali, che vedevano le Ferrari ai limiti della Top 10 al sabato e leggermente migliore nel passo gara alla domenica. Solo un grande sussulto di Charles Leclerc al via ha consentito al monegasco di guadagnare 4 posizioni al primo giro, prima di avere problemi di potenza e tornare indietro. 13° e 14° posizione al via, 13° e 14° posizione al traguardo. È mancato tutto: potenza, gestione gomme, grip, carico aerodinamico. Oltre ai problemi di motore dopo l'accordo segreto con la FIA, anche evidenti defezioni a livello di set-up nel weekend belga. Il tutto concentrato nel team radio sfuggito a Leclerc dopo il pit stop ("Putain de sa race") al quale Charles ha chiesto scusa.


Festa per i 1000 GP della Ferrari che potrebbe diventare un incubo

Così, dopo la "disfatta delle Ardenne", con un calendario così compresso (17 gare in poco più di 5 mesi), arrivano immediatamente due tra le gare più attese, il Gran Premio d'Italia a Monza ed il millesimo GP della Ferrari, nella pista di proprietà al Mugello. L'incubo di finire disintegrati nelle gare di casa (e di festa) è più vivo che mai, visto il periodo di crisi tra i peggiori nel terzo millennio. Parola 'crisi' che non viene presa in considerazione da parte di Mattia Binotto, che parla di tempesta non risultando molto credibile in quanto a metafore.

Stamattina nei social della scuderia è apparso un messaggio che invita ai tifosi a sostenere la squadra. Ma la pazienza è al lumicino e si attende presto un forte segnale dall'alto, un messaggio da parte di una dirigenza che sembra più tenere d'occhio l'animo commerciale rispetto a quello sportivo.



18 agosto 2020

AL VIA L'ERA FRIEDKIN IN CASA ROMA. OBIETTIVO RIAVVICINARE I TIFOSI E ... TOTTI

 L'arrivo del magnate americano, per 591 mln di Euro, segna un cambio di passo che i tifosi giallorossi aspettano. A patto però, che la nuova proprietà non replichi gli errori di Pallotta

Nel tardo pomeriggio di ieri, dopo dieci giorni dalla firma del contratto preliminare, è arrivato puntuale il closing per il passaggio dell'AS Roma da James Pallotta a Dan Friedkin, Amministratore Delegato e Presidente di "The Friedkin Group".

Come si legge nel comunicato ufficiale del club, le cifre e le percentuali di azioni sono quelle previste nel contratto preliminare:

"Il Friedkin Group ha annunciato l’acquisizione, attraverso la Romulus and Remus Investments LLC, di circa l’86,6% del capitale sociale del Club e, inoltre, lancerà un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulle rimanenti azioni ordinarie rappresentative di circa il 13,4% del capitale sociale."

La cifra finale parla di 591 milioni di euro che comprendono l’accollo del debito, l’acquisizione delle quote azionarie in mano al gruppo di James Pallotta e la ricapitalizzazione del club che le condizioni finanziarie attuali rendono indifferibile.

Una trattativa iniziata negli ultimi mesi del 2019, che con il post-Covid ha ripreso ad accelerare, seppur con cifre notevolmente ridimensionate (le cifre allora si aggiravano sui 750 milioni), ma dopo quasi 8 anni, la Roma cambia proprietario, sperando in un futuro migliore.


Il bilancio di Pallotta: plusvalenze, cruccio stadio e 'zeru tituli'

L'era Pallotta, iniziata in pratica nel 2011, con l'entrata di Thomas Di Benedetto prima che lui lo sostituisse il 27 agosto dell'anno successivo, è fatta di nove lunghi anni ricchi di speranze iniziali trasformate in critiche, polemiche, alti e bassi in termini di risultati e una "deromanizzazione" mai digerita.

Spazio prima ai numeri: a livello finanziario la Roma dell'era Pallotta è cresciuta in valore dai 354 milioni di dollari del 2012 ai 622 del 2019 (dati Forbes): una crescita del 75% che ha collocato la Roma stabilmente nella Top20 europea in questa speciale classifica.

Una crescita fatta di diverse plusvalenze (da Marquinhos a Benatia, da Alisson a Salah, da Lamela a Pjanic, solo per citarne alcuni), usate spesso per "rimettere anche i conti a posto", fare mercato con nuovi giovani di prospettiva, ma che a lungo andare costruiscono una squadra incompiuta, che lascia andare i propri prezzi pregiati senza fare il definitivo salto di qualità.


Roma: nove allenatori in 10 anni

Nell'ultimo decennio nove allenatori (Luis Enrique, Zeman, Andreazzoli, Rudi Garcia, Spalletti, Di Francesco, Ranieri e Fonseca) e tre direttori sportivi (Sabatini, Monchi e Petrachi, con l'ombra di Franco Baldini) portano la Roma ad un livello alto, ma mai così in alto da poter vincere un vero trofeo. Tre secondi posti e due terzi posti in campionato, e quattro partecipazioni in Champions (fondamentali per le casse giallorosse). Punto più alto la semifinale di Champions League del 2018, e la Coppa Italia sfiorata nel 2013 contro la Lazio, in una sconfitta che, subita da cugini, si è trasformata nel punto più basso per i tifosi.

Ma ciò che ha causato la gran parte delle critiche, feroci negli ultimi anni, è la cosiddetta "deromanizzazione" avvenuta con vicende ormai note: l'ultimo anno da giocatore di una bandiera come Francesco Totti, il successivo allontanamento dello stesso dalla società ed il mancato rinnovo di De Rossi, combinate con una lontananza anche fisica del patron americano con origini italiane. Una gestione della Roma da Boston che non si è rivelata compatibile con una delle tifoserie più identitarie dal punto di vista territoriale.


I nuovi obiettivi di Friedkin: stabilità, stadio e... il ritorno della romanità

Vista anche la questione stadio, fronte sul quale Pallotta ha sempre lavorato ma che da oltre tremila giorni non trova la posa della prima pietra, il patron ha deciso di vendere alla Friedkin Group.

Dan Friedkin, CEO di Gulf States Toyota Distributors, il detentore in esclusiva delle vendite di Toyota in cinque Stati americani, ha un patrimonio di oltre 4 Miliardi di dollari. Questo interessa relativamente ai tifosi giallorossi, ma il nuovo presidente (il 25° della storia della società capitolina), nelle parole di presentazione ha già espresso intenzioni interessanti:

"Il nostro impegno nei confronti della Roma è totale. Saremo molto presenti a Roma, una città che occupa un posto speciale nei nostri cuori, mentre ci imbarchiamo in questo emozionante viaggio. Riconosciamo che ci è stata affidata una squadra che rappresenta una parte vitale dell'anima di Roma, e questa è una responsabilità che prenderemo sempre molto sul serio e umilmente”.

Con il figlio e vicepresidente Ryan che si dovrebbe stabilire a Roma, la maggiore vicinanza alla squadra e alla città sembra essere la prima e necessaria condizione da rispettare. Da portare avanti anche la questione stadio, con l'inizio dei lavori da ottenere il prima possibile (viste anche le questioni politiche, tra meno di un anno potrebbe esserci il cambio al timone del Campidoglio).

Infine, al netto della volontà di portare ai vertici la squadra ed il brand (che un po' tutti dichiarano ad inizio avventura), la possibilità di riportare un po' di Roma all'interno della Roma, con Totti e De Rossi che probabilmente aspettano solo una telefonata. Perché l'identità e l'orgoglio di un popolo, di una tifoseria e di una città, nell'Urbe viene prima dei soldi e dei trofei e, anzi, può esserne la base. A Roma funziona così.

08 agosto 2020

YAMAHA, VIÑALES: "ERRORE MIO IN QUALIFICA". ROSSI: "FATICHIAMO CON LE ALTE TEMPERATURE"

Le parole dei piloti ufficiali Yamaha, con un Viñales contrariato per il mancato ultimo tentativo e un Rossi costretto a partire dalla quarta fila

© yamaha-racing.com

Sessione di qualifica non del tutto soddisfacente per la Yamaha ufficiale a Brno. A differenza del team Petronas, che ha occupato la prima fila con Quartararo e Morbidelli, Viñales si deve accontentare della seconda fila, quinto, e Valentino della quarta, decimo in classifica.

Top Gun mastica amaro: sembrava in lizza per la pole, ma non è riuscito a fare l'ultimo time attack che poteva quanto meno dargli la prima fila. Queste le sue parole: "Penso che abbiamo salvato la giornata in qualifica, perché non eravamo molto veloci, soprattutto nelle FP4 con le temperature più calde. Ma in qualifica mi sono sentito subito molto bene sul ritmo. La strategia era di fare due uscite, ma quando sono rientrato dal secondo run sentivo la moto molto bene. Abbiamo migliorato un po' il tempo sul giro, quindi ho deciso di correre di nuovo con quella moto, ma era troppo tardi. È stato un mio errore, la squadra ha fatto un buon lavoro, perché ha fornito la moto e messo insieme tutto".

Lo spagnolo rimane positivo in ottica gara: "Penso che domani avremo una buona opportunità per migliorare e capire molte cose sulla moto, quindi sono piuttosto curioso di vedere cosa possiamo fare, ho una mentalità positiva. La gara sarà molto lunga e impegnativa per le gomme. Cercheremo di essere davanti il più presto possibile in gara. Un punto positivo è che la prima curva è abbastanza lontana, quindi penso che possiamo recuperare alcune posizioni alla partenza".

Valentino Rossi, dal canto suo, vede il bicchiere mezzo pieno per domani, ma mezzo vuoto per la qualifica odierna. Al mattino è entrato comodamente in Q2, grazie un feeling anche migliore rispetto a quello del compagno di squadra, ma al pomeriggio, con l'aumentare della temperatura, ha faticato. "Oggi è stata una giornata di sentimenti contrastanti per me", ha dichiarato. "In mattinata ero molto veloce e mi sentivo bene con la moto e le gomme. Le FP3 sono state un'ottima sessione di prove libere, ma purtroppo la temperatura è salita molto nel pomeriggio e l'asfalto era più caldo di 10 gradi rispetto a ieri, e per questo abbiamo sofferto. Volevamo continuare con la gomma anteriore media, ma alla fine faceva troppo caldo e anche in qualifica ho faticato. Purtroppo dovrò partire dalla decima posizione: questa è una brutta notizia per la gara di domani, perché tutti sono forti e partire più in basso in griglia sarà molto difficile. Ma il mio passo è buono, quindi dovrò partire bene e provare a fare una buona gara e recuperare alcune posizioni".

JUVENTUS: UFFICIALE L'ESONERO DI MAURIZIO SARRI

All'indomani dell'ennesima bruciante eliminazione in Champions, arriva il rapido epilogo di una storia tra due filosofie distanti e rivelatesi incompatibili

© Juventus Official Twitter Page

Juventus Football Club comunica che Maurizio Sarri è stato sollevato dal suo incarico di allenatore della Prima Squadra. 

La Società desidera ringraziare il tecnico per aver scritto una nuova pagina della storia bianconera con la vittoria del nono Scudetto consecutivo, coronamento di un percorso personale che lo ha portato a scalare tutte le categorie del calcio italiano.

In un comunicato uscito da pochi minuti, con queste parole la società bianconera mette alla porta il tecnico di Figline.

Una decisione che era possibile ieri sera, dopo l'eliminazione in Champions con la vittoria inutile per 2-1 sul Lione, ma che ha subito un'accelerata improvvisa nel corso della mattinata fino all'annuncio ufficiale.

Già le parole a caldo di Sarri e di Andrea Agnelli a fine gara, tra le righe potevano destare sospetti. L'allenatore si è appellato al fatto che aveva un contratto, il presidente juventino ha difeso solo l'operato della dirigenza, rimandando le valutazioni complessive solo in un secondo momento. Secondo momento che è arrivato davvero in fretta.

È l'epilogo di una storia d'amore mai sbocciata, tra due stili, tra due filosofie che sì, partivano molto distanti e con il passare delle settimane si sono rivelate incompatibili. L'unico trés d'union possibile, i risultati in Champions e il cosiddetto "bel gioco" che doveva garantire il tecnico ex Napoli, sono mancati.

Ora parte la caccia al sostituto: in pole il tecnico della Lazio Simone Inzaghi e Zinedine Zidane, anche lui estromesso ieri sera dalla Champions League con il Real Madrid.

07 agosto 2020

MERCEDES, HAMILTON: "UN BUON INIZIO DI WEEKEND". BOTTAS: "POCA DIFFERENZA TRA LE MESCOLE"

Le parole dei piloti Mercedes, in cima alla classifica nel secondo venerdì britannico con Hamilton che nel pomeriggio torna davanti a Bottas

© Mercedes-AMG F1 Official Twitter Page

Un altro venerdì davvero consistente per la Mercedes, A Silverstone, sede del replay del Gran Premio di domenica scorsa, ma intitolato al 70° anniversario della categoria, le "Frecce nere" continuano a sembrare inarrivabili per la concorrenza. Bottas in testa al mattino, Hamilton davanti nel pomeriggio, con distacchi di 7 e 8 decimi nei confronti degli inseguitori.

Lewis Hamilton ha fatto segnare il best lap di giornata. A fine turno l'inglese sembra molto soddisfatto: "È stato un buon inizio di fine settimana. Abbiamo apportato molti degli insegnamenti della scorsa settimana e con solo alcune piccole modifiche al set up siamo riusciti a mettere a punto la macchina e a fare qualche progresso, il che è positivo. Entrambi gli pneumatici, Soft e Medium, sembrano molto simili là fuori e non c'è molta differenza di tempo tra loro. Abbiamo notato un certo surriscaldamento delle gomme, quindi ci vorrà un po' di cura per ottenere il meglio da loro. È stato fantastico vincere qui lo scorso fine settimana, ma so quanto sia forte Valtteri e, come abbiamo visto lo scorso fine settimana, in F1 può succedere di tutto".

Per Valtteri Bottas una giornata solida al volante della Mercedes, in un weekend impreziosito dal prolungamento di contratto del finlandese per il 2021. Anche il finlandese sembra soddisfatto del suo venerdì, reso più semplice dai dati accumulati lo scorso weekend: "Abbiamo imparato molto la scorsa settimana, quindi l'assetto di partenza oggi è stato buono. L'auto si è sentita più a suo agio rispetto alla gara o alla qualifica, quindi il bilanciamento si sente già molto".

Anche Valtteri nota poca differenza tra le mescole più morbide portare questo fine settimana dalle Pirelli: "Oggi ci siamo concentrati molto sulle gomme e non sembra esserci molta differenza tra Medium e Soft quando si parla di ritmo sul giro singolo. La Soft fa fatica con le curve ad alta velocità, specialmente con queste temperature calde e se il serbatoio è pieno. Stasera esamineremo tutte le opzioni e ci assicureremo di ottenere il piano giusto per le qualifiche. Dovrebbe essere un bel divertimento domani".

YAMAHA, VIÑALES: "CADUTA INNOCUA, IL FEELING È BUONO". ROSSI: "SITUAZIONE DIFFICILE COL DEGRADO SUL POSTERIORE"

Le parole dei piloti Yamaha, con lo spagnolo stabile in Top10, quinto, ed il "Dottore" appena fuori (12°)

© yamaha-racing.com

Giornata densa di lavoro in casa Yamaha a Brno. Con l'aumentare della temperatura Maverick Viñales ha mostrato di essere più a posto rispetto al compagno di squadra, e in una classifica piuttosto corta (13 piloti in un secondo) è nella Top10 provvisoria a differenza di Rossi.

Lo spagnolo è piuttosto contento, al netto di una caduta innocua al mattino: "Il feeling nel complesso è buono, sono abbastanza soddisfatto", ha affermato Top Gun. "Stamattina ho commesso un errore, perché sono andato un po' largo e ho preso i dossi, così sono caduto. Ho colpito la spalla destra, ma sembra che tutto sia a posto, quindi sono abbastanza contento".

"Le condizioni qui sono totalmente diverse da quelle che avevamo a Jerez, è una situazione diversa, quindi dobbiamo pensare e cercare di capire dove e come funziona ogni tipo di pneumatico per la nostra moto e di conseguenza regolare il set-up."

Come spesso accade, lo spagnolo già ragiona in ottica gara: "Sono ottimista per la gara, penso che possiamo fare davvero un ottimo lavoro. La pista è molto scivolosa e sconnessa ma, sebbene oggi non abbia fatto il giro perfetto, la sensazione c'è, mi sento confidente. Penso che abbiamo capito bene dove possiamo migliorare, quindi questa sera lavoreremo molto duramente per fare un altro passo avanti per domani".

Valentino Rossi invece fa fatica in questo venerdì ceco, ed ha chiuso le prime due libere ai margini della fatidica Top10, fondamentale da raggiungere domattina: "È una situazione difficile e queste sono condizioni difficili. Il lay-out della pista è fantastico, ma qui l'asfalto presenta dei dossi e il livello di grip è basso. In particolare soffriamo il degrado delle gomme posteriori, dopo alcuni giri perdiamo molta prestazione. Penso che risolverlo sarà la chiave per un buon risultato domenica."

Tuttavia in ottica gara VR non è così pessimista: "Il mio passo non è poi così male, ma purtroppo durante il giro con la gomma morbida non sono stato abbastanza veloce per rimanere nella top 10, quindi questo è un problema. Dobbiamo sfruttare la FP3 di domani mattina per ottenere un posto tra i primi 10 ed entrare in Q2. In MotoGP tutto cambia da una sessione di prove all'altra. È solo venerdì. Come sempre ci sono molti piloti e moto diverse che sono forti, ma neanche la mia velocità è così male. Dobbiamo lavorare in alcune aree per migliorare ulteriormente, ma stiamo abbastanza bene.

03 agosto 2020

MERCEDES "FORATE", HAMILTON: "ULTIMO GIRO DA CUORE IN GOLA". BOTTAS: "UNA GRANDE SFORTUNA E DELUSIONE"

Le parole dei piloti Mercedes, dominanti per tutta la gara fino alla clamorosa doppia foratura degli ultimi tre giri

© MercedesAMG-F1 Official Twitter Page


La tavola era apparecchiata per un'altra dominante doppietta per la Mercedes, ma l'epilogo non ha sorriso a pieno per le Frecce nere, anzi. Dopo 49 giri di agile gara di testa, negli ultime 3 tornate si stava materializzando un dramma sportivo. Prima la foratura di Valtteri Bottas, che ha poi concluso 11°, poi nell'ultimo giro la foratura della anteriore sinistra di Lewis Hamilton che ha vinto la gara con una ruota completamente sgonfia e con soli 5 secondi di vantaggio su Verstappen.


Un ultimo giro clamoroso per The Hammer, che nonostante tutto archivia la 87° vittoria in carriera, la 7° nel giardino di casa di Silverstone. Nelle parole post-gara dell'inglese c'è tutta la sua sorpresa: "Non ho mai provato niente del genere prima d'ora. L'ultimo giro è stato uno dei giri più impegnativi che io abbia mai avuto. Fino a quel momento, tutto procedeva in modo relativamente regolare, le gomme erano ottime e stavo gestendo un po'. Quando ho sentito che la gomma di Valtteri era andata, ho guardato la mia e tutto sembrava a posto, ma ho iniziato a rallentare. Quindi, improvvisamente si è sgonfiato lungo il rettilineo. È stato da cuore in gola e poi cercavo solo di mantenere la velocità senza danneggiare la macchina. Bono mi dava il gap: penso che ad un certo punto avevo 30 secondi di margine, ma stava scendendo abbastanza rapidamente e stavo pensando "Quanto manca alla fine del giro?". Ma abbiamo gestito per far tagliare il traguardo all'auto. L'ultimo giro è sicuramente da ricordare, mi sento così grato di essermi assicurato la vittoria. È stato difficile salire sul podio senza la folla, ma spero di aver reso orgogliosi tutti quelli che ci sostenevano da casa".

Giornata sfortunatissima invece per Valtteri Bottas, che con la foratura al 50° giro e l'11° piazza finale incassa uno zero pesantissimo in ottica mondiale. Per questo il finnico non nasconde la sua delusione: "È un risultato davvero deludente per me. Sono stato molto sfortunato con la foratura, tutto andava bene fino a quel punto. Stavo provando a mettere pressione a Lewis, ma sapevamo che sarebbe stato un lungo periodo sulla gomma dura. Verso la fine stavo iniziando a ricevere sempre più vibrazioni sulla parte anteriore sinistra. Non ho visto detriti o altro, quindi ho riportato le vibrazioni e ho iniziato a gestire le gomme, ma poi la gomma si è guastata all'improvviso sul rettilineo di partenza /arrivo e ho dovuto completare un giro completo prima di tornare ai box, il che mi è costato un sacco di tempo. Sono sicuro che ci saranno molti insegnamenti da prendere in questo fine settimana, quindi li prenderemo e passeremo al prossimo fine settimana."

01 agosto 2020

IL DOMINIO MERCEDES, HAMILTON: "GRANDE GIRO DOPO IL TESTACODA". BOTTAS: "SONO DELUSO MA DOMANI CONTA"

Le parole dei piloti Mercedes, che hanno rifilato un secondo alla concorrenza nelle qualifiche britanniche con la 91° pole dell'inglese

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Un'altra giornata da ricordare in qualifica per la Mercedes, che a Silverstone annichilisce la concorrenza, conquista l'intera prima fila e l'ottava pole position di fila sul circuito del Northamptonshire. Un secondo tondo tondo rifilato alla seconda macchina in pista (la Red Bull di Verstappen) con Hamilton che supera Bottas di ben tre decimi.

Ed è proprio Lewis Hamilton che aggiorna le sue mostruose statistiche: con il record della pista segna la 91° pole in carriera, la 7° nel circuito britannico. Una partenza al palo non del tutto scontata per il padrone di casa, viste le difficoltà del venerdì ed un insolito errore nel Q2: il testacoda (con leggera escursione sull'erba) in uscita da Luffield che ha ortato per qualche minuto anche la bandiera rossa.

Nelle parole post-qualifiche Lewis mostra di non stancarsi mai di essere in pole, ma anche di aver sudato molto questa qualifica, date le condizioni del vento: "Questa sensazione non invecchia mai, questo è certo! Abbiamo apportato alcune modifiche alla vettura in qualifica e la situazione è peggiorata, quindi è stata una vera lotta là fuori nelle prime due sessioni di qualifica. Su questa pista, ci può essere vento contrario, vento alle spalle e vento trasversale in tutte le diverse parti del circuito, quindi è come giocare con le palline mentre si è su una piastra mobile. Le qualifiche sono basate molto sulla confidenza e, dopo quel testacoda nel Q2, ho dovuto fare alcuni respiri profondi, ricompormi e resettarmi mentalmente, soprattutto sapendo che Valtteri stava facendo un giro veloce dopo l'altro. La Q3 è partita bene, il primo giro è stato bello e pulito, ma il secondo è stato ancora migliore".

Hamilton come sempre ringrazia tutto il team e si sofferma sul fatto che non avrà vicini i propri tifosi, ma non per questo non darà il massimo: "Un grande ringraziamento a tutti i membri del team, che lavorano in pista e nelle fabbriche non lontano da qui, per tutto il loro instancabile lavoro e continuano a spingerci in avanti. Sono davvero orgoglioso di farne parte. Domani sarà strano correre senza fan, sicuramente ci mancheranno ed sarà un'energia completamente diversa. So che ci guarderanno da casa e ci supporteranno, quindi speriamo di poter fare un bello spettacolo per loro.

Per Valtteri Bottas, che completa la prima fila, rimane la parziale soddisfazione di essere stato alla pari (se non superiore) rispetto al compagno di squadra fino al Q3, dove il più grande poleman della storia ha fatto la differenza. Ma il finnico non nasconde una certa delusione: "È deludente essere secondi, ma la realtà è che Lewis ha trovato il tempo Q3, non riuscivo proprio a prenderlo," ha affermato Valtteri. "Ha fatto davvero un ottimo lavoro oggi e merita di essere in pole. È stata una sessione abbastanza regolare e ho avuto alcuni giri puliti in Q1 e Q2 - la macchina la sentivo abbastanza bene. Ma ho avuto un momento più difficile in Q3 mentre ho lottato per attaccare le curve a bassa velocità e la parte posteriore stava scivolando più di prima. Ma domani è ciò che conta e penso che la mia performance nei long-run sia davvero buona questo fine settimana. Credo che ci saranno opportunità e che tutto sia ancora completamente aperto, quindi non vedo l'ora".

LE MERCEDES TORNANO DAVANTI NELLE FP3 DI SILVERSTONE, 6° LECLERC

Le Frecce Nere al comando nel fresco sabato mattina britannico, con i due alfieri separati da 138 millesimi. Verstappen è l'unico a tenere (a fatica) il passo. Ferrari in difficoltà con Seb spesso fermo e Charles dietro anche a Racing Point e McLaren

© Mercedes-AMG F1 Official Twitter Page

Si avvicina il momento delle qualifiche, cambia il meteo a Silverstone, e tornano le Mercedes davanti a tutti nelle FP3 del Gran Premio di Gran Bretagna.

Com'era previsto per la giornata odierna, l'abbassamento delle temperature (20° nell'aria, 30° l'asfalto, oltre 10 in meno rispetto a 24 ore fa) e l'arrivo di un significativo vento (tra i 15 e i 20 km/h) nel Northamptonshire, hanno cambiato lo scenario tecnico visto ieri.

Con una situazione meno estrema sono venute fuori le Frecce nere (ex d'argento) che hanno monopolizzato la vetta della classifica con Bottas ed Hamilton vicini e con margine rispetto alla concorrenza. Alla fine è il finnico a far segnare il miglior tempo in 1:25.873, 138 millesimi davanti al compagno di squadra Lewis Hamilton, leggermente più in difficoltà con il bilanciamento finora in questo weekend.

Alle loro spalle, Max Verstappen dimostra di essere l'unico che si può avvicinare ai due "Men in Black": paga infatti "solo" 3 decimi netti rispetto a Bottas, con un margine molto ampio (4 decimi) sul resto del gruppo, capitanato dal leader del venerdì, Lance Stroll. Il canadese ha un ritardo di 7 decimi, ed è di poco davanti alla McLaren di Carlos Sainz (+0,791s).

Al sesto posto troviamo Charles Leclerc con una Ferrari alla ricerca (quasi disperata) di un difficile compromesso nel bilanciamento tra carico aerodinamico in curva e velocità di punta. A fine turno il monegasco paga 898 millesimi da Bottas. Chiudono la Top 10 l'altra McLaren di Lando Norris, Daniel Riccardo (Renault), la Racing Point del rientrante Nico Hulkenberg (a 3 decimi dal compagno di squadra) e Pierre Gasly (Alpha Tauri). 11° l'altra AT di Danil Kyvat, che sconterà 5 posizioni in griglia per la sostituzione del cambio.

Tutti molto vicini a centro gruppo, e non sarà facile per la Ferrari accedere comodamente in Q3, anche in considerazione delle difficoltà che continua ad avere Sebastian Vettel, che ha provato prevalentemente le mescole più dure, nel tentativo di recuperare il lavoro sul passo gara che non ha potuto svolgere nelle FP1. Tuttavia problemi reiterati alla pedaliera non hanno permesso al tedesco di fare un buon time attack, ed ha chiuso la sessione al 14° posto.