06 ottobre 2019

L'OTTAVA MERAVIGLIA DI MARC MARQUEZ, IL CANNIBALE DEL MOTOMONDIALE

Con il titolo mondiale numero 8, il sesto in MotoGP, il Cabroncito è sempre più lanciato a riscrivere per intero il libro dei record.

© motogp.com

Ci perdonerà il lettore, ma in questo articolo ci saranno dei numeri, per antonomasia freddi e forse noiosi, ma pur sempre indicativi. Perché i numeri di Marc Marquez sono una delle cose più sbalorditive di questo campionissimo, destinato a diventare leggenda.

Sia i numeri della stagione che quelli all time sono incredibili. Nel 2019 lo spagnolo ha fatto un solo errore da matita blu, quando ha buttato alle ortiche la vittoria ad Austin, ad aprile. Nelle restanti 14 gare ha totalizzato la bellezza di 325 punti, 9 vittorie, 9 pole e 10 giri più veloci, ma soprattutto il dato che se non ha vinto, ha fatto al massimo secondo. Insomma, ha lasciato le briciole agli avversari. Ed è questo fattore che ha reso la vittoria di oggi ancora più inquietante per gli avversari.

Infatti lo spagnolo proveniva probabilmente dal weekend più difficile della stagione in Thailandia, con il brutto highside nelle FP1 che l'hanno costretto ad un accertamento in clinica mobile. Con la scivolata in qualifica, si pensava che potesse gestire con un po' più di giudizio il primo match point a disposizione. Invece l'idea di gestire una gara che poteva anche non vincere per Marquez probabilmente non gli è passata per la testa: voleva celebrare l'ottavo titolo con una vittoria e così ha fatto, rischiando il tutto per tutto all'inseguimento di Fabio Quartararo per poi superarlo nell'ultimo giro. Un vero e proprio "cannibale", soprannome cucito dalla storia per Eddy Merckx.

E davvero il fenomeno di Cervera potrebbe diventare il Merckx del motociclismo, vista l'età ed i numeri che ha in MotoGP. A 26 anni e 231 giorni ha conquistato nel Motomondiale 79 vittorie, 130 podi e 89 pole. È stato il più giovane ad ottenere otto titoli mondiali - il precedente record apparteneva a Giacomo Agostini, 29 anni e 25 giorni - e soprattutto in classe regina ha vinto il 17% dei Gran Premi disputatisi dalla nascita della categoria (2002).

Un dominio in tutto e per tutto: destinato a superare a breve la leggenda del presente (Valentino Rossi) con la pazza idea di avvicinare proprio quella del passato, Agostini, a quota 15 mondiali. Non è scontato, non sarà facile, anzi. Probabilmente non è un reale obiettivo, vista la grande distanza temporale tra i due, ma di certo non perderà la motivazione: dietro di lui sta emergendo a grandissimi passi Fabio Quartararo, forse l'unico che sembra avere il "manico" giusto per poterlo combattere.

Ma questo domani è ritardato, ancora per molto tempo: la corsa alla storia continua.

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