25 ottobre 2019

IL PARZIALE RISCATTO DELLE ITALIANE IN EUROPA

Tra Champions ed Europa League un turno mediamente positivo, con Inter, Juve e Napoli che sorridono, e Lazio, Atalanta e Roma che masticano amaro

Official SSC Napoli (Twitter Page)

Va in archivio il terzo turno di coppe europee: il bilancio, il migliore finora, parla di 3 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte. Andiamo a vedere nel dettaglio chi può essere soddisfatto e chi meno.

Le fondamentali vittorie di Inter e Napoli: ottavi e primo posto possibili

Erano le sfide più importanti in ottica qualificazione, e non le hanno fallite. Inter e Napoli vincono rispettivamente contro Borussia Dortmund e Salisburgo e sono ora più che mai in lizza per gli ottavi (i nerazzurri) e il primo posto del girone (i partenopei).

Per la squadra di Conte, dopo aver conquistato solo un punto in due partite, si trattava di una sorta di spareggio per continuare a sperare nella qualificazione. Ci si chiedeva quale fosse la versione europea dell'Inter, se quella contratta vista con lo Slavia, o quella garibaldina del Camp Nou. E mai risposta è stata più forte, con una prestazione coraggiosa che, non senza qualche brivido, ha permesso alla Beneamata di raggiungere i neroverdi a quota 4 nel girone: merito sopratutto di Martinez (anche se pesa il rigore sbagliato sul finale) e Handanovic, autore di due interventi provvidenziali.

Vince e convince anche il Napoli, nella delicata trasferta di Salisburgo. Nel segno di Dries Mertens, che in una serata ha prima raggiunto e poi superato Maradona per gol con la maglia azzurra (a quota 115), anche qui non è passata inosservata la prestazione del portiere, Alex Meret, che sta crescendo partita dopo partita dopo una prima stagione di ambientamento. Agli austriaci non è bastato il baby-fenomeno Haaland, autore di un'altra doppietta (a 19 anni capocannoniere della Champions). Alla Red Bull Arena, dove il Salisburgo non perdeva da 70 partite, la squadra di Ancelotti ha archiviato una preziosa vittoria che ne consolida il primo posto, con un uomo ritrovato: Lorenzo Insigne, entrato e subito decisivo, che dopo il gol-vittoria è andato subito ad abbracciare il suo allenatore. Anche queste sono notizie positive per il prosieguo della campagna europea.

Brividi per la Juve, ma con un Dybala così...

Doveva essere sulla carta la partita più facile del girone, ma una Juventus ingolfata ha dovuto sudare oltremodo per battere la Lokomotiv Mosca all'Allianz Stadium. Come spesso succede in queste occasioni, sono i campioni che levano le castagne dal fuoco. Ed in questa categoria di giocatori non c'è solo CR7, ma anche un argentino che è tornato ad essere importantissimo alla causa bianconera, ovvero Paulo Dybala. Dopo 77 minuti di tensione, in 120 secondi due grandi giocate hanno ribaltato la situazione, e così Sarri mantiene la testa del girone in coabitazione con l'Atletico Madrid.

Atalanta, la campagna europea continua a creare incubi

Premessa: la missione per la Dea era in partenza complicata. Ma dopo l'illusione del rigore di Malinovski, la banda Guardiola si è scatenata come temuto e da lì in poi non c'è stata partita. Al netto del risultato, alcuni numeri sono pesanti: 0 punti, 3 sconfitte, 11 gol subiti. Mai un'italiana ha esordito così male in Champions. È riduttivo dire "è tutta esperienza": Gasperini dovrà analizzare attentamente la partita dell'Etihad per poter giocarsi al meglio il ritorno a San Siro e tenere viva la speranza della qualificazione.

Roma e Lazio: in EU rimpianti e proteste

Per motivi differenti, le romane escono sconfortate dal giovedì di Europa League. Per una Roma che continua l'emergenza infortuni - a tal punto che Fonseca è stato costretto ad impiegare Mancini come mediano - si era messa bene nel diluvio dell'Olimpico, con il sontuoso colpo di testa di Zaniolo alla mezz'ora del primo tempo. Nonostante un Borussia Moechengladbach più propositivo e pericoloso, i giallorossi stavano per chiudere positivamente la sfida, ma l'errore di Florenzi a campo aperto ed il rigore inesistente fischiato da Collum al 92' ha condannato la Roma ad un altro pareggio, il quarto di fila tra campionato e coppa. A nulla sono valse le proteste di tutta la panchina: la Roma rimane sì in testa al proprio girone, ma con un margine rispetto alle rivali che poteva essere più ampio.


Discorso leggermente diverso per la Lazio, che dopo la partita del Celtic Park vede in serio pericolo la qualificazione ai sedicesimi. Così come in Romania, anche a Glasgow un 2-1 subito in rimonta ha condannato Inzaghi, ma stavolta i rimpianti sono molti, vista la prestazione meritevole dei biancocelesti. Spesso in questo tipo di partite, fanno la differenza gli episodi, e diversi di questi sono andati contro: dal colpo di testa di Julien al minuto 88 (lasciato tuttavia colpevolmente solo in area da corner), alla splendida demi-volée di Cataldi con super parata di Forster a 15 secondi dal termine. Per la Lazio, ferma a quota 3, sarà necessario battere gli scozzesi all'Olimpico per potersi rimettere in carreggiata.

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