04 ottobre 2019

JUVE SUL VELLUTO, RAMMARICO PER INTER, NAPOLI E ATALANTA: LA SECONDA GIORNATA EUROPEA AI RAGGI X

Le italiane di Champions più le romane in Europa League: sconfitte immeritate e vittorie importanti.

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Anche questa volta 2 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte: il bilancio delle italiane in Europa, mezzo vuoto nella prima giornata, stavolta grida vendetta per molte delle protagoniste.

Verso Inter-Juventus: bianconeri in scioltezza, nerazzurri con l'amaro in bocca. La differenza la fanno i campioni

Chi può essere soddisfatta in pieno è la Juventus, che ha risolto con una certa facilità la pratica Bayer Leverkusen. In un Allianz Stadium non delle grandi occasioni, la squadra di Sarri continua nel processo di crescita  e con tre gol prende il primo posto del girone in coabitazione con l'Atletico Madrid. Certo, il gran gol di Higuain ha messo la partita in discesa, ma i bianconeri sembrano nel complesso pronti alla supersfida di domenica sera contro l'Inter. Proprio i nerazzurri gridano vendetta dopo una strepitosa partita al Camp Nou, almeno per in primi 60 minuti. Al cospetto di un Barcellona irriconoscibile, la beneamata ha dominato nel primo tempo, grazie anche ad un Lautaro Martinez trascinatore, vero e proprio hombre del partido. L'Inter ha retto bene difensivamente per tutti i 90 minuti, meno nel lungo andare dal punto di vista fisico, ma la differenza principale l'hanno fatta gli uomini, che il Barça (ma anche la Juve) ha. Campioni come Suarez e Messi hanno ribaltato la partita e domenica sera a San Siro i vari Higuain e Cristiano Ronaldo potrebbero rivelarsi altrettanto decisivi. Però l'Inter esce da Barcellona a testa altissima e da squadra: se Conte ritroverà Lukaku lì davanti, ne vedremo delle belle.

I legni del Napoli, la doccia fredda dell'Atalanta: quanti rimpianti!

Dopo la vittoria contro i campioni d'Europa, la trasferta in Belgio per il Napoli sembrava quasi una formalità. Invece, com'è spesso successo nel passato recente dei gironi, gli azzurri steccano la trasferta sulla carta più facile: il Genk si è rivelata squadra in grado di dar fastidio, ma i tre legni del Napoli (due pali e una traversa) non possono che rammaricare Ancelotti. Il girone non è compromesso, anzi, però in un girone equilibrato - con il Salisburgo che ha preoccupato il Liverpool - due punti persi potrebbero rivelarsi pesantissimi a dicembre.
Ragionamenti di classifica che non servivano per l'Atalanta: l'esordio europeo "in casa", a San Siro, vedeva la banda Gasperini vogliosa di rivincita dopo la prima da incubo a Zagabria. E per molti versi è stata un'altra storia, con una bellissima Dea che ha messo alle corde per larghi tratti una formazione molto esperta in questa competizione come lo Shakhtar Donetsk. Probabilmente il finale amarissimo si può spiegare solo in questo modo: l'esperienza a questi livelli conta, e i bergamaschi ne ha pagato un conto fin troppo salato.

Lazio, stavolta la rimonta porta bene

Un importante squillo dall'Olimpico per il cammino europeo della Lazio. Vista la trasferta rumena andata male, per i biancocelesti era fondamentale ottenere una vittoria contro il Rennes per evitare di compromettere pesantemente il girone. Missione compiuta, anche se col brivido. Stavolta la rimonta l'ha fatta la squadra di Inzaghi anche grazie ai cambi del tecnico: Luis Alberto e soprattutto Milinkovic-Savic, che entra e spacca la partita col gol del pareggio e l'assist per l'incornata vincente di Immobile. Problema da risolvere le palle inattive, che hanno permesso alla formazione francese di passare in vantaggio, ma la Lazio ha rimesso a posto il girone ed è in piena corsa: la doppia sfida col Celtic, primo a 4 punti, sarà determinante.

Il pareggio brutto di una Roma incerottata

Infine un pareggio da non buttare via per la Roma. In Austria, con una formazione ampiamente rimaneggiata per infermeria piena e scelte ponderate di turnover, aveva di fronte una squadra inferiore ma aggueritissima come il Wolfsberger. Senza Pau Lopez, Kolarov e Dzeko, con Mkhitaryan e Pellegrini appena entrati ai box, Fonseca non può essere contento di una prestazione molto imprecisa e distratta della sua squadra, ma in fin dei conti il girone sorride ancora: col Borussia Moechengladbach può mettere un piede e mezzo nei sedicesimi.

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