21 maggio 2019

MOTOGP, COSA CI HA LASCIATO IL GRAN PREMIO DI FRANCIA

La bandiera a scacchi di Le Mans lascia diversi interrogativi, ma un'unica grande certezza: la MotoGP è Marquezcentrica.


Quinta gara del motomondiale in archivio, e per la MotoGP è forse già il momento della prima fuga mondiale.

Mini-fuga in classifica iridata che può essere paragonata alla gara appena passata, con Marc Marquez che dopo aver battagliato nei primi giri con un coriaceo Jack Miller, a metà gara ha lasciato la compagnia e si è involato verso una vittoria, la seconda di fila e la terza stagionale, che preoccupa i pretendenti per il Mondiale.

E per pretendenti i primi da considerare sono i ducatisti, ed Andrea Dovizioso in particolare. Il forlivese ha fatto un weekend buono, a partire dal venerdì passando per un sabato bagnatissimo in cui ha conquistato la seconda fila. Infine una domenica in cui ha ottenuto abbastanza agevolmente la seconda piazza, ma senza riuscire ad impensierire Marquez.

Il risultato è senza dubbio positivo, perché la Desmosedici non ha mai gradito il circuito francese (zero vittorie in MotoGP sono un dato considerevole) e occupare 2 piazze sul podio, 3 delle prime quattro, è ottimo per Borgo Panigale. Il rovescio della medaglia però è rappresentato da una lotta con il cabroncito che non c'è stata, eccezion fatta per Miller nelle battute iniziali.

Se la gara per Dovizioso è positiva, ancora più soddisfatto è Danilo Petrucci, al primo podio con la Ducati ufficiale. Va detto che l'umbro gradisce Le Mans, visto il secondo posto dell'anno scorso, ma una terza piazza sull'asciutto è una boccata d'ossigeno e di serenità, perché la gara di Miller in ottica mercato costringe Petrux a lottare per il sellino ufficiale in vista del prossimo anno.

Capitolo Rossi. Il Dottore, che ha concluso al quinto posto, si trova nella condizione di essere soddisfatto per un piazzamento non sul podio. Una gara consistente, sempre inseguendo il trenino rosso, ma con il vero capolavoro al sabato dove, fuori dalla Top10, ha conquistato la Q2 mettendo le gomme slick con le prime gocce di pioggia, e alla fine una seconda fila che sembrava impossibile al venerdì.

In un circuito comunque favorevole alla Yamaha, non si può essere del tutto soddisfatti, vista anche la debacle di Vinales. In testa al venerdì e al sabato mattina, sia sull'asciutto che sul bagnato, candidato ad una gara da protagonista, lo spagnolo ha vanificato tutto nella qualifica bagnata (11°) e in gara, steso da Bagnaia dopo una partenza come di consueto problematica.


Rinviata anche la Suzuki, con Rins solo decimo, bocciato invece ancora una volta Jorge Lorenzo, che dopo delle libere positive ha concluso la gara con un anonimo 11° posto. Considerando l'altra Honda (la seconda al traguardo) di Crutchlow nona, si torna al punto di partenza: la MotoGP è Marquezcentrica.

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