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Arriva la terza sosta per le nazionali con la conclusione del primo terzo di campionato, momento di qualche piccolo bilancio. In testa due non sorprese, in terza posizione un sorpresone, ma anche dietro c'è molto di cui discutere.
Il magico momento del Cagliari, mai così bene dai tempi di Gigi Riva
Entusiasmo alle stelle in Sardegna, dove la squadra rossoblu è terza insieme alla Lazio al termine di una manita, quella contro la Fiorentina, che sembrava firmata dal Barcellona. Gol di pregevole fattura (primo gol dopo 3 tocchi di prima centrali), un Nainggolan monumentale che detta legge (un gol e tre assist), ma nel complesso una squadra che gira a pieno regime e che solo nel finale ha lasciato campo alla Viola (in gol due volte nell'ultimo quarto d'ora con il giovane Vlahovic). I numeri parlano chiaro: terza vittoria di fila e 10° risultato utile consecutivo. È dal 1969/1970, anno dello scudetto con Gigi Riva trascinatore, che i sardi non partivano così bene in Serie A. Lo stesso epilogo ora è quasi impossibile, ma un posto in Europa non sembra essere così utopistico.Juve e Inter alla sosta col fiatone ma sempre con la vittoria
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La Juventus, nella serata di domenica, ha battuto un Milan determinato e volitivo, ma che si è arreso alle parate di Szczesny e ad un dato di fatto: ai rossoneri mancano i campioni. Sarri ha vinto la partita anche stavolta con un cambio: dopo Douglas Costa a Mosca è toccato a Dybala, subentrato a CR7, a decidere. Non brillano i bianconeri, ma l'Allianz Stadium si mostra un fortino e ad oggi, la Juventus non ha ancora perso in una gara ufficiale. Estetica ancora da aggiustare, ma l'efficacia è quella di sempre.
Continua a correre la Lazio, continua a frenare il Napoli. Stop Roma
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Ciò anche in virtù degli stop di Napoli, Roma e Atalanta, ma si tratta di situazioni diverse. Per il Napoli c'è aria di depressione, in un ambiente nebuloso e teso che ora più che mai si riverbera nelle prestazioni della squadra. I fischi al termine del pareggio a reti bianche contro il Genoa la dicono tutta sull'atmosfera che si respira dalle parti di Castel Volturno. La sosta arriva nel momento giusto, per fare chiarezza nello spogliatoio e ai tavoli della società.
Così come al momento giusto arriva la sosta per la Roma, reduce da due sconfitte in 72 ore. La squadra di Fonseca non ha difeso il terzo posto a Parma, al cospetto dei crociati determinati, compatti e ben messi in campo da D'Aversa. Demerito del tecnico portoghese non aver fatto riposare qualche titolarissimo (fa discutere la sesta panchina consecutiva di Florenzi), ma così come a Gladbach i giallorossi si sono svegliati solo nella ripresa: il palo di Kolarov e le belle parate di Sepe non sono tuttavia sufficienti per una prova che nel complesso è stata sottotono, con la speranza di recuperare energie e uomini in queste due settimane.
Ci Piace e Non Ci Piace: Giovanni Simeone e Cristiano Ronaldo
Abbiamo parlato del Cagliari, ma il match contro la Fiorentina verrà ricordato anche per il commovente ricordo di Davide Astori, giocatore di entrambe le squadre. Al minuto 13 (suo numero di maglia) l'intera Sardegna Arena si è fermata ad applaudire per una scomparsa che ancora oggi si fa fatica a credere. Per questo, abbiamo voluto premiare Giovanni Simeone, che dopo aver segnato, anziché esultare ha alzato le mani al cielo con le lacrime agli occhi per il suo amico e compagno di squadra che non c'è più.© ACF Fiorentina Official Facebook Page |
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