11 ottobre 2018

CICLISMO, PINOT VINCE LA MILANO-TORINO. A SUPERGA BATTUTI LOPEZ E VALVERDE

La rivincita di Pinot, la beffa di Lopez. Questo è il riassunto della Milano-Torino, la più antica classica del mondo e gara di apertura del Trittico d'Autunno, che ha visto trionfare sul traguardo di Superga il francese, secondo ieri alla Tre Valli Varesine. Chi deve subire l'onta del secondo posto oggi è il colombiano, che ha il grande rimpianto di essere caduto nel momento clou, lasciando di fatto la vittoria a Pinot. Altrimenti la vittoria poteva essere sua. Terzo il neo campione del mondo Alejandro Valverde, che ha fatto le prove generali per il Giro di Lombardia di sabato.


Milano-Torino: la cronaca

Il percorso della 99esima edizione della Milano-Torino, con le uniche difficoltà rappresentate dalla doppia ascesa di Superga nel finale, non lasciava spazio al movimento che c'è stato ieri alla Tre Valli Varesine. Infatti lo svolgimento della prima parte della corsa è sembrato più quello di una corsa a tappe che quello di una classica. Dopo la partenza di Magenta, a provarci da lontano sono stati 4 corridori: Umberto Orsini (Bardiani CSF), Krists Neilands (Israel Cycling Academy), Thomas De Gendt (Lotto Soudal) e Willem Jakobus Smit (Katusha - Alpecin).

Vantaggio massimo per loro di 5'35", prima che il gruppo iniziasse il forcing. Così all'imbocco della prima scalata di Superga (5 km di salita al 9,1% di pendenza media, con punte al 14%), dal gruppo da poco compatto sono iniziati gli scatti con Valverde, alla seconda gara con la maglia iridata, che ha provato a fare selezione con un paio di notevoli accelerazioni. Sempre molto attento Pinot, anche grazie al lavoro da stopper di Reichenbach e soprattutto Gaudu. Al primo scollinamento sono in 4 in testa (Valverde, Pinot, Gaudu e Majka), ma una discesa abbastanza cauta da parte dei primi permette il ricongiungimento di chi è rimasto attardato, tra i quali Aru e Pozzovivo (ma non Moscon), e l'attacco di outsider. All'inizio dell'ultima salita, stavolta verso la cima del colle di Superga dov'è presente la basilica, Gaudu, Fuglsang e Martinez hanno una quindicina di secondi sul gruppo, forte di una trentina di unità.

Simon Yates, a 3,5 km dal traguardo, fa scoppiare la bagarre e si riporta sui primi. Poco dopo è lo stesso Pinot a partire, il quale trova Gaudu davanti e lo esorta a tenere il ritmo, costringendo alla risposta sia Valverde che Lopez. A 1,5 km dalla vetta sono questi quattro a giocarsi la vittoria, con il francesino in completo appoggio al capitano. Ed è proprio nel momento in cui Gaudu si sposta che avviene l'incredibile: ai -1300 metri, mentre scarta verso destra, viene centrato in pieno da Lopez, che non lo vede perché girato all'indietro per controllare la posizione di Valverde. I due finiscono per terra, dando il la all'accelerata di Pinot, con Valverde che, già staccato di qualche metro, non riuscirà più a raggiungerlo. Lopez, rialzatosi e ripartito in un amen, salta Valverde e tenta un disperato inseguimento, ma ormai è troppo tardi.

Per la Groupama-FDJ è il giusto coronamento di una gara dominata tatticamente, mentre per Pinot è la quarta vittoria nel 2018, 25° in carriera. Il colombiano, arrivato a soli 10" nonostante la caduta, rimane con l'amaro in bocca per una possibilissima vittoria sfumata per un incidente del tutto fortuito. Completa il podio un Valverde che ha esagerato sulla prima salita di Superga, ma che forse si è voluto testare in vista del Lombardia di sabato. Per l'Italia segnali incoraggianti da un ottimo Mattia Cattaneo (4°), Domenico Pozzovivo (7°) e soprattutto Fabio Aru (9°), apparso in crescendo di condizione dopo le difficoltà di Giro e Vuelta.
Il Trittico d'autunno prosegue domani con il Gran Piemonte, riservato alle ruote veloci.

Milano-Torino: la classifica finale

1) Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) in 4h43’36";
2) Miguel Angel Lopez (Astana) a 10”;
3) Alejandro Valverde (Movistar) a 28”;
4) Mattia Cattaneo (Androni Sidermec) a 36”;
5) Sebastien Reichenbach (Groupama-FDJ) a 38”;
6) Wilco Kelderman (Sunweb);
7) Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida) a 41”;
8) Jakob Fuglsang (Astana);
9) Fabio Aru (UAE Emirates) a 43”;
10) Egan Bernal (Sky) a 45”;

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