09 gennaio 2014

LO SPETTACOLO DELLA PALLAVOLO

"Italia popolo di pallone" si dice. Ed è vero perché questo accanimento per il calcio è doppiamente controproducente in quanto non solo si assistono a scandali su scandali creati da delinquenti, non tifosi (da Calciopoli al Calcioscommesse fino all'odierno arresto del patron della Nocerina con l'accusa di stipendi in nero), ma anche si evidenzia uno snobismo generale riguardo ad altri sport molto interessanti e divertenti.
Premesso che il calcio è lo sport che seguo di più e che a breve scriverò anche su questo, mi ha fatto rabbia vedere i giornali odierni quasi totalmente disinteressati al grandissimo spettacolo offerto ieri sera dalla sfida di Serie A1 di pallavolo Piacenza-Macerata di cui parlo quest'oggi.
Poteva essere una partita interlocutoria (vuoi per le posizioni cristallizzate in classifica in ottica Coppa Italia oppure perché lo scontro diretto in Champions la settimana prossima varrà molto di più) ma la sfida tra le prime della classe del campionato ha regalato un agonismo e un livello di volley sempre crescente per poi culminare in un tie-break incertissimo ed emozionante.
Perché se Piacenza, nonostante l'assenza di capitan Zlatanov, si porta subito 2 set a zero prima grazie all' asse De Cecco-Simon (per larghi tratti devastanti con il primo tempo del cubano di 206 cm!!) poi al talentuosissimo Luca Vettori (18 punti per lui), l'imbattibile Macerata con una reazione veemente domina terzo e quarto set con il solito "Zar" Zaytsev (24) e un efficace Kurek (18), perciò epilogo migliore non si poteva chiedere per un quinto parziale lunghissimo e vinto dagli emiliani 20 a 18 solo per merito di un ace strepitoso di Vettori.
Alla fine dopo oltre due ore di battaglia resta a Piacenza la consapevolezza di giocarsela alla pari, a Macerata la perdita di un' imbattibilità che durava dall'inizio della stagione e la sicurezza per gli appassionati che i prossimi incontri tra le due promettono scintille a seguito di una differenza che stavolta non si è vista.

Nessun commento:

Posta un commento