Ora Magnini e Santucci potranno fare ricorso in appello, ed eventualmente in ultima istanza al Tas di Losanna.
Magnini non ci sta: "Sentenza ridicola, già scritta prima del processo"
Il pesarese, campione del mondo nei 100 sl a Montreal (2005) e Melbourne (2007), commentando la squalifica ha espresso tutto il suo dissenso: “Sono dispiaciuto e anche arrabbiato, ma me l’aspettavo. So che la sentenza era stata scritta già prima del 15 ottobre, prima che io venissi qui a parlare. Perché? Non lo so, ce lo stiamo chiedendo con gli avvocati, stiamo pensando a chi potrei aver pestato i piedi. Non ho fatto nulla, questa sentenza è ridicola. Il procuratore Laviani mi ha detto a processo sbattendo i pugni sul tavolo: “Basta, ormai è una questione personale”. Parliamo di un accanimento, di una forzatura. Non ci sono prove, anzi le prove dimostrano il contrario. Faremo sicuramente ricorso”.E ancora: “Una cosa mi fa ridere, anzi mi fa rabbia: la Procura dice di pensare che noi abbiamo pensato di fare qualcosa, anche se poi non lo abbiamo fatto. È un processo alle intenzioni e non mi sarei mai immaginato una cosa del genere: sono incazzato nero. Io e Michele abbiamo fatto un record insieme: siamo gli unici atleti non positivi che vengono squalificati. Finché non sono morto non posso accettare una cosa del genere", ha concluso lasciando il Tribunale.
Nessun commento:
Posta un commento