13 febbraio 2014

ARIANNA FONTANA, ARGENTO NELLA GARA PIU' ASSURDA DELLE OLIMPIADI

Terza medaglia italiana a Sochi. La nostra Arianna Fontana ha conquistato l'argento nei 500m dello short track femminile. L'avevo detto alla vigilia: Arianna sarebbe stata una delle punte di diamante della spedizione azzurra, ma conquistare una medaglia nello short track è sempre difficile perché con molta probabilità è lo sport invernale più imprevedibile e la finale di quest'oggi è stata la seconda più clamorosa della storia.
Sì, la seconda, infatti la prima è un pezzo di storia dello sport olimpico ed ha un nome e un cognome: Steven Bradbury, atleta australiano dei 1000m a Salt Lake City 2002. Nel video in basso, commentato in maniera straordinaria dalla Gialappa's Band, si può capire benissimo questo "miracolo" sportivo.
Visto? Bene. Oggi all' "Iceberg" di Sochi ci siamo andati vicino e tra le protagoniste c'è anche la nostra Arianna Fontana. Questa che vi racconterò non è una barzelletta: c'era una cinese (Jianrou Li), una britannica (Elise Christie), una coreana (Seung-Hi Park) e la già citata Arianna, con queste ultime due le grandi favorite alla vittoria finale.
Dopo una grande tensione in partenza (anche una falsa) la coreana, essendo partita dal lato più interno, va in testa seguita dalla Fontana, dalla Christie e dalla Li, la più sfavorita del lotto. Il momento topico della gara (il nostro "Momento a 5 cerchi") arriva alla seconda curva del primo giro dei cinque previsti: la britannica attacca la nostra azzurra ma con un intervento che in ambito calcistico definiremmo "da giallo" tira giù lei, Arianna e la Park, dando il via libera alla cinese per la più facile, inaspettata e clamorosa vittoria di Sochi 2014.
Dietro Jianrou Li che passeggiava verso la medaglia d'oro, si scatena la bagarre: la coreana si rialza prima di tutte ma ricade abbastanza comicamente, Fontana e Christie la superano e si giocano l'argento con la britannica davanti, ma a fine gara i giudici la squalificano per l'incidente procurato e la nostra piccola campionessa può festeggiare. A dimostrare la caratura della 23ennne di Sondrio
si tratta della sua terza medaglia in tre edizioni dei giochi diversi in questo impronosticabile sport e la speranza di poterla vedere ancora trionfare nei 1000, nei 1500m e alla guida della staffetta azzurra.
BRAVA ARIANNA!

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