17 maggio 2020

TUTTE LE LINEE-GUIDA PER LA RIPRESA DELLO SPORT NEI CENTRI SPORTIVI

Dalle misure di prevenzione e protezione fino alle pratiche di igiene per datore di lavoro, collaboratori e fruitori. Tutto quello che c'è da sapere

Così come molte attività lavorative e produttive, anche lo sport è un settore chiave che sta ripartendo. Le maglie si stanno riallargando a scaglioni in questo mese di maggio: dal 4 è possibile, sempre in forma individuale, allontanarsi da casa per fare attività motoria e sportiva (quest'ultima con il rispetto della distanza di sicurezza di due metri), dal 18 riprendono gli allenamenti degli sport di squadra (secondo appositi protocolli di sicurezza), mentre dal 25, secondo l'ultimo DPCM, potranno riprendere le attività di palestre, piscine e centri sportivi.

Visto il momento ancora delicato dal punto di vista epidemiologico, non potremo tornare nei centri sportivi ad allenarci come facevamo fino ai primi di marzo. Per questo, l'Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha diramato, seppur non ancora ufficialmente, delle norme generali per permettere a datori di lavoro, lavoratori e sportivi la fruizione degli impianti sportivi in sicurezza.

Il documento di 14 pagine, chiamato "Linee-guida per l'esercizio fisico e lo sport", creato con il supporto di Sport e Salute e d'intesa con il CONI, CIP e Federazioni, ha come motto "Lo sport riparte in sicurezza: ognuno protegge tutti". Riassume le linee guida per la ripresa delle attività agonistiche e quelle dello sport di base, ma prevede anche che esso possa essere modificato dalla federazione o ente di riferimento in base alle caratteristiche specifiche che ogni disciplina/attività sportiva possiede. Queste le misure principali dal punto di vista della prevenzione e dell'igiene.


Le linee guida dello sport: misure di prevenzione e protezione

Azione preliminare per qualunque organizzazione sportiva è la valutazione del rischio del proprio sito sulla base di criteri come l'analisi delle attività del personale, dell’organizzazione dell’attività sportiva e del lay-out di un sito sportivo. Dopodiché su questa base possono essere adottate le misure di prevenzione e protezione, che sono finalizzate alla gestione del rischio di contagio all’interno del sito sportivo. Le più importanti sono:

  • distanziamento nelle varie fasi dell’attività sportiva;
  • gestione entrata/uscita degli operatori sportivi e di altri soggetti nei siti sportivi;
  • revisione lay-out e percorsi;
  • gestione dei casi sintomatici;
  • pratiche di igiene (infra);
  • prioritarizzazione del rientro degli operatori sportivi nei siti sportivi e di accesso di persone terze;
  • sistema dei trasporti;
  • utilizzo dei dispositivi di prevenzione del contagio (mascherine chirurgiche, guanti monouso in diversi materiali plastici sintetici);
  • pulizia e sanificazione luoghi e attrezzature nei siti sportivi.

Le pratiche di igiene

L'organizzazione o sportiva (o il datore di lavoro), all’interno del sito dovrà garantire le seguenti pratiche igieniche:

  • lavarsi frequentemente le mani, anche attraverso appositi dispenser di gel disinfettanti;
  • mantenere la distanza interpersonale minima di 1 metro, preferibilmente 2, in caso di attività metabolica a riposo (ad esempio per gli utenti in caso di attesa, riposo e inoltre per tutti gli operatori sportivi);
  • mantenere la distanza interpersonale minima adeguata all’atto motorio, al carico metabolico e alle altre misure di mitigazione disponibili;
  • non toccarsi mai occhi, naso e bocca con le mani;
  • starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie; se non si ha a disposizione un fazzoletto, starnutire nella piega interna del gomito;
  • evitare di lasciare in luoghi condivisi con altri gli indumenti indossati per l’attività fisica, ma riporli in zaini o borse personali e, una volta rientrato a casa, lavarli separatamente dagli altri indumenti;
  • bere sempre da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate;
  • gettare subito in appositi contenitori i fazzolettini di carta o altri materiali usati (ben sigillati).

Ai fini della attuazione delle pratiche igieniche dovranno essere messi a disposizione:

  • procedure informative affisse nel sito sportivo, nelle zone di accesso, nei luoghi comuni, nelle zone di attività sportiva, nonché negli spogliatoi e nei servizi igienici;
  • gel igienizzante;
  • sistema di raccolta dedicato ai rifiuti potenzialmente infetti (es. fazzoletti monouso, mascherine/respiratori);
  • indicazioni sulle corrette modalità e tempi di aerazione dei locali;
  • specifiche attività di filtrazione dell’aria nei locali chiusi ad alta densità di persone o di attività;
  • sanitizzazione ad ogni cambio turno;
  • vietare lo scambio tra operatori sportivi e personale comunque presente nel sito sportivo di dispositivi (smartphone, tablet, ecc.) e di attrezzi sportivi; in alternativa, prevedere adeguate sanitizzazioni.

Invece, coloro che praticano l’attività, hanno l’obbligo di:

  • disinfettare i propri effetti personali e di non condividerli (borracce, fazzoletti, attrezzi, ecc..);
  • arrivare nel sito già vestiti adeguatamente alla attività che andrà a svolgersi o in modo tale da utilizzare spazi comuni per cambiarsi e muniti di buste sigillanti per la raccolta di rifiuti potenzialmente infetti;
  • non toccare oggetti e segnaletica fissa.

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