02 agosto 2018

TEST F1, LA FERRARI PRIMEGGIA ALL'HUNGARORING CON GIOVINAZZI

Giornata di test per il circus della Formula 1. Dopo la gara di domenica, che ha visto il successo di Lewis Hamilton davanti alle Ferrari di Vettel e Raikkonen, martedì le monoposto sono tornate sul circuito dell'Hungaroring per testare sia evoluzioni di parti per il finale di stagione, sia alcune delle novità previste per il 2019.


Ed è la Ferrari a dominare questa prima giornata. Dopo la sconfitta di domenica, la Rossa è in vetta alla classifica con il pilota italiano Antonio Giovinazzi, che ha fatto segnare il tempo di 1:15.648 con gomme hypersoft, ottenendo il record (non ufficiale) della pista. Infatti durante il weekend di gara il miglior tempo è stato fatto segnare da Sebastian Vettel, che ha girato nelle terze libere in 1:16.170, ma con gomme ultrasoft. Il pilota di Martina Franca, che nella giornata di mercoledì salirà a bordo dell'Alfa Sauber, si è concentrato su affidabilità e durata, completando 96 giri.

Alle sue spalle, c'è proprio la scuderia italo-svizzera, con Marcus Ericsson al volante, che con la stessa mescola (la più morbida del lotto) si è fermato a 2 secondi e mezzo dalla Ferrari (1:18.155). Al terzo posto la Toro Rosso di Brandon Hartley, che con l'ultrasoft è a 3.6 secondi dal leader (1:19.251) e ha fatto segnare il maggior numero di giri compiuti nell'arco della giornata (126). Quarto Lando Norris con la McLaren e quinto George Russel con la Mercedes. Oltre a Ricciardo (Red Bull) e Hulkenberg (Renault) hanno girato in pista i rookie Nicholas Latifi sulla Force India e Oliver Rowland sulla Williams.

La scuderia di Faenza è stata l'unica a far girare due vetture (mentre la Haas è stata l'unica a non aver preso parte ai test): infatti il giovane Sean Gelael ha testato i prototipi Pirelli 2019, completando ben 109 giri ma terminando anzitempo la sessione con un incidente in curva 11, per fortuna senza conseguenze.

Test particolari anche per Force India, Williams e Red Bull che hanno provato la nuova ala anteriore in vigore dal 2019. Si tratta di un alettone molto più semplificato rispetto alla versione 2018: più largo, più "appuntito" e senzale appendici aerodinamiche nella zona esterna dell’ala che schermano le ruote anteriori dai flussi d’aria. Modifiche che diminuiscono il carico aerodinamico sull'asse anteriore e che dovrebbero consentire di scaricare aria più "pulita" della vettura: l'obiettivo è quello di risolvere uno dei problemi più grandi della Formula 1 odierna, ossia quello del disturbo aerodinamico che riceve una monoposto quando segue un'altra a breve distanza, causando consumo maggiore di gomme e difficoltà nei sorpassi.

Per la maggior parte dei piloti la sessione è terminata circa un'ora in anticipo, a causa di un breve ma intenso acquazzone che si abbatto sul circuito. Infatti, terminato il temporale, solo la Red Bull di Ricciardo e la McLaren di Norris hanno provato a girare con gomme intermedie.

Nella seconda e ultima giornata di test, oltre al già citato Giovinazzi sulla Sauber, saranno in pista Raikkonen (Ferrari), Kubica (Williams), Norris (McLaren), Russell (Mercedes), Mazepin (Force India), Markelov (Renault), Dennis (Red Bull), Gelael, Hartley e Gasly(Toro Rosso/test Pirelli).

Di seguito, il resoconto completo con gomme utilizzate, tempi e numero di giri compiuti.
1) Antonio Giovinazzi, Ferrari (hypersoft) - 1:15.648, 96 giri
2) Marcus Ericsson, Sauber (hypersoft) - 1:18.155, 95 giri
3) Brendon Hartley, Toro Rosso (ultrasoft) - 1:19.251, 126 giri
4) Lando Norris, McLaren (ultrasoft) - 1:19.294, 107 giri
5) George Russell, Mercedes (supersoft) - 1:19.781, 49 giri
6) Daniel Ricciardo, Red Bull (ultrasoft) - 1:19.854, 125 giri
7) Nicholas Latifi, Force India (soft) - 1:19.994, 103 giri
8) Nico Hulkenberg, Renault (medium) - 1:20.826, 63 giri
9) Oliver Rowland, Williams (soft) - 1:20.970, 65 giri
10) Sean Gelael, test Pirelli (Toro Rosso) - 1:21.451, 109 giri

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