01 marzo 2014

IL SIGNORE DEL TENNIS E' TORNATO

Il Re del tennis è tornato. Roger Federer conquista il torneo ATP 500 di Dubai e si rilancia non solo nel circuito ma anche nella sua lunghissima e straordinaria carriera.
Dopo 9 mesi dall'ultima vittoria (Halle 2013) e l'annata scorsa, ricordata come la peggiore della carriera, lo svizzero ha ritrovato in questi ultimi tornei la brillantezza dei tempi migliori da tutti i punti di vista: tecnico, fisico e mentale. Tecnico, perché ha acquisito, anche grazie a coach Edberg, il miglior servizio e un gioco a rete quasi letale; fisico, in quanto ha ritrovato la freschezza e la rapidità di dieci anni fa; mentale, per la pazienza di chiudere il punto e la tenuta degne del Federer schiacciasassi di un tempo.
Tutta questa brillantezza, intravista agli Australian Open, è esplosa soprattutto ieri in semifinale contro un certo Novak Djokovic: un'impresa ancora più di spessore considerando che ha dovuto rimontare un set al numero 2 al mondo. Ma quello che impressiona è il modo in cui ha vinto: un tennis propositivo, una prima di servizio efficacissima, volée e demi-volée impeccabili che come risultato hanno creato il match più spettacolare dell'anno e mandato in completa confusione il serbo, il giocatore più solido mentalmente del mondo. Non male per uno a cui gli era stato consigliato di appendere la racchetta al chiodo.
E anche in finale contro Tomas Berdych, uno dei tennisti più fastidiosi degli ultimi tempi per Roger (gli ultimi due precedenti a favore del ceco), ha voluto alzare l'asticella perché sotto di un set e di un break ha recuperato la partita grazie a suoi marchi di fabbrica quali il servizio al centro e il rovescio lungo linea.
Così si riaggiornano i numeri da leggenda: sesto titolo a Dubai, il n°78 in carriera (staccando McEnroe al terzo posto all-time) e il quattordicesimo anno di fila vincitore di un torneo.
Ma questo è il minimo perché probabilmente abbiamo ritrovato, nella classe e nell'efficacia, quel Federer vincitore di 17 slam e in testa al ranking 302 settimane.
Quindi oggi dagli Emirati Arabi è partito un messaggio forte e chiaro: il Signore del tennis è tornato.

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