04 aprile 2019

LECLERC "SALVA" IL MOTORE: NON VA SOSTITUITO A SHANGHAI

Buone notizie per la Ferrari, all'indomani del weekend del Bahrain e dei successivi test. Dall'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport è arrivata la conferma che la power unit di Charles Leclerc usata nel Gran Premio di domenica non ha subito danni tali da richiedere l’utilizzo precauzionale del secondo motore nella prossima gara, che si svolgerà tra 10 giorni in Cina.


Quindi il motore utilizzato al Sakhir può essere montato e testato nelle prove libere sul tracciato di Shanghai. Solo dopo l'utilizzo in pista si capirà, in base alle prestazioni in uno dei rettilinei più lunghi del Mondiale, se potrà continuare ad essere usato senza problemi.

Dopo le spiegazioni di Binotto successive al Gran Premio che ha visto il monegasco sfuggirgli la vittoria a 10 giri dalla fine - "mancanza di combustione in uno dei sei cilindri" -, a Maranello si è constatato che la causa del problema è da ricondurre ad un problema ad un iniettore, che non portava più il carburante e faceva rimanere a secco il cilindro 4.

Siccome l'iniettore è un componente sostituibile (non è una parte del propulsore punzonato dalla FIA), i motoristi della Ferrari, diretti da Corrado Iotti, hanno dichiarato che il 6 cilindri del Bahrain può tornare in pista a Shanghai. Questa è una notizia davvero positiva in ottica Mondiale, in quanto la stagione 2019 viene affrontata con solo tre motori a disposizione, e dover passare alla seconda power unit già alla terza gara sarebbe un bel problema, visto che ogni propulsore deve durare almeno 7 gare.

Tuttavia, bisogna attendere il riscontro definitivo sulla pista: solo dopo i rilevamenti fatti nel venerdì cinese potrà essere scongiurato al 100% qualsiasi inconveniente sul prosieguo della stagione di Leclerc.

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