13 dicembre 2019

DALL'IMPRESA STORICA DELL'ATALANTA ALL'ENNESIMA DEBACLE EUROPEA DELL'INTER: TUTTE LE SENTENZE DELLE FASI A GIRONI PER LE ITALIANE

Ma anche il paradossale obiettivo raggiunto dal Napoli, la qualificazione della Roma e l'eliminazione della Lazio: 5 squadre su 6 rimangono in Europa, di cui 3 in Champions

© Atalanta Bergamasca Official Twitter Page

Con il bilancio di 3 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte si chiude questa prima fase di coppe europee per le squadre italiane. Oltre al mero dato "da schedina" però, stavolta contano le classifiche e le sentenze emesse, e ce ne sono di tutti i tipi: dal sogno quasi insperato che si avvera all'incubo che si materializza ancora.

La clamorosa qualificazione dell'Atalanta, simbolo di cuore, testa e gambe

Alzi la mano chi, al termine delle prime tre partite dava chance alla Dea non solo di passare il turno, ma anche di qualificarsi come terza per "retrocedere" in Europa League. Invece, dopo un inizio di ambientamento (il 4-0 di Zagabria su tutti), l'Atalanta ha insistito nel fare il calcio che predilige, e dopo essersi sbloccata col City ha iniziato la sua favola. Il capolavoro si è concretizzato a Kharkiv con una partita coraggiosa fatta di testa, cuore e gambe nonostante le assenze in attacco e un Muriel non al 100%. La prima storica partecipazione si è trasformata così nella prima storica partecipazione agli ottavi di finale, scatenando la gioia dei bergamaschi e l'ammirazione dell'Italia intera. Il sogno continua.

Rimpianti e infortuni: Inter ancora una volta fuori ai gironi

Da Spalletti a Conte, l'Inter formato europeo non cambia marcia e ancora una volta viene eliminata ai gironi: manca gli ottavi dal 2011/2012. Ci sono alcuni punti in comune rispetto ad un anno fa, come l'essere arrivati all'ultima partita artefice del proprio destino ed il pareggio interno contro la squadra sulla carta più debole. Proprio questo è il rimpianto più grande per i nerazzurri: il pareggio di settembre con lo Slavia Praga, ripreso col gol di Barella, è costato 2 punti pesantissimi in ottica qualificazione. Così come il secondo tempo di Dortmund, da 0-2 a 3-2, vera doccia fredda per una squadra che aveva sì delle attenuanti, come il girone di ferro ed il centrocampo falcidiato dagli infortuni, ma che in queste due circostanze poteva e doveva fare di più per una qualificazione che nel complesso era alla portata.

Ora, visto il campionato punto a punto sulla Juventus, l'Europa League sembra più un fastidio che una vera e propria opportunità, anche se i nerazzurri avrebbero la possibilità di andare avanti. Tutto dipenderà dalla situazione di classifica a metà febbraio, dopo che l'Inter sarà chiamata ad invertire la tendenza nefasta di gennaio, vera croce nelle stagioni precedenti.

Napoli, il paradosso di un'esonero dopo la qualificazione

Chi invece può sfruttare l'opportunità degli ottavi di Champions, vista la classifica di campionato deficitaria, è il Napoli, che si è assicurato comodamente la qualificazione con la larga vittoria sul Genk. Si è vista la bella copia della squadra azzurra, o meglio la copia europea, perché la partita del San Paolo ha dimostrato come ci siano altri giocatori in Serie A. Passaggio agli ottavi da seconda, alle spalle del Liverpool campione in carica che non è riuscita a battere (ex) banda Ancelotti. Diventata ex perché dopo poco più di due ore la società ne ha annunciato l'esonero: una situazione paradossale e grottesca, culmine di tutto ciò che è accaduto nell'ultimo mese e mezzo, tra ritiri annunciati e inadempiuti, multe e panni sporchi lavati "in pubblico". Toccherà a Gattuso ora ritrovare il sorriso e la compattezza in campionato e presentarsi a febbraio da possibile mina vagante degli ottavi di Champions: il Napoli ne ha tutte le possibilità, a patto che si presenti la bella copia.

Juve a passeggio a Leverkusen, con record di punti nel girone

Per l'unica squadra che non aveva nulla da chiedere in quest'ultimo turno, una facile vittoria alla Bay Arena di Leverkusen, che rappresenta un passo in avanti dopo la sconfitta di Roma. In piccolo la squadra di Sarri assomiglia al Napoli come differenza di prestazioni tra campionato e coppa: con 16 punti all'attivo (record di punti nella storia dei gironi) e l'unico intoppo a Madrid, al termine di un'ottima prestazione. Ora inizia il bello per la Juventus: prima in campionato con l'obiettivo di risuperare l'Inter, poi a partire dagli ottavi con alcune insidie che si possono nascondere nel sorteggio.

Pochi sorrisi per le romane in EL: Roma avanti a fatica, Lazio eliminata

Una serata che doveva essere tranquilla all'Olimpico, si è rivelata oltremodo sofferta per la Roma, che termina con un pareggio contro gli austriaci del Wolfsberger il proprio girone. Con il contemporaneo successo del Basaksehir sul campo del Borussia Monchengladbach, l'eliminazione per la squadra di Fonseca era appena ad un gol di distanza. Scampato pericolo sì, ma la Roma scesa in campo sembrava avere la mentalità di una squadra già qualificata: errori che in futuro potrebbero essere pagati carissimo. Sfumato il primo posto nel girone (seconda alle spalle dei turchi battuti 4-0 all'andata e 0-3 al ritorno), l'urna potrebbe nascondere brutte sorprese.

Chi invece deve salutare l'Europa definitivamente è la Lazio di Simone Inzaghi. L'impresa, va detto, era molto complicata, visto che i biancocelesti dovevano sperare nella vittoria del Celtic in Romania, ma a Rennes, al cospetto di una squadra che non aveva più nulla da chiedere, bisognava vincere. Nonostante abbia schierato la formazione titolare o quasi, la Lazio è sembrata da subito rassegnata al suo destino. D'altronde, la qualificazione è stata buttata al vento nelle prime partite del girone. Ora per Inzaghi all in sul campionato, dove la Lazio sta viaggiando a ritmi da record.

Photo Credits: Atalanta Bergamasca Calcio Official Twitter Page

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