11 dicembre 2019

DALLA PALLAVOLO SUL TETTO DEL MONDO A QUADARELLA-PILATO DA RECORD: UN GRANDE MOMENTO PER LO SPORT ITALIANO

Per la serie "Non Solo Calcio" grandi soddisfazioni per l'Italia sportiva, tra sport individuali e di squadra



Il fine settimana calcistico ha lasciato segni evidenti sul morale delle big: il pareggio dell'Inter che tiene la testa grazie alla sconfitta della Juventus sul campo di una lanciatissima Lazio. Ampliando lo sguardo è tuttavia un grande momento per i cosiddetti (impropriamente) "altri sport". Il primo risultato da urlo proviene dal terzo sport di squadra d'Italia per numero di praticanti, ovvero la pallavolo.

Civitanova e Conegliano campioni del mondo di pallavolo

A Shaoxing (Cina) e qualche ora dopo a Betim (Brasile), sedi dei mondiali per club di pallavolo, l'Italia ha riscritto la storia. Nell'ordine prima la Imoco Conegliano, poi la Lube Civitanova Marche hanno conquistato il titolo mondiale. Due cittadine, rispettivamente di 35 e di 42mila abitanti, sono sul tetto del mondo. Per la squadra veneta l'impresa è storica: è la prima volta dal 1992, dai tempi della Olimpia Ravenna, che una squadra italiana non conquistava il mondiale al femminile. Trascinata da una grande Paola Egonu, la Imoco ha battuto in finale per 3-1 (22-25, 25-14, 25-19, 25-21) in finale le turche del Eczacıbaşi (già campionesse nel biennio 2015-2016). Ma probabilmente rimarrà nella storia la semifinale, giocata sempre contro una squadra turca, la VakıfBank, terminata 23-21 al tie-break del quinto set. Un grande risultato per la squadra in cui militano anche le azzurre Sylla e De Gennaro, anche in virtù della rimonta compiuta in finale e della sconfitta in finale patita in Champions League lo scorso maggio.

Per la Lube invece, è il coronamento di un sogno agognato da ben tre anni, perché la prima vittoria mondiale è sfuggita sul più bello nel 2017 contro lo Zenit-Kazan e l'anno scorso nel derby con Trento. Impresa resa ancora più grande dalla vittoria in finale contro il Cruzeiro padrone di casa per 3-1 (25-23, 19-25, 31-29, 25-21), con il palleggiatore Bruninho MVP ed un Osmany Juantorena straordinario in attacco. Per i biancorossi di Fefé De Giorgi è la consacrazione definitiva: i marchigiani, dopo i trionfi in campionato e in Champions nella stagione scorsa, ora sono campioni di tutto.

Quadarella, Pilato, Paltrinieri e non solo: è Grand'Italia agli Europei di nuoto in vasca corta

Dopo i Mondiali di Gwanju della scorsa estate abbiamo avuto il sentore, al termine degli Europei di Glasgow in vasca corta abbiamo la conferma: il nuoto italiano gode di ottima salute, anche oltre Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri. Il secondo posto nel medagliere dietro la Russia ne è la testimonianza.

I risultati parlano chiaro, Simona Quadarella si sta velocemente avvicinando al livello dei due campionissimi del nuoto azzurro. Merito di una crescita esponenziale nel giro di 18 mesi, con inizio e fine proprio nella città scozzese. Un'estate fa aveva sbancato agli Europei in vasca lunga con la tripletta nei 400, 800 e 1500 stile libero, ai Mondiali di luglio l'argento negli 800 e l'oro sulla distanza più lunga ed ora doppietta nei 400 e negli 800 (non c'è la prova dei 1500 al femminile). In totale 6 ori e un argento in tre manifestazioni consecutive per la romana.
Martina Carraro e Benedetta Pilato 
© Federazione Italiana Nuoto Official Facebook Page

Ma la copertina non può che essere condivisa con la baby-fenomeno Benedetta Pilato, che dopo l'exploit dell'argento mondiale in Corea ha conquistato il primo oro assoluto a livello internazionale, vincendo i 50m stabilendo il record di precocità: 14 anni, 10 mesi e 16 giorni. Una piccola grande stella è nata. Delle 20 medaglie ottenute (6 ori, 7 argenti e 7 bronzi) non bisogna dimenticare il dominio nella rana femminile con le due doppiette Pilato-Carraro nei 50 e Carraro-Castiglioni nei 100, le conferme di Margherita Panziera nei 200 dorso (oro) e di Alessandro Miressi nei 100 stile (argento), più alle medaglie dei senatori Paltrinieri (di nuovo re nei 1500), Pellegrini (argento nei suoi 200), Detti (bronzo nei 400 stile) e Scozzoli (bronzi nei 50 e nei 100 rana).


Sport invernali garanzia di successi, tra prime volte e veterani

Dalle acque fino alle montagne, gli sport invernali danno altre soddisfazioni azzurre, anche quando i grandi volti non eccellono. Nelle discese libere nordamericane deludono gli attesi Goggia e Paris, ma ci pensa Francesca Marsaglia a salire sul podio per la prima volta in Coppa del Mondo: esempio di perseveranza, dopo 11 anni e 182 gare ad inseguire il dolce gusto della prima volta. Per la promessa Nicol Delago invece è la seconda già a 23 anni nel super-G. Restando in tema neve ma cambiando attrezzo, continua a vincere il veterano dello snowboard, Roland Fischnaller: il 39enne in una finale tutta italiana a Bannoye (Russia) con Matteo Felicetti, vince per la 16° volta in Coppa del Mondo, attestandosi come atleta in attività delle discipline olimpiche invernali con più successi insieme a Dominik Paris. Highlander.
I festeggiamenti della vittoria di Roland Fischnaller 
© Fisi Official Twitter Page

Sono pochi esempi di una pattuglia che in questo scorcio di stagione sta regalando soddisfazioni anche con Short Track (grazie al ritorno di Arianna Fontana più Martina Valcepina), Biathlon (staffette e Dorothea Wierer sugli scudi) e Pattinaggio velocità (con una vittoria nell'insegumento a squadre maschile che mancava addirittura dal 2005).

Crippa e Battocletti: anche in atletica gioie tricolori

Dalle nevi al fango di Lisbona, per gli Europei di cross, dove anche qui l'Italia ha visto spesso il podio, con due atleti ormai garanzie nella specialità. Bis d'oro per Nadia Battocletti, che conferma il titolo juniores dopo la vittoria l'anno scorso in Olanda, a Tillburg, mentre bronzo per l'italiano di origini etiopi Yeman Crippa: l'ex campione juniores e under23 ha confermato un'annata straordinaria, a poco meno di due mesi dall'ottavo posto ai Mondiali di atletica di Doha con tanto di record italiano sui 10000m, battuto dopo 30 anni.


Tante piccole realtà, ma grandi risultati per un movimento azzurro che in diversi sport continua ad ottenere risultati di grande spessore internazionale.

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