Tre volte campionessa europea nella stessa manifestazione. Una tripletta (400-800-1500 sl) che nemmeno la leggenda del nuoto azzurro, Federica Pellegrini, è riuscita a fare nella sua carriera, senza dimenticare anche i due ori (sui 400 e gli 800) ai Giochi del Mediterraneo di Terragona. È stata la donna copertina degli Europei di Glasgow. Simona Quadarella ha cambiato la sua dimensione quest'estate. Oltre alla gloria in piscina, come di norma accade, è arrivata l'attenzione dei media. Il quotidiano La Repubblica infatti, l'ha inserita tra le trenta candidate al premio "Donna D 2018", un'iniziativa che permette ai lettori di scegliere l'italiana che nell'ultimo anno si è contraddistinta per forza, passione e talento.

Simona, intervistata da OASport, è consapevole del livello raggiunto quest'anno, ma allo stesso tempo non vuole "dormire sugli allori". Ha dichiarato: "Gli Europei sono stati una tappa importante del mio percorso che mi ha aiutato a maturare una consapevolezza diversa in me stessa. Ora il prossimo obiettivo saranno i Mondiali 2019 in vasca lunga dove l’intenzione è di confermarsi e fare meglio ovviamente dal punto di vista cronometrico".
Il focus quindi, è sulla rassegna iridata in vasca lunga - dov'è tra l'altro detentrice del bronzo sui 1500 - in programma a Gwangju, in Corea del Sud, nel luglio 2019. Prima ancora dei mondiali coreani, a fine anno - dal 7 all'11 dicembre - ci saranno anche i medesimi campionati in vasca corta, che si svolgeranno in Cina, ad Hangzhou. Tuttavia la romana non sembra puntarci troppo e li vede più come tappa di avvicinamento: "Sarà un evento di transizione in quanto nella piscina da 25 metri faccio sempre un po’ di fatica ad esprimere la mia nuotata. Tuttavia sarò al via ma il mio evento clou sarà il Mondiale in lunga".
Tornando alla Ledecky, la Quadarella da un lato ammette che sarà un avversario molto difficile da battere, ma dall'altro non le fa perdere gli stimoli, anzi: "Avvicinarsi a lei sarà molto complicato ma ci si allena per questo anche perché l'ambizione è quello che porta a raggiungere traguardi importanti". Ed è proprio l'ambizione l'ingrediente principale della crescita dell'azzurra, ma anche dei giovani che si sono messi in mostra a Glasgow, come Alessandro Miressi, Margherita Panziera, Arianna Castiglioni, Federico Burdisso e Andrea Vergani. “Siamo giovani e vogliamo centrare obiettivi prestigiosi" ha affermato, "questo è un bene per la crescita del movimento anche perché poi gli atleti di maggior esperienza sono sempre lì (su tutti la Pellegrini e Gregorio Paltrinieri, ndr) e questo aiuta a mantenere uno standard elevato che può portarci lontano“.
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