20 luglio 2014

L'ITALIA CHE VINCE

Dopo la cocente eliminazione dell'Italia ai Mondiali brasiliani non si creda che lo sport italiano sia in crisi. Anzi, se diamo uno sguardo alla seconda metà della Gazzetta (cioè agli altri sport escluso il calcio) i motivi per sorridere sono molti.
Innanzitutto chi sta dando spettacolo in Francia ovvero Vincenzo Nibali, autentico dominatore del Tour de France con 3 vittorie di tappa, 12 giorni in maglia gialla e quasi 5 minuti di vantaggio sul secondo in classifica (Valverde) ad una settimana dalla passerella sugli Champs-Elysées. Incrociando le dita sedici anni dopo Marco Pantani.
Da destra il passato, il presente ed il futuro
della scherma azzurra
Uno sport che non ci delude mai è la scherma con la sua tradizione storica che costruisce campioni a ripetizione. Ancora una volta (come alle Olimpiadi di Londra, ndr) il Dream Team del fioretto femminile riempie interamente il podio ai Mondiali di Kazan con l'oro alla fuoriclasse Arianna Errigo, argento all'emergente Martina Batini e bronzo alla semplicemente ETERNA Valentina Vezzali, che nonostante si sia dovuta allenare la sera o la mattina presto per andare in Parlamento, a quarant'anni e dopo due gravidanze, dà ancora dimostrazione di una classe infinita che da due decenni fa gioire gli sportivi italiani.
Anche per le nazionali impegnate in quest'ultimo periodo ci sono risultati piuttosto positivi. Attendendo la ricostruzione post-Brasile (ricostruzione già cominciata per l'Italbasket seppur con difficoltà tecniche, economiche e anche comportamentali, vedi il caso Hackett), ci sono sono nazionali di sport meno popolari ma che si dimostrano al top europeo e mondiale.
Perché se a metà degli Europei di pallanuoto sia il Settebello che il Setterosa hanno concrete possibilità di arrivare in fondo, c'è una nazionale che ha già vinto: quella di Hockey su pista, campione d'Europa 24 anni dopo l'ultimo trionfo. Ad avvalorare la straordinaria prestazione degli azzurri c'è l'aver battuto a domicilio i campioni spagnoli, dominatori di questo sport molto più dei colleghi calciatori fino a Brasile 2014: dal 2004 ad oggi, 59 vittorie di fila più la conquista degli ultimi 7 europei e 5 mondiali!
Infine, una certezza da anni è l'Italvolley maschile che nella World League di Firenze si è piazzata al terzo posto in vista dei Mondiali polacchi di settembre, oltre a quelli femminili che si disputeranno in Italia.
"E con ciò?" direte voi. E' solo una dimostrazione che, cari calciofili depressi dopo la fine dei Mondiali, ci sono altri sport molto appassionanti e che l'Italia dello Sport FUNZIONA. E' l'Italia del calcio che non funziona. I risultati si sono visti in Brasile. Anche il Calcio a 5 va alla grande con la conquista del titolo europeo a febbraio.
Non per lanciare polemiche ma per ragionare su qualche esempio: in questa sessione di calciomercato la Juventus cede all'estero il capocannoniere dello scorso campionato (Ciro Immobile, italiano) per prendere la riserva delle riserve del Real Madrid (Alvaro Morata, spagnolo); la Roma, invece, ha comprato un inglese, un olandese, un maliano, un turco, due argentini, un paraguaiano e zero italiani.
E poi ci chiediamo perché l'Italia esce per due volte di fila ai gironi del Mondiale tra finte rivoluzioni e reali problemi come stadi vecchi, ultras violenti ed eliminazioni precoci in Champions e Europa League.
Potrebbe uno che si chiama Tavecchio (che, guarda caso, ha 71 anni) rinnovare il calcio italiano nel momento più buio da mezzo secolo a questa parte? 

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