14 settembre 2019

LA PRIMA DI SARRI CON LA JUVE PIENA DI GRANE ED INCOGNITE

Nella trasferta di Firenze, alle 15, il vero esordio del tecnico toscano, che porta con sé le questioni De Ligt, Mandzukic, Dybala ed Emre Can. Ed in più un tabù da sfatare.


Dopo tre settimane di ritardo causa polmonite - "Non è stato semplice rimanere fuori. Ringrazio i medici che mi hanno curato, e mi hanno fatto capire che dovevo fare un piccolo passo indietro. Ma ero sereno perché lo staff tecnico andava alla grande" - è arrivato il momento dell'esordio ufficiale di Maurizio Sarri sulla panchina della Juventus. E non sarà una "prima" semplice, per tanti motivi.

Tenuta difensiva da migliorare, con De Ligt ancora "scolaretto"

Sarri si è detto soddisfatto delle due partite che hanno visto il suo vice Martusciello guidare la squadra. Ma i tre gol presi nel secondo tempo contro il Napoli, di cui due su palla inattiva, sono un dato che non può lasciare tranquilli. La perdita di Chiellini già due settimane fa si è fatta sentire, mentre De Ligt deve ancora imparare tanto dal campionato italiano: questa è la prima missione di Sarri, che ha detto in conferenza di voler recuperare pienamente anche Daniele Rugani. Con l'Atletico dietro l'angolo non sarà facile.

Mandzukic, Dybala, Emre Can: esuberi che possono diventare risorse?

Se la grana "in campo" riguarda De Ligt ed il reparto difensivo, dalla metà campo in su cominciano i problemi "extra" con le posizioni di Emre Can e Mandzukic ancora da risolvere. Il primo, dal ritiro della Germania ha fatto sentire tutto il suo disappunto per l'esclusione dalla lista Champions attaccando anche lo stesso Sarri per la modalità con cui è arrivata, salvo poi smentire e addolcire la sua situazione con la società. Il secondo, fuori sia lista Champions che da quella dei convocati per la partita con la Fiorentina, sembra fuori dal progetto tecnico e potrebbe accasarsi in Qatar, dove il calciomercato non è ancora finito. Senza considerare Paulo Dybala, dato per partente in agosto, vicinissimo a Manchester United e Tottenham. Ma il tecnico bianconero, che nel prossimo mese avrà una partita ogni tre giorni, non può non considerare il turnover e la rotazione di alcuni big. Per questo sta a lui se darli per esclusi o risorse, che in un calendario fitto e lungo potrebbero sempre tornare utili.

Da battere la cabala: mai vincente a Firenze e 2 vittorie su 12 debutti

Come se non bastasse, ci sono anche ostacoli dettati dalla superstizione: nella sua lunga carriera solo 2 vittorie su 12 negli esordi ufficiali con un nuovo club - vittorie che risalgono al 2010 e al 2011 con Alessandria e Sorrento. In più c'è il Franchi, da espugnare per la prima volta: mai vincente a Firenze, con il brutto ricordo della sconfitta per 3-0 ai tempi del Napoli che di fatto costò il sogno Scudetto.

Tante le questioni per l'esordio di Sarri: la convalescenza dalla polmonite è anche il problema più semplice...

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